GENERALE D'ARMATA EMILIO DE BONO
È Alto Commissario per le Colonie dell'Africa Orientale e comandante
superiore delle truppe. È nato il 19 marzo 1866 a Cassano d'Adda (Milano).
Fu nominato sottotenente nel 1884. Compì i corsi della Scuola di Guerra nel
1896. Da tenente nel 1887, fu destinato in Africa. Durante la campagna
italo-turca rese portanti servigi, maritando la croce di cavaliere
dell'Ordine Militare dia Savoia. All'inizio della guerra contro l'Austria,
era Capo di Stato Maggiore del II corpo d'armata. Nel settembre 1915 gli fu
affidato il comando del 15° reggimento bersaglieri. Presto si guadagnò due
medaglie d'argento: una nell'attacco della trincea delle Frasche, l'altra
nella Presa di Gorizia, cui partecipò al comando della Brigata "Trapani",
dopo essere stato promosso maggior generale per merito di guerra. Comandò
poi la Brigata "Savona" dislocata in Albania; nel giugno 1917, rivestito
delle funzioni del grado superiore, ebbe pure in Albania, il comando della
38a divisione. Assunto nell'aprile 1918 il comando del IX corpo
d'armata nel Veneto, lo conservò fino al termine della guerra. Nella
battaglia del giugno 1918 guadagnò la Commenda dell'Ordine Militare di
Savoia e nell'offensiva della vittoria la terza medaglia d'argento al valor
militare. Dal gennaio 1919 al gennaio 1920 fu comandante del XXII corpo
d'armata mobilitato; poi corpo d'armata territoriale di Verona, finché nel
luglio 1920 chiese ed ottenne il collocamento in posizione ausiliaria
speciale. Richiamato in servizio nel novembre 1922, rimase circa tre anni a
disposizione del Ministero dell'interno. Nel luglio 1925 fu nominato
Governatore della Tripolitania; nel dicembre 1928 fu chiamato a far parte
del Governo come sottosegretario di Stato per le Colonie; nel settembre
1929, fu elevato alla carica di ministro nello stesso dicastero, carica che
ha lasciato nel gennaio 1935, in seguito alla sua nomina all'attuale carica.
Gli fu assegnato il rango di generale Comandante designato d'armota il 2
luglio 1933.
GENERALE DI CORPO D'ARMATA MELCHIADE GABBA
Il generale Gabba è capo di S. M. del Comando Superiore dell'Africa
Orientale. È nato il 20 agosto 1874 a Milano. Sottotenente di artiglieria
nel 1895. Fu nel Corpo di S. M.; in Eritrea dal 1911 al dicembre 1915 quale
capo di S. M. e poi comandante l'artiglieria di quel Regio corpo truppe
coloniali. Entrò in guerra nel maggio 1916 da tenente colonnello al comando
di un gruppo di unità d'artiglieria del XVIII corpo d'armata e del XX corpo
d'armata; fu poi capo di S. M. della 13a divisione, della 57a
divisione; capo ufficio del capo di S. M. dell'Esercito; capo di S. M. del
XXIX corpo d'armata e del XIV corpo d'armata; capo di S. M. della divisione
di fanteria di "Chieti". Poscia, fu capo di una missione militare in
Transcaucasia; dirigente la R. agenzia politica d'Italia in Georgia (1920);
capo di S. M. del corpo d'armata di Milano; capo ufficio operazioni allo
Stato Maggiore dell'Esercito; segretario del Consiglio dell'Esercito (1921).
Tornò quindi in Eritrea come comandante quel Regio corpo di truppe coloniali
(settembre 1921). Nel maggio 1926 fu promosso generale di brigata e nominato
capo di S. M. del comando designato d'armata di Firenze. Poi tenne il
comando della divisione di fanteria "Curtatone e Montanara". Nel novembre
1932 fu nominato primo aiutante di campo di S.A.R. il Principe di Piemonte
carica che conservò con la promozione a generale di corpo d'armata
conseguita nel maggio 1934, e fino al momento di essere incaricato delle
attuali funzioni. Meritò la croce di cavaliere (Altipiano di Asiago, giugno
1916-agosto 1917), poi quella di ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia
(Isonzo, Piave, ottobre-novembre 1917); gli fu tributato nel giugno 1916 un
encomio solenne perché quantunque ferito al capo da scheggia di granata
rifiutò di entrare in luogo di cura.
GENERALE DI CORPO D'ARMATA RODOLFO GRAZIANI
Governatore e comandante delle forze armate della Somalia. È nato l'11
agosto 1882 a Filettino (Fi). Nel 1904 fu nominato sottotenente di fanteria.
Fu volontariamente nel Regio corpo delle truppe coloniali d'Africa dal 1908
al 1912; dopo qualche anno di servizio nelle truppe metropolitane fu
destinato in Libia. Iniziò la campagna 1915-18 col grado di capitano nel
131° fanteria. Promosso maggiore per merito di guerra nello stesso
reggimento, diede prova di valore gli aspri combattimenti sul Carso. Dopo
esser stato per qualche tempo addetto al Comando della 66a
divisione, promosso tenente colonnello ebbe il comando di un battaglione del
57° reggimento fanteria. Il 12 dicembre 1917, durante le battaglie di
arresto, fu ferito a Col della Berretta. Nel maggio 1918 fu nominato
comandante del 19° reggimento fanteria, quindi, con funzioni del grado
superiore, prese il comando del 241°, poi del 61°. Destinato in Libia
nell'ottobre 1921, comandò gruppo di battaglioni delle varie armi, della
zona dei Gebel, dei territori del Sud-Tripolitano. Promosso generale di
divisione fu nominato dapprima addetto e poi comandante del Regio corpo
truppe coloniali della Tripolitania. Nel marzo 1930 fu nominato
vice-governatore della Cirenaica, carica che conservò con la promozione a
generale di corpo d'armata per meriti eccezionali (febbraio 1932). Nel
luglio 1934 gli fu affidato il comando del corpo d'armata di Udine, che
tenne finché nello scorso febbraio fu nominato all'attuale carica. È
decorato di due medaglie di bronzo (San Michele, 10 novembre 1915; Col del
Rosso, 7-21 giugno 1918) e due d'argento al valor militare (Beni Ulid, 27
dicembre 1923; Bir Tagrif, 25 febbraio 928); ha la croce di cavaliere
dell'Ordine Militare di Savoia (Tripolitania, 3 gennaio-8 marzo 1928).
GENERALE DI CORPO D'ARMATA RUGGERO SANTINI
Il generale Santini, comandante del I
Corpo d'Armata metropolitano
nell'Africa Orientale é nato a Ventimìglia Sicula (Palermo) il 16 aprile
1870. L'11 settembre 1892 fu nominato sottotenente nell'arma di fanteria,
dalla quale fece passaggio nel Corpo di Stato Maggiore. Da tenente partecipò
alla campagna d'Africa 1895-96. Prese parte alla campagna libica da
capitano. All'inizio della guerra 1915-1918 era maggiore e fu addetto in un
primo tempo al Comando del 12° corpo d'armata poi all'Intendenza della 2a
armata. Promosso tenente colonnello assunse la carica di capo di S. M.
dell'Intendenza della 2a armata che conservò anche da colonnello.
In seguito fu nominato intendente dell'armata stessa e poi della zona
Carnica. Nel novembre 1917. col grado di colonnello brigadiere, occupò la
carica di capo ufficio servizi della 5a armata. Fu poi
comandante della brigata "Lecce", capo di S. M. del XXIII corpo d'armata,
intendente d'armata delle truppe d'Albania-Macedonia. Nel marzo 1921 assunse
il comando della brigata "Friuli" che lasciò nel maggio 1924 per assumere la
carica di capo reparto presso il Comando dello Stato Maggiore centrale. Nel
febbraio 1927 fu nominato comandante della 6a brigata di fanteria
in Milano. Successivamente ha comandato la divisione di fanterie e il corpo
d'armata di Milano. È decorato di medaglia di bronzo al valor militare
guadagnata in Libia e della croce di cavaliere dell'Ordine Militare di
Savoia (Altipiano di Asiago, 15-29 giugno 1918).
GENERALE DI CORPO D'ARMATA ALESSANDRO PIRZIO BIROLI
È comandante il
Corpo d'Armata indigeni dell'Eritrea. Nato a Campobasso il
23 luglio 1877, conseguì la nomina a sottotenente nel 1895. Prese parte alla
guerra di Libia; nel 1914 fu trasferito nel corpo di Stato Maggiore.
All'inizio della guerra italo-austriaca da capitano e poi da maggiore prestò
servizio di Stato Maggiore presso il Comando del IV corpo d'armata. Nel
gennaio 1916 fu assegnato all'Ufficio Operazioni del Comando Supremo;
successivamente allo Stato Maggiore della 3a armata. La battaglia
del giugno 1918 lo trova, da colonnello, al comando dell'8° bersaglieri.
Interinalmente prima, poscia col grado di brigadiere generale raggiunto per
merito di guerra fu alla testa della VII brigata bersaglieri. Posto a
disposizione nell'aprile 1919 ebbe l'incarico di ispezionare i reparti
d'assalto e in seguito fece parte della Commissione per le ricompense al
valor militare. In seguito fu messo a capo della Missione militare italiana
nella Repubblica dell'Ecuador, dove rimase fino al 1927. Ha tenuto la carica
di ispettore delle troppe celeri e il comando della divisione di fanteria
del Monte Nero (Udine). Nel luglio 1933 ebbe il comando del corpo d'armata
di Trieste, che ha lasciato in seguito alla sua destinazione al comando
attuale. È decorato di una medoglia di bronzo al valor militare e dello
croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia.
GENERALE DI DIVISIONE PIETRO MARAVIGNA
Ha il comando del II
Corpo d'Armata metropolitano in Eritrea. Nato a Catania
il 14 marzo 1876, uscì sottotenente di fanteria dalla Scuola di Guerra nel
1907, e nel 1909 fu promosso capitano a scelta. Dal febbraio al maggio 1912
fu in Libia, rimanendo addetto al battaglione specialisti del genio. Poscia,
per un biennio ebbe l'incarico di insegnare tattica alla Scuola militare di
Modena. Di qui passò addetto all'Intendenza della 3a armata
(Firenze), che segui poi in zona di guerra per i primi mesi della grande
guerra. Nell'ottobre 1915 fu promosso maggiore, col quale grado fu sottocapo
di Stato Maggiore del III corpo d'armata, indi capo di S. M. della 18a
divisione (giugno 1916-gennaio 1917). Promosso tenente colonnello nel
febbraio 1917; colonnello nell'agosto successivo. Dal novembre 1917 al
maggio 1918 fu addetto allo S. M. dell'Intendenza della 5a
armata; poscia fu chiamato all'Intendenza generale dell'esercito. Dopo le
disfatta austriaca fu nominato plenipotenziario per la stipulazione
dell'armistizio. Nominato insegnante di storia militare alla Scuola di
Guerra nel marzo 1919, lasciò la carica nell'ottobre 1925 in cui ebbe il
comando dell88° fanteria. Da generale di brigata ha comandato la 24a
brigata di fanteria in Chieti. Promosso generale di divisione gli fu
affidato il comando della divisione di fanteria di "Gavinana" (Firenze). Nel
settembre scorso è stato incaricato del comando attuale. È decorato della
croce di guerra al valor militare.
GENERALE DI CORPO D'ARMATA ETTORE BASTICO
Il generale Bastico
ha il comando del III Corpo d'Armata,
è nato a Bologna il 9 aprile 1876. A vent'anni fu nominato sottotenente nel
3° reggimento bersaglieri e nel 1906 superò brillantemente da tenente i
corsi della Scuola di Guerra. Nel 1912 prese parte alla campagna italo-turca
quale osservatore di dirigibile. Durante la guerra 1915-18, cui partecipò
fin dall'inizio conseguì i gradi di maggiore, tenente colonnello e
colonnello venendo destinato a servizio di S. M. presso grandi unità
mobilitate. Ha comandato il 9° reggimento bersaglieri; la Scuola centrale di
educazione fisica; la XIV brigata di fanteria a Gorizia. Col grado di
generale di divisone, conseguito nel maggio 1932 ha comandato la
1a divisione celere e la divisione di fanteria di Fossalta
(Bologna). E' decorato di una medaglia d'argento, di una medaglia di bronzo
e della croce di guerra al valor militare.
GENERALE DI CORPO D'ARMATA EZIO BABBINI
Il
Generale Babbini ha il comando del IV Corpo d'Armata. È nato e Pistoia nel
1873. Sottotenente nel 1893, ha percorso la nell'arma di fanteria. Prese
parte alla campagna di Libia. All'inizio della guerra italo-austriaca, cui
partecipò ininterrottamente, era capitano; nel settembre 1915 fu promosso
maggiore; tenente colonnello nel febbraio 1917; colonnello nell'agosto 1917.
Fece parte dapprima, e per oltre un biennio, dello Stato Maggiore della 3a
armata; nel dicembre 1917 gli fu affidato il comando del 15° fanteria che
tenne fino al novembre 1924. Fu poi insegnante di storia alla Scuola di
Guerra; comandante la Scuola centrale di fanteria; poi del distretto
militare di Sulmona. Da generale di brigata e di divisione ha comandato le
Scuole centrali militari di Civitavecchia, indi le divisioni di fanteria del
"Monferrato" e del "Pasubio". È decorato della croce di cavaliere (Gorizia,
Altipiano Carsico, maggio 1915-agosto 1917) e di quella di ufficiale (Carso,
Piave, 26 ottobre-9 novembre 1917) nell'Ordine Militare di Savoia e della
medaglia di bronzo al valor militare (Carso giugno 1915-giugno 1917).
GENERALE DI DIVISIONE FRANCESCO BERTINI
Comanda la divisione di fanteria della "Sila". È nato a Torino l'8
dicembre 1878. Proveniente dall'arma di artiglieria, durante la guerra
1915-1918 fu capo di S. M. della 54a divisione e della Intendenza delle
armate del Grappa e Altipiani. Successivamente fu assegnato allo S. M. dell'Esercito
e poi addetto militare a Praga. Ha comandato l'artiglieria del
corpo d'armata di Bologna ed è stato ispettore di mobilitazione della
divisione nella stessa città. È decorato della croce di cavaliere
dell'Ordine Militare di Savoia di una medaglia d'argento al valor militare
ed è stato due volte ferito durante la grande guerra.
GENERALE DI DIVISIONE GIACOMO APPIOTTI
È comandante la divisione CC.NN. "XXI Aprile". È nato Torino il 3 febbraio
1873. Prese parte alla spedizione d'Africa del 1896 e alla campagna libica
del 1911-12. quale comandante di compagnia, meritandosi un encomio solenne.
Durante la guerra 1915-18 tenne il comando di battaglione e di gruppo
alpini. Dopo la guerra assolse delicate mansioni al Ministero della Guerra. Ha
comandato la brigata di fanteria di Trieste dal 1929 al 1932. È generale di
divisione dal dicembre 1932, col quale grado ha comandato la
divisione di fanteria di Udire. È insignito di una medaglia d'argento e di
una di bronzo ai valor militare.
GENERALE DI DIVISIONE PIETRO PINTOR
Comanda la divisione di fanteria "Cosseria" dal settembre 1923. È nato a
Cagliari il 20 maggio 1880. Si arruolò volontario a 18 anni; a 19 a conseguì
la nomina a sottotenente d'artiglieria, affermandosi subita per una carriera rapida e
sicura. Durante la guerra 1915-18 rese eminenti servizi nel campo dei più elevati studi presso il Comando Supremo. Fece parte del Consiglio
superiore di guerra a Versailles e comandò valorosamente un reggimento di
artiglieria nell'offensiva della Vittoria. Le sue benemerenze furono
premiate con la croce di cavaliere e di ufficiale dell'Ordine Militare di
Savoia; una medaglia d'argento al valor militare ed una promozione per merito di
guerra. Dal 1926 al 1928 fu comandante dell'artiglieria della Tripolitania, ove
diede valida collaborazione per la riconquista della Colonia, guadagnandosi
la promozione a generale di brigata per meriti eccezionali. Ha comandato per
un quinquennio la Scuola di Guerra.
GENERALE DI DIVISIONE SALVATORE DI PIETRO
Il generale di Pietro, comandante in Eritrea la 1a divisione
indigeni, è nato a Comiso (Siracusa) il 22 luglio 1873. Si arruolò volontario
nel 1892; nel 1899 fu nominato sottotenente di fanteria. Compì con esito
felice i corsi della Scuola di Guerra nel 1910. Fu comandante di compagnia
in Libia dal luglio 1913 al gennaio 1915. Durante la guerra 1915-18 fu capo
di Stato Maggiore della 28a, 61a e 66a divisione, addetto allo Stato
Maggiore del 6° corpo d'armata. Dopo la guerra tornò in Libia quale
capo di Stato Maggiore del Comando del R. corpo truppe coloniali della Cirenaica. Fu capo di Stato Maggiore del corpo d'armata di Udine dal 1927 al
1931. Promosso generale di brigata, prese il comando della 11a brigata
di fanteria (Bolzano). Dal settembre 1934 è generale di divisione. Fu ferito
nel combattimento sul Carso del 26 maggio 1917. È decorato della croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, di due medaglie d'argento e una di
bronzo al valor militare.
GENERALE DI DIVISIONE ACHILLE VACCARISI
Il generale Vaccarisi, comandante in Eritrea la 2a divisione indigeni è
nato il 13 agosto 1877 ad Avola (Siracusa). Proviene dall'Accademia Militare
di Torino. Nel 1901 compì con felice esito i corsi della Scuola di Guerra. Ha
percorso la carriera nell'arma di artiglieria e nel corpo di Stato Maggiore. Nel
1914-15 prese parte alla campagna libica e fu efficace ed intelligente
collaboratore quale addetto all'Intendenza del Governo della Tripolitania
Durante la guerra 1915-18, fu capo di S. M. della 20a divisione di fanteria,
poi capo di S. M. dell'intendenza della 1a armata. Dopo la guerra fu pure
capo di S. M. dl grandi unità territoriali: comandante il 22° reggimento
artiglieria; capo dell'Ufficio servizi del Comando del Corpo di Stato
Maggiore. Generale di brigata nel gennaio 1930, dopo un biennio di comando
dell'artiglieria del corpo d'armata di Napoli, assunse la carica di capo
di Stato Maggiore del amando designato d'armata di Bologna. Ha comandato
successivamente le divisioni di fanteria della "Sila" e del "Carnaro". È
decorato di medaglia di bronzo al valor militare.
GENERALE DI DIVISIONE GIUSEPPE PAVONE
Il
generale Pavone comanda la divisione "Peloritana" in Somalia dal febbraio
scorso. È nato nel 1876 Potenza. A diciotto a si arruolò volontario; sottotenente nel 1896; tenente nel 1900; capitano nel 1911;
maggiore nel 1916; tenente colonnello nell'agosto del 1917; colonnello per
merito di guerra nel novembre 1917 ha percorso la carriera nell'arma di fanteria. In Libia nel 1911-12, al
comando di una compagnia del 35° fanteria prese parte ai combattimenti di Derna
di Misurata. Durante la guerra 1915-18, fu ardito comandante di battaglione
di fanteria e di reparti d'assalto. Fu ferito sul Podgora. Fu poi commissario
civile di Volosca; comandante del 16° e del 64° reggimento fanteria. Col grado di
generale di brigata fu ispettore di mobilitazione della divisione di Livorno e
comandante la 3a brigata di fanteria ad Alessandria. Nel luglio 1933,
promosso generale di divisione, fu destinato al comando della divisione del
Piave. Decorato di tre medaglie d'argento e tre di bronzo al valor militare.
GENERALE DI DIVISIONE S.A.R. DUCA DI PISTOIA
Emanuele
Filiberto
Principe di Savoia nato nel 1895, Duca di Pistoia.
Si
arruolò nel Nizza Cavalleria durante la 1a
Guerra Mondiale, ma non fu mai partecipe di grandi
azioni di guerra. Alla fine del conflitto si stabilì
a Bolzano su richiesta del Re per animare un senso
di patriottismo italiano nella Venezia-Tridentina e
comandò il 232° Regg. Fanteria di sede a Bolzano,
quindi la 11a Brigata di Fanteria. Nel
1935 parte volontario per l'Etiopia e comanda la divisione CC.NN. "23 Marzo" dal 20 novembre 1935
(succede al generale di divisione Ettore Bastico)
che fu la
prima ad alzare la Bandiera Italiana nell'Amba
Aradam. In questa campagna si guadagnò una medaglia
d'argento al valor militare ed di gran croce
dell'ordine militare di Savoia.
GENERALE DI DIVISIONE S.A.R. DUCA DI BERGAMO
Adalberto
Principe di Savoia Genova nato nel 1898, Duca di
Bergamo.
Durante la 1a guerra combatté arditamente
a Montello nel 1917 e a Vallagarina nel 1918. Fu
comandante del Savoia Cavalleria tra il 1931 e il
1934 anno in cui divenne generale di brigata.
Partecipa alla campagna con il grado di generale di
divisione al comando di una Grande Unità come la
Divisione di fanteria ''Gran Sasso''.
GENERALE DI DIVISIONE ALFREDO GUZZONI
E' Vice
Governatore. Compiuti gli studi nella Scuola di
Guerra prende parte al conflitto Italo-Libico del
1911. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è
Capo di Stato Maggiore nella VII e XI divisione sino
al 1918, quando verrà nominato Capo di Stato
Maggiore del III corpo d'armata. Passato poi nel
1929 al 58° reggimento di fanteria, nel 1930 viene
promosso Generale ed inviato al comando della III
brigata Alpina. Nel 1933 comanda l'Accademia
Militare di Modena sino al 1934, quando gli verrà
affidata anche XXI divisione dei Granatieri di
Sardegna. Con questa divisione prende parte alla
guerra Italo-Etiopica. Nominato nel 1936 Governatore
dell'Eritrea, l'anno successivo gli viene affidato
un nuovo gruppo: il XI corpo. Nel 1939 è il
comandante del Corpo di spedizione in Albania
(operazione OMT), per poi divenire, sempre nello
stesso anno, comandante in capo delle truppe
d'occupazione e successivamente comandante in capo
di tutte le truppe sul suolo albanese. Viene inviato
nel 1940 all'inizio di maggio a comandare la IV
armata sul fronte Alpino Francese. Lascia i campi di
battaglia nel 1941 per ricoprire la carica di
sottosegretario di stato alla guerra e sottocapo di
Stato Maggiore al posto del generale Ugo Cavallero.
Inviato nel 1942 in Sicilia, comanda la VI armata.
GENERALE DI DIVISIONE ITALO GARIBOLDI
E' comandante
della Divisione "Sabauda".
Dopo gli studi in Accademia fu nominato ufficiale
nel 1899. Partecipò alla campagna di Libia
(1911-1913) ed alla prima guerra mondiale, nel corso
della quale fu promosso due volte per meriti di
guerra e guadagnò una medaglia d'argento al valore
militare. Al termine della guerra fu presidente
della commissione di delimitazione dei confini
jugoslavi. Promosso generale, comandò l'Accademia
militare di Modena e la Scuola di applicazione di
Parma. Durante la guerra etiopica fu governatore di
Addis Abeba e capo di S.M. dell'Africa Orientale.
Nel 1940 fu nominato Governatore della Libia e dal
25 marzo al 19 luglio del 1941 fu comandante
superiore delle Forze Armate italiane in Africa. Fu
poi sostituito a causa di continui disaccordi con
Rommel. Il 10 luglio 1942 sostituì Giovanni Messe
alla testa dell' ARMIR, a causa delle continue
polemiche e del pessimismo di Messe, dalle quali il
Duce,convinto che l'Italia fascista avrebbe vinto la
guerra, era molto infastidito. Dopo alcune iniziali
vittorie,nell'aprile 1943 l'ARMIR si dovette
ritirare,soprattutto a causa del pessimo
equipaggiamento. Per il valore dimostrato,il 1°
aprile 1943 fu insignito della Croce di Ferro. Dopo
l'8 settembre fu arrestato dai tedeschi e condannato
a 10 anni di prigione.
GENERALE DI DIVISIONE FIDENZIO DELL'ORA
GENERALE DI DIVISIONE LUIGI NEGRI
E' comandante
della Divisione "Pusteria" (Alpina).
GENERALE ATTILIO TERUZZI
È comandante della divisione CC.NN.
"1° Febbraio". È nato a Milano nel 1882, fu
promosso sottotenente nel 1906. Fu tra i primi a chiedere di partecipare
alla guerra di Libia ove prese parte alle operazioni intorno a Tripoli, di
Misurata (prima medaglia di bronzo) e di Nalut. Successivamente partecipò
alla spedizione nel Fezzan (medaglia d'argento). Sul Carso combatté come
capitano con la brigata "Barletta". Nello dure giornate dell'offensiva
austriaca
del Trentino e con l'eroico 137° fanteria, iil suo coraggio rifulse sulle
alture di Monte Cimone e sulle quote torturate di Monte Zebio (seconda medaglia
d'argento con magnifica motivazione). La terza medaglia d'argento la meritò nella
tremenda giornata di Castagnevizza.Terminata la guerra tornò in Libia
come maggiore finché nel 1920 abbandonò l'esercito per dedicarsi al Fascismo.
Durante la Marcia su Roma comandò la zona dell'Emilia
e della Romagna, guidando le Legioni sino alla Capitale. Eletto deputato nel
1924, fu successivamente Sottosegretario agli Interni e Governatore della
Cirenaica dove svolse opera mirabile per la riconquista di quella Colonia.
Nominato Capo di Stato Maggiore della M.V.S.N. nel 1928, fu sempre fedele
interprete degli ordini del Duce al quale ha ora volontariamente chiesto di
recarsi in A.O. alla testa delle Camice Nere.
GENERALE DI DIVISIONE ALESSANDRO TRADITI
È comandante, la divisione CC.NN.
"III Gennaio". È nato Oneglia il 5 maggio
1878. Proviene dai corsi della Scuola Militare di Modena, dalla quale uscì
sottotenente di cavalleria a vent'anni. Ha percorso la carriera nell'arma di
provenienza e nel corpo di Stato Maggiore. La sua ardimentosa attività
durante la grande guerra quale capo di Stato Maggiore di grandi unità, fu
premiata con una medaglia d'argento al valor militare e la croce di cavaliere
nell'Ordine Militare di Savoia. Ha conseguito nel 1934 la promozione a
generale di divisione.
GENERALE DI DIVISIONE ENRICO RICCARDI
Il generale Riccardi, comandante la divisione di fanteria
"Assietta",
è nato a Pavia il 30 ottobre 1878. Nominato sottotenente a vent'anni, ha
percorso la carriera nell'arma di artiglieria e nel corpo di Stato Maggiore.
Durante la guerra 1915-18, cui prese parte ininterrottamente fin dall'inizio,
fu intelligente ed apprezzato capo di Stato Maggiore di grandi unità, Dopo
la guerra fu segretario del Consiglio dell'Esercito, comandante di
reggimento d'artiglieria, capo di Stato Maggiore del R. corpo truppe coloniali della Tripolitania, capo dell'Ufficio coordinamento nel Ministero
della Guerra, dando ovunque prove di alta capacità e di operosità efficace.
Col grado di generale di brigata ha comandato l'artiglieria del corpo
d'armata di Alessandria ed ha retto la carica di capo di S. M, dell'armata
di Torino. Generale di divisione dall'aprile 1933, decorato di due medaglie
d'argento e della croce di guerra al valor militare.
GENERALE DI BRIGATA NINO SALVATORE VILLA SANTA
Il generale Villa Santa ha il comando della divisione di fanteria "Gavinana".
È
nato a Cagliari il 9 giugno 1884. Si arruolò volontario nel 1902 e nel 1904,
dopo i corsi dell'Accademia Militare di Modena, fu nominato sottotenente di
fanteria. Superò i corsi della Scuola di Guerra nel 1914, che aveva interrotti nel 1911
per prendere porte allo campagna italo-turca al comando di un plotone di fanteria. La sua valorosa condotta (fu ferito presso Zuara il 15 agosto
1912) lo premiata con la promozione a capitano per merito di guerra. Durante
la guerra 1915-18 prestò servizio di Stato Maggiore presso il comando della
31a e 16a divisione; del VI corpo d'armata; della 23a, 45a. 4a e 22a
divisione, della III armata. Fu segretario di S.A.R. il Duca d'Aosta per
diversi anni; dal 1927 al 1929 comandante l'83° reggimento fanteria e
successivamente fu capo di Stato Maggiore del corpo d'armata di Verona. Promosso generale
di
brigata passò a comandare la 28a brigata di fanteria. Dopo aver
disimpegnato in Firenze la carica di ispettore di mobilitazione della
divisione di fanteria "Gavinana", gli fu affidato il comando della 19a brigata di fanteria È
decorato della croce di cavaliere e di ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia,
di quattro medaglie d'argento e della croce di guerra al valor militare.
GENERALE DI BRIGATA UMBERTO SOMMA
È comandante la divisione CC.NN. "XXVIII Ottobre". È nato a Pistola il 20
novembre
1878. Attratto dalla passione delle armi nel 1896 si arruolò volontario conseguendo nel 1903 la nomina a sottotenente di fanteria. Nel marzo 1912
fu
destinato in Libia e vi rimase fino al dicembre 1914, meritando una medaglia di
bronzo al valor militare. Entrato guerra il 23 maggio 1915 col grado di capitano,
fu addetto al servizio di Stato Maggiore; nell'ottobre 1916 prese il comando di un battaglione del
128° reggimento di fanteria. Per la condotta tenuta nella
battaglia del Cuk-Vodice del maggio 1917, in cui rimase gravemente ferito,
meritò una medaglia d'argento con splendida motivazione. Fu in seguito
destinato al comando di un settore a difesa di Venezia, nella Scuola Centrale di
fanteria, dell'83° reggimento fanteria e del distretto militare di Pistoia.
Promosso generale di brigata nel febbraio 1932 fu dapprima comandante l'8a
brigata di fanteria (Parma), quindi addetto all'Ispettorato della fanteria.
GENERALE DI DIVISIONE AIMONE CAT
E' comandante
l'Aviazione in A.O.
GENERALE DI BRIGATA SISTO BERTOLDI
E' comandante
della Divisione "Peloritana"
GENERALE DI DIVISIONE ENRICO BOSCARDI
E' comandante
della Divisione CC.NN. "Tevere"
GENERALE DI
BRIGATA RENZO DALMAZZO
E' comandante
della 2a Divisione Eritrea
GENERALE DI
BRIGATA GUGLIELMO NASI
E' comandante
della Divisione "Libia". Ha costruito la
sua carriera tutta nell'Africa
Orientale Italiana. Comandante del 3°
artiglieria nel
1924, l'anno
dopo è nominato
addetto militare a
Parigi dove rimane per 3 anni fino al
1928. Nel 1928 è inviato nelle colonie
africane in qualità di Capo di Stato Maggiore
delle truppe coloniali dove è nominato
vice-governatore della
Cirenaica dal
1934 al
1935, governatore dell'Harar
dal
1936 al
1939, dello
Scioa nel
1939-40
(cumulandola con quella di vice governatore dell'AOI).
La sua politica di governo era caratterizzata da una
forte azione moralizzatrice dell'amministrazione
civile e militare. Si dimostrò anche un abile
diplomatico nella gestione delle relazioni con le
diverse tribù indigene, alternando l'utilizzo della
forza con la trattativa. Sostenne, inoltre, il
viceré
Amedeo d'Aosta nella sua azione di collaborazione
con i notabili, inclusi i dissidenti, e di
avvicinare le popolazioni etiopi.
GENERALE DI
BRIGATA GUSTAVO PESENTI
E' comandante
della 1a Divisione Eritrea
GENERALE DI
BRIGATA LUIGI FRUSCI
E' comandante
delle Truppe indigene in Somalia. Generale di corpo
d’Armata, già Comandante delle truppe coloniali in
Somalia. Fu Governatore dell’Asmara e dell’Eritrea e
venne promosso due volte per merito di guerra.
Combatté in Libia, Spagna, Tripolitania; a Cheren,
tra l’altro, salvò l’onore delle armi italiane.
Cavaliere Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia,
insignito di medaglia d’argento e della croce di
guerra italiana e spagnola.
GENERALE DI
BRIGATA AEREA FERRUCCIO RANZA
E' comandante
l'Aviazione in Somalia
AMMIRAGLIO DI DIVISIONE PIETRO BARONE
E' comandante
della base navale di Massaua
GENERALE DI BRIGATA EMILIO GARAVELLI
E' comandante
Superiore l'Artiglieria in A.O.
MINISTRO PLENIPOTENZIARIO PIERO PARINI
E' comandante della 221a Legione CC.NN.
Fasci Italiani all'Estero della Divisione CC.NN.
"Tevere". Proviene dal giornalismo ed è tuttora una
delle forze giovani del Regime, amico intimo di
Filippo Corridoni seguì con lui e con ansia il
dramma intimo di Mussolini allo scoppio della guerra
e fu nel gruppo degli interventisti milanesi che
seguivano Mussolini e Corridoni. Fu arrestato due
volte nelle manifestazioni di Milano dell'aprile
1914, qualche mese dopo lo scoppio della nostra
guerra fu inviato al fronte col 2° Reggimento
Fanteria di stanza a Udine e nel quale si erano
arruolati tutti gli irredentisti triestini da
Slataper a Luzzatti. Dopo un anno di guerra in
Fanteria sul Carso e a Santa Maria di Tolmino passò
in aviazione e conseguì il brevetto di pilota di
idrovolanti nel 1916. Nell'inverno del 1916 fu a
Venezia in quella squadriglia di bombardamento e a
Porto Corsini e nel 1917 fu inviato, dopo un grave
incidente di volo nel quale rimase ferito, come
osservatore in una squadriglia di Marina per la
difesa del traffico navale a Palermo. Dopo due mesi
ebbe nel Golfo di Palermo un altro incidente
gravissimo di volo e fu ricoverato in ospedale dove
rimase per tre mesi. Esonerato dal volo perché
minorato fisicamente è destinato ai servizi
sedentari al Deposito Aviatori di Torino, ma dopo
due mesi chiede di essere rinviato in squadriglia.
Scartato alla visita chiede di ritornare in Fanteria
ed è destinato alla Brigata Novara che raggiunge sul
Piave pochi giorni prima dell'avanzata di Vittorio
Veneto, alla quale partecipa come comandante di
Compagnia. Ritornato a Milano è nominato capo
cronista della "Perseveranza" ed è membro
dell'Associazione Nazionalista. Nel Gennaio 1920 si
iscrive al Fascio di Milano e nel Febbraio del 1922
Mussolini gli concede l'onore di entrare nella
redazione del Popolo d'Italia dove assume l'incarico
di cronista. Dopo la Marcia su Roma gli viene
affidato l'ufficio del servizio estero del Popolo
d'Italia e per incarico di Arnaldo Mussolini visita
numerosi Stati europei e partecipa a tutte le
conferenze internazionale dal 1923 al 1927. Nel 1928
è nominato Regio Console d'Italia e destinato ad
Aleppo, in Siria, ma mentre sta per imbarcarsi è
nominato Segretario Generale dei Fasci all'Estero.
Nel 1930 è nominato Direttore Generale degli
Italiani all'Estero e delle Scuole e Console
Generale di 1a Classe. Nell'Agosto 1932 è
nominato Ministro Plenipotenziario ed assume anche
la direzione generale del Lavoro Italiano
all'estero.
GENERALE DI BRIGATA G. SCARAMPI
DEL CAIRO
E'
comandante Artiglieria C. A. Eritreo
GENERALE DI BRIGATA ANNIBALE
BERGONZOLI
E' comandante
delle Truppe Celeri in Somalia. Combatté per 30 anni
nelle file dell'esercito (1911-1941)
in diverse guerre: nelle due guerre mondiali, nella
guerra di Libia (1911-12),
nella guerra della riconquista della Libia (1919-31),
nella
guerra d'Etiopia (1935-36),
dove si distinse brillantemente nella conquista
della città etiopica di
Neghelli e nella
guerra civile spagnola (1936-1939) dove comandò
la Divisione d'Assalto Littorio. Dotato di barba
fluente, i suoi soldati lo soprannominarono "barba
elettrica", per il grande coraggio che dimostrava in
battaglia. Iniziò con il grado di
sottotenente sino a giungere al grado di
generale di corpo d'armata; fu decorato di una
Medaglia d'Oro al Valor Militare nella guerra
civile spagnola (battaglia di Santander, 1937), di
due medaglie d'argento al V.M., di una medaglia di
bronzo al V.M e di una promozione sul campo per
meriti di guerra.
GENERALE DI BRIGATA VINCENZO TESSITORE
E' vice
comandante della Divisione CC.NN. "3 Gennaio"
LUOGOTENENTE
GENERALE ACHILLE STARACE
Comandante della Colonna
Occidentale. Partecipò con coraggio alla
Prima Guerra Mondiale, dove divenne
ufficiale dei
bersaglieri ed ottenne due croci al
valor militare, oltre a numerosi
riconoscimenti anche dall'esercito
francese. Si sposò presto, lasciando
la moglie sempre a
Gallipoli, per tutto il seguito
della carriera; pare che questo
particolare sia poi stato spunto di
malevole insinuazioni circa la sua
potenza virile, fatte circolare da altri
gerarchi con probabile intento di
danneggiarlo dal punto di vista della
reputazione privata e politica. Dopo
aver aderito in gioventù alla
Massoneria, nel primo dopoguerra
Starace divenne un fedelissimo di
Benito Mussolini, tanto che sarebbe
stato sarcasticamente definito, anche
dalla sua stessa figlia, come "l'uomo
che respirava per ordine del duce". Da Mussolini ricevette l'incarico di
radicare il
fascismo nel
Trentino Alto Adige. Negli anni del
primo dopoguerra Starace fu fondatore
del Fascio di
Trento nel
1920, vicesegretario del
Partito Nazionale Fascista nel
1921, ispettore per la
Sicilia nel
1922 e deputato nel
1924. Nel
1935 partecipò come volontario alla
guerra d'Etiopia, sulla cui
esperienza pubblicò due anni dopo il
libro "La marcia su
Gondar".
GENERALE DI BRIGATA FERDINANDO CONA
Sottocapo di Stato
Maggiore in A.O.
GENERALE DI BRIGATA MANLIO RAIMONDO
(Non si hanno notizie
dell'incarico ricoperto. NdA)
GENERALE DI BRIGATA ORESTE MARIOTTI
Comandante della Brigata
Eritrea
GENERALE DI BRIGATA LUIGI DE BIASE
Vice Comandante della
Divisione "Sabauda"
GENERALE DI BRIGATA AEREA VITTORIO MARCHESI
Capo si Stato Maggiore del
Comando Aeronautico in A.O.
GENERALE DI BRIGATA AMEDEO COUTURE
Comandante Zona Bassopiano
Occidentale
GENERALE DI BRIGATA BENEDETTO FIORENZUOLI
Comandante Artiglieria I
Corpo d'Armata
GENERALE DI BRIGATA ALESSANDRO RICAGNO
(Non si hanno notizie
dell'incarico ricoperto. NdA)
GENERALE DI BRIGATA DOMENICO LABRUNA
Comandante Artiglieria IV
Corpo d'Armata
GENERALE DI BRIGATA OSVALDO GIACHINO
Vice Comandante della
Divisione "Gran Sasso"
GENERALE DI BRIGATA GIOVANNI MESSE
Vice Comandante della
Divisione "Cosseria". Nel 1910, dopo aver
frequentato il corso di promozione speciale per
sottufficiali a
Modena, venne promosso
sottotenente di
fanteria. Inviato in
Libia, nell'ambito della
guerra Italo-Turca, partecipò a diversi scontri
nella zona di
Tripoli dove guadagnò sul campo le prime
decorazioni, ma venne rimpatriato nel settembre del
1912 per motivi di salute. Rimessosi e promosso
tenente nel
1913 venne assegnato al III Battaglione dell'84°
Reggimento di fanteria di stanza in Libia. Promosso
ulteriormente capitano il
17 novembre
1915, Messe venne rimpatriato alla fine del
1916 per partecipare, sul
fronte italiano, alla
prima guerra mondiale. Durante la prima guerra
mondiale Messe combatté con diversi reparti di
arditi rimanendo ferito due volte, meritando diverse
onorificenze per il coraggio dimostrato ed ottenendo due
promozioni (a
maggiore e
tenente colonnello) per «merito di guerra». Finita
la guerra, nel
1919, Messe venne assegnato al Deposito di
Padova che lasciò per partecipare alle operazioni in
Albania nel
1920, quando questa nazione cercò di rendersi
indipendente dal protettorato italiano. Rientrato in
Italia nel
1923, venne nominato aiutante di campo effettivo del
sovrano
Vittorio Emanuele III: dopo quattro anni venne
promosso
colonnello e nominato aiutante di campo onorario.
Messe ottenne il comando del 9°
Reggimento
Bersaglieri che mantenne fino al
16 settembre
1935 quando venne promosso al comando designato
della 3ª Brigata Celere di
Verona. Dopo essere stato promosso
generale di brigata ottenne il comando effettivo
della
Brigata Celere e successivamente venne nominato
vicecomandante della
Divisione Cosseria con la quale partecipò alle
ultime fasi della campagna in
Africa Orientale durante la
conquista dell'Etiopia. Rientrò in Italia il
28 settembre
1936 e, dopo per aver ricoperto per breve tempo il
ruolo di ispettore delle Truppe Celeri, venne promosso
generale di divisione e comandante della 3ª
Divisione Celere Principe Amedeo Duca d'Aosta (la
precedente Brigata Celere nel frattempo riorganizzata
come divisione).
GENERALE DI BRIGATA FEDERICO ROMERO
Vice Comandante della
Divisione "Assietta"
GENERALE DI BRIGATA E. PITASSI MANNELLA
Comandante Artiglieria II
Corpo d'Armata
GENERALE DI BRIGATA AEREA ATTILIO MATRICARDI
Comandante della Brigata
Bombardamento Eritrea
CAPITANO DI VASCELLO
S.A.R. DUCA DI SPOLETO
Aimone
Principe di Savoia nato nel 1900 Duca di Spoleto. Uscito
nel 1916 dall'Accademia Navale di Livorno con il grado
di guardiamarina, Aimone divenne sottotenente di
vascello l'anno successivo. Impiegato in una squadriglia
di idrovolanti negli ultimi mesi della prima guerra
mondiale, fu decorato con una croce di guerra, due
medaglie di bronzo ed una d'argento. Nel 1929, organizza
una spedizione italiana sul Karakorum tentando di
scalare il K2 insieme ad Ardito Desio. Nel 1933
ricevette la promozione a capitano di corvetta e venne
trasferito al comando militare delle Isole Brioni. La
promozione a capitano di vascello arrivò il 1º marzo
1934. Il 24 dicembre 1935, con il grado di ammiraglio,
Aimone sbarcò a Massaua ed assunse il comando delle
siluranti nel Mar Rosso.