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La Milizia Volontaria
Sicurezza Nazionale |
Coorte della Milizia Forestale
(Volontari per A.O.)

Asmara (Eritrea) maggio 1938 – Di passaggio per l’Italia per
frequenza corso Allievi Sottufficiali .
Da sx a dx 1) Angeletti Giovanni 2) Quarto Ferdinando* 3)
Santomaso Lucio
4) Azzalini Franco 5) Curto Domenicantonio 6) Biagi Renato.
(Foto cortesemente fornita da G. Brigą
©)
Vi presento
un articolo di Giorgio Brigą, Vice Sovrintendente del C.F.S.,
attualmente in servizio presso la Scuola del Corpo Forestale dello Stato
di Cittaducale (Rieti), dedicato a suo zio Giovanni Angeletti classe
1910 che operņ all'interno della Milizia Forestale.

Milite
Forestale Giovanni Angeletti (G. Brigą)
Nascita e ruoli istituzionali
La
Milizia forestale, istituita con R.D.L. 16 maggio 1926, n. 1066 con la
soppressione del Corpo Reale delle foreste – le cui disposizioni vennero in
seguito modificate – venne chiamata a disimpegnare tutti i servizi
dell’Amministrazione forestale, sia centrali che provinciali, oltre ai servizi
di vigilanza sulla caccia, sulla pesca, alla custodia dei RR. Tratturi e
Trazzere, alla mobilitazione forestale e il mantenimento dell’ordine.
La
Milizia forestale faceva parte delle Forze armate dello Stato e dipendeva
disciplinarmente dal Comando Generale della M.V.S.N., mentre per quanto
riguardava l’impiego tecnico dipendeva dal Ministero dell’Agricoltura e delle
Foreste.
Il
servizio prestato nella M.N.F. era computato agli effetti degli obblighi
militari, come servizio militare; e quindi il personale della Forestale era
esentato da qualsiasi richiamo ordinario o di mobilitazione sotto le armi nelle
altre forze armate, esclusa la R. Aeronautica.
Agli
appartenenti alla Forestale venivano applicate peraltro – salvo particolari
disposizioni – le leggi ed i regolamenti vigenti per la Milizia ordinaria.
Oltre
ai compiti tecnici, la Milizia forestale assolveva varie funzioni d’indole
militare e di polizia, tra cui in particolare:
-
Servizio ausiliario di pubblica sicurezza;
-
Polizia militare;
-
Assistenza su richiesta delle varie autoritą;
-
Assistenza e soccorso in caso di pubblici e privati infortuni;
-
Polizia militare e guardia di frontiera in caso di mobilitazione;
-
Concorso alla protezione e vigilanza delle linee ferroviarie, telegrafiche,
telefoniche in caso di mobilitazione.
La
Milizia forestale comprendeva, oltre al Comando Centrale della Milizia forestale
presso il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste:
In
Italia:
-
Nove
Legioni territoriali;
-
Settantasette comandi di Coorte e Centuria, comprese 3 Coorti Autonome (per la
Sardegna, per la Sicilia e per il Lazio);
-
Una
Accademia Militare Forestale per gli allievi ufficiali (con sede invernale a
Firenze ed estiva a Vallombrosa), istituita con R.D.L. 23 dicembre 1937-XVI,
n. 2359;
-
Una
scuola allievi sottufficiali (Vallombrosa)
-
Una
scuola allievi militi (Cittaducale - RI - con annesso un orto botanico ed un
museo, ove sono raccolte le documentazioni pił interessanti dell’opera della
Milizia forestale;
-
Distaccamenti e stazioni che sono gli ultimi organi esecutivi dei servizi
istituzionali e complementari della Milizia forestale:
In
Libia:
-
Una
Legione a Tripoli, con giurisdizione sull’Africa Settentrionale Italiana;
-
Due
Coorti (una in Tripolitania ed una in Pirenaica);
In
Africa Orientale Italiana:

Una delle tante adunate alla presenza delle varie forze armate (G. Brigą)
In A.O.I., fu costituita una legione di Milizia Nazionale
Forestale presso il Governatorato Generale di Addis Abeba. La Legione
era formata dal personale tratto dai ruoli della Milizia Nazionale
Forestale Metropolitana e da guardie forestali indigene. I reparti della
Legione che prestarono servizio presso i governi dell’Africa Orientale
Italiana costituirono nuclei di Milizia Nazionale Forestale al Comando
di ufficiali, e facevano capo alla Direzione degli Affari Esteri del
governo dal quale dipendono.
Con
disposizioni del Governatore vennero costituiti i distaccamenti di Milizia
Nazionale Forestale e ne vennero stabilite le forze e la giurisdizione
territoriale. Il Comando di Legione coordinava l’attivitą dei nuclei ne
controllava il funzionamento e la disciplina e disponeva l'esecuzione degli
studi e delle ricerche di interesse generale; essa aveva, inoltre, tutte le
attribuzioni dovute ai nuclei.
Questi
provvedevano:
-
All’esecuzione delle disposizioni vigenti in materia forestale ed alla
sorveglianza sull’uso dei boschi da parte delle popolazioni indigene;
-
All’accertamento ed al governo del patrimonio boschivo demaniale;
-
Alla
costituzione e coltivazione dei vivai forestali;
-
Agli
studi di esperimenti inerenti alla selvicoltura ed alla diffusione delle
specie pregiate;
-
All’aumento e miglioramento dei boschi e degli alberamenti,
-
Alla
disciplina e sorveglianza di tutti i lavori da chiunque eseguiti, riguardanti
le utilizzazioni forestali;
-
Alla
direzione dei lavori di rimboschimento e di sistemazione forestale di corsi
d’acqua e sorgenti;
-
Allo
studio ed alle proposte di disposizioni da emanare in materia forestale;
-
A
cooperare con gli enti civili e militari per il soddisfacimento delle
necessitą di legna e legnami.
I
Comandi di Nucleo dovevano essere inoltre consultati su tutte le domande di
concessioni agrarie che comportano rimboschimenti e disboscamenti e su tutti i
progetti di bonifica nei terreni.
Il
motto "ex silvis ad gloriam" che spicca tra gli alberi del giardino della
scuola di Cittaducale, esprime tutti gli eroismi magnifici cui la Forestale č
sempre pronta, in pace e in guerra.
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(G. Brigą) |
14 aprile 1938 anno XVI, 3° dell'Impero (G. Brigą) |
Testo
e foto, copyright © Giorgio Brigą 2003
§§§§§§§§§§§
In Italia la Milizia Forestale, attraverso
la sua preparazione tecnica, ha portato un notevole contributo durante
il periodo delle sanzioni. Essa ha fronteggiato le importanti e delicate
esigenze dei suoi compiti ordinari rimboschendo migliaia di ettari,
anche in localitą di interesse militare, ed eseguendo opere varie di
restaurazione montana per l'importo di decine di milioni di lire
dell'epoca.
In piena aderenza a quanto la particolare
situazione richiedeva, la Milizia Forestale provvide ad agire
direttamente nel settore di sua specifica competenza per assicurare la
necessitą di disponibilitą di legname, rispondendo per quantitą e
qualitą alle mutate esigenze dell'Italia con l'avvento delle sanzioni
della Societą delle Nazioni. Si trattava si sopperire alle ridotte o
cessate importazioni che, potendosi ormai considerare come tradizionali,
avevano conseguentemente determinato una conseguente attrezzatura
industriale. A questo scopo essa ha provveduto a realizzare materiale
idoneo, lavorando direttamente in alcune foreste demaniali dello Stato e
vigilando, attraverso un rigido controllo, sul razionale sfruttamento di
altri boschi.
La Milizia Nazionale Forestale, d'altra
parte, non si č dovuta soltanto preoccupare delle ripercussioni
derivanti dal profondo cambiamento degli scambi con l'estero in ordine
al legname, ma si trovņ nella necessitą di fronteggiare bisogni diversi,
surrogando con prodotti forestali alle materie prime di consuetudinaria
importazione. Allorquando, infatti, i carburanti liquidi dovettero
essere prevalentemente riservati ai bisogni militari, essa provvide alla
produzione di cospicui quantitativi di carbone speciale per
autogassogeni, alla volgarizzazione dei quali aveva gią da tempo
contribuito con notevole apporto di studi ed esperimenti. (1)
*****************
In previsione delle ostilitą in A.O.,
tutti i componenti della Milizia Forstale fecero richiesta di
arruolamento volontario per partecipare come combattenti alle azioni di
guerra. Ottenuto l'assenso, si procedette alla costituzione di una
Coorte (vedi Colonna Agostini). L'addestramento degli uomini fu curato
con intelligenti e razionali criteri. Quando infatti la Coorte partecipņ
alle manovre militari svoltesi in Alto Adige, la formazione apparve
perfetta sia per preparazione che per armamento. L'8 ottobre i Forestali
si imbarcano da Napoli per la Somalia e all'arrivo vennero inquadrati
nella colonna affidata allo stesso Comandante della Specialitą, il
Luogotenente Generale Agostini. I Forestali dunque venivano a trovarsi,
anche in guerra, agli ordini del loro Comandante che li dirigeva e
seguiva nell'ordinaria attivitą tecnica, che li aveva armati ed
addestrati per svolgere il loro compito con la massima efficienza.
Il 3 novembre la Coorte raggiunse Iscia
Baidoa, dove si accampņ in attesa dell'ispezione generale del generale
Graziani del giorno dopo. Successivamente fu trasferita in prima linea a
Uegit e poi ancora a Lugh Ferrandi, il cui comando di presidio venne
preso dal L. Generale Agostini. Durante la permanenza a Lugh, la Coorte
svolse intense esercitazioni tattiche in boscaglia per addestrare i
militi ad operare in terreno coperto ed insidioso.
NOTE
(1) In forme diverse, i tecnici della milizia forestale contribuirono alla
valorizzazione e allo sfruttamento del fico d'India per la produzione di altro
carburante. La Forestale inoltre dava al problema posto dalla deficienza di
materiali tessili un contributo di opere e consigli per l'utilizzazione e
l'incremento dei ginestreti. FONTI
Le fonti riportate sono quelle relative all'articolo di Giorgio
Brigą:
“La Milizia Volontaria e le sue specialitą – Ordinamento
giuridico” di S. Foderaro S. Procuratore del Re – Padova 1939
“Mezzi dell’Esercito
Italiano 1935/45” di U. Barlozzetti e A. Pirella - Firenze 1986
“Il Corpo Forestale
dello Stato – Origini, evoluzione storica e uniformi” di N. Giordano e C.
Sanchioli – Tivoli 2002

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