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206a Divisione Costiera

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

La 206a Divisione costiera si costituisce il 15 novembre 1941, per trasformazione del VI Settore Costiero di Brigata, con il 122°, 123°, 146° Reggimento Fanteria Costiero e il 44° Raggruppamento Artiglieria Costiero e viene posta alle dipendenze del XVI Corpo d'Armata dislocato in Sicilia.  

1941 - La 206a Costiera nell'isola assume la difesa della cuspide sud, schierandosi lungo una fascia di circa 130 chilometri, da Siracusa a Punta delle Formiche e a Punta Braccetto..

1943 - Dopo violentissimi bombardamenti aeronavali i reparti della divisione subirono in pieno e per primi l'urto della forza d'invasione nemica tanto che, fin dalla notte del 10 luglio 1943, i costieri della 206a ingaggiarono gli Alleati sulle spiagge di Avola, Castelluzzo e a Cassibile.
Nonostante la schiacciante superiorità nemica la divisione riuscì a mantenere il controllo delle zone interne della penisola di Pachino nonchè a neutralizzare nutriti gruppi di paracadutisti aviosbarcati tra Augusta e Siracusa, a nord di Pachino e intorno a Noto.
La reazione dei pezzi del 44° Artiglieria da PC fu violenta sia contro i mezzi anfibi sia contro le unità già sbarcate e in movimento verso i caposaldi della Divisione.
Alcune aliquote, coi pochi mezzi motorizzati a disposizione, fecero massa intorno a Torre Cuba e Villa Noto contrattaccando in direzione di Capo Marza combattendo furiosamente attorno e dentro al caposaldo di Villa Petrosa. In breve la superiorità britannica divenne insostenibile.
Il giorno 11 luglio 1943 la resistenza sulla costa andò progressivamente spegnendosi, frazionandosi in combattimenti isolati mentre l'artiglieria, nell'interno, cercava disperatamente di rallentare la progressione nemica. Alla sera l'intera penisola di Pachino risultò in mano nemica, mentre sporadiche resistenze si registravano ancora a Pozzallo, Sanpieri, Donnalucata e Modica.
All'alba del 12 luglio 1943 reparti nemici circondano i resti della 206a annientando le ultime resistenze. La Divisione è sciolta in pari data, il personale non catturato si sbanda. Le perdite umane in morti e feriti sono ingenti, moltissimi i prigionieri. In alcuni casi costieri che tardano a cedere le armi e oppongono fieramente resistenza sono abbattuti dai liberatori. Nessuna lapide in pratica li ricorda, per molti il loro sacrificio semplicemente non è esistito.
La Medaglia d'Oro al VM onora comunque la memoria di due giovani ufficiali di complemento della Divisione: il Sottotenente Luigi Adorno e il parigrado Vincenzo Barone, caduti durante i combattimenti del 10 luglio.
 

Unità maggiori

La 206a Divisione costiera era così composta:

 

1941

122° Rgt. fanteria costiera

    243° Btg. costiero

    375° Btg. costiero

    430° Btg. costiero

    437° Btg. costiero

123° Rgt. fanteria costiera

    374° Btg. costiero

    383° Btg. costiero

    389° Btg. costiero
146° Rgt. fanteria costiera

44° Rgp. Artiglieria Costiera

    21° Btg. Art. difesa costiera

    102° Btg. Art. difesa costiera

    209° Btg. Art. Skoda (100/22)

    224° Btg. Art. Skoda (100/22)

102° Btg. anticarro

104° Btg. anticarro

    512a Cp. mitraglieri

    513a Cp. mitraglieri

Compagnie indipendenti

511a Cp. mitraglieri

537a Cp. mitraglieri

542a Cp. mitraglieri

625a Cp. mitraglieri

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data
Corpo
Armata
Gruppo d'Armata
Area di operazioni

1941-43

XVI C.d'A.  

 

Sicilia occidentale

 

Comandanti

Gen. D. Achille d'Havet

Sede

-

 




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