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Le forze coloniali

Ordinamento militare generale della Somalia

 

 

 

La Somalia era retta da un Governatore, il quale, come per l'Eritrea, disponeva, per la sicurezza e la difesa, di un R. Corpo di truppe coloniali della Somalia così ordinato:

a) Comando truppe, tenuto a Mogadiscio da un ufficiale superiore, che presiedeva alla disciplina, all'addestramento e all'impiego dei reparti. Comprendeva vari uffici ed aveva annessa una centuria funzionante come organo di reclutamento e reparto deposito per tutto il R. Corpo, la cui forza normalmente si aggirava in tempo di pace (nei primi anni dopo la prima guerra mondiale) sui 4.000 uomini; successivamente tale forza aumentò sino a circa 7.000 uomini.

b) Truppe: tutte indigene. Comprendevano, nel 1918, io compagnie di fanteria (di cui 1 amhara e 9 arabe); 16 sezioni mitragliatrici; 1 compagnia cannonieri. Armamento delle truppe: moschetto mod. 1870/87. Nel 1923 vennero formati 3 battaglioni sul tipo di quelli eritrei (1).

Per l'occupazione dell'Oltre Giuba fu costituito un «Corpo provvisorio d'occupazione» così formato: comando delle truppe;

  • 1 corpo di zaptiè (per il servizio di polizia);

  • 6 compagnie ascari;

  • 6 sezioni mitragliatrici;

  • 1 compagnia cannonieri;

  • 1 reparto deposito;

  • 1 autodrappello;

  • 1 sezione radio;

  • 1 squadra della Milizia.

In previsione dell'occupazione del territorio settentrionale della Somalia, con decreto n. 1551 del luglio 1925 venne autorizzata la formazione di truppe regolari in soprannumero rispetto a quelle del 1918 per il Benadir. Fu aumentato in tal modo il numero delle compagnie, le quali furono anche provviste di una sezione mitragliatrici ciascuna. Altre variazioni furono apportate nella composizione del comando truppe, nell'artiglieria e negli organi preposti ai servizi. Nel marzo-giugno 1926, il R. Corpo fu così costituito:

  • un comando truppe e un comando artiglieria (a Mogadiscio);

  • 3 battaglioni Benadir (su 4 compagnie ciascuno);

  • 4 compagnie autonome;

  • 1 compagnia presidiaria;

  • 1 centuria autonoma;

  • 1 compagnia cannonieri su 4 sezioni cammellate;

  • 6 sezioni, divenute poi 9, di artiglieria da posizione.

Nel luglio 1926, con l'annessione dell'Oltre Giuba, il «Corpo provvisorio d'occupazione» fu sciolto, e nell'agosto dello stesso anno, in conseguenza di detta annessione e della nuova sistemazione dei territori del nord, il R. Corpo venne costituito come segue:

  • 1 comando (con un ufficio S. M.);

  • 1 comando d'artiglieria;

  • 6 battaglioni di fanteria;

  • 2 squadriglie di autoblindate;

  • 1 compagnia presidiaria;

  • 1 reparto deposito (per il reclutamento degli indigeni);

  • 7 sezioni di artiglieria cammellata;

  • 1 compagnia cannonieri (con cannoni da 70/15);

  • 10 sezioni di artiglieria da posizione;

  • 1 magazzino viveri, vestiario ed equipaggiamento;

  • 1 corpo di zaptiè.

Nel 1929 (2), per necessità imposte dalle limitate disponibilità di bilancio della colonia, furono apportate alcune riduzioni alla forza del R. Corpo che venne così riordinato:

  • comando del R. Corpo truppe coloniali;

  • 4 battaglioni di fanteria indigena (su 3 compagnie fucilieri e 1 compagnia mitragliatrici ciascuno);

  • 1 squadriglia di autoblindomitragliatrici i compagnia indigena autonoma; i reparto deposito;

  • 1 comando artiglieria con relativi servizi;

  • 3 batterie cammellate indigene;

  • 1 compagnia cannonieri su 3 sezioni.

Rimaneggiamenti nell'ordinamento delle truppe si ebbero ancora nel gennaio 1931, finché, nel 1934, venne adottato il seguente ordinamento:

  • comando R. Corpo truppe coloniali della Somalia;

  • 4 battaglioni indigeni;

  • 1 reparto autonomo «Migiurtinia»;

  • 1 compagnia mezzi celeri;

  • 1 comando artiglieria e direzione del servizio;

  • 3 batterie cammellate;

  • 1 batteria autotrainata;

  • 1 compagnia cannonieri;

  • 1 autoreparto;

  • 1 compagnia deposito.

Del R. Corpo facevano parte anche le «bande armate di confine», col compito di polizia confinaria. Erano composte di irregolari indigeni, inquadrati da ufficiali e sottufficiali nazionali. Nel gennaio 1925 iniziarono il servizio sulla linea del confine abissino i gregari di nuove bande, dotati di fucile Manlicher, cartucciera, futa e turbante bianco, detto dagli indigeni «dub», donde la denominazione di «dubat» dato ai componenti di dette bande.

c) Servizi. Il R. Corpo disponeva del:

  • Servizio di sanità, con una direzione di sanità e infermerie varie.

  • Servizio di commissariato, con un ufficio del commissariato e magazzino viveri, vestiario ed equipaggiamento.

  • Servizio di artiglieria, con una direzione, un laboratorio militare e magazzini d'armamento. Personale di truppa quasi totalmente indigeno.

  • Servizio del genio, con una compagnia specialisti del genio.

  • Servizio veterinario, con un ufficio di veterinaria presso il comando del R. Corpo.

  • Servizio trasporti, con un ufficio trasporti, una sezione automobilistica (divenuta poi autoreparto) e nucleo scuola automobilisti.

  • Servizio della giustizia militare, con un tribunale militare.

d) Ai fini della circoscrizione il territorio somalo era ripartito in commissariati regionali e residenze.

La circoscrizione militare territoriale coincideva con quella amministrativa.

La forza in congedo era costituita:

  • per le forze nazionali: dagli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa in congedo residenti nella colonia;

  • per le forze indigene: dai militari indigeni congedati e che volontariamente accettavano l'inscrizione negli appositi ruoli. Anche i «dubat» delle bande armate di confine potevano, all'atto del congedamento, farsi inscrivere, volendo, nei predetti ruoli della forza in congedo.

Alla fine del dicembre 1934, per fronteggiare la grave situazione che si era determinata, dopo l'incidente di Ual Ual, con l'Impero di Etiopia, venne ordinata nella Somalia la mobilitazione, in seguito alla quale poterono essere costituiti:

  • 1 comando del R. Corpo truppe coloniali della Somalia;

  • 1 comando tattico;

  • 4 comandi di raggruppamento arabosomali;

  • 12 battaglioni arabosomali;

  • 5 reparti mitraglieri indigeni;

  • 1 comando raggruppamento bande «dubat»;

  • 6 gruppi «dubat»;

  • 1 comando artiglieria;

  • 7 batterie cammellate;

  • 1 gruppo batterie autotrainate su 3 batterie;

  • 8 sezioni con cannoni da 70/15;

  • 1 battaglione carri veloci su 3 compagnie e 1 sezione autoblindomitragliatrici;

  • 1 compagnia mista del genio;

  • 1 autoreparto;

  • 13 compagnie presidiarie;

  • servizi vari.

Terminata la campagna di guerra del 1935-36 con la conquista dell'Impero di Etiopia (ed alla quale la Somalia aveva portato il suo valido concorso), le forze armate della Somalia furono comprese, secondo una concezione unitaria del Governo di tutte le terre dell'Africa orientale italiana, nel nuovo ordinamento militare generale dell'Impero.

 

 


 

 

NOTE

(1) Con decreto n. 2 del 4 gennaio 1923 venne concesso al R. Corpo di truppe coloniali dell'Eritrea, l'uso del labaro.

(2) Con decreto n. 2626 del 29 dicembre 1927 fu concesso al R. Corpo delle truppe coloniali della Somalia l'uso della bandiera nazionale.

 

BIBLIOGRAFIA

"L'esercito italiano fra la 1a e la 2a Guerra mondiale. Novembre 1918-Giugno 1940" USSME, Roma, 1954, pagg. 166-170.




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