Ordinamento militare generale della Libia
La Libia é stata retta, ora con due Governi separati della Tripolitania e
della Cirenaica, ora con un Governo unico.
Sin dal gennaio del 1914 era stato costituito un R. Corpo di truppe
coloniali per la Tripolitania e la Cirenaica, informato al criterio che,
pur rimanendo unico l'ordinamento generale della Libia, ciascuna delle
due colonie disponesse in effetti di un proprio corpo di truppe. In base
all'ordinamento generale i reparti erano costituiti in maggioranza di
elementi indigeni, inquadrati da ufficiali italiani, e in minoranza di
elementi nazionali volontari.
Nell'agosto del 1914 e nell'aprile del 1915 era stata anche autorizzata,
tanto in Cirenaica quanto in Tripolitania, la costituzione di bande
irregolari.
Al termine della prima guerra mondiale, novembre 1918, le due colonie
libiche, della Tripolitania e della Cirenaica, erano rette da Governi
separati e indipendenti, facenti capo, come tutte le altre colonie, al
Ministero delle Colonie.
Ognuna delle due colonie aveva, per la parte militare, un proprio
comandante, dipendente dal rispettivo Governatore.
Nel giugno 1919 veniva promulgato uno statuto per la Tripolitania, e
nell'ottobre dello stesso anno identico statuto veniva promulgato per la
Cirenaica. In base a tale statuto gli indigeni delle due colonie venivano
parificati nei diritti e nei doveri ai cittadini italiani, sancendo però
il principio della non obbligatorieta del servizio militare per gli
indigeni, per i quali era ammesso soltanto l'arruolamento volontario.
Il Corpo coloniale per la Tripolitania e per la Cirenaica avrebbe dovuto
comprendere circa 25.000 uomini, dei quali circa 14.000 in Tripolitania e
11.000 in Cirenaica. Armamento: il fucile o moschetto mod. 1891, pezzi di
piccolo calibro, bombe.
Nel 1923 (1), i Corpi delle truppe coloniali della Tripolitania e
della Cirenaica furono ordinati nel modo che segue.
Tripolitania. Il R. Corpo coloniale comprendeva:
a) Comandi. Vi era il comando del R. Corpo, dal quale dipendevano:
-
un comando delle truppe del sud tripolitano e un comando della zona
orientale;
-
il comando di cavalleria;
-
il comando di artiglieria;
-
il comando del genio;
-
le direzioni dei singoli servizi.
b) Truppe. Ve ne erano nazionali e indigene, ordinate in:
-
1 divisione (2) carabinieri, con scuola allievi zaptiè per libici ed eritrei; aveva il compito di
provvedere al servizio di polizia e d'istituto
nel territorio mediante compagnie, tenenze e stazioni;
-
2 battaglioni cacciatori, composti di truppe nazionali volontarie;
-
6 battaglioni indigeni libici, impiegati essenzialmente come unità mobili;
-
6 battaglioni eritrei misti, impiegati anch'essi come unità mobili;
-
1 legione libica della Milizia, su 2 coorti;
-
1 squadriglia di autoblindomitragliatrici ;
-
1 deposito coloniale (comprendeva 1 comando, 1 compagnia e tappa per truppe
nazionali, 1 compagnia e tappa per truppe indigene, 1 plotone invalidi, 1
musica, 1 ufficio imbarchi);
-
4 gruppi sahariani (erano unità di fanteria libica montata su mehara e
cammelli, incaricate di provvedere al servizio di polizia e sorveglianza
all'interno, specialmente nelle zone desertiche);
-
7 squadroni savari (erano unità di cavalleria libica, con salmerie
cammellate, impiegate come cavalleria ordinaria);
-
1 squadrone spahis (era una unità di cavalleria libica, equipaggiata e
addestrata all'indigena, e incaricata normalmente del servizio di polizia);
-
3 batterie libiche someggiate, impiegate come unità mobili;
-
4 compagnie cannonieri, ciascuna con un numero vario di sezioni da posizione
per l'armamento dei fortini;
-
3 compagnie del genio, comprendenti zappatori, minatori, telegrafisti e
specialisti;
-
1 sezione radiotelegrafisti, incaricata di gestire la rete radiotelegrafica
della colonia.
-
Vi erano inoltre come truppe irregolari:
-
1 gruppo di polizia a cavallo irregolare;
-
2 gruppi ausiliari irregolari;
-
1 gruppo sahariano irregolare.
c) Servizi. Comprendevano il:
-
Servizio sanitario, con una direzione di sanità militare, 1 compagnia
di sanità, 1 farmacia, 1 ospedale coloniale e infermerie varie.
-
Servizio di commissariato, con una direzione di commissariato
militare, 1 compagnia di sussistenza e stabilimenti vari.
-
Servizio d'artiglieria, con una direzione del servizio d'artiglieria,
dipendente dal comando d'artiglieria e avente, come organi esecutivi,
laboratori e magazzini vari.
-
Servizio del genio, con una direzione del servizio del genio,
dipendente dal comando del genio e avente, come organi esecutivi, 1
magazzino, 1 laboratorio e uffici staccati vari.
-
Servizio dei trasporti, con i compagnia treno libica per i trasporti
a traino animale e 1 autogruppo per i trasporti a traino meccanico.
-
Servizio tappa, incaricato di provvedere al movimento e avviamento di
uomini, quadrupedi e mezzi, con comandi di tappa vari.
-
Servizio veterinario, con una direzione di veterinaria e infermeria
quadrupedi.
-
Servizio della giustizia militare, con un tribunale militare
coloniale.
d) Ai fini della circoscrizione militare territoriale la Tripolitania era
divisa in zone, sottozone e presidi.
La forza in congedo comprendeva:
-
ufficiali, sottufficiali e militari di truppa nazionali in congedo
residenti in colonia;
-
cittadini libici che avevano prestato servizio volontario e inscritti,
all'atto del congedamento, nei ruoli della forza in congedo;
-
cittadini libici atti alle armi, obbligati a prestare servizio, come
regolari o irregolari, solo in caso di mobilitazione.
Cirenaica. Il R. Corpo coloniale comprendeva:
a) Comandi. Vi era il comando delle truppe della Cirenaica, dal quale
dipendevano il comando di cavalleria, il comando di artiglieria, il comando
del genio, le direzioni dei vari servizi.
b) Truppe: ve ne erano nazionali e indigene, ordinate come segue:
-
1 divisione carabinieri, con scuola allievi zaptié per gli elementi
indigeni; aveva il compito di assicurare il servizio di polizia e d'istituto
nel territorio della colonia; vi faceva parte anche 1 squadrone di manovra;
-
3 battaglioni cacciatori, formati con elementi nazionali volontari;
-
1 battaglione indigeno libico, impiegato come unità mobile;
-
5 battaglioni eritrei misti, impiegati come unità mobili;
-
1 legione libica della Milizia, su 2 coorti;
-
1 squadriglia di autoblindomitragliatrici ed automezzi armati;
-
1 deposito coloniale, che aveva il compito di provvedere alla
amministrazione dei reparti coloniali, alla matricola delle truppe di
colore, al servizio di tappa per i militari in transito, e comprendeva 1
compagnia nazionale e 1 compagnia indigeni;
-
3 squadroni savari, composti di indigeni e impiegati come cavalleria;
-
3 compagnie cannonieri, fisse, impiegate per l'armamento delle piazze e dei
fortini;
-
1 batteria libica someggiata;
-
1 batteria eritrea someggiata;
-
2 compagnie del genio, che comprendevano zappatori, minatori e telegrafisti;
-
1 sezione radiotelegrafisti;
-
1 squadrone meharisti.
-
Vi erano inoltre 5 bande irregolari a cavallo.
c) Servizi. Comprendevano il:
-
Servizio sanitario, con una direzione di sanità, infermerie
presidiarie e depositi vari di materiale sanitario.
-
Servizio di commissariato, con una direzione di commissariato, una
compagnia di sussistenza e magazzini vari. Il personale di truppa era
prevalentemente libico.
-
Servizio d'artiglieria, con una direzione del servizio, una officina,
magazzini, depositi munizioni, ecc.
-
Servizio del genio, con una direzione del servizio, un parco
materiali e sezioni staccate del genio.
-
Servizio veterinario, con un ufficio di veterinaria e infermeria
presidiaria. Personale prevalentemente libico.
-
Servizio dei trasporti, con 1 reparto treno per i trasporti a traino
animale e 1 autogruppo per i trasporti a traino meccanico.
-
Servizio di tappa, con vari comandi tappa.
-
Servizio della giustizia militare, con un tribunale militare
coloniale.
d) Ai fini della circoscrizione militare territoriale il territorio era
diviso in settori, zone, sottozone e presidi.
La forza in congedo comprendeva:
-
ufficiali, sottufficiali e militari di truppa nazionali in congedo residenti
in colonia;
-
militari indigeni congedati che volontariamente accettavano l'inscrizione
nei ruoli della forza in congedo.
Una commissione del Ministero delle Colonie, nel 1924, studiò e formulò un
progetto di riordinamento delle truppe coloniali, per cercare di
organizzare in un tutto armonico i Corpi coloniali, pur mantenendo
l'autonomia e la fisionomia caratteristica di ciascuno di essi.
In tale circostanza furono messe in rilievo l'importanza e la funzione della
base coloniale di Siracusa e del deposito truppe coloniali di Napoli. Per i
quadri ufficiali appartenenti ai ruoli coloniali, nella considerazione che
in colonia venivano sottoposti a sforzi e disagi superiori a quelli del
territorio nazionale, furono proposti limiti di età alquanto ridotti.
Con decreto legge n. 99 del 24 gennaio 1929 (riportato dalla G.U. n. 33 dell'8 febbraio e dalla circ.105 G.M. 1929), venne
istituito
un
Governo unico della Tripolitania e della Cirenaica, con un Governatore e un Vice Governatore. Al Governatore fu
data facoltà di trasferire temporaneamente reparti regolari e irregolari,
nonché servizi, da una colonia all'altra, per poter addivenire, con unità di
vedute, alla soluzione dei problemi più importanti concernenti l'assetto
militare e politico della Libia.
Dal 1929 al 1935 si ebbero varianti negli ordinamenti e nella composizione
delle unità della Tripolitania e della Cirenaica, le quali possono così
riassumersi:
Tripolitania. In vista delle operazioni risolutive che si intendevano
intraprendere verso sud, nel 1929 vennero costituite nuove unita
sahariane, adatte, per la loro mobilità ed autonomia, a manovrare su
terreni desertici.
Alla fine del 1931 si addivenne a un riordinamento del R. Corpo truppe
coloniali che fu così costituito:
-
1 comando del R. Corpo truppe coloniali;
-
1 divisione di carabinieri;
-
1 battaglione cacciatori e deposito coloniale;
-
4 battaglioni libici;
-
2 battaglioni eritrei e i compagnia autonoma eritrea;
-
7 gruppi sahariani;
-
1 comando di cavalleria, con 2 squadroni savari e 3 gruppi spahis;
-
1 comando di artiglieria, con i gruppo libico cammellato (su 3 batterie), 2
compagnie cannonieri libiche, 2 sezioni di artiglieria sahariane, i
compagnia treno libica, i sezione rifornimento quadrupedi;
-
1 comando del genio, con i compagnia radiotelegrafisti, i compagnia
specialisti, i compagnia telegrafisti, i compagnia mista del genio;
-
1 gruppo squadriglie autoblindo;
-
1 autogruppo.
I servizi rimasero fondamentalmente organizzati come prima.
Il territorio, ai fini della circoscrizione, venne diviso in 4 zone, 8
sottozone, 4 presidi e 2 comandi di tappa.
Successivamente, furono costituite anche «compagnie meharisti del Fezzan».
Cirenaica. Anche in Cirenaica, nel 1930, in vista delle operazioni
per l'occupazione dell'oasi di Cufra, si volle procedere a un riordinamento
approntando delle unità sahariane, ben adatte allo scopo. Furono sciolti gli
squadroni meharisti che si erano intanto costituiti, e con gli elementi
selezionati vennero formati 2 gruppi, cui, dopo la occupazione di Cufra, si
aggiunse per breve tempo, nel 1931, un terzo gruppo. Il I e il II gruppo
vennero in seguito disciolti.
Altre varianti di non grande rilievo si ebbero ancora, finché, nel 1935, il
Corpo truppe coloniali della Cirenaica venne assorbito da quello della
Libia.
Nel 1935, infatti, con decreto n. 2016 del 12 settembre (riportato dal n.
281 G.U. e dalla circ. 933 G.M. 1935), Regi Corpi di truppe coloniali
della Tripolitania e della Cirenaica vennero riuniti in un solo R. Corpo
che assunse la denominazione di «R. Corpo di truppe coloniali della
Libia», così ordinato:
a) Comandi, con:
-
1 comando del R. Corpo di truppe coloniali della Libia, con sede a Tripoli;
-
1 comando militare della Libia orientale, con sede a Bengasi;
-
1 comando di artiglieria della Libia; i comando del genio della Libia.
b) Truppe, con:
-
carabinieri: ordinamento e organico da determinarsi con provvedimento a
parte, in relazione alla necessità di assicurare il servizio di polizia e di
istituto in tutta la Libia;
-
2 reggimenti di fanteria d'Africa, costituiti ciascuno da 1 comando, 1
battaglione cacciatori carristi, 1 battaglione della Milizia permanente e i
deposito coloniale;
-
5 reggimenti di fanteria coloniale, costituiti ciascuno da 1 comando, un
numero vario di battaglioni e 1 deposito territoriale con eventuale deposito
succursale;
-
1 deposito truppe sahariane;
-
7 gruppi sahariani;
-
2 compagnie autosahariane;
-
3 compagnie presidiarie;
-
1 plotone presidiario;
-
2 gruppi di squadroni di cavalleria coloniale, costituiti ciascuno da 1
comando e un numero vario di squadroni savari o spahis;
-
2 reggimenti di artiglieria coloniale, costituiti ciascuno da 1 comando, un
numero vario di gruppi e 1 deposito territoriale con eventuale deposito
succursale;
-
1 reggimento genio, costituito da i comando, un numero vario di battaglioni
e 1 deposito territoriale con eventuale deposito succursale.
c) Distretti militari, nel numero di 2: 1 con sede a Tripoli e
1 con
sede a Bengasi.
d) Servizi, con:
-
Servizio di sanita: 1 direzione di sanità militare della Libia in
Tripoli (con annessa farmacia e magazzino materiale sanitario); 1 ufficio di
sanità in Bengasi; 1 compagnia di sanità; 1 sezione staccata di magazzino
materiale sanitario e farmaceutico a Bengasi.
-
Servizio di commissariato: 1 direzione di commissariato della Libia
con sede a Tripoli e una sezione staccata a Bengasi, ed eventuali uffici
dipendenti; 1 compagnia di sussistenza; stabilimenti vari.
-
Servizio di artiglieria: 1 direzione di artiglieria della Libia con
sede a Tripoli e una sezione staccata a Bengasi, e magazzini e laboratori
dipendenti.
-
Servizio del genio: 1 direzione del genio della Libia con sede a
Tripoli e una sezione staccata a Bengasi, e uffici e magazzini dipendenti.
-
Servizio automobilistico: 1 centro automobilistico della Libia
comprendente 1 comando, 2 gruppi di cui i permanentemente distaccato a Bengasi, officine, magazzini e depositi materiali.
-
1 centro rifornimento quadrupedi.
Complessivamente l'organico dei militari di truppa del nuovo ordinamento era
stabilito in 18.356 uomini (5.339 nazionali 13.017 indigeni).
Con la fusione dei due Corpi di truppe coloniali della Tripolitania e della
Cirenaica si ebbe così un ordinamento unitario fondamentale, dal quale
presero le mosse gli ordinamenti successivi.
Durante la preparazione e lo svolgimento della campagna di Etiopia in Africa
orientale (3 ottobre 1935 - 9 maggio 1936), l'organizzazione
militare della Libia venne largamente incrementata e potenziata, con un
aumento negli effettivi sia delle truppe nazionali, sia delle truppe di
colore, in relazione alle funzioni e ai compiti strategici e logistici
assegnati alla Libia. Strategicamente la Libia doveva costituire una
minaccia potenziale e immanente contro eventuali nemici che avessero voluto
ostacolare e impedire movimenti e operazioni per l'attuazione della
campagna; logisticamente doveva rappresentare un vero serbatoio di uomini,
ben adatti e acclimatati con le regioni africane, e di mezzi efficienti.
Tanto nella fase preparatoria quanto nella fase esecutiva della campagna, in
Libia vennero avviate dall'Italia nuove unità; nuovi reparti furono anche
costituiti, e un movimento notevole di uomini e mezzi da e per la Libia
caratterizzò quel periodo, in cui non poche unità vennero, attraverso
l'Africa settentrionale, smistate e inviate in Africa orientale.
In particolare:
a) Nella fase preparatoria della campagna di Etiopia, si
provvide a completare gli apprestamenti difensivi e l'organizzazione
logistica della colonia libica, e a costituire e mobilitare nuove unità.
Tra le nuove unità costituite vi fu la divisione indigena «Libia I»,
destinata poi in Africa orientale.
Vi furono inoltre tre divisioni di fanteria l'«Assietta», la «Cosseria» e la
«Metauro» le quali vennero mobilitate, con una formazione speciale (i), nel
territorio nazionale e inviate nel settembre 1935 in Libia, allorché la
situazione sembrò troppo gravida di pericoli per quella colonia. Più tardi,
quando la situazione sembrò meno oscura, una delle tre divisioni - la
«Metauro» - venne rimpatriata.
Oltre alle tre divisioni anzidette, fu mobilitato, sempre per la Libia,
anche il XXI battaglione carri d'assalto.
b) Nella fase operativa della campagna, allo scopo di
garantire l'integrità delle nostre colonie in Africa settentrionale e, nello
stesso tempo, assicurare l'alimentazione operativa in Africa orientale, si
provvide a:
-
mobilitare in territorio nazionale una divisione motorizzata - la
«Trento», di recente costituzione e ad inviarla sollecitamente in Libia,
completandola sul posto;
-
costituire e completare la divisione «Eritrea» con battaglioni
provenienti anche dalla Somalia;
-
ricostituire la divisione «Assietta», inviata in Africa orientale, con
un'altra, la quale assunse la denominazione di «Assietta II»;
-
costituire una divisione della Milizia, col nominativo di «Cirene» e con
formazioni speciali, su 4 gruppi di battaglioni (ogni gruppo su 4
battaglioni), con i batteria d'accompagnamento per gruppo, e i reggimento di
artiglieria su 2 gruppi autoportati da 75/27, oltre ai servizi;
-
costituire un comando di corpo d'armata L. B. (3);
-
inviare dalla madrepatria l'81° reggimento fanteria, i
battaglione per i reggimenti motorizzati già in sito, i battaglione carri
armati leggeri, 3 gruppi di artiglieria, 3 sezioni antiaeree da 20 mm., 3
plotoni cannoni da 65/17 con proietti anticarro, personale per 80 batterie
di vario calibro, 1 battaglione genio zappatori-artieri, 3 compagnie del
genio telegrafisti e radiotelegrafisti, 35 stazioni e posti radio, reparti
vari, 1 autoreparto, nonché una ingente quantità di materiali, dotazioni di
viveri, munizioni, carburanti, ecc.
Terminata la campagna di Etiopia, le forze in Libia vennero contratte e
riordinate. Alcune unità furono gradualmente sciolte; altre unità,
nazionali, furono rimpatriate.
Nel 1937, in relazione alla situazione che si era venuta a creare nel bacino
del Mediterraneo nei confronti dell'Inghilterra e della Francia, si
procedette ad una riorganizzazione delle forze armate della Libia allo scopo
di potenziare l'apprestamento militare di quella colonia nel quadro delle
esigenze operative più presumibili.
Si cominciò con l'istituire (decreto-legge n. 976 del 12 aprile, riportato
dalla circ. 476 G. M. 1937) un «Comando superiore delle forze armate
dell'Africa settentrionale», dal quale dipendevano tutte le forze
terrestri, navali ed aeree stanziate nel territorio e nelle acque
territoriali della Libia.
Vennero quindi costituiti in Italia ed inviati in Libia 2 corpi d'armata,
su 2 divisioni ciascuno:
- il XX, con le divisioni «Sabratha» e «Sirte», destinato in
Tripolitania;
- il XXI, con le divisioni «Cirene» e «Marmarica», destinato in Cirenaica.
Le divisioni furono dislocate con il seguente ordine: la «Sabratha» nel Garian; la «Sirte»
nella zona di Misurata; la «Cirene» nella zona di Barce; la «Marmarica»
nella zona di Derna (4).
Forza complessiva dei due corpi d'armata, intorno a 40.000 uomini. Nel
complesso, alla fine del 1937 le forze del'Esercito insieme con
le truppe libiche assommavano a 60.000 uomini circa.
Nel 1938, con decreto n. 1327 del 1° luglio (inserito nella G.U. n. 202 del
5 settembre stesso anno e riportato dalla circ. 635 G.M. 1938), le truppe
libiche vennero ordinate in:
- R. Corpo truppe libiche;
- Forze del Territorio militare del sud.
Il
«R. Corpo truppe libiche» comprendeva:
a) Comandi: 1 comando R. Corpo truppe libiche con sede a Tripoli (con
comandi di artiglieria e del genio); 1 comando truppe libiche della Libia
orientale con sede a Bengasi; 2 comandi di fanteria libica; 1 comando di
cavalleria libica.
b) Truppe:
-
fanteria libica, con: 8 battaglioni libici; 1 compagnia
mitraglieri presidiaria libica; 4 compagnie automitragliatrici libiche; 1
compagnia scuola graduati libici; 2 depositi di fanteria libica; reparti
libici per il presidio delle opere;
-
cavalleria libica, con 1 gruppo squadroni spahis; 1 gruppo squadroni savari;
1 deposito di cavalleria libica;
-
artiglieria libica, con 8 gruppi di artiglieria libica delle varie
specialità; 2 depositi di artiglieria libica;
-
genio militare libico, con 2 battaglioni del genio militare libico; 1
deposito del genio militare libico.
c) Distretti militari: rimasero nel numero di 2, ciascuno con i
compagnia distrettuale.
d) Servizi:
-
Servizio di sanità, con 2 sezioni libiche del servizio sanitario
militare (una a Tripoli e l'altra a Bengasi) e 2 plotoni di sanità militare
libica.
-
Servizio di commissariato, con 2 sezioni libiche del servizio di
commissariato (una a Tripoli e l'altra a Bengasi); 2 plotoni di sussistenza
militare libica; stabilimenti vari.
-
Servizio di artiglieria, con 2 sezioni libiche del servizio di
artiglieria (una a Tripoli e l'altra a Bengasi); magazzini e laboratori di
artiglieria libica.
-
Servizio del genio, con 2 sezioni libiche del genio militare (una a
Tripoli e l'altra a Bengasi); uffici e magazzini del genio militare libico.
-
Servizio automobilistico, con 2 sezioni libiche del servizio
automobilistico (una a Tripoli e l'altra a Bengasi); 2 autogruppi; officine,
magazzini e depositi di materiali.
-
Un centro rifornimento quadrupedi.
Le « Forze del Territorio militare del sud» comprendevano:
a) Comandi: 1 comando del Territorio militare del sud.
b) Truppe:
-
1 battaglione sahariano (su i reparto comando e 4
compagnie);
-
1 compagnia meharisti del Fezzan;
-
1 compagnia libica presidiaria
della Giofra.
-
Al battaglione sahariano erano assegnati per l'impiego reparti
dell'aviazione di presidio coloniale.
c) Servizi:
-
1 centro amministrativo del Territorio militare;
-
1
sezione autonoma di sanità militare;
-
1 sezione autonoma di commissariato
militare;
-
1 sezione autonoma di artiglieria; servizio autonomo del genio
militare;
-
servizio autonomo automobilistico; 1 sezione autonoma di
veterinaria militare.
Complessivamente le truppe del R. Corpo truppe libiche e delle forze del
Territorio militare del sud ammontavano a poco più di 12.000 uomini (2672
graduati e soldati nazionali, e 9556 graduati ed ascari libici).
L'ordinamento - da attuarsi gradualmente - andava in vigore sotto la data
del 1° marzo 1938 (5).
In definitiva, alla fine del 1938 esistevano in Libia:
- 2 corpi d'armata,
ciascuno su 2 divisioni metropolitane, oltre alle truppe di corpo d'armata;
tali truppe potevano eventualmente venire raggruppate in una armata;
- il R. Corpo truppe libiche e le forze del Territorio militare del sud, con
l'ordinamento che abbiamo testé riportato.
Nel 1939 proseguirono studi e provvedimenti (invio di materiali,
completamento delle divisioni e approntamento di magazzini e depositi) per
meglio potenziare gli apprestamenti difensivi della Libia, le cui quattro
province vennero intanto, con apposito decreto - legge (6), aggregate al
territorio del Regno d'Italia. Dato l'aggravarsi della situazione
internazionale, lo Stato Maggiore progettò l'invio in Africa
settentrionale di altre divisioni metropolitane e la costituzione di
divisioni indigene, allo scopo di poter così garantire l'inviolabilità
della Libia.
Una apposita legge venne inoltre preparata e promulgata (7) per coordinare,
con criteri unitari, la preparazione e l'organizzazione bellica delle
terre italiane d'oltremare. In base a tale legge, la preparazione
bellica delle terre d'oltremare spettava al Capo di S. M. Generale, il
quale, presi gli ordini dal Capo del Governo, impartiva direttive, per le
rispettive sfere d'azione, ai Capi di S. M. dell'Esercito, della Marina e
dell'Aeronautica. Quanto allo svolgimento delle operazioni, i comandanti
superiori delle forze armate delle terre d'oltremare ricevevano direttive
direttamente dal Capo di S. M. Generale.
Il 1° settembre 1939, all'inizio del secondo conflitto mondiale, la
Libia venne sorpresa tuttora in crisi di preparazione (8) dei suoi
apprestamenti militari, e con 4 divisioni metropolitane oltre alle truppe
libiche.
Pur avendo il nostro Governo dichiarato la «non belligeranza» del Paese,
si provvide subito, come elementare misura prudenziale, a migliorare intanto
la situazione delle nostre forze armate con l'invio urgente di rinforzi.
Nello stesso mese di settembre, venne costituita in Tripolitania la 5a
Armata, su due corpi d'armata: il XX, già preesistente, con le divisioni «Sabratha»
e «Sirte», e il X, di nuova costituzione, con le divisioni affluite dalla
madrepatria «Bologna» e «Savona». Ai due predetti corpi d'armata furono
successivamente assegnate altre due divisioni metropolitane: la «Brescia»
(al X) e la «Pavia» (al XX); sicché, entrambi i corpi d'armata vennero per
il momento a risultare costituiti su 3 divisioni. Contemporaneamente si
provvedeva a far affluire a scaglioni 4 divisioni della Milizia: la «23
Marzo» e la «28 Ottobre» in Tripolitania, la «21 Aprile» e la «3 Gennaio» in
Cirenaica. Si veniva così, nell'insieme, a disporre per la difesa della
Libia di 12 divisioni metropolitane, di cui 4 della Milizia: unità, però,
nella loro maggioranza, ancora incomplete non solo negli effettivi, ma anche
nei materiali, specialmente in munizionamento, pezzi anticarro, carri armati
leggeri, automezzi, vestiario ed equipaggiamento.
In seguito, le forze armate furono riordinate e potenziate con l'invio di
nuovi reparti e di altri mezzi.
Nel novembre 1939, la situazione delle forze armate era la seguente:
a) Tripolitania. Vi era dislocata la 5a armata, con 3 corpi d'armata
(XX su 4 divisioni di fanteria: «Sabratha», «Sirte», «Pavia» e «Brescia»; X
su 2 divisioni di fanteria: «Savona» e «Bologna»; XXIII su 2 divisioni della
Milizia: «23 Marzo» e «28 Ottobre»), 1 reggimento di artiglieria d'armata (4
gruppi da 149/35) e unità della Guardia alla frontiera.
In cifra tonda, un totale di 90.000 uomini.
b) Cirenaica. Vi era dislocata la 10a armata, con 2 corpi d'armata (XXI
su 2 divisioni di fanteria: «Marmarica» e «Cirene»; XXII su 2 divisioni
della Milizia: «21 Aprile» e «3 Gennaio»), e unità della Guardia alla
frontiera.
In cifra tonda, un totale di 40.000 uomini.
Per il coordinamento di tutti i servizi vi era una Intendenza A. S.
in Tripoli, alle dipendenze del Comando superiore delle forze armate
dell'Africa settentrionale, con una delegazione d'intendenza a
Bengasi.
Quanto alle formazioni, i comandi d'armata erano leggerissimi e senza
intendenza; i corpi d'armata avevano i servizi previsti; le divisioni, tipo
A.S., erano autotrasportabili, leggere e senza quadrupedi (9).
Riguardo al personale gli organici potevano considerarsi prossimi a quelli
di guerra, ma per il completamento delle dotazioni di materiali mancava
ancora parecchio: 700 fucili mitragliatori, 600 mortai, 45
pezzi di artiglieria, 350 carri L, 5.000 automezzi.
Circa le forze libiche, fu prevista la costituzione di 2 divisioni
libiche e di unità varie non indivisionate.
Nel campo dell'organizzazione logistica, le dotazioni dei magazzini furono
ragguagliate al fabbisogno di 6 mesi per una forza complessiva di 140.000
uomini, 8.200 automezzi, 8.500 muli e cavalli e 3.200 cammelli.
Col 1940 la preparazione organica venne intensificata. Sotto la data del 1°
marzo furono costituite le divisioni libiche 1a e 2a
(10).
Fu creata anche la carica di Ispettore delle truppe libiche, e furono
approntate pure varie unità libiche non indivisionate. Si ventilò inoltre
l'opportunità di costituire un corpo d'armata libico, affidandone il comando
allo stesso ispettore delle truppe libiche.
Tra la fine di maggio e i primi di giugno, la divisione della Milizia «21
Aprile» (11) fu sciolta, e con i suoi elementi venne costituita la divisione
di fanteria
«Catanzaro», alle dipendenze del XXII corpo
d'armata. Sicché al momento della dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940,
in Libia erano dislocate, oltre a tutte le unità non indivisionate:
-
9
divisioni di fanteria, del tipo autotrasportabile A. S. («Sabratha», «Sirte», «Cirene», «Marmarica», «Bologna», «Savona», «Pavia», «Brescia» e «Catanzaro»);
-
3 divisioni della Milizia (« 23 Marzo », « 28 Ottobre » e « 3 Gennaio » );
-
2 divisioni libiche (1a e 2a).

NOTE
(1) Nel gennaio 1923 venne
concesso ai Corpi truppe coloniali della Tripolitania e della Cirenaica, l'uso della
bandiera nazionale.
(2) Unità equivalente al battaglione e al gruppo.
(3) Sin dal 1934 lo Stato Maggiore della Tripolitania
aveva compilato uno studio approfondito per la costituzione di un corpo
d'armata libico che avesse, per il suo particolare carattere e per le
speciali esigenze delle due colonie (Tripolitania e Cirenaica), una
struttura organica diversa da quella delle grandi unità metropolitane. Tale
corpo d'armata doveva riunire, sotto un solo comando, le forze delle due
colonie ed essere costituito in maniera da poter far massa, in caso di
guerra, nell'una o nell'altra delle due colonie, pur assicurando a ciascuna
di esse il presidio e la difesa. In conseguenza, il corpo d'armata doveva
essere costituito da due parti distinte: una, la maggiore, formata da truppe
mobili, le quali dovevano poter agire libere da ogni preoccupazione
territoriale e solo a seconda delle esigenze di guerra; l'altra, la minore,
formata di truppe incaricate della difesa e del presidio del territorio, le
quali avevano il compito di provvedere al mantenimento del territorio e a
costituire «il deposito di rifornimento e di istruzione della parte mobile».
In relazione a tali criteri, il corpo d'armata nella formazione di guerra
sarebbe stato, schematicamente, così costituito:
truppe mobili, con i divisione fornita dalla Tripolitania, i divisione
fornita dalla Cirenaica, e truppe e servizi direttamente dipendenti dal
corpo d'armata e forniti tanto dalla Tripolitania quanto dalla Cirenaica;
truppe della difesa territoriale, con i corpo di difesa della Tripolitania
e i corpo di difesa della Cirenaica.
Nello studio erano presi in esame le formazioni di pace e di guerra delle
varie unità, il reclutamento del personale e varie altre questioni organiche
di dettaglio.
(4) Le 4 divisioni «Sabratha», «Sirte», «Cirene» e «Marmarica» erano di
norma costituite ciascuna da 1 comando, 2 reggimenti di fanteria, 1
battaglione mitraglieri, 1 battaglione carri (eventuale), 1 compagnia
motociclisti, 1 compagnia cannoni da 47/32, 1 reggimento di artiglieria,
reparti del genio, servizi. Vi erano inoltre truppe di corpo d'armata:
battaglione carri d'assalto, compagnia motociclisti, reggimento di
artiglieria, reggimento del genio, compagnia chimica, servizi di corpo
d'armata.
(5) Nel maggio-giugno 1938, ebbero luogo in Libia (Gefara) grandi
esercitazioni, alle quali parteciparono grandi unità metropolitane e truppe
libiche. In tale circostanza fu compiuto un lavoro logistico notevole per lo
spostamento di un corpo d'armata attraverso la Sirtica, priva di ogni
risorsa.
(6)
(7) Legge n. 1193 del 26 luglio 1939, inserita nella G.U. n. 198 del 25
agosto e riportata dalla circ. 662 G.M. 1939.
(8) Nella prima quindicina del gennaio 1939, erano stati adottati dallo
Stato Maggiore (Ufficio O. e M.) vari provvedimenti per accelerare i lavori
di difesa della Libia occidentale (approntamento di compagnie lavoratori,
assegnazione di ufficiali, di automezzi e attrezzi da lavoro), per
rinforzare il XX e XXI corpo d'armata e per potenziare la Guardia alla
frontiera della Libia. Per rinforzare il XX e XXI corpo d'armata era stato
disposto:
a) il richiamo alle armi, nei mesi di febbraio e marzo 1939, di aliquote
delle classi dal 1901 al 1905, con cui sarebbero stati assegnati alla Libia
28.000 uomini;
b) la chiamata alle armi, in febbraio, delle reclute del 1918, con cui
sarebbero stati assegnati alla Libia 7.500 uomini;
c) il trattenimento in Libia dello scaglione della classe 1917 che avrebbe
dovuto rimpatriare per essere congedato
con tali provvedimenti si calcolava che la forza dei 2 corpi d'armata
sarebbe stata portata a oltre 50.000 uomini. Misure eano state adottate
inoltre per completare le dotazioni dei due corpi d'armata.
(9) Ciascuna divisione era costituita su:
1 comando;
2 reggimenti di fanteria, ognuno su 3 battaglioni, 1 compagnia mortadi da 81
e 1 batteria d'accompagnamento da 65/17;
1 battaglione carri (solo per 4 divisioni);
1 compagnia motociclisti;
1 compagnia cannoni anticarro da 47/32;
1 reggimento di artiglieria su 2 gruppi da 75/27 mod. 1906, 1 gruppo da
100/17 e due batterie da 20;
1 battaglione misto del genio;
servizi (sezione di sanità, sezione di sussistenza; autosezione mista)
(10) Fogli del comando superiore forze armate A.S. n. 03/200570 O.M. del 10
febbraio 1940 e n. 03/200678 O.M. del 20 febbraio 1940. Ciascuna divisione
libica era così costituita:
1 comando;
2 raggruppamenti di fanteria libica, ciascuno su 1 comando e 3 battaglioni;
1 compagnia cannoni da 47/32;
2 gruppi di artiglieria libica da 77/28, ciascuno su 1 comando e 3 batterie;
2 batterie da 20;
1 battaglione misto del genio libico;
servizi (1 sezione di sanità, 1 sezione di sussistenza, 1 autogruppo)
(11) ciascuna divisione della Milizia destinata in Libia era così
costituita:
1 comando;
2 legioni, ciascuna su 3 battaglioni, 1 compagnia mortai da 81 e 1 batteria
d'accompagnamento da 65/17;
1 battaglione mitraglieri;
1 compagnia da 47/32;
1 reggimento di artiglieria su 2 gruppi da 75/27 mod. 1906, 1 gruppo da
100/17 mod. 1914 e 2 batterie da 20;
1 battaglione misto del genio;
servizi (1 sezione di sanità, 1 sezione di sussistenza, 1 autosezione mista)
BIBLIOGRAFIA
"L'esercito italiano fra la 1a e
la 2a Guerra mondiale. Novembre 1918-Giugno 1940" USSME,
Roma, 1954, pagg. 170-186.