La guerra alla radio
-
1.210 bollettini di guerra del
Quartier
Generale delle Forze Armate -
Bollettino n. 86
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
1° settembre:
Nel Mediterraneo orientale un convoglio nemico scortato
è stato bombardato da una nostra formazione aerea. Un
piroscafo è stato colpito e gravemente danneggiato.
Nostre truppe coloniali hanno occupato Buna, importante
centro carovaniero del Kenia a novanta chilometri da
Moiale.
Il nemico ha effettuato incursioni aeree su varie
località della Cirenaica ove si sono avuti
complessivamente sette morti e otto feriti e nell'Africa
orientale ove si lamentano tre morti e cinque feriti fra
nazionali e indigeni. I danni materiali non sono
rilevanti.
Un'incursione aerea del nemico sull'aeroporto di
Cagliari ha colpito, danneggiandolo, un angolo della
palazzina del comando e due apparecchi a terra. Non ci
sono stati né morti né feriti.
Bollettino n. 87
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
2 settembre:
Aerei nemici hanno
sorvolato la Sardegna, durante la notte scorsa,
lanciando alcune bombe a casaccio in aperta campagna.
Tre velivoli nemici sono stati abbattuti dalla difesa
contraerea. Nessuna vittima né danni materiali. Altri
aerei, provenienti sempre dalla Svizzera, hanno
sorvolato zone del Piemonte e della Lombardia, accolti
dalla pronta reazione aerea e contraerea.
Impossibilitati a raggiungere i presumibili obiettivi,
hanno lanciato quattro bombe in un villaggio del
varesotto e razzi illuminanti in diverse località, senza
causare vittime né danni sensibili. Due nostri velivoli
da ricognizione non sono rientrati alle basi.
Durante il bombardamento aereo su Tobruk è stato colpito
un ospedale da campo, causando un ferito grave. Un
velivolo nemico è stato abbattuto dall'artiglieria
contraerea della Regia Marina.
Nell'Africa orientale aerei nemici hanno tentato
attacchi all'isola Harmil (ottanta miglia da Massaua);
un velivolo è stato abbattuto e l'equipaggio, di tre
persone, è stato fatto prigioniero. Altro velivolo
nemico è stato abbattuto ad Assab durante un'incursione
aerea che ha recato lievi danni e causato otto feriti
tra nazionali e indigeni. Nostri aerei hanno spezzonato
e mitragliato con successo un accampamento nemico a sud
di Mamam oltre Cassala. Da ulteriori accertamenti
risulta che nello scontro di Adardè, segnalato col
bollettino n. 83, i morti lasciati dal nemico sul
terreno furono ventidue; è stata inoltre da noi
catturata un'autoblindo.
Bollettino n. 88
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
3 settembre:
Una formazione navale
nemica, segnalata nel Mediterraneo centrale, è stata
raggiunta dalla nostra aviazione e ripetutamente
attaccata. La violenta reazione contraerea e aspri
combattimenti con la caccia avversaria non hanno
impedito allo slancio e all'ardimento delle nostre
formazioni da bombardamento in quota e di Picchiatelli
(nuove formazioni da bombardamento in picchiata) di
conseguire evidenti risultati: una nave portaerei è
stata colpita gravemente a prua, una nave da battaglia,
un incrociatore e un cacciatorpediniere, colpiti in
pieno e seriamente danneggiati, quattro velivoli nemici
abbattuti in combattimento. I risultati suaccennati sono
stati controllati da documentazione fotografica.
Nel frattempo la base navale di Malta veniva a sua volta
violentemente bombardata. Tre nostri velivoli non sono
rientrati alle basi. Un nostro idrovolante di soccorso,
recante i prescritti contrassegni della Croce rossa, è
stato attaccato e mitragliato mentre procedeva alla
ricerca dei velivoli caduti in mare.
Nell'Africa orientale accampamenti e automezzi nemici
sono stati bombardati a Gadabi, presso il fiume Atbara
(Sudan). Le nostre perdite durante il bombardamento di
Assab segnalato nel bollettino di ieri ammontano, da
ulteriori accertamenti, a quattro morti fra i nazionali
e otto fra gli indigeni e a una ventina di feriti.
Aerei nemici, provenienti sempre dalla Svizzera, hanno
sorvolato alcune località dell'Italia settentrionale;
accolti dalla pronta reazione contraerea, hanno potuto
lanciare bombe soltanto a Genova, ove si lamentano un
morto e quattordici feriti tra la popolazione; danni
materiali di lieve entità. Tre velivoli sono stati
abbattuti in fiamme dall'artiglieria contraerea; due
altri sono stati probabilmente abbattuti.
Bollettino n. 89
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
4 settembre:
Normale attività esplorativa e di reparti avanzati su
tutte le fronti.
Bollettino n. 90
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
5 settembre:
Tre incrociatori e due cacciatorpediniere inglesi in
navigazione al largo delle coste algerine sono stati
violentemente bombardati dai nostri aerei. Due
incrociatori sono stati colpiti con bombe di grosso
calibro e sulla coperta di uno di essi è stata osservata
una grande fiammata. Nell'Egeo un numeroso convoglio
nemico scortato da forze navali era stato avvistato e
seguito nella giornata del 3. Allo scopo di garantire a
ogni costo detto convoglio, forze navali e aeree nemiche
hanno tentato nelle prime ore dell'alba di ieri un
attacco alle nostre basi aeree e navali dell'Egeo.
L'attacco è stato condotto da due formazioni aeree
dirette sui campi di Gadurra e di Marizza, ove venivano
colpiti due nostri apparecchi al suolo, e da una
formazione navale che bombardava Scarpanto causando
lievi danni ad abitati civili e alcuni feriti nella
popolazione. L'intervento della nostra caccia e delle
batterie contraeree ha in breve respinto l'attacco,
abbattendo sette velivoli nemici. Gli equipaggi di tre
apparecchi, composti complessivamente di otto persone,
sono stati catturati. Respinto così il nemico, le nostre
forze aeree passavano al contrattacco. Dalle ore 7 alle
17.30, cinque successive azioni di bombardamento erano
lanciate sulle formazioni avversarie. Malgrado
l'intervento della caccia e della difesa contraerea
nemiche, quattro navi sono state gravemente colpite e
danneggiate e cinque caccia abbattuti; due nostri
velivoli non sono rientrati. Alcuni feriti a bordo
degli altri. Contemporaneamente i nostri mas si
lanciavano sulla formazione navale attaccando con buon
esito nel canale di Caso un incrociatore e due
cacciatorpediniere nemici. Un nostro mas non è
rientrato.
Nell'Africa settentrionale intensa attività di entrambe
le aviazioni; le incursioni aeree nemiche hanno causato
lievi danni, un morto e undici feriti. Quattro velivoli
nemici sono stati abbattuti, due dei quali dalla difesa
contraerea. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa orientale, durante un'incursione aerea
nemica sul campo di Javello, un velivolo tipo H.P. Hampden è stato abbattuto e un secondo è stato
probabilmente abbattuto. Una nostra formazione da
bombardamento ha colpito gravemente un piroscafo
inglese nel mar Rosso.
Bollettino n. 91
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
6 settembre:
Ieri è stata effettuata una duplice incursione su Malta.
Nella prima compiuta al mattino a scopo di ricognizione
si è potuto eseguire al completo la missione giacché la
caccia inglese, che era in crociera protettiva,
attaccata dai nostri caccia di scorta, si è sottratta,
fuggendo, al combattimento. Due caccia avversari sono
stati mitragliati e danneggiati. Durante la seconda nel
pomeriggio, una formazione di Picchiatelli giunta di
sorpresa sull'isola ha colpito e semidistrutto il forte
Delimara e incendiato un deposito di carburante. Non si
ebbe reazione di caccia né contraerea. Nel Mediterraneo
orientale la nostra infaticabile aviazione ha nuovamente
raggiunto il convoglio già duramente attaccato ieri.
Risulta gravemente colpita una nave da carico. Un'altra
nave da carico, forse colpita ieri, fu ritrovata in una
baia rovesciata sul fianco.
Nell'Africa settentrionale, nostri velivoli hanno
bombardato i depositi di carburante di Suez e automezzi
sorpresi sulla rotabile nei pressi di Sollum. Tutti i
velivoli impegnati nelle precedenti missioni sono
rientrati alle basi.
Nel mar Rosso, nostri reparti aerei hanno attaccato un
convoglio nemico colpendo gravemente due piroscafi.
Altre navi nemiche sono state bombardate e colpite alla
fonda nel porto di Aden. Tutti i nostri velivoli sono
rientrati sebbene attaccati dalla caccia nemica. Un
velivolo da caccia avversario è stato abbattuto in
combattimento. Un'altra formazione ha bombardato con
successo due accampamenti nemici presso Achic, nella
regione di Tocar (Alto Sudan). Il nemico ha bombardato
nuovamente Assab causando quattro morti e otto feriti
tra i coloniali e qualche danno ai capannoni.
Si è avuta un'incursione aerea notturna, proveniente
sempre dalla Svizzera, su Torino. Danni di qualche
entità sono stati causati ad abitazioni private. Un
edificio nel popolare quartiere San Paolo è stato
demolito nei due piani superiori; ma gli inquilini -
scesi nei rifugi all'allarme - sono tutti incolumi.
Alcuni carri ferroviari sono stati incendiati in uno
scalo. Altre bombe sono state lanciate in aperta
campagna, nelle vicinanze della città, senza provocare
danni.
Bollettino n. 92
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
7 settembre:
Gli impianti petrolieri del centro di Haifa sono stati
nuovamente bombardati da nostri aerei, provocando vasti
incendi.
Nell'Africa settentrionale nostre formazioni aeree hanno
bombardato la ferrovia Alessandria-Marsa Matruh.
Attaccati dalla caccia nemica, i nostri bombardieri
hanno abbattuto in combattimento due velivoli tipo
Gloucester; altri tre sono stati probabilmente
abbattuti.
Nel mar Rosso una nave cisterna nemica è stata affondata
da un nostro sommergibile; un convoglio di piroscafi,
scortato da tre incrociatori, è stato raggiunto e
bombardato dalla nostra aviazione; due piroscafi e un
incrociatore sono stati colpiti e gravemente
danneggiati. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle
basi.
Bollettino n. 93
l Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
8 settembre:
Un nostro sommergibile ha affondato una unità da guerra
inglese di pattuglia negli approcci dello stretto di
Gibilterra. Nostri bombardieri, scortati dalla caccia,
hanno attaccato l'arsenale di Malta, provocando incendi
e distruzioni e colpendo in pieno un sommergibile
nemico in bacino. La caccia nemica, respinta dal fuoco
dei bombardieri e impegnata dalla nostra caccia, ha
perduto due velivoli, uno dei quali è caduto in fiamme
presso la costa e l'altro in mare; un terzo è stato
probabilmente abbattuto. Tutti i nostri velivoli sono
rientrati, con alcuni feriti a bordo.
Nel mar Rosso un convoglio nemico è stato attaccato
dall'aviazione; un piroscafo è stato colpito,
gravemente danneggiato e abbandonato dall'equipaggio.
Altra formazione aerea ha bombardato il porto di Aden e
ha abbattuto in combattimento un velivolo da caccia
avversario. Da parte nostra nessuna perdita. Aerei
nemici hanno bombardato e mitragliato Buna ferendo un dubàt.
Bollettino n. 94
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
9 settembre:
Haifa nelle ore del giorno e Alessandria d'Egitto di
notte sono state nuovamente attaccate dalla nostra
aviazione. Ad Haifa, dove gli aerei sono giunti di
sorpresa, senza dar tempo alla difesa d'intervenire, è
stata centrata la raffineria colpendo gli impianti e
provocando vasti incendi. Ad Alessandria sono state
bombardate le navi e gli impianti della base. E stata
inoltre bombardata la ferrovia di Alessandria-Marsa
Matruh. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa orientale nostri velivoli hanno bombardato
Boma nel Sudan e la stazione ferroviaria e i depositi di
nafta di Porto Sudan. Velivoli nemici hanno bombardato
Mogadiscio, Massaua e Berbera, senza causare vittime;
danni lievissimi. Un velivolo che aveva tentato di
attaccare il campo di aviazione di Moggio è stato
abbattuto in fiamme dalla nostra caccia. Tre componenti
dell'equipaggio sono morti; uno, tenente osservatore, è
stato catturato.
Bollettino n. 95
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
10 settembre:
Nel Mediterraneo orientale la nostra aviazione,
particolarmente attiva, ha effettuato violente azioni di
bombardamento sul porto di Giaffa in Palestina e sulla
ferrovia Alessandria-Marsa Matruh. Durante la prima
azione, le attrezzature del porto e importanti depositi
sono stati colpiti originando vasti incendi; durante la
seconda, gli impianti ferroviari sono stati seriamente
danneggiati. Un treno, colpito in pieno, è saltato in
aria.
In Africa settentrionale l'aviazione ha inoltre
ricercato, spezzonato e mitragliato attendamenti e
autocolonne nemiche. Specialmente a Bir Sceferzen il
nemico ha riportato sensibili perdite. L'aviazione
nemica ha effettuato qualche incursione su località
della Cirenaica causando complessivamente un morto e
quattro feriti e danni materiali non rilevanti.
Nell'Africa orientale una nostra formazione aerea ha
attaccato la base aerea di Porto Sudan, colpendo vari
velivoli a terra e provocando incendi; attaccati dalla
caccia avversaria, i nostri velivoli rientravano tutti
alle proprie basi dopo aver abbattuto un aereo nemico.
Nel Kenia depositi e baraccamenti nemici sono stati
bombardati dalla nostra aviazione a Bura, sul fiume
Tana, con evidenti risultati e senza perdite da parte
nostra. Il nemico ha tentato incursioni su Massaua,
Asmara e Dessiè, lanciando bombe specialmente in aperta
campagna e causando complessivamente due morti e tre
feriti.
Nell'Africa orientale apparecchi inglesi hanno lanciato
bombe su Cassala causando tre feriti. Un apparecchio
venne abbattuto dalla nostra caccia. Dei componenti
l'equipaggio, due sono morti, uno è stato fatto
prigioniero.
Bollettino n. 96
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
11 settembre:
Nostri reparti aerei hanno eseguito ripetute incursioni
nelle zone di Sollum, Sidi el Barrani, Marsa Matruh,
bombardando, spezzonando e mitragliando impianti, mezzi
meccanizzati e truppe. I danni apportati sono stati
visibilmente notevoli. Due aerei da caccia nemici sono
stati abbattuti in combattimento dai nostri
bombardieri, due altri sono stati probabilmente
abbattuti. Due nostri velivoli mancano.
Il nemico ha effettuato incursioni aeree su Bardia, su
Tobruk e su Derna. I danni materiali su obiettivi di
carattere non militare sono notevoli. Nel complesso ci
sono stati 13 morti e 21 feriti. Un velivolo nemico è
stato colpito ed è precipitato in mare. Sono stati
catturati tre ufficiali di un altro velivolo abbattuto
durante una delle azioni riferite nel bollettino n. 95.
Bollettino n. 97
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
12 settembre:
Gli impianti ferroviari della costa egiziana e gli
apprestamenti nemici a Sollum e Sidi el Barrani sono
stati nuovamente sottoposti a bombardamenti aerei diurni
e notturni che hanno provocato incendi, scoppi e
distruzioni. Autoblindo nemiche sono state spezzonate e
mitragliate.
Il nemico ha tentato di compiere un'incursione aerea su
Derna ma è stato posto in fuga dalla nostra reazione
aerea e contraerea. Un velivolo nemico, tipo Blenheim, è
stato abbattuto, un altro è stato probabilmente
abbattuto. Un nostro velivolo non è rientrato. Da
ulteriori informazioni risulta che durante i
bombardamenti di Aden dei giorni 1 e 2 corrente, due
cacciatorpediniere nemici sono stati affondati. Nostre
formazioni aeree hanno bombardato l'aeroporto di Cartum
dove è stata colpita un'aviorimessa, il nodo ferroviario
di Haiya Junction, centrando binari, carri e depositi e
l'aeroporto di Atbara, dove sono state colpite palazzine
e tre capannoni e provocato un incendio visibile a
distanza. Tutti nostri velivoli sono rientrati.
Il nemico ha tentato un attacco alla testa di ponte di
Cassala con carri armati e artiglieria di piccolo
calibro. Il fuoco delle nostre artiglierie lo volgeva in
fuga dopo un'ora di combattimento. Nessuna perdita da parte nostra. Altro attacco
contro i nostri elementi dubàt a Gherilli (confine a est
di Wajir) veniva respinto pure senza perdite da parte
nostra, dopo due ore di combattimento. Un aereo inglese
ha bombardato il centro abitato di Assab danneggiando
abitazioni civili e causando un morto e due feriti tra i
coloniali. Altra incursione aerea del nemico sul campo
di Sciasciamanna (a sud di Addis Abeba) ha recato lievi
danni; un aereo nemico è stato abbattuto, l'equipaggio
di tre persone è stato fatto prigioniero.
Velivoli nemici hanno tentato un attacco alla base
navale di Massaua; accolti dalla pronta reazione
contraerea hanno lanciato le bombe in mare.
Nell'incursione aerea nemica su Dessiè, citata nel
bollettino n. 95, sono stati abbattuti due velivoli
nemici. Un nostro sommergibile è rientrato alla base
dopo aver affondato in Atlantico 27 mila tonnellate di
naviglio inglese.
Bollettino n. 98
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
13 settembre:
Un nostro sommergibile è rientrato alla base dopo aver
affondato in Atlantico 18 mila tonnellate di naviglio
inglese. e cioè una petroliera di 10 mila tonnellate e
un bastimento carico di 8.000 tonnellate.
Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha
proseguito le azioni aeree diurne e notturne contro
posizioni nemiche, concentramenti di mezzi motorizzati e
altri obiettivi militari della costa egiziana. E stato
incendiato un deposito di benzina; diversi autocarri,
autoblindo e carri armati sono stati ripetutamente
colpiti e inutilizzati.
Nell'Africa orientale nostre formazioni aeree hanno
attaccato con successo un accampamento e baraccamenti
presso Abiq, nel Sudan, e un'autocolonna nemica di venti
macchine nella zona di el Katulo (Kenia). Incursioni
aeree nemiche hanno avuto luogo a Massaua, che è stata
bombardata quattro volte e dove è stato danneggiato un
padiglione; ad Assab, dove è stato distrutto un
ospedale, la cucina di un'infermeria e abitazioni al
centro del paese, causando sei morti e alcuni feriti fra
i nazionali e nativi; ad Asmara e a Gura, che hanno
subito danni limitati. Inoltre sono stati bombardati gli
aeroporti di Gimma e di Sciasciamanna, dove si sono
avuti lievi danni e nove feriti. Un velivolo nemico è
stato abbattuto dalla nostra caccia; due altri sono
stati probabilmente abbattuti.
Bollettino n. 99
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data
14 settembre:
Nel Mediterraneo orientale un convoglio di piroscafi
scortati da unità da guerra è stato bombardato da una
nostra formazione aerea e successivamente attaccato da
un nostro velivolo silurante. Un piroscafo di medio
tonnellaggio, colpito da un siluro e fortemente
sbandato, veniva abbandonato dal resto della formazione.
Da una successiva ricognizione detto piroscafo è
risultato mancante e perciò con tutta probabilità è
affondato. Altro convoglio, pure scortato, è stato
ripetutamente raggiunto dai nostri bombardieri, che
colpivano in pieno una nave da carico e probabilmente
una nave da guerra che immediatamente ha cessato di
sparare. Malgrado la violenta reazione contraerea, tutti
i nostri velivoli sono rientrati alle proprie basi.
Nell'Africa settentrionale attività più intensa di
reparti esploranti sulla frontiera cirenaica.
Nell'Africa orientale attendamenti nemici sono stati
attaccati e bombardati nella zona di Ras el Fil, a nord di
Gallabat. Un aereo nemico che dopo l'incursione su
Sciasciamanna era stato dato come probabilmente
abbattuto (bollettino n. 98) è stato trovato incendiato
nel nostro territorio; l'equipaggio, composto di un
ufficiale e due sottufficiali, è stato catturato. Da
ulteriori accertamenti risultano inoltre abbattuti in
fiamme, oltre a quello segnalato col bollettino n. 96,
due altri velivoli nemici che avevano bombardato Cassala
il giorno 11.
Bollettino n. 100
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 15 settembre:
In Cirenaica nostri reparti avanzati hanno oltrepassato
il confine e impegnato vivaci combattimenti contro
elementi avversari. L'aviazione nostra partecipa
attivamente, attaccando con bombardamenti e a volo
radente concentramenti di mezzi meccanizzati nemici. Due
velivoli avversari tipo Blenheim sono stati abbattuti.
A Malta, l'arsenale di La Valletta e l'idroscalo di
Calafrana sono stati sottoposti a un nuovo bombardamento
notturno; malgrado le avverse condizioni atmosferiche
gli obiettivi sono stati tutti centrati.
Nel Mediterraneo orientale
formazioni navali nemiche sono state nuovamente
raggiunte e bombardate da nostri aerei. Tutti i nostri
velivoli sono rientrati alle basi.
Nell'oceano Indiano un incrociatore britannico da 10
mila tonnellate, sottoposto a bombardamento da una
nostra formazione aerea, colpito e seriamente
danneggiato, è stato visto proseguire lentamente e
fortemente immerso di poppa.
Il nemico ha effettuato qualche incursione aerea
nell'Africa settentrionale con lancio di bombe
incendiarie su Bomba, senza alcun risultato. Nell'AOI ha
svolto azioni aeree su tutta la zona fra Asmara e Adi
Ugri, causando un morto e un ferito fra gli indigeni e
danneggiando lievemente una concessione agraria.
Bollettino n. 101
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 16 settembre:
Nostre avanguardie hanno occupato e oltrepassato Sollum.
Sono stati distrutti una cinquantina fra carri armati e
autoblindo nemici. Reparti nemici in ritirata hanno
incendiato numerosi depositi e subito gravi perdite per
l'azione molto intensa della nostra aviazione.
Una nostra formazione aerea ha attaccato con azione di
bombardamento in picchiata l'aeroporto di Hal Far, a
Malta, centrando con tiro preciso le difese contraeree,
gli impianti e le aviorimesse; sono stati osservati una
grande esplosione e un successivo incendio di notevoli
proporzioni. Levatasi la caccia nemica, essa ha
rifiutato il combattimento con la nostra caccia di
scorta, impegnando invece i nostri Picchiatelli, i
quali, passati al contrattacco, hanno abbattuto un
velivolo
nemico e colpito gravemente un secondo. Tutti i nostri
velivoli sono rientrati.
Nel Mediterraneo orientale nostri mas hanno affondato un
sommergibile nemico. Un incrociatore nemico, attaccato
da una nostra formazione aerea, è stato colpito in pieno
da una bomba di medio calibro.
Nell'Africa orientale nostri aerei hanno bombardato
capannoni nella zona di Goz Regeb (Sudan); incursioni
aeree del nemico su Assab, Massaua, Debaroà, Asmara e
Gura hanno causato complessivamente quattro feriti e
danni di limitata entità. A Metemma paesani armati
sorprendevano e fugavano una carovana guidata da un
capitano australiano che tentava di entrare nel nostro
territorio.
Bollettino n. 102
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 17 settembre:
Nella giornata di ieri, aspri combattimenti si sono
svolti nella regione di Sidi el Barrani fra le nostre
truppe avanzanti e formazioni corazzate inglesi. In
mezzo a nubi di sabbia sollevata dal ghibli infocato del
Sahara, la battaglia continua. Si nota qualche sintomo
di crisi nello schieramento nemico.
Bollettino n.
103
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 18 settembre:
Nell'Africa settentrionale truppe metropolitane e truppe
libiche - che anche in questa azione hanno pienamente
confermate le loro alte virtù guerriere e l'assoluta
fedeltà all'Italia - proseguendo nella loro vittoriosa
avanzata hanno occupato Sidi el Barrani, a cento
chilometri in linea d'aria dal vecchio confine cirenaico,
e stanno procedendo alla organizzazione della nuova base
e delle retrovie. La tenace resistenza del nemico -
appoggiata da formazioni corazzate - è stata ovunque
infranta. La nostra aviazione è ripetutamente
intervenuta con azioni di bombardamento e
mitragliamento. Cinque apparecchi nemici tipo Gloucester
sono caduti in fiamme, uno è stato probabilmente
abbattuto. Quattro nostri apparecchi non sono rientrati
alla base. Il nemico ha effettuato incursioni notturne
su Bengasi e Derna provocando, nel porto di Bengasi,
l'affondamento di un pontone e di una torpediniera e
qualche incendio, prontamente domato. A Derna, lievi
danni a un piroscafo. Un velivolo nemico è stato
probabilmente abbattuto.
A Malta, una nostra formazione di Picchiatelli, scortata
dalla caccia, ha bombardato l'aeroporto di Micabba,
provocando incendi e danni rilevanti e distruggendo al
suolo almeno tre velivoli. La caccia nemica, dopo aver
cercato di sottrarsi al combattimento con la nostra
scorta, attaccava i Picchiatelli, i quali
contrattaccavano decisamente abbattendo due velivoli
nemici. Due nostri velivoli non sono rientrati.
Nell'Africa orientale la nostra aviazione ha bombardato
Boma (Basso Sudan) danneggiando un fortino e incendiando
un accampamento. Durante una ricognizione su Aden un
nostro velivolo, attaccato dalla caccia inglese, ha
colpito gravemente un aereo avversario, rientrando poi
incolume alla base. Un aereo nemico è stato distrutto al
suolo da nostri velivoli a Saraf Said (nordovest di
Gallabat). Incursioni aeree nemiche su Assab, Massaua,
Harmil, Asmara non hanno recato danni; a Dire Daua un
ferito, lievi danni a un albergo. Un velivolo nemico è
stato probabilmente abbattuto dalla difesa contraerea
della Regia Marina. Un velivolo nemico tipo Blenheim
diretto a Malta ha atterrato per errore sull'aeroporto
di Pantelleria ed è stato catturato intatto, con
l'equipaggio composto di due ufficiali e un
sottufficiale. Naufraghi di un piroscafo inglese di 5800
tonnellate affondato da un nostro sommergibile operante
nell'Atlantico sono stati sbarcati a Lisbona.
Bollettino n. 104
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 19 settembre:
Unità navali nemiche hanno svolto un'azione di fuoco
contro le nostre truppe nella zona costiera tra Bardia e
Sidi el Barrani. Intervenuta la nostra aviazione esse
sono state bombardate, costrette a sospendere l'azione e
poste in fuga. Un incrociatore da 10 mila tonnellate è
stato colpito col siluro da un nostro aerosilurante e
gravemente danneggiato. Altri intensi bombardamenti,
spezzonamenti e mitragliamenti sono stati eseguiti dalla
nostra instancabile aviazione colpendo ovunque colonne e
mezzi meccanizzati nemici in fuga, gli apprestamenti di
Marsa Matruh e altri obiettivi militari. Il nemico ha
eseguito azioni aeree nelle zone di Tobruk, Bomba,
Bengasi causando perdite e danni limitati. Due velivoli
avversari sono stati abbattuti dalla nostra caccia, tre
sono stati probabilmente abbattuti, un altro è stato
abbattuto dalla difesa contraerea della Regia Marina.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici
hanno attaccato le isole di Rodi e di Lero lanciando
disordinatamente bombe, in parte cadute in mare, e
provocando piccoli incendi, lievissimi danni a una
palazzina e nessuna vittima. Un aereo nemico è stato
abbattuto dalla difesa contraerea.
Nell'Africa orientale il nemico ha effettuato incursioni
aeree su Cassala, Assab, Giavello, Mogadiscio, Dire Daua,
Zeila, Mersa Taclai (mar Rosso), causando
complessivamente sette morti e tredici feriti fra
nazionali e indigeni e danni insignificanti. La nostra
aviazione ha bombardato piroscafi alla fonda nel porto
di Aden.
Bollettino n. 105
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 20 settembre:
Un nostro aereo da ricognizione marittima ha attaccato
con bombe un sommergibile nemico, affondandolo.
Nell'Africa settentrionale incursioni aeree nemiche sul
porto di Derna, nelle zone di Bomba, di Tobruk e Sollum,
hanno causato un morto ed alcuni feriti, lievi danni
materiali. A Sidi el Barrani un velivolo inglese è stato
abbattuto dal tiro contraereo. I velivoli nemici
abbattuti durante le incursioni di cui al bollettino
precedente risultano, da ulteriori accertamenti, in
numero di sette oltre a due probabili. Un piroscafo
inglese colpito dalla nostra aviazione nell'Egeo durante
l'attacco di cui al bollettino n. 99 è entrato al Pireo
con incendio a bordo e gravi avarie e trovasi in bacino.
Nell'Africa orientale una nostra formazione aerea ha
bombardato un accantonamento nemico a Uadi Jusuf (a
nordovest di Gallabat). Durante l'incursione su Cassala,
di cui al precedente bollettino, la nostra caccia ha
abbattuto in fiamme un
velivolo inglese tipo Blenheim. Un aereo avversario,
segnalato probabilmente abbattuto nel bollettino n. 103
durante un'incursione su Massaua, è stato trovato a
trenta chilometri dalla città; l'equipaggio è deceduto.
Incursioni aeree nemiche su Dire Daua, Giavello e
Mogadiscio hanno recato lievissimi danni; nessuna
vittima.
Bollettino n. 106
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 21 settembre:
Il nemico, che nei giorni precedenti aveva bombardato
gli ospedali di Bardia, Tobruk e Derna, ha eseguito,
nella notte scorsa, un violento bombardamento sulla
città di Bengasi, senza colpire alcun obiettivo di
interesse militare, provocando danni rilevanti alle
abitazioni civili specialmente nelle zone popolate dai
musulmani. Si lamentano tre morti e ventisette feriti.
Come immediata ritorsione una nostra numerosa formazione
di velivoli ha intensamente bombardato nelle ore diurne
e notturne gli impianti ferroviari, depositi e
apprestamenti a Marsa Matruh, con evidenti risultati:
sono state osservate vaste distruzioni e incendi. Tutti
i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa orientale durante uno scontro a noi
favorevole nella valle del fiume Akobò (confine Alto
Sudan) il nemico ha lasciato sul terreno trenta morti;
da parte nostra tre feriti. Nostri velivoli hanno
bombardato l'aeroporto di Aden e due convogli di
piroscafi, scortati da navi da guerra, che dirigevano
verso lo stretto di Bab el Mandeb. Il nemico ha
effettuato le consuete incursioni aeree su Assab,
Tessenei, Gura, Harar e Dire Daua, senza causare
vittime; danni materiali limitati.
Bollettino n. 107
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 22 settembre:
Il bombardamento degli obiettivi militari di Marsa
Matruh effettuato dalla nostra aviazione ha avuto
risultati imponenti per la precisione del tiro e per il
volume del fuoco i numerosi incendi osservati, gli
obiettivi centrati e distrutti malgrado la violenta
reazione contraerea, l'assenza della caccia nemica che
non ha osato affrontare le nostre formazioni,
testimoniano la piena riuscita dell'operazione e il
panico dell'avversario. Nostre formazioni aeree hanno
bombardato, a est di Marsa Matruh, i campi d'aviazione
di Maaten Bagush e di el Dabà, la stazione ferroviaria e
baraccamenti in quest'ultima località. L'aviazione
nemica ha lanciato bombe, durante la notte, su Sidi el
Barrani, Tobruk e Derna, causando alcuni feriti; nessun
danno notevole. Un aereo avversario è stato
probabilmente abbattuto dalla difesa contraerea. La base
navale di Alessandria è stata violentemente bombardata
dai nostri reparti aerei; una nave è stata colpita in
pieno da una bomba di grosso calibro. Un'altra
formazione aerea ha attaccato gli impianti del centro
petroliero di Haifa colpendo un deposito di carburanti e
la nuova raffineria e provocando importanti incendi.
Tutti i velivoli impegnati nelle suddette operazioni
sono rientrati nelle proprie basi.
Nel mar Rosso un convoglio nemico scortato da
incrociatori e cacciatorpediniere è stato attaccato
dalla nostra aviazione: due navi trasporto sono state
colpite e gravemente danneggiate. Tutti i velivoli sono
rientrati. Una nostra pattuglia aerea ha effettuato
un'incursione su Isiolo (Kenia); impegnato il
combattimento con la caccia nemica, è rientrata incolume
dopo aver colpito un velivolo nemico. L'avversario ha
effettuato varie incursioni aeree in Somalia,
bombardando
reiteratamente il villaggio di Bur Gavo (a sudovest di
Chisimaio) dove si lamentano due feriti e lanciando
bombe su un terreno d'atterraggio a sudovest di
Chisimaio e a sudovest di Bardera. A Massaua un attacco
aereo non ha causato vittime né danni; un velivolo
nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea;
l'equipaggio è stato fatto prigioniero; un altro
velivolo è stato probabilmente abbattuto.
Bollettino n. 108
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 23 settembre:
Da ulteriori informazioni risulta che l'incrociatore
nemico silurato da un nostro aereo, di cui al bollettino
n. 104, è successivamente affondato. Le fotografie
dell'ultimo bombardamento eseguito il giorno 21 sul
centro di Haifa mettono in evidenza l'ottimo esito
dell'operazione; ovunque sono stati provocati violenti
ed estesi incendi.
A Malta, la base aerea di Micabba è stata nuovamente
bombardata; è stato colpito un deposito provocando un
grande incendio. La caccia nemica si è sottratta al
combattimento. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa settentrionale il nemico ha rinnovato il
bombardamento della città di Bengasi, danneggiando varie
case di abitazione. Grazie alle misure di protezione e
di ordine pubblico non si lamentano vittime.
Un'incursione aerea su Bardia non ha causato vittime né
danni. Presso la costa cirenaica, un quadrimotore
inglese tipo Sunderland, mitragliato da un nostro
velivolo da caccia, è precipitato in mare, scomparendo
con l'intero equipaggio. Nostre pattuglie aeree hanno
attaccato con successo nuclei meccanizzati avversari.
Gli obiettivi militari di Marsa Matruh sono stati
nuovamente bombardati con esito positivo. Tutti i nostri
velivoli sono rientrati. Le opere portuali di Aden sono
state sottoposte a bombardamento notturno.
Le navi colpite dalla nostra aviazione durante l'attacco
del convoglio nel mar Rosso, di cui al bollettino
precedente, risultano in numero di tre. L'aviazione
nemica ha lanciato bombe su Gura, su Cassala e nei
pressi di Asmara ove ha causato due morti e due feriti
indigeni: danni lievi. Un nostro piroscafo vuoto è stato
affondato da un sommergibile nemico nel Tirreno
meridionale.
Bollettino n. 109
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 24 settembre:
Nell'Africa settentrionale il campo trincerato di Marsa
Matruh è stato ancora bombardato con successo.
Incursioni aeree del nemico su Tobruk e Bardia non hanno
causato vittime; danni limitati. Nell'Africa orientale
nostre pattuglie esploranti, scontratesi con gruppi
nemici nei pressi di Todignac e Livan (lago Rodolfo), li
obbligavano a ritirarsi. Una nostra formazione aerea ha
bombardato il campo di aviazione di Porto Sudan
danneggiando gravemente dieci aerei nemici al suolo;
altra formazione ha bombardato l'aeroporto di Aden. Il
nemico ha rinnovato bombardamenti aerei a Gura, Adi Ugri,
Sciasciamanna, Dire Daua, causando un ferito; danni
lievi.
Bollettino n. 110
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 25 settembre:
L'aviazione nemica ha bombardato Tobruk colpendo con
bombe esplosive e incendiarie abitazioni civili, gli
ospedali civile e militare e, nel porto, un piroscafo
scarico. Si lamentano complessivamente 15 morti e 70
feriti. Un velivolo nemico è stato abbattuto dalle
batterie contraeree della Regia Marina. Un aereo nemico
isolato ha lanciato bombe su Cufra causando qualche
ferito fra i civili e lievi danni materiali.
Nell'Africa orientale nostre formazioni aeree hanno
bombardato il campo d'aviazione nemico e gli
apprestamenti militari a Bura (Kenia), un fortino e
truppe accantonate nei pressi di Wajir, nuclei nemici
presso Cuneina (a nord di Gallabat). Un velivolo nemico
ha lanciato bombe su Dire Daua senza causare vittime né
danni.
Bollettino n. 111
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 26 settembre:
Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha
effettuato un bombardamento notturno sul campo
d'aviazione di el Dabà. Il nemico ha rinnovato il
bombardamento aereo di Tobruk ostacolato dalla pronta
azione della difesa contraerea territoriale e della
Regia Marina: un velivolo è stato sicuramente e altri
tre probabilmente abbattuti. La caccia, inoltre,
intervenuta per intercettare il ritorno alle basi degli
aerei nemici, ne ha abbattuti tre. Qualche edificio
civile e un nostro ospedale da campo sono stati
danneggiati; si lamentano complessivamente cinque morti
e dieci feriti, fra i quali due donne. Unità navali
nemiche hanno eseguito un'azione di fuoco su Sidi el
Barrani causando un morto e colpendo un'autocarro.
Una nostra formazione da caccia ha eseguito una
ricognizione offensiva su Malta; un velivolo non è
rientrato.
Nel mar Rosso un convoglio di piroscafi è stato
attaccato dalla nostra aviazione. Sul cielo di Aden un
nostro velivolo da ricognizione, attaccato da aerei
nemici da caccia tipo Gloucester, ne ha abbattuto uno in
fiamme, rientrando poi alla base. Nel Sudan, le opere
difensive nemiche di Otrub sono state bombardate da
altre formazioni. Nostre pattuglie hanno fugato il
nemico nei pressi di Agiar el Zaeue, a nord di Om Ager.
Aerei nemici hanno gettato bombe su Gura, Sololo (Kenia),
Adigalla, dove sono stati feriti dieci indigeni, Metemma,
dove si lamentano un morto e tre feriti tra la
popolazione, Magi dove si lamentano un morto e tre
feriti. Un aereo nemico è stato colpito. Il velivolo
nemico segnalato colpito su Isiolo nel bollettino n. 107
risulta abbattuto.
Una nostra torpediniera è stata affondata nello Ionio da
un sommergibile nemico. L'equipaggio è in gran parte
salvo.
Bollettino n. 112
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 27 settembre:
Nell'Africa settentrionale attività di pattuglie
esploranti; incursioni aeree nemiche sulle nostre truppe
e su Sollum hanno causato un ferito. E stato accertato
che un velivolo, di quelli segnalati come probabilmente
abbattuti nel bollettino di ieri, è stato abbattuto. La
nostra aviazione ha bombardato il centro petroliero di
Haifa colpendo i serbatoi allo sbocco dell'oleodotto, i
depositi militati del porto, magazzini e impianti
ferroviari e portuali, specialmente al porto dei
sommergibili. Malgrado la nutrita reazione contraerea
tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell'Africa orientale una nostra formazione aerea ha
bombardato e spezzonato un accampamento nella boscaglia
di monte Amadi, a ovest di Gallabat; altra formazione ha
spezzonato nuclei nemici sulle rive del fiume Atbara
(Sudan) Incursioni aeree nemiche a Hargheisa, Berbera,
Giggiga, Agordat e Gura hanno causato complessivamente
due feriti e danni materiali lievi; a Metemma sono stati
causati sei morti e ventitrè feriti, quasi tutti fra la
popolazione indigena; due velivoli nemici sono stati
abbattuti in fiamme dalla nostra artiglieria contraerea.
Bollettino n. 113
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 28 settembre:
Due nostre formazioni aeree, scortate da cacciatori,
hanno rinnovato l'attacco sull'isola di Malta,
bombardando gli aeroporti di Micabba e di Hal Far. Le
formazioni, effettuata indisturbata l'azione, sono state
contrattaccate dalla caccia nemica. Due velivoli nemici
sono stati gravemente danneggiati e presumibilmente
abbattuti. Tutti i nostri sono rientrati.
Nell'Africa settentrionale proseguono le operazioni di
rastrellamento e di esplorazione. L'aviazione nemica ha
effettuato incursioni su Garn ul Grein e su Giarabub,
uccidendo due libici e ferendo cinque nazionali; la
nostra caccia, tempestivamente intervenuta, ha abbattuto
due velivoli nemici; altri tre velivoli nemici sono
stati probabilmente abbattuti.
Nell'Africa orientale nuclei inglesi hanno tentato due
incursioni con automezzi nella zona di Cassala;
scontratisi con nostre pattuglie si ritiravano con
perdite. La nostra aviazione ha bombardato apprestamenti
difensivi nemici nel Medio Sudan. Un'incursione aerea
nemica su Assab non ha causato vittime né danni.
Un velivolo inglese ha atterrato a Lampedusa
distruggendosi; l'equipaggio, composto di un ufficiale e
due sottufficiali, è stato catturato.
Bollettino n. 114
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 29 settembre:
Nell'Africa settentrionale, durante le consuete azioni
di ricognizione, è stato scoperto e catturato un pilota
di uno degli apparecchi abbattuti e di cui è stata data
notizia nel bollettino n. 113. Il nemico ha rinnovato
incursioni aeree su Bardia, Derna e sulle zone di Sollum
e di Giarabub senza alcun effetto, limitandosi le
perdite a un ferito e un autocarro danneggiato.
Nell'Africa orientale, lungo il confine del Kenia,
alcuni scontri di pattuglia (presso Gherilli, a est di
Wajir e Todignac, nella zona del lago Rodolfo) hanno
avuto esito a noi favorevole. Il nemico è stato ovunque
fugato: ha lasciato sul terreno, complessivamente, sei
morti, dei quali un sottufficiale e numerosi feriti; da
parte nostra quattro coloniali feriti. Nostri aerei
hanno bombardato la stazione radio di Uadi Jusuf (a
nordovest di Gallabat), mitragliato e spezzonato da
bassa quota un'autocolonna e postazioni contraeree,
rientrando poi tutti alla base. L'aviazione nemica ha
bombardato Assab, Dessiè e Combolcià senza causare danni
sensibili (una camicia nera è stata ferita); e Uesca
Ueca (sud di Magi), senza causare perdite e con danni,
per noi, insignificanti.
Bollettino n. 115
Il Quartier Generale delle
Forze Armate comunica in data 30 settembre:
Nel Mediterraneo orientale un sommergibile nemico ha
silurato un nostro piccolo piroscafo di 700 tonnellate;
la torpediniera Cosenz di scorta attaccava con
bombe il sommergibile, che affiorava rovesciato sul
fianco e poscia affondava. L'equipaggio del piroscafo è
stato tratto in salvo al completo. Una nostra formazione
aerea ha bombardato una squadra navale nemica presso le
coste della Marmarica malgrado la violenta reazione
contraerea delle navi, che abbatteva un nostro velivolo.
La caccia nemica, levatasi da una nave portaerei, veniva
a sua volta attaccata dai nostri velivoli: tre aerei
nemici, del tipo Hurricane, sono stati abbattuti in
combattimento. Un'altra formazione di aerosiluranti
riusciva nel frattempo a colpire una nave da battaglia
nemica con un siluro verso la poppa. La nave arrestava
il movimento e veniva subito circondata dai
cacciatorpediniere nemici. Una terza formazione aerea ha
nuovamente bombardato i depositi e i magazzini del porto
di Haifa; la caccia nemica attaccava i nostri velivoli
che reagivano abbattendo un aereo avversario che cadeva
in mare.
Nell'Africa orientale azioni aeree nemiche su Bur Gavo
(Somalia), Gura, Assab e passo Carrin: uri indigeno è
stato ferito.
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