Storia operativa in A.O.
(*)
Il
3 maggio 1935 partiva da Napoli il I Nucleo di Milizia
Portuaria, composto da un Caposquadra e 12 militi, diretto a
Massaua per presidiare quel porto. Il 6 settembre successivo
diretti allo stesso porto prendevano imbarco 1 Capomanipolo
e 18 militi, seguiti il 7 gennaio 1936 da altri 30 militi.
Il 25 febbraio 1 ufficiale, 3 sottufficiali e 46 militi si
imbarcavano per Mogadiscio. Nell'aprile successivo veniva
presidiato anche il porto di Assab.
In breve
tempo i militi della Portuaria si affermarono in tutti i
servizi, non lasciando più alcuna zona senza controllo.
Attività assidua, ardua, realizzata in una atmosfera
rovente, lottando contro la mole stessa del lavoro, contro
le malattie che insidiano le costituzioni fisiche più
robuste, contro il caldo che a volte superava i 45 gradi
all'ombra.
Con una volontà esemplare
e non scoraggiandosi di fronte agli ostacoli, i militi di
questa primogenita specialità della Milizia, contribuirono
con il loro operato ad assicurare il rapido deflusso
all'interno dell'enorme quantità di materiale destinato alle
truppe operanti. Quando i battaglioni di CC.NN. li
salutavano per avviarsi al confine, i militi dalla Portuaria
rimanevano sulle brucianti banchine per continuare a
svolgere il loro importante compito.
In Patria, nel lungo e
intenso periodo della preparazione e della esecuzione di
tutto il lavoro negli scali per l'A.O., la Milizia Portuaria
ha assolto brillantemente il suo servizio nei principali
porti, tutelando ingenti e costosi materiali dello Stato
apprestati per la spedizione coloniale, prevenendo furti o
sottrazioni e curando il perfetto traffico dei galleggianti
portuari in quella intensa fase di attività nel porto di
Napoli, che ha accentrato quasi tutto il movimento inerente
al Corpo di Spedizione.
La Legione Portuaria di
Napoli si è trovata di fronte ad una moltiplicata mole di
lavoro e ad una imponente responsabilità: vigilanza sulle
banchine, sui magazzini, sugli specchi d'acqua del porto e
sui piroscafi in arrivo e in partenza; controllo dei
materiali in attesa di imbarco e di quelli che venivano
caricati con ritmo costante ed intenso; servizio politico di
indagine e di vigilanza sugli equipaggi delle navi;
controllo sui lavoratori, sulle merci, sul movimento delle
chiatte; servizio di P.S. in occasione di tutti gli arrivi e
le partenze dei piroscafi.
Di forza numericamente
scarsa, nei confronti delle attività da disimpegnare, la
Legione ha assolto ogni sua incombenza e superato ogni
difficoltà con senso del dovere e con spirito di sacrificio
superiori ad ogni elogio. Presente altresì allo scarico dei
materiali dai vagoni ferroviari e al carico sui barconi e
sui piroscafi, la Milizia Portuaria fu dovunque sollecita e
pronta ad intervenire in ogni bisogno o divergenza fra le
maestranze del porto, per assicurare la celerità e la
regolarità del lavoro.
NOTE
FONTI
Da "MVSN - La Milizia per l'Impero", a cura di G. Scalia per il
Comando Generale della Milizia, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1937, pagg.
145-146.
Altri
riferimenti: vedi la pagina contenente la bibliografia