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La Milizia Volontaria
Sicurezza Nazionale |
La guerra civile di Spagna
1936-1939
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La battaglia di Malaga
La battaglia di Malaga.
Il quadro di battaglia del
Corpo Truppe Volontarie italiane (C.T.V.) era il seguente:
Quartier Generale: Antequera.
Comandante in capo: Col. Mario Roatta. |
Colonne |
Comandante |
Gruppo |
Composizione della colonna |
Colonna di destra |
Col. Carlo Rivolta |
3° Gruppo Banderas |
635a Bandera
640a Bandera
una Bandera
di num. sconosciuta
una batteria di
accomp. da 65/17
2a
compagnia carri L
un plotone di autoblindo |
Colonna di centro |
Gen. B. Edmondo Rossi |
1° Gruppo Banderas |
535a Bandera,
due
Banderas di num. sconosciuta
540a
Bandera del 5° Gruppo
una batteria di
accomp.
1a
compagnia carri L
un plotone di autoblindo
una compagnia di automitraglieri
Inoltre la
colonna centrale aveva un Raggruppamento di Artiglieria di
cinque batterie di vario calibro e di una sezione controaerea
da 20 mm.
Aveva anche un reparto del
genio. |
Colonna di sinistra |
Col. Guassardo |
4° Gruppo Banderas |
Bandera «Toro»,
Bandera «Bisonte»
Bandera «Bufalo»
una batteria di
accomp.
plotone carri L
una batteria da 105/28
una batteria antiaerea da 20
mm.
un reparto del genio |
Colonna di Riserva |
Col. Costantino Salvi |
2° Gruppo Banderas |
Bandera «Indomita»
Bandera
«Folgore»
Bandera
«Falco»
una batteria di
accomp.
un plotone di autoblindo
una batteria da 105 /28
una batteria antiaerea da 20
mm.
un reparto del genio |
A disposizione del Generale
Queipo de Llano, rimanevano, in Lucena, due Banderas del 5°
Gruppo (Console Francisci). |
La battaglia si svolse secondo
lo schema seguente:
gli italiani iniziarono l'attacco
alle 6,30 del 5 febbraio 1937 e dopo una breve preparazione
di artiglieria, conquistarono i passi di Zafarraya, Alazores
e Baca de Asno che erano in possesso del nemico. La maggiore
resistenza fu incontrata al passo di Zafarraya, tanto che vi
accorse il colonnello Roatta e vi fu ferito1; Durante il primo giorno della battaglia i
Legionari non ebbero l'appoggio dell'Aviazione a causa del
cattivo tempo. Il secondo giorno l'avanzata fu travolgente e
la resistenza più debole per l'azione concentriaca delle
varie colonne. Nella giornata del 7 febbraio la colonna
centrale fu rinforzata dalle tre banderas di riserva e si
giunse a 5 km da Malaga, conquistata poi l'8 con l'entrata
simultanea delle colonne italiane e spagnole; ma pare che i
primi ad arrivarvi furono gli italiani agli ordini del
maggiore Di Blasio che occuparono i centri nevralgici della
città, tanto che il sopraggiunto Generale Rossi assunse per
primo i poteri civili e militari della città, cedendoli più
tardi al Colonnello spagnolo Borbòn.
Immediatamente furono
organizzate due, colonne celeri agli ordini dei colonnelli
italiani Salvi e Guassardo, (nel frattempo arrivato a
Velez-Malaga). Il 10 furono occupate Nerja e Motril dove
arrivava insieme anche la colonna spagnola del Colonnello
Gonzales Espinosa.
Le perdite degli italiani
furono di 131 morti (di cui 4 ufficiali) e di 424 feriti (2
ufficiali).

NOTE
(1) Roatta fu
fu raccolto e
riportato nelle linee dal Centurione Albonetti
che si guadagnò in terra spagnola due medaglie d'argento al
V.M. (lo ritroveremo in Russia, nel corso della 2a
guerra mondiale, al comando di un battaglione del Gruppo «Leonessa»).
Roatta fu promosso generale
per la rapida e importante vittoria del C.T.V.
FONTI
(*) Testo tratto da: E. Lucas-G. De Vecchi, "Storia delle unità
combattenti della M.V.S.N. 1923-1943", Giovanni Volpe
Editore, Roma, 1976
A. Rovighi -F. Stefani, "La
partecipazione italiana alla guerra civile spagnola
(1936-1939)", USSME, Roma, 1992.
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