Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum

 
  Sei su Regio Esercito
 
Indice Principale

Fascismo

Il Regio Esercito

L'industria bellica

Le campagne di guerra

La R.S.I

Il Regno del Sud

I Reparti

Le Armi

I Mezzi


Indice di sezione

Indietro

Giugno 1940

Luglio 1940

Agosto 1940

Settembre 1940

Ottobre 1940

Novembre 1940

Dicembre 1940



 

La guerra alla radio

- 1.210 bollettini di guerra del Quartier Generale delle Forze Armate -

 

 

 

 

 

 

 

 

Bollettino n. 147

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 1° novembre:
Le operazioni in Epiro si svolgono regolarmente. Le nostre forze hanno raggiunto il nodo stradale di Kalibaki. Prosegue il lavoro di riattamento delle interruzioni create dal nemico in ritirata.
Nell'Africa settentrionale, nostre colonne celeri hanno attaccato le forze avversarie inseguendole fino oltre Alam el Samm (a quaranta chilometri a est di Sidi el Barrani). La nostra aviazione ha sferrato violenti attacchi contro le posizioni nemiche affrontando la caccia nemica, con la quale ha impegnato accaniti combattimenti. Sette velivoli nemici sono stati abbattuti dal fuoco dei nostri bombardieri; altri dieci abbattuti dalla nostra caccia e due altri probabilmente abbattuti; tre nostri velivoli mancano. L'aviazione nemica ha effettuato
Le cose in Grecia vanno in realtà decisamente male per l'esercito italiano. I bollettini, come si vedrà, non lo ammettono francamente, ma si avverte lo sforzo del redattore del testo per mimetizzare per quanto possibile la verità. In effetti, gli italiani, partiti con la convinzione di "raggiungere Salonicco in ventiquattro ore", sono stati invece fermati sul confine greco-albanese da una inattesa quanto eroica resistenza. A tre giorni dall'attacco, l'esercito italiano è già costretto alla difensiva, mentre l'Undicesima Armata è addirittura costretta a ritirarsi.
incursioni aeree sui campi di aviazione della Marmarica, causando un morto e tre feriti; lievi danni materiali.
Nell'Africa orientale incursioni aeree nemiche su Adigalla con lievi danni, tre indigeni feriti; su Agordat senza conseguenze.
L'aviazione nemica ha lanciato diverse bombe su Napoli, una delle quali incendiaria, causando danni limitati a Bagnoli, a Porta Capuana e a Pomigliano d'Arco. Si lamentano un morto e cinque feriti.


Bollettino n. 148

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 2 novembre:
In Grecia, azioni delle nostre truppe sono in corso nella valle del Kalamas in direzione di Giannina e sulle alture del Pindo. La nostra aviazione ha bombardato ieri di giorno l'arsenale militare di Salamina e navi ivi alla fonda, obiettivi militari a Corfù provocando forti esplosioni e incendi, baraccamenti di truppe a Skiperò con sensibili risultati, la stazione di Larissa ove fu colpito un treno, il canale di Corinto, la ferrovia Corinto-Atene che risultò interrotta in vari punti e, in due successive ondate, Salonicco. Negli scontri con la caccia avversaria un velivolo nemico è stato probabilmente abbattuto. Tutti i nostri apparecchi sono rientrati.
Nel Mediterraneo centrale due aerei da ricognizione marittima hanno sostenuto un combattimento contro tre caccia nemici abbattendone due. Un nostro apparecchio non è rientrato. Nostri aerei da caccia hanno abbattuto in fiamme un quadrimotore inglese tipo Sunderland; altro Sunderland è stato gravemente colpito nei pressi di Malta.
Nell'Africa orientale, pattuglie nemiche appoggiate da autoblindo hanno attaccato un nostro posto di confine nella zona di Tessenei; sono state respinte dalla nostra pronta reazione. Una nostra colonna, superando la resistenza nemica, ha occupato presso Cassala le alture dei monti Sciusceib, dominanti la pianura sudanese. Durante una nostra incursione aerea sul campo di Roseires venivano abbattuti due caccia inglesi tipo Gloucester. Il nemico ha effettuato azioni di bombardamento aereo su alcune località lungo la ferrovia Adelè-Aiscia con lievissimi danni.
In Egeo, nostre formazioni aeree hanno bombardato e mitragliato con evidenti risultati truppe che stavano sbarcando a Creta; sono stati colpiti anche alcuni piroscafi, e danneggiate opere portuarie e materiali. Tutti i nostri aerei sono rientrati.

Bollettino n. 149

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 3 novembre:
Le azioni iniziate in Epiro sono in corso di sviluppo. Le nostre truppe, nella loro avanzata da Borgo Tellini a ponte Perati su Kalibaki, hanno superato con decisa manovra numerose linee difensive ben munite e fortemente appoggiate da ostacoli. La nostra aviazione ha svolto numerose azioni bombardando ripetutamente gli obiettivi militari di Corfù, dove sono state osservate numerose esplosioni specialmente presso Forte Nuovo, il porto di Patrasso, ove è stato notato un incendio alla stazione di Smandrea e dove sono stati colpiti un opificio e la caserma di fanteria, Larissa, Giànnina, Salonicco, ove durante un combattimento con la caccia nemica un velivolo avversario è stato prontamente abbattuto, Navarino ove è stato provocato un incendio e la Canea ove sono state colpite le opere portuarie. Due nostri velivoli non sono rientrati.
Nelle prime ore pomeridiane quattro formazioni da bombardamento, scortate da formazioni caccia, hanno effettuato un'azione offensiva su Malta, centrando e danneggiando seriamente gli impianti del porto di La Valletta e gli impianti e depositi dell'aeroporto di Micabba. La violenta azione antiaerea e contraerea non ha rallentato il nostro attacco. Nel vivace combattimento che è seguito, un velivolo nemico, abbattuto in fiamme, è precipitato in mare. Un nostro apparecchio non è rientrato. Nella rotta di ritorno una nostra formazione è stata attaccata da quattro caccia nemici che, in seguito al pronto contrattacco, hanno desistito dalla lotta.
Al largo della costa egiziana una grossa formazione navale inglese è stata raggiunta dai nostri velivoli siluranti che hanno colpito una nave.
Nell'Africa orientale la nostra aviazione ha bombardato le opere portuali di Perim e il campo di aviazione di Roseires colpendo al suolo due velivoli tipo Wellesley; durante una ricognizione aerea su Khashm el Ghirba un nostro velivolo ha abbattuto un aereo da caccia avversario e ne ha colpito gravemente un altro. Nella zona di monte Sciusceib (a nordovest di Cassala) reparti sudanesi sostenuti da autoblindo, scontratisi con nostre pattuglie, sono stati respinti. Due nostri sommergibili non sono rientrati alla base.

Bollettino n. 150

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 4 novembre:
Nel settore dell'Epiro l'azione delle nostre unità continua oltre le posizioni di Kalibaki. La nostra aviazione ha concorso alle operazioni terrestri battendo intensamente le posizioni nemiche nella zona del Korciano e rinnovando il bombardamento di Salonicco, della cittadella di Corfù, del forte di Navarino e del costone a nordest di Giannina lungo la rotabile Giannina-Kalibaki. Un nostro velivolo non è rientrato. Durante il combattimento aereo svoltosi nel cielo di Salonicco, di cui al bollettino n. 149, oltre al velivolo nemico segnalato come probabilmente abbattuto, risultano abbattuti altri cinque velivoli avversari. Un nostro idrovolante da ricognizione attaccato da un bimotore tipo Blenheim lo ha colpito più volte costringendolo ad allontanarsi con gravi danni a bordo.
Nell'Africa settentrionale una nostra colonna celere ha posto in fuga autoblindo nemiche. Aerei nemici hanno attaccato nostri elementi a Garn ul Grein (a nordest di Giarabub) causando due morti e alcuni feriti.
Nell'Africa orientale, attacchi nemici contro le nostre forze di occupazione a monte Sciusceib (Cassala) sono stati nettamente respinti con lievi perdite da parte nostra. Sono rimasti nelle nostre mani alcuni prigionieri. Nel mar Rosso la nostra aviazione ha bombardato un piroscafo scortato da un incrociatore e gli impianti portuali dell'isola Perim. Aerei nemici hanno bombardato Assab causando tre morti e alcuni feriti e lievi danni materiali alle costruzioni della città.
Durante la scorsa notte aerei nemici hanno tentato di colpire la città di Napoli; accolti dal fuoco di sbarramento contraereo sono stati costretti a lanciare le bombe in aperta campagna, causando un morto e tre feriti.

Bollettino n. 151

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 5 novembre:
Prosegue la manovra delle nostre unità nel settore epirota, dove i nostri elementi, vincendo vivaci resistenze nemiche, hanno raggiunto la testata della Vojussa. La nostra aviazione ha sviluppato intense azioni di concorso con le operazioni terrestri durante l'intera giornata, bombardando vie di comunicazione, colonne di truppe e di autocarri, baraccamenti e apprestamenti difensivi nelle zone di Florina, di Kastoria e di Giannina. Sono stati inoltre colpiti, con ripetute azioni di bombardamento in picchiata, batterie e altri obiettivi sul costone a nord di Giannina e lungo la rotabile Giannina-Kalibaki. Altri nostri aerei hanno bombardato i porti di Volo, di Prevesa e di Patrasso. Durante i combattimenti aerei un velivolo da caccia nemico è stato abbattuto; un altro è stato probabilmente abbattuto. Da ulteriori accertamenti risulta che durante le azioni aeree del giorno 2 altri sei velivoli nemici sono stati distrutti, oltre quelli segnalati nel bollettino n. 150. I velivoli avversari abbattuti in detta giornata sommano così a undici, più uno probabilmente abbattuto.
Una nostra formazione da caccia, in ricognizione su Malta, ha sorpreso e mitragliato alcuni grossi idrovolanti alla fonda. Tutti i nostri velivoli impegnati nelle azioni suddette sono rientrati alle basi.
Nell'Africa orientale la nostra artiglieria ha distrutto automezzi corazzati presso monte Sciusceib (Cassala). Aerei nemici hanno lanciato bombe su Cheren uccidendo un indigeno e causando quattro feriti, tra i quali una donna e un bambino; a Neghelli nessuna vittima, né danni materiali; un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea e l'equipaggio è stato catturato.
Nostri sommergibili operanti nell'Atlantico hanno affondato piroscafi per 24 mila tonnellate complessive.

Bollettino n. 152

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 6 novembre:
Azioni in corso nel settore epirota e sulle alture del Pindo. Tentativi nemici a nord del varco di Kapestica e fra i rami meridionali del lago di Presba sono stati nettamente respinti col concorso dell'aviazione, che ha battuto con violente azioni le vie di comunicazione e le colonne nemiche. Il ponte sull'istmo del lago Presba è stato interrotto, automezzi nemici sono stati mitragliati e distrutti, colonne di truppe centrate e disperse. Nostre formazioni aeree hanno inoltre bombardato nodi stradali nella zona di Giannina e di Metzovo, la stazione ferroviaria di Florina interrompendo la strada ferrata, le basi navali dì Navarino, del Pireo e di Argostoli e gli obiettivi militari di Corfù.
Un sommergibile nemico ha tentato di portare offesa a un nostro convoglio in navigazione nel Mediterraneo centrale. Una torpediniera di scorta al convoglio con pronta manovra ha attaccato il sommergibile e lo ha affondato.
Nell'Africa settentrionale nostre colonne celeri hanno incalzato il nemico fino a oltre cinquanta chilometri a sudest di Sidi el Barrani. Aerei nemici hanno lanciato bombe sulla ridotta Maddalena, senza conseguenze, e su Garn ul Grein causando tre feriti.
Nell'Africa orientale automezzi armati nemici scontratisi con nostre forze nella zona di Sciusceib ripiegarono lasciando sul terreno un ufficiale morto; alcuni prigionieri indiani sono caduti nelle nostre mani. Un velivolo da caccia tipo Gloucester è stato abbattuto dalla nostra caccia nel cielo di Metemma. Un nostro velivolo ha bombardato piroscafi scortati nel mar Rosso. Incursioni aeree nemiche su Cheren hanno causato un morto e due feriti; su Chisimaio e su Gherilli, nessuna vittima né danni materiali.
Aerei nemici hanno tentato durante la notte scorsa di raggiungere Napoli ma sono stati posti in fuga dalla pronta reazione contraerea. Alcune bombe cadute a Surbo, paese della provincia di Lecce, hanno distrutto due case causando sei morti e quattro feriti. Altre, a San Vito dei Normanni, hanno causato otto morti e sei feriti.

Bollettino n. 153

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 7 novembre:
Il fiume Kalamas è stato oltrepassato dalle nostre divisioni. La nostra aviazione ha concorso alle operazioni terrestri con azioni di mitragliamento e di bombardamento colpendo apprestamenti nemici lungo la rotabile Giannina-Kalibaki, nella zona di Florina e presso il lago di Presba. Nostre formazioni aeree hanno inoltre bombardato le opere portuali di Volos e di Patrasso, l'aeroporto e la stazione di Larissa, obiettivi militari a Missolungi, Zakintos e Methone, e la stazione di Florina, ove si sono provocati notevoli incendi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Un velivolo nemico è stato abbattuto e un altro è stato probabilmente abbattuto. Durante una incursione aerea nemica sull'aeroporto di Valona un velivolo nemico è stato abbattuto in fiamme dalla nostra caccia e un altro dalle barriere contraeree della Regia Marina.
Un quadrimotore nemico tipo Sunderland alla fonda a Malta è stato mitragliato, con visibili danni, dalla nostra caccia.
Nell'Africa orientale il nemico ha attaccato le nostre posizioni a Gallabat; respinto dal nostro presidio; ha subito notevoli perdite e ha successivamente rinnovato i suoi attacchi; l'azione è tuttora i corso. La nostra aviazione ha cooperato con le truppe con reiterati attacchi, durante i quali la nostra caccia ha abbattuto sei velivoli nemici tipo Gloucester.


Bollettino n. 154

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 8 novembre:
Le operazioni proseguono sul fronte dell'Epiro. La nostra aviazione, superando avverse condizioni atmosferiche, ha portato la sua azione offensiva sulle rotabili presso il lago di Presba e sulla piazzaforte di Corfù centrando ripetutamente gli obiettivi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Una formazione di sei velivoli nemici ha attaccato Valona. Accolta dalla pronta reazione aerea e contraerea è stata distrutta: quattro velivoli sono stati sicuramente abbattuti, due risultano probabilmente abbattuti. Parte degli equipaggi si sono lanciati col paracadute; sono stati catturati due piloti inglesi.
Nell'Africa settentrionale nostre formazioni aeree hanno attaccato l'aeroporto e gli apprestamenti nemici dell'oasi di Siwa con intensa azione di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento infliggendo al nemico ingenti perdite e danni materiali. Due velivoli tipo Lysander sono stati incendiati al suolo.
Dalle ore 3 alle ore 4.30 apparecchi nemici fatti segno a intenso fuoco antiaereo hanno lanciato tre bombe alla stazione ferroviaria di Brindisi e due bombe incendiarie nei pressi della stessa, provocando danno a qualche binario, a una conduttura d'acqua e a un vagone. Vi è stato un principio di incendio in un'abitazione privata, subito domato. Nessuna vittima.


Bollettino n. 155

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 9 novembre:
In Epiro le nostre unità rafforzano le teste di ponte oltre il Kalamas. Durante una ricognizione aerea nel Mediterraneo centrale, nostri velivoli, impegnato combattimento colla caccia avversaria, hanno abbattuto in fiamme un aereo nemico e danneggiati gravemente altri due.
Nell'Africa settentrionale mezzi meccanizzati nemici sono stati posti in fuga da nostri elementi avanzati. L'aviazione nemica ha bombardato Tobruk, causando un ferito e lievi danni e l'abitato di Derna, ove si lamentano nove morti, ventisei feriti e pochi danni materiali.
Nell'Africa orientale una incursione di velivoli da caccia.

 

Bollettino n. 156

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 10 novembre:
In Epiro, brillanti ricognizioni della nostra cavalleria che si è spinta sino al fiume Vuvos, inutilizzando un cannone nemico e catturando armi.
Nel Mediterraneo centrale, nostre formazioni da bombardamento hanno attaccato forze navali inglesi, colpendo con bombe di grosso calibro una nave da battaglia e una portaerei e hanno impegnato combattimento con apparecchi nemici abbattendone due in fiamme; un terzo è stato probabilmente abbattuto. Altra nostra formazione da caccia ha abbattuto un velivolo nemico tipo Blenheim.
In Africa settentrionale, nostri apparecchi da bombardamento hanno effettuato intense azioni su el Qasaba, Maaten Bagush, el Dabà e Fuka, provocando molti incendi. Sono stati inoltre bombardati efficacemente il porto di Alessandria e Porto Said. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Il nemico ha lanciato alcune bombe su Derna senza causare danni.
In Africa orientale, come era stato annunziato nel bollettino n. 153, si sono svolti accaniti combattimenti nella zona di Gallabat. Premuto da forze superiori, il nostro presidio di Gallabat dopo strenua resistenza aveva dovuto ripiegare su Metemma. Un contrattacco tentato nel giorno seguente non era riuscito per insufficienza di forze. Ieri un altro nostro contrattacco, condotto con forze sopraggiunte, sbaragliava completamente ogni resistenza nemica. Gallabat è nuovamente in potere nostro. La nostra aviazione, che potentemente concorse all'operazione spezzonando e mitragliando i reparti nemici, ha incendiato tre carri armati inglesi. Ha inoltre bombardato Ghedaref, provocando un vasto incendio.
Durante l'incursione aerea nemica dell'alba di ieri sulla Sardegna, sono state lanciate bombe nella zona di Carbonia senza causare vittime né danni. Un'incursione aerea nemica nella regione di Cremona non ha causato vittime né danni. All'alba di oggi velivoli nemici hanno tentato di sorvolare Napoli; accolti dal tempestivo sbarramento aereo, non hanno potuto lanciare bombe sulla città; alcune bombe sono cadute fra Napoli e Pompei, una bomba incendiaria presso Torre Annunziata; nessuna vittima, né danni.

Bollettino n. 157

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 11 novembre:
Una formazione navale inglese, raggiunta da una nostra formazione aerea nel Mediterraneo centrale, è stata intensamente bombardata, malgrado la violenta reazione aerea e contraerea.
A Malta nostri velivoli da caccia hanno mitragliato al suolo tre aerei bimotori. Due nostri velivoli non sono rientrati. Nostri bombardieri, incuranti delle pessime condizioni atmosferiche, hanno effettuato incursioni sugli obiettivi militari terrestri e sulle navi nel golfo di Suda (Creta) colpendo due incrociatori. Altre formazioni hanno attaccato con successo la base navale di Alessandria d'Egitto, colpendo le installazioni portuali; el Hammam, el Dabà, baraccamenti e apprestamenti militari a sud di Marsa Matruh, le comunicazioni stradali e ferroviarie tra el Qasaba, Maaten Bagush e Fuka, provocando imponenti incendi, e le basi aeree nemiche di Helwan (Cairo) e di Isamlia, dove pure sono stati provocati violentissimi incendi a grande distanza. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle proprie basi. Navi nemiche hanno bombardato le nostre posizioni a Sidi el Barrani senza causare vittime né danni. Autoblindo nemiche sono state poste in fuga a circa sessanta chilometri a sudovest di Sidi el Barrani.
Nell'Africa orientale il nemico ha eseguito tiri di artiglieria su Gallabat senza causare alcun danno. La nostra aviazione ha battuto gli apprestamenti difensivi a monte Rejan (a ovest di Gallabat) e ha colpito al suolo, sul campo di Saraf Said, un velivolo tipo Wellesley. Incursioni aeree nemiche su Metemma, Gondar, Massaua, Cheren, Assab, hanno causato complessivamente due morti e alcuni feriti indigeni; danni materiali insignificanti.


Bollettino n. 158

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 12 novembre:
Nella notte sul 10 novembre nel Mediterraneo centrale un nostro sommergibile ha attaccato una rilevante forza navale inglese e ha colpito sicuramente con due siluri e probabilmente con un terzo l'ultima grande nave della formazione. E da ritenere probabile la perdita dell'unità nemica, certo gravissimamente danneggiata. Nella notte successiva nostri sommergibili in crociera ottenevano un nuovo successo silurando e affondando due piroscafi che in convoglio fortemente scortato dirigevano dal Mediterraneo centrale verso levante.
Nelle prime ore della notte sul 12, aerei nemici hanno attaccato la base navale di Taranto. La difesa contraerea della piazza e delle navi alla fonda ha reagito vigorosamente. Solo una unità è stata in modo grave colpita. Nessuna vittima. Sei aerei nemici sono stati abbattuti e parte dei loro equipaggi è stata catturata; tre altri probabilmente abbattuti.
Nell'Epiro sono stati nettamente stroncati tentativi nemici su Kalibaki. La nostra aviazione ha effettuato intensi e reiterati bombardamenti sugli obiettivi militari di Giannina, Metzovo, Kastoria, Corfù, Larissa e sull'istmo del lago di Presba. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa settentrionale mezzi meccanizzati nemici sono stati posti in fuga da nostre colonne celeri nella zona di Alam el Hatsci (sudest di Sidi el Barrani). Nostre formazioni aeree hanno bombardato con successo il campo di aviazione e la stazione ferroviaria di Burg el Arab (sudovest di Alessandria), il campo di aviazione di Maaten Bagush, baraccamenti e apprestamenti nemici a Marsa Matruh. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Derna, colpendo case civili e causando due morti e dieci feriti, in prevalenza musulmani di tenera età; su Bengasi, ove è stata colpita la colonia penale, causando tre morti e dieci feriti musulmani; nella zona di Bardia e Sidi el Barrani, senza causare danni.
Nell'Africa orientale ripetuti attacchi nemici su Gallabat sono stati nettamente respinti.

 

Bollettino n. 159

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 13 novembre:
Attività di pattuglie e azione di artiglieria nel settore Korciano. Sono stati respinti tentativi nemici di avvicinarsi alle nostre posizioni avanzate, oltre confine, nel settore dell'Epiro. Nostre formazioni aeree hanno bombardato posizioni nemiche sul Pindo, presso il bivio Mitzuni-Giannina, nelle zone di Kalibaki e di Filippade. Nella zona di Berat un velivolo tipo Blenheim è stato abbattuto dalla nostra caccia. Aerei nemici hanno eseguito un'incursione su Durazzo causando alcuni morti e feriti; un velivolo avversario è stato probabilmente abbattuto.
Durante un'esplorazione offensiva su Malta un nostro velivolo da caccia è stato abbattuto.
Nell'Africa settentrionale nostri velivoli hanno bombardato le installazioni militari di Suez e i campi di aviazione del Cairo e di Abukir, centrando gli obiettivi.
Nell'Africa orientale, durante uno scontro fra nostri elementi avanzati e formazioni nemiche nella zona di Cassala, il nemico ha lasciato sul terreno una cinquantina di morti; le nostre truppe hanno catturato mitragliatrici, fucili e munizioni; da parte nostra perdite lievissime. La nostra aviazione ha bombardato e mitragliato trinceramenti e postazioni d'artiglieria, truppe, attendamenti nemici e automezzi presso Otrub (zona di Cassala). L'aviazione nemica ha eseguito un'incursione su Metemma causando tre morti e dodici feriti. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo tipo Gloucester; altri due sono stati probabilmente abbattuti.
Un'incursione di aerei nemici su Brindisi, Taranto e Bari. Solo su quest'ultima città sono state gettate bombe che hanno provocato danni materiali irrilevanti e tre feriti.

Bollettino n. 160

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 14 novembre:
In Epiro, nostre azioni locali, appoggiate da azioni di bombardamento dell'aviazione, si sono svolte nella zona di Kalibaki. Alcuni attacchi nemici nella zona di Korciano sono stati nettamente respinti col concorso dell'aviazione, che ha colpito truppe avversarie nella zona dei laghi di Presba. La nostra aviazione ha effettuato bombardamenti sull'aeroporto di Papas, su Argostoli e su Prevesa, colpendo gli obiettivi militari, e efficaci azioni di mitragliamento contro colonne nemiche. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Valona, causando sei morti e trenta feriti, e su Durazzo, senza causare vittime né danni.
Due velivoli tipo Blenheim raggiunti dalla nostra caccia nei pressi di Pantelleria sono stati abbattuti. Un altro velivolo dello stesso tipo è stato abbattuto al largo di Cagliari.
Nel Mediterraneo orientale nostri velivoli da ricognizione marittima, attaccati da velivoli da caccia nemici, ne hanno abbattuti due e probabilmente altri due. Nostri aerei siluranti, lanciati contro un convoglio di piroscafi nemici avvistati pure nel Mediterraneo orientale, hanno silurato due piroscafi, uno dei quali è affondato, come è stato successivamente controllato da un velivolo da ricognizione marittima. Altra formazione aerea ha colpito un incrociatore nel porto di Alessandria d'Egitto, dove nella notte sono state svolte con successo altre azioni aeree sulla base navale. Le ferrovie Fuka-el Dabà e Maaten Bagush sono state inoltre oggetto d'attacco aereo, che ha provocato incendi; il campo di Maaten Bagush è stato mitragliato, un aereo da bombardamento nemico è stato incendiato e altri tre seriamente danneggiati. Tutti i nostri velivoli impegnati nelle azioni citate sono rientrati alle basi, malgrado la reazione contraerea nemica, ovunque molto intensa. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Bardia, Derna e Bengasi causando danni lievi e ferendo un musulmano.
Nell'Africa orientale scontri di pattuglie, a noi favorevoli, a Lokitaung (lago Rodolfo) e a Jubdo (a sud di Mega). Il nemico ha effettuato tiri d'artiglieria, senza conseguenze, sulle nostre posizioni a Gallabat. Incursioni aeree su Assab e su Dire Daua hanno causato danni lievissimi; nessuna vittima.
Aerei nemici hanno effettuato incursioni su Crotone, dove le bombe sono cadute in mare; e su Taranto, causando un morto e tre feriti nella popolazione civile, due morti e nove feriti fra i militari e alcuni danni ad abitazioni civili. Due velivoli nemici sono stati probabilmente abbattuti.

Bollettino n. 161

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 15 novembre:
Nell'Epiro, normale attività di pattuglie e di artiglieria. La nostra aviazione ha svolto numerose e ripetute azioni di bombardamento normale e in picchiata sugli obiettivi militari di Corfù, Larissa e Argostoli, sul ponte dell'istmo di Presba, che è stato interrotto, su postazioni di artiglieria, sul campo di aviazione di Florina, dove sono stati distrutti al suolo o gravemente danneggiati cinque velivoli, nella zona Giannina-Kalibaki-Metzovo, nel settore Korciano e nella baia di Suda (isola di Candia). Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti tredici velivoli nemici di tipi vari PZL, Blenheim, Potez; altri due sono stati probabilmente abbattuti. Quattro dei nostri velivoli, colpiti nei combattimenti, hanno potuto atterrare nei loro campi. Un nostro apparecchio manca.
Nella notte dal 9 al 10 corrente - come già annunciato nel bollettino n. 158 - il sommergibile Capponi ha colpito con tre siluri una nave da battaglia tipo Ramillies che, insieme con altre, scortava la nave portaerei Illustrious nel canale di Sicilia. Il capitano di corvetta Romeo Romei, comandante del sommergibile, ha controllato con visione diretta dal sommergibile emerso lo scoppio dei tre siluri sullo scafo della nave nemica.
Nell'Africa settentrionale autoblindo nemiche sono state poste in fuga dal fuoco delle nostre colonne celeri. Nostre formazioni aeree hanno ripetutamente bombardato la base navale di Alessandria, la ferrovia di Marsa Matruh, il campo di aviazione di Bir Abu Smeit, colpendo a terra alcuni velivoli di tipo Blenheim. Tutti i nostri velivoli sono rientrati dalle azioni sopra citate. Un'incursione aerea su el Maktila non ha causato vittime né danni.
Nell'Africa orientale, incursioni aeree nemiche su Cheren, Agordat, Gura, Dire Daua, Asmara, Assab e sull'isola Difnein hanno causato scarsi danni e lievi perdite tra gli indigeni. Da ulteriori accertamenti risulta che durante la nostra azione aerea su Porto Sudan, di cui al bollettino n. 140, è stato affondato un piroscafo nemico.
Un'incursione aerea nemica nei pressi di Monopoli (provincia di Bari) non ha causato né vittime né danni. Altra incursione su Bari ha causato danni di scarsa importanza. Si lamentano un morto e un ferito.
 

Bollettino n. 162

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 16 novembre:
Sul fonte greco si sono svolte ieri opposte azioni di artiglieria e di reparti di fanteria. La nostra aviazione ha cooperato con le truppe bombardando rotabili e concentramenti nemici. Sono stati inoltre bombardati l'aeroporto di Larissa, distruggendo al suolo due velivoli Blenheim e danneggiandone altri, e la base navale greca di Navarino. Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti in fiamme nove velivoli avversari di diversi tipi.
Nell'Africa settentrionale una nostra formazione aerea ha mitragliato gli apprestamenti militari e le organizzazioni aeroportuali di Marsa Matruh; altri nostri aerei hanno nuovamente bombardato le basi navali di Alessandria, la stazione di Marsa Matruh, Maaten Bagush, la ferrovia, provocando incendi; tutti i nostri velivoli sono rientrati. L'aviazione nemica ha effettuato incursioni su Bir Sofafi, Sidi el Barrani, Sollum e Bardia, senza causare vittime né danni. Nostri velivoli di soccorso, contraddistinti dai segni internazionali, sono stati attaccati dalla caccia nemica mentre prestavano la loro opera al largo di Sidi el Barrani; uno di essi è stato affondato. Gli equipaggi sono stati tratti in salvo.
Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico ha affondato un cacciatorpediniere nemico.
Nell'Africa orientale la nostra aviazione ha bombardato le postazioni di artiglieria nemica a ovest di Gallabat. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Cassala e Assab senza conseguenze; su Dire Daua e su Giavello, causando danni lievi e nessuna vittima.
Il nemico ha effettuato, con molti aerei, un attacco a Brindisi durante la notte tra il 15 e il 16 corrente; la pronta ed efficace reazione contraerea ha impedito che fossero lanciate bombe sull'abitato, mentre ne sono cadute varie in mare e in aperta campagna causando piccoli incendi immediatamente domati e demolendo una casa. Un aereo nemico è stato probabilmente abbattuto e altri due sono stati colpiti dalla difesa contraerea. Non si lamentano vittime.

Bollettino n. 163

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 17 novembre:
Sul fronte greco si sono svolti nella giornata di ieri attacchi e contrattacchi, specialmente accaniti nel settore della Nona Armata. La nostra aviazione, in stretta cooperazione con le truppe, ha bombardato rotabili, ferrovie, posizioni nemiche, postazioni d'artiglieria, provocando incendi ed esplosioni, interrompendo le vie di. comunicazione, colpendo concentramenti di truppa. Un nostro velivolo non è rientrato. Nostre formazioni aeree hanno bombardato le opere portuali di Suda (Candia) e il porto di Alessandria d'Egitto.
Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha bombardato le basi aeree nemiche di el Dabà e Maaten Bagush dove si è sviluppato un vasto incendio, gli impianti di Marsa Matruh e la ferrovia tra quest'ultima località e Bir Amasin. Un treno merci in movimento, composto da una trentina di carri, è stato colpito in pieno da bombe e da raffiche di mitragliatrici e incendiarie. Baraccamenti e una trentina di mezzi meccanizzati nemici sono stati attaccati a volo radente con azione di mitragliamento e di spezzonamento ad Alam el Islaguiya (quaranta chilometri a sud di Sidi el Barrani), subendo gravissimi danni e incendi.
Aerei nemici, accolti dalla pronta e precisa reazione contraerea, hanno lanciato bombe disordinatamente su Sollum, Bardia, Derna, Bomba e Bengasi causando complessivamente due feriti e nessun danno materiale.
Un velivolo nemico tipo Lysander è stato abbattuto in fiamme dalla nostra caccia; nella foga dell'inseguimento a volo radente un nostro velivolo da caccia si è distrutto urtando il suolo. Dall'AOI una nostra formazione aerea ha bombardato gli impianti di Porto Sudan; attaccata dalla caccia nemica ha abbattuto un velivolo tipo Gloucester. Incursioni nemiche su Decamerè, Asmara e Massaua non hanno causato vittime né danni. A Massaua un velivolo nemico è stato abbattuto.
Aerei nemici hanno lanciato bombe su Bari, causando due feriti e danni quasi insignificanti, e su Monopoli, causando un morto e demolendo alcune case di abitazione.


Bollettino n. 164

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 novembre:
Nella giornata di ieri scarsa attività dei reparti sul fronte greco. Nella zona di Konica un'intera formazione di cavalleria nemica è stata annientata. La nostra aviazione, in stretta cooperazione con le truppe, ha eseguito intense e ripetute azioni di bombardamento nelle zone di Kalibaki e di Konitza interrompendo ponti e vie di comunicazioni. Sono stati inoltre colpiti apprestamenti difensivi e baraccamenti, provocando violenti incendi ed esplosioni, mitragliando automezzi nemici, truppe e postazioni contraeree. Altri nostri velivoli hanno bombardato la base di Corfù. Due nostri aerei non sono rientrati.
Un aereo nemico Blackburn Shark è stato abbattuto nei pressi della Sicilia; l'equipaggio, composto di un ufficiale e di un sottufficiale, è stato fatto prigioniero. Nostri velivoli hanno bombardato le basi navali di Suda e di Alessandria d'Egitto, colpendo in quest'ultima una nave alla fonda. Un incrociatore nemico, del tipo Leander, è stato colpito con siluri da un nostro velivolo all'uscita del porto di Alessandria.
Nell'Africa settentrionale nostri aerei hanno bombardato la ferrovia Fuka-el Dabà e quella di Marsa Matruh. Aerei nemici hanno lanciato bombe sulla città di Bengasi, uccidendo una donna e un bambino e causando sei feriti, tra i quali due donne e un bambino, e danni alle abitazioni; e su Bardia, senza conseguenze.
Nell'AOI un incrociatore nemico ha tentato di bombardare il porto di Mogadiscio; colpito dal fuoco delle nostre batterie costiere, si è allontanato proteggendosi con cortine fumogene. Aerei nemici hanno bombardato Agordat senza causare vittime; danni lievi. Un velivolo nemico è stato abbattuto nei pressi del lago Rodolfo.


Bollettino n. 165

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 19 novembre:
Sul fronte dell'Epiro si sono svolti ieri accaniti combattimenti che non hanno spostato le rispettive linee salvo nella zona di Ezeki, villaggio occupato dal nemico. Nostre formazioni aeree hanno attaccato violentemente le posizioni nemiche provocando esplosioni e mitragliando concentramenti di truppe. Tre velivoli nemici sono stati abbattuti; un nostro velivolo non è rientrato.
Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha bombardato, spezzonato e mitragliato le opere aeronautiche, gli apprestamenti e i baraccamenti nemici nell'oasi di Siwa colpendo tutti gli obiettivi e causando danni ingenti; tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Tobruk e Bardia senza conseguenze, su Sollum causando tre morti e cinque feriti.
Nel Dodecanneso il nemico ha tentato di impossessarsi dell'isola di Gaidaro. La pronta reazione delle nostre forze terrestri, marittime e aeree ha ricacciato il nemico che si è rapidamente ritirato.
Nell'Africa orientale incursioni aeree del nemico su Agordat, Corondil, Buna e Gherilli, senza gravi conseguenze.
 

Bollettino n. 166

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 20 novembre:
Forti e ripetuti attacchi a sudest di Coriza e a cavallo della rotabile di Kalibaki sono stati ributtati con molte gravi perdite per il nemico. La nostra aviazione, in stretto collegamento con le forze terrestri, ha tenuto sotto la sua azione di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento le truppe avversarie, colpendo strade, baraccamenti e concentramenti di truppe. Oltre ai tre velivoli nemici segnalati col bollettino n. 165, altri cinque velivoli avversari sono stati abbattuti in fiamme. Un nostro velivolo non è rientrato.
Nell'Africa settentrionale, avvistato un forte gruppo di autoblindate nemiche a sud-sudest di Sidi el Barrani, una nostra formazione aerea d'attacco al suolo gli infliggeva notevoli perdite immobilizzando parte dei mezzi e ponendo in fuga i rimanenti; nostre colonne celeri, raggiunto successivamente il nemico, lo impegnavano decisamente, costringendolo a ripiegare. Nostre formazioni aeree attaccavano la caccia inglese di protezione e abbattevano in fiamme sei apparecchi tipo Gloucester. Risultano inoltre distrutti cinque carri armati nemici, una dozzina di autoblindate e alcuni pezzi di artiglieria. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Nostre formazioni aeree hanno bombardato il porto di Alessandria d'Egitto, le banchine dell'isola di Ras el Tin, l'aeroscalo, navi alla fonda nel lago Nifisha (a sud di Ismailia), gli impianti ferroviari di el Hammam, gli apprestamenti di el Qasaba e accampamenti a Bir el Auwani, a sudest di Marsa Matruh, provocando incendi, esplosioni e visibili danni. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno bombardato a più riprese Tobruk, senza causare danni e Bengasi, causando danni lievissimi e ferendo una donna musulmana.
Nell'Africa orientale una nostra pattuglia ha messo in fuga elementi avversari del posto di Ocua, a ovest di Gurafarda (Alto Sudan). La nostra aviazione ha bombardato attendamenti nemici ad Aroma e a Khashm el Ghirba. Un incrociatore nemico ha bombardato gli impianti delle saline di Dante causando danni lievi. Aerei nemici hanno bombardato Bardera, Decamerè, Agordat, Cheren e Massaua senza causare vittime; danni non importanti.
Velivoli nemici hanno tentato di effettuare incursioni sulle coste orientali dell'Italia meridionale. Accolti dalla pronta reazione contraerea, si sono ritirati senza lanciare bombe.
 

Bollettino n. 167

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 21 novembre:
Sulla fronte greca, soprattutto nel settore Korciano, reiterati attacchi del nemico si sono infranti contro la salda resistenza delle nostre truppe. La nostra aviazione ha bombardato la base nemica di Prevesa, obiettivi militari nelle zone di Trikala e nel Korciano. Quattro nostri velivoli non sono rientrati.
Una nostra formazione aerea ha attaccato gli obiettivi militari di Malta colpendo l'aeroporto di Ta Venezia, le opere militari e l'arsenale di La Valletta provocando un violento incendio. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Un velivolo inglese tipo Wellington è stato costretto ad atterrare in Sicilia. L'equipaggio - composto di sette persone, tra le quali il vicemaresciallo dell'aria Owen Tudor Boyd, un maggiore e tre ufficiali inferiori - è stato fatto prigioniero.
Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha riportato un nuovo brillante successo; una nostra formazione da caccia, avvistata una grossa formazione da caccia avversaria, numericamente molto superiore, la attaccava decisamente. Nel combattimento venivano abbattuti in fiamme sette velivoli nemici; quattro Gloucester, due Hurricane e un Blenheim. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Nostre formazioni aeree hanno bombardato le linee ferroviarie Alessandria-Cairo e Alessandria-Marsa Matruh, l'aeroporto di Bir Abu Batta (a sud di Marsa Matruh) e accampamenti nemici lungo la strada Marsa Matruh-Bir Kenays. Aerei nemici hanno lanciato bombe senza conseguenze sul porto di Tobruk.
Nell'Africa orientale il nemico ha svolto intensa azione di artiglieria contro le nostre posizioni a Gallabat; avvicinatosi alle nostre linee e contrattaccato, batteva in ritirata lasciando sul terreno morti e materiali. Nostri velivoli hanno bombardato la stazione ferroviaria di Showah (Sudan), concentramenti di truppe a Ghedaref, automezzi e postazioni antiaeree a ovest di Gallabat e su monte Rejan e il porto di Aden. Un nostro velivolo non è rientrato. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Assab causando cinque morti e nove feriti fra gli indigeni. Una nave da guerra nemica, che tentava di avvicinarsi a Chisimaio, attaccata dalla nostra aviazione è stata costretta a ritirarsi.

Bollettino n. 168

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 22 novembre:
Le nostre truppe di copertura, formate da due divisioni, che dall'inizio delle ostilità si erano attestate in difensiva al confine greco-albanese di Korça si sono ritirate, dopo undici giorni di lotta, su una linea a ovest della città, che è stata evacuata. Durante questo periodo si sono svolti aspri combattimenti. Le nostre perdite sono sensibili. Altrettanto e forse più gravi, quelle del nemico. Sulla nuova linea si concentrano i nostri rinforzi. Malgrado le condizioni atmosferiche proibitive la nostra aviazione ha cooperato con le truppe bombardando alcuni obiettivi nemici.
Nell'Africa settentrionale nostre formazioni aeree hanno bombardato gli impianti ferroviari e gli apprestamenti nemici.
È la prima indiretta ammissione, da parte del nostro stato maggiore, che i greci hanno varcato il confine albanese.
a Marsa Matruh. Da ulteriori accertamenti risulta che durante il combattimento svoltosi il giorno 19 sono stati distrutti al nemico una decina di carri armati, dei quali quattro di tipo medio e danneggiati una ventina di automezzi; le perdite umane inflitte al nemico sono state notevoli. Incursioni aeree nemiche hanno avuto luogo a Sollum, Bardia, Tobruk e Bengasi; danni materiali lievissimi. Navi nemiche hanno bombardato la zona a est di Sidi el Barrani e le nostre posizioni a Uadi Maktila; nessuna vittima né danni. Nell'Egeo aerei nemici hanno lanciato bombe disordinatamente su Lero, la maggior parte delle quali è caduta in mare; nessuna vittima né danni.
Nell'Africa orientale nostri velivoli hanno bombardato il campo di aviazione di Roseires provocando un incendio. Durante l'attacco effettuato dalla nostra aviazione sul porto di Aden, di cui al bollettino n. 167, risultano colpiti un piroscafo e gli impianti dell'aeroporto. Aerei nemici hanno bombardato Assab senza causare vittime; gravi danni al villaggio indigeno. A Massaua, Decamerè, Asmara, nessun danno né vittime; ad Hargheisa, un morto e cinque feriti; ad Asosa (a sudest di Kurmuk), otto feriti tra nazionali e indigeni.


Bollettino n. 169

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 23 novembre:
Sul fronte greco le nostre truppe svolgono regolarmente i movimenti previsti per raggiungere le nuove posizioni. La nostra aviazione ha bombardato numerosi obiettivi sulle posizioni nemiche, specialmente nel settore di Korça, colpendo nodi stradali, concentramenti di truppe e schieramenti avversari. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa settentrionale incursioni aeree nemiche sul golfo di Bomba hanno causato qualche danno; su Bardia e su Derna, nessun danno. Un nostro velivolo segnalato nel bollettino n. 167 come non rientrato è stato rintracciato col pilota nell'interno delle nostre linee.
Nell'Africa orientale nostri aerei hanno bombardato l'aeroporto di Roseires incendiando al suolo un velivolo tipo Wellesley e danneggiandone un altro. Altre formazioni aeree hanno bombardato le posizioni nemiche oltre Gallabat, determinando un violento incendio, e Porto Sudan. Attaccati da cinque velivoli da caccia tipo Gloucester, i nostri aviatori ne abbattevano due. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Aerei nemici hanno bombardato Cassala, incendiando un ospedale da campo.
Formazioni aeree nemiche hanno lanciato bombe su Bari, colpendo in prevalenza abitazioni private, uccidendo una donna e causando cinque feriti tra i quali una donna e due bambini. Piccoli incendi sono stati immediatamente domati.
 

Bollettino n. 170

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 24 novembre:
Sul fronte greco il nemico ha tentato invano di ostacolare la manovra delle nostre truppe, che prosegue regolarmente.
Nei pressi di Pantelleria un velivolo tipo Blenheim, raggiunto dalla nostra caccia, è stato abbattuto in fiamme. Durante una crociera offensiva sul cielo di Malta la nostra caccia ha impegnato combattimento con la caccia avversaria, abbattendo in fiamme sei velivoli nemici. Successivamente, una nostra formazione da bombardamento ha attaccato gli aeroporti di Micabba e di Hal Far, centrando gli obiettivi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa settentrionale l'aviazione nemica ha lanciato bombe su Tobruk e Bardia senza causare vittime né danni.
Nell'Egeo, velieri nemici sono stati bombardati e incendiati da nostri velivoli nei pressi dell'isola di Samo. Nostre unità leggere hanno attaccato e colpito un mas e alcune navi posamine avversarie. Tutte le nostre unità sono rientrate illese.
Nell'Africa orientale elementi corazzati nemici hanno attaccato el Gaio (Kenia) e sono stati respinti con perdite.
Un aereo nemico, in ricognizione su Chisimaio, è stato abbattuto dalla nostra caccia; l'equipaggio è stato catturato. Aerei nemici hanno lanciato bombe nei pressi di Decamerè, senza conseguenze.
L'aviazione nemica ha effettuato un'incursione notturna su Torino e sulla Liguria lanciando bombe, spezzoni incendiari e razzi illuminanti. Nessuna vittima, né danni.
 

Bollettino n. 171

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 25 novembre:
Sul fronte greco, efficaci contrattacchi da parte di nostri elementi. La nostra aviazione ha effettuato bombardamenti sulle posizioni nemiche, particolarmente lungo la costa dell'Epiro. Aerei nemici hanno eseguito un'incursione su Durazzo, causando qualche ferito e lievi danni. Un velivolo avversario è stato abbattuto.
La nostra caccia, inseguito e raggiunto un bimotore nemico tipo Wellington, lo ha abbattuto in mare a nord di Malta. Una nostra squadriglia da caccia ha effettuato una incursione a volo radente sull'aeroporto di Micabba, mitragliando numerosi velivoli alla periferia del campo; tre di essi si sono subito incendiati. L'incendio, propagatosi rapidamente, ha provocato varie esplosioni violentissime e ha assunto proporzioni notevoli, visibili fino dalle coste della Sicilia. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nostri velivoli hanno attaccato la base navale di Alessandria d'Egitto, colpendo ripetutamente gli obiettivi del porto. Altri velivoli hanno portato la loro offesa sugli apprestamenti militari nella zona a sud di Marsa Matruh. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Tobruk e su Bardia, causando lievi danni e qualche ferito in quest'ultima località; su Derna, colpendo una colonia marina e causando cinque morti e due feriti. Ad Apollonia è stato attaccato con bombe e mitragliato a bassa quota un ospedale recante visibilissimi i segni della Croce Rossa. Si lamenta un ferito. Un velivolo tipo Blenheim, raggiunto dalla nostra caccia a est di Amseat, è stato abbattuto in fiamme.

Bollettino n. 172

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 26 novembre:
Sul fronte greco, reparti nemici sbarcati sul litorale epirota sono stati in parte distrutti e in parte catturati, con le loro armi. La nostra aviazione ha effettuato numerosi attacchi su tutta la zona delle operazioni in stretta collaborazione con le forze terrestri. Nodi stradali, ponti, colonne di automezzi e concentramenti di truppe nemiche lungo la valle del Kalamas, ad Arta e presso Perati ed Erseke, sono stati oggetto di violenti bombardamenti in quota, a volo radente e in picchiata. I forti dell'isola di Corfù sono stati ripetutamente bombardati e colpiti causando violenti incendi ed esplosioni. La nostra caccia ha abbattuto due velivoli tipo Blenheim nel cielo di Durazzo. Apparecchi nemici hanno effettuato una incursione su Lero e su Stampalia. Sono stati danneggiati alcuni fabbricati di cui uno solo di qualche interesse militare. Nessun morto e nessun ferito. Cinque degli apparecchi incursori sono stati abbattuti in fiamme dalla difesa antiaerea.
Nell'Africa orientale un attacco di elementi meccanizzati nemici nella zona di Sabderat e nella valle Ghirghir (Serobatib) è stato prontamente respinto dalle nostre truppe; alcuni automezzi nemici sono rimasti nelle nostre mani. Aerei avversari hanno lanciato bombe su Assab causando un morto e quattro feriti; danni lievi.


Bollettino n. 173

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 27 novembre:
Sul fronte greco, normale attività di ricognizione e di pattuglie. La nostra aviazione ha effettuato continue azioni contro gli apprestamenti e le truppe nemiche. Tutte le vie di comunicazione nemiche sono state inoltre oggetto di intensi attacchi. I nodi stradali di Perati, Delvinaki e Doljana, i centri di Erseke e Minina, i ponti sul Kalamas, di Perati e di Minina, sono stati colpiti ripetutamente e interrotti. Il campo di aviazione di Giannina è stato bombardato. Nell'isola di Corfù sono stati colpiti il forte nuovo, la banchina del porto e le alture di Corakiana. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno bombardato Valona senza causare vittime né danni.
Durante una ricognizione offensiva sull'isola di Malta un velivolo da caccia nemico è stato abbattuto in mare, in combattimento con la nostra caccia. Un nostro velivolo non è rientrato.
Nell'Africa settentrionale, aerei nemici hanno lanciato bombe su Tripoli causando due feriti e danni poco importanti nella zona del porto. Altri velivoli nemici hanno attaccato la ridotta Maddalena, Garn ul Grein e le nostre posizioni limitrofe. Un velivolo nemico, colpito dal fuoco contraereo, è precipitato in fiamme. Un membro dell'equipaggio lanciatosi col paracadute è stato catturato. Secondo notizie attendibili, il bombardamento aereo del porto di Alessandria, effettuato dalle nostre squadriglie con bombe di grosso calibro il 19 novembre, ha gravemente colpito sei navi da guerra, l'officina riparazioni della Compagnia del canale, utilizzata dalla flotta nemica, i campi di aviazione di Helwan e Abu-Sceir nel quale ultimo sono stati incendiati e distrutti quattro velivoli.

Nell'Africa orientale, le nostre formazioni aeree hanno bombardato le postazioni di artiglieria nemiche a ovest di Gallabat. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Assab, Massaua e Danghilà senza causare vittime. Ai cinque velivoli nemici abbattuti durante l'attacco su Lero, segnalati col precedente bollettino, deve aggiungersi un sesto velivolo abbattuto dalla difesa contraerea della Regia Marina.
Aerei nemici provenienti dal cielo della Svizzera hanno lanciato bombe e spezzoni incendiari su Torino, danneggiando alcuni stabili nel centro e alla periferia della città. Un principio d'incendio in una vetreria è stato subito domato. Molte bombe sono cadute in aperta campagna, dove sono state demolite due case coloniche. Un soldato che trovavasi di sentinella è stato ucciso. I feriti da bombe e da schegge sono due.


Bollettino n. 174

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 28 novembre:
Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le truppe dell'Undicesima Armata hanno in diversi punti sferrato contrattacchi coronati da successo. Due squadre aeree, con un complesso di alcune centinaia di apparecchi, hanno cooperato nel campo tattico con le forze terrestri e hanno inoltre bombardato i seguenti obiettivi nemici: il campo di Cozani, dove sono stati distrutti nove velivoli, dei quali cinque incendiati, il campo di Florina, dove sono stati incendiati cinque caccia PZL, la stazione ferroviaria di Florina. Tutti i nostri apparecchi. sono tornati alle basi.
Nel pomeriggio di ieri una nostra formazione navale, mentre incrociava a sud della Sardegna, è venuta in contatto con una squadra inglese proveniente da ovest, composta da alcune navi da battaglia, da una nave portaerei e da numerosi incrociatori. Impegnato il combattimento, le nostre navi hanno sicuramente colpito e danneggiato un incrociatore tipo Kent e un incrociatore tipo Birmingham. Un proiettile nemico ha colpito un nostro incrociatore, il Fiume, ma non è esploso. Un nostro caccia, invece, il Lanciere, colpito in modo grave,
è stato rimorchiato sino alla base. Le artiglierie antiaeree delle nostre unità hanno abbattuto due velivoli nemici. Mentre, cessato il fuoco, la squadra nemica si allontanava rapidamente verso sudest, è stata raggiunta a duecento chilometri circa dalla Sardegna da alcune delle nostre formazioni da bombardamento S79, scortate dalla caccia. Sono stati colpiti con bombe di grosso calibro una nave portaerei, una nave da battaglia, un incrociatore. Una successiva esplorazione aerea ha controllato che la nave da battaglia era ferma con incendio a bordo. Negli aspri combattimenti aerei fra la nostra caccia e quella che si era levata dalla portaerei sono stati abbattuti cinque apparecchi nemici. Un nostro CR42 e un apparecchio da ricognizione non sono tornati alla base.
Nel mar Rosso, il mattino del 26 corrente, un nostro sommergibile, il Galileo Ferraris, ha lanciato tre siluri contro tre piroscafi di un convoglio nemico fortemente scortato. Tutti e tre i piroscafi sono stati colpiti in pieno e affondati.
 

Bollettino n. 175

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 29 novembre:
Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le divisioni Ferrara, Siena e Centauro dell'Undicesima Armata hanno contrattaccato e stroncato ogni tentativo nemico di infiltrazione. Sul fronte della Nona Armata nessun avvenimento particolare. Circa 300 velivoli delle nostre formazioni aeree hanno bombardato i centri e le vie di comunicazione colpendo ripetutamente gli obiettivi, specialmente nelle zone di Erseke e di Sopiki, provocando esplosioni e incendi. A Erseke un deposito di carburanti è stato mitragliato e incendiato. Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti quattro velivoli da caccia nemici; due nostri velivoli non sono rientrati. Sul fronte della Nona Armata la nostra artiglieria contraerea ha abbattuto due velivoli in fiamme: un altro da bombardamento ha atterrato nel letto del fiume Devoli; l'equipaggio composto di un ufficiale e di due sottufficiali è stato catturato. Altre formazioni aeree hanno bombardato gli obiettivi di Corfù. Su quest'ultima base il mattino del giorno 28 nostre unità navali hanno eseguito una prolungata azione di bombardamento a breve distanza contro le opere militari. Sono stati colpiti con evidenti risultati distruttivi: le batterie di San Salvatore, di Santo Stefano, di Cultura e di Roda; gli apprestamenti difensivi e la caserma di Sidari; la stazione radio di Tignola e una stazione di vedetta. La reazione nemica è stata disordinata e senza effetto. Le nostre unità non hanno riportato alcun danno.
Nei pressi di Malta, avvistata una formazione navale nemica, questa veniva raggiunta e attaccata da nostre formazioni aeree. Una grossa nave da guerra è stata colpita in pieno da un bomba di grosso calibro. Violenti combattimenti si sono impegnati tra i nostri velivoli da bombardamento, scortati dalla caccia, e la caccia avversaria. Cinque velivoli nemici sono stati abbattuti e quattro seriamente danneggiati. Un nostro velivolo non è rientrato. Durante la notte nostri aerei hanno bombardato il porto della Valletta (Malta).
Nell'Africa orientale incursioni aeree nemiche su Tessenei, senza conseguenze, su el Uasch, causando due feriti, e su Comar (Metemma), ferendo alcuni sudditi e uccidendo un bambino.
Un nostro sommergibile - il Marconi - ha affondato in Atlantico una nave da trasporto inglese carica di 10 mila tonnellate.
Aerei nemici hanno tentato di raggiungere le città di Brindisi e Taranto. Accolti dal violento fuoco di sbarramento della difesa contraerea hanno lanciato, solo nei pressi di Brindisi, bombe dirompenti e incendiarie, che sono cadute in aperta campagna e nel mare.

Bollettino n. 176

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 30 novembre:
Sul fronte greco, le nostre truppe si sono tenacemente opposte ad attacchi avversari e in alcuni punti hanno sferrato efficaci contrattacchi, di carattere locale. Meritano particolare menzione la divisione Ferrara e il reggimento cavalleggeri Guide. Due squadre aeree sono state impiegate durante l'intera giornata in azioni di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento su obiettivi interessanti le operazioni in corso sul fronte greco-albanese. Opere militari, nodi stradali, concentramenti di truppa e schieramenti avversari sono stati ripetutamente battuti e centrati. A Policani sono stati efficacemente mitragliati reparti di truppe. Sulla strada a ovest di Sajada sono stati attaccati a volo radente ed efficacemente colpiti accampamenti e automezzi. Su Shkore tre nostri velivoli da bombardamento sono stati attaccati da nove velivoli nemici tipo Gloucester; dopo vivace combattimento un velivolo nemico è stato abbattuto. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Durante combattimenti aerei svoltisi il giorno 27, tre velivoli nemici tipo Gloucester e uno tipo Blenheim sono stati abbattuti dalla nostra caccia; l'equipaggio di quest'ultimo è stato fatto prigioniero. Tre nostri velivoli non sono rientrati.
Durante un'esplorazione nei pressi di Malta, nostri velivoli hanno constatato fin da grande distanza il divampare di un vasto incendio provocato dal bombardamento di La Valletta, di cui è stata data notizia nel precedente bollettino.
Nell'Africa settentrionale, nostri velivoli hanno mitragliato ripetutamente postazioni d'artiglieria nelle zone di el Dawia e Uadi Halazin (a sessanta e cento chilometri a est di Sidi el Barrani). Aerei nemici hanno lanciato bombe a Sidi el Barrani senza conseguenza.
Nell'Africa orientale, nostri aerei hanno spezzonato automezzi nemici nella zona di Menze (a nordovest di Gubba), provocando due incendi. Aerei nemici hanno bombardato Cheren, causando lievi danni, e mitragliato il porto di Assab, causando sei feriti.


 

 

 

 


Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum