La difesa del territorio Nazionale
Questa specialità
nasce il 16 aprile 1927 con il nome di Milizia artiglieria contraerei; dal
1930 denominata Milizia per la difesa antiaerea territoriale, (M.Di.C.A.T.).
La difesa antiaerea fu
affidata, fin dal tempo di pace, alla Milizia per la difesa controaerea
territoriale (M.D.C.A.T.). Questa specialità della Milizia era costituita su
22 Legioni che si dividevano il territorio dello Stato secondo l'importanza
delle città e degli obiettivi militari da difendere contro l'offesa degli
attacchi aerei nemici.
Ogni legione. armava un dato numero di
batterie. Gli uomini che militavano nella Milizia Artiglieria Controaerea,
vestivano la normale divisa delle CC.NN. ed erano distinti dagli altri da un
particolare fregio del copricapo ed avevano le fiamme nere al bavero
filettate dal colore giallo arancio tradizionale dell'arma di artiglieria.
Gli ufficiali provenivano dalle categorie in
congedo dell'arma di artiglieria dell'Esercito, non soggetti ad essere
mobilitati con l'Esercito in caso di guerra. La truppa era costituita da
uomini volontari, non aventi obblighi militari, da giovanissimi non ancora
di leva, da mutilati di guerra, da maturi padri di famiglia reduci dalla
guerra 1915/1918, da ciechi raffinati nell'udito destinati all'ascolto degli
aerofoni. Tutto il personale era da anni sottoposto ad un severo particolare
addestramento al tiro controaereo.
La Milizia Artiglieria Controaerea, al 10
giugno 1940, inquadrava ben 85.000 uomini; per tutta la durata del
conflitto, nei limiti delle sue possibilità, della disponibilità dei pezzi e
del munizionamento, con abnegazione, disciplina e coraggio, sopportando
serenamente duri sacrifici e subendo sanguinose perdite, difese
accanitamente il territorio nazionale dalle indiscriminate incursioni aeree
su obbiettívi militari e sulle popolazioni inermi delle nostre città, in
perfetta collaborazione con le squadriglie dell'Arma Aeronautica destinate
anch'esse alla difesa del territorio; ma purtroppo questo aiuto venne sempre
più a mancare per le non rimpiazzabili perdite di apparecchi e di piloti.
Per dare un'idea della disciplina e
dell'attaccamento al dovere di queste anziane CC.NN., vogliamo citare il
significativo episodio di una C.N. artigliere di Napoli: la C.N. Vincenzo
Arzanese.
Questo Legionario prestava servizio ìn una
batteria della difesa della città; trovatosi ai pezzi durante un
violentissimo attacco aereo su Napoli, venuto a conoscenza che una bomba era
caduta sull'edificio in cui viveva la famiglia, chiese ed ottenne un
permesso di dieci ore per correre in soccorso dei familiari. Sotto le
macerie dell'edificio distrutto trovò, morti, i corpi della moglie e dei
suoi tre figli. Nonostante tutto, allo scadere del permesso, ebbe la forza
morale ed il coraggio di ripresentarsi puntualmente alla sua batteria per
riprendere servizio e compiere, come sempre, il suo dovere.
Nel 1935 essa disponeva di 14 Legioni e 10 Coorti autonome, dipendenti
dall’Ispettorato generale M.Di.C.A.T. e da Cos.
Nel 1939 la M.Di.C.A.T. venne riorganizzata in 5 comandi di gruppo di Legioni
Di.C.A.T. comprendente 22 Legioni in Patria e 4 nelle colonie.
Da questa data l’Ispettorato dal quale dipendeva la Di.C.A.T. assunse il nome di
Comando Milizie Controaerei Artiglieria Marittima.
Nel 1940,la M.Di.C.A.T. cambiò ancora una volta nome in M.A.C.A., (Milizia
Artiglieria Contro Aerei).
Così Attilio Teruzzi descrive la Milizia
Difesa Anti Aerea Territoriale:
"Nelle guerre future
le ostilità verranno probabilmente iniziate per le vie dell’aria.
I mezzi di combattimento,che hanno raggiunto una grande autonomia, una
straordinaria potenza distruttrice e una velocità impressionante, potranno,
se posti nelle mani di capi intelligenti e di esecutori audacissimi, recare
gravissimi danni materiali alle località del nemico, e dal punto di vista
morale varranno a scuotere profondamente gli animi delle popolazioni civili,
diffondendo il terrore.
Occorreva pertanto organizzare nei centri urbani una forte difesa
controaerea territoriale. Tale compito è stato affidato alla Milizia : ci si
vale così di una delle più tipiche caratteristiche della nostra Istituzione
: quella di avere reparti dislocati in tutti i paesi del regno e formati da
uomini che vi risiedono e che il più delle volte vi sono nati.
E’stato fatto perciò appello ai gregari che si trovavano nelle condizioni
richieste perché accorressero a preparare la difesa della propria terra e
della propria famiglia.
Il reclutamento del personale della Milizia D.I.C.A.T. viene effettuato fra
gli iscritti al Partito Nazionale Fascista, che hanno superato il 40° anno
di età e fra i giovani dai 18 ai 20 anni, non ancora chiamati alle armi :
tra coloro dunque che non hanno obblighi militari.
Vi occorrono altresì reparti organici di mutilati, ansiosi di rendersi
ancora utili alla Patria Fascista.
L’organizzazione della Milizia D.I.C.A.T., che ha un fierissimo motto sui
gagliardetti: Il nemico non prevarrà dal cielo, fa si che i suoi componenti,
senza
essere distolti dalle ordinarie occupazioni, apprendano a difendere la
propria famiglia, la propria casa: realtà densa di una poesia al cui
fascino nessuno può sottrarsi, ma che indubbiamente parla con accenti più
intimi ai cuori dei giovanissimi e degli anziani."1
L'ordinamento della M.A.C.A. nel
1940 era il seguente:
1° Gruppo di Legioni - Torino
Comandi di Legione |
Sede |
1
Legione
|
Torino |
2
Legione
|
Savona |
3
Legione
|
Genova |
4
Legione
|
Alessandria |
2° Gruppo di Legioni - Milano
Comandi di Legione |
Sede |
6 Legione
|
Piacenza |
7 Legione
|
Brescia |
8 Legione
|
Verona |
3° Gruppo di Legioni - Bologna
Comandi di Legione |
Sede |
9 Legione
|
Padova |
10
Legione
|
Udine |
11
Legione
|
Trieste |
12
Legione
|
Bologna |
15
Legione
|
Ancona |
4° Gruppo di Legioni - Roma
Comandi di Legione |
Sede |
13
Legione
|
Livorno |
14
Legione
|
Firenze |
16
Legione
|
Terni |
17
Legione
|
Cagliari |
18
Legione
|
Roma |
5° Gruppo di Legioni - Napoli
Comandi di Legione |
Sede |
5 Legione
|
Taranto |
19
Legione
|
Napoli |
20
Legione
|
Bari |
21
Legione
|
Catanzaro |
22
Legione
|
Palermo |
Gruppi autonomi
Comandi di Legione |
Sede |
I Gruppo autonomo di Libia
|
Tripoli |
II Gruppo autonomo di Libia
|
Bengasi |
I Gruppo autonomo A.O.I. |
? |
II Gruppo autonomo A.O.I. |
? |

NOTE
1)
A. Teruzzi
"La Milizia delle Camicie Nere e le sue specialità", A. Mondadori Editore, 1933, pagg. 65-67.
FONTI