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La Milizia Volontaria
Sicurezza Nazionale |
La Milizia
Ferroviaria

La «Milizia
Ferroviaria»
fu
istituita
il 12 maggio 1923, per trasformazione dei reparti di «polizia ferroviaria»,
e regolamentata dai RDL 4 agosto e 30 ottobre 1924, nn.1292 e 1686 (bandi di
arruolamento e ordinamento). Altre disposizioni relative all'ordinamento e
ai compiti furono emanate con RDL 14 giugno 1925 n. 1174, legge 8 luglio
1929 n.1373, RDL 25 novembre 1937 n. 2404 e legge 7 aprile 1938 n. 670. Era
ordinata in 14 Legioni corrispondenti ai compartimenti ferroviari, più una
quindicesima istituita nel 1936 in A.O.I. Comprendeva 43 corti, 121 comandi
di stazione e 134 posti fissi. Nel dicembre 1930 contava 19.074 uomini, di
cui 1.310 ufficiali (tra cui 888 non in servizio permanente e 95 «fuori
quadro»). Come «GNR ferroviaria» contava 9 legioni, 23 nuclei, 81 comandi di
stazione, una scuola e un ispettorato. Il Comando Generale è a Roma.
Così viene descritta da Attilio Teruzzi:
"Essa, con i suoi
elementi frazionati in tutta Italia, che sono, del resto, veri e propri
funzionari dell'Amministrazione, garantisce la sicurezza delle strade
ferrate, previene e reprime gli abusi nei trasporti delle persone e delle
cose, vigila sul personale, perlustra le linee per la salvaguardia e
l'integrità degli impianti, esplica servizio di guardianaggio negli
scali merci e nei parchi di materiale mobile, scorta treni viaggiatori e
merci, fa servizio di polizia politica. Molti dei suoi componenti provengono
dalle squadre d'azione, altri sono ex combattenti, fra i quali si contano
due decorati di medaglia d'oro, 185 di medaglia d'argento, 275 di medaglia
di bronzo. E non mancano negli Albi d'Oro le Camicie Nere della Specialità,
cadute o decorate dalla fondazione ad oggi, e le cifre, sempre più eloquenti
delle parole, documentano l'attività della Ferroviaria. Nell'esercizio
1922-23, anno in cui il Fascismo assunse il potere, l'Amministrazione
ferroviaria pagò per indennità furti e mancanze diverse oltre 62 milioni e
mezzo. Nell'esercizio 1931-32, questa cifra è discesa a poco più di 1
milione. Sempre nello stesso esercizio la Specialità ha compiuto 7.180
contravvenzioni e ha recuperato all'Amministrazione oltre 1 milione e mezzo
di lire".1
Comandi di Legione |
Sede |
Coorti territoriali |
1° Legione Ferroviaria "Ferrea"
(1923) |
Torino |
Torino, Alessandria,
Novara.
(9 Com. di Stazione) |
2° Legione
Ferroviaria "Nulli Secunda"
(1923) |
Milano |
Milano, Gallarate, Brescia.
(9 Com. di Stazione) |
3° Legione Ferroviaria "Emanuele Ferro"
(1923) |
Genova |
Genova, Savona, Novi.
(5 Com. di Stazione) |
4° Legione Ferroviaria "La Sentinella"
(1923) |
Verona |
Verona ,Bolzano,
Venezia.
(10 Com. di Stazione) |
5° Legione Ferroviaria "Ugo Dal Fiume"
(1923) |
Trieste |
Trieste, Udine, Fiume.
(11 Com. di Stazione) |
6° Legione Ferroviaria "Luigi Platania"
(1923) |
Bologna |
Bologna, Ravenna.
(9 Com. di Stazione) |
7° Legione Ferroviaria "Audere Semper"
(1923) |
Firenze |
Firenze, Pisa,
Livorno.
(9 Com. di Stazione) |
8° Legione Ferroviaria "Fideliter et Silente"
(1923) |
Ancona |
Ancona, Foligno,
Pescara.
(11 Com. di Stazione) |
9° Legione Ferroviaria "Latina"
(1923) |
Roma |
Roma, Orte, Sulmona, Cassino.
(9 Com. di Stazione) |
10° Legione Ferroviaria "Luigi Cirillo"
(1923) |
Napoli |
Napoli, Salerno,
Benevento.
(9 Com. di Stazione) |
11° Legione Ferroviaria "Enrico Toti"
(1923) |
Bari |
Bari, Foggia, Taranto,
Lecce.
(6 Com. di Stazione) |
12° Legione Ferroviaria "Bruzia"
(1923) |
R. Calabria |
Reggio Calabria,
Catanzaro, Cosenza.
(9 Com. di Staz.) |
13° Legione Ferroviaria "Trinacria"
(1923) |
Palermo |
Palermo, Catania, Caltanissetta.
(9 Com. di Stazione) |
14° Legione Ferroviaria "Guido Collu"
(1923) |
Cagliari |
Cagliari, Sassari.
(8 Com. di Stazione) |
15° Legione Ferroviaria "Luigi Razza"
(1935) |
Mogadiscio |
mobilitata per
l’A.O.I.
Rimpatriata nel 1940 |
Sc. Spec. GNR Ferr.
(1944-1945) |
Ballabio |
Comando e
Battaglione Allievi |
NOTE
1)
A. Teruzzi
"La Milizia delle Camicie Nere e le sue specialità", A.
Mondadori Editore, 1933, pagg. 69-70
FONTI
V. Ilari-A. Sema, "Marte in orbace", Casa Editrice
Nuove Ricerche, Ancona, 1988.
E. Lucas-G. De
Vecchi, "Storia delle unità combattenti della M.V.S.N.
(1923-1943)", Ed. Volpe, Roma, 1976
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