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La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale

 

1° Gruppo Battaglioni CC.NN. d'Eritrea

 

 

 

 

 

 

 

Storia operativa

 

Queste Camicie Nere, furono i primi volontari a sbarcare a Massaua e servirono per costituire i primi tre battaglioni di stanza in Eritrea: nell'aprile del 1935 dai primi tre furono tratte aliquote che servirono a  formare il IV Btg.

All'atto dell'inizio delle ostilità il Gruppo, comandato dal Console Generale Filippo Diamanti, è così formato:

  • I Btg.

  • II Btg. C.te Seniore Luigi Valcareggi

  • III Btg.

  • IV Btg.

  • Cp. mitragliatrici pesanti

  • Cp. comando gruppo

Il 1° maggio 1935 ha inizio per questi reparti il ciclo di addestramento. Il 2 ottobre il Gruppo, assegnato al C.A. Eritreo è ammassato sul confine in zona Mai Athal. Assegnato in zona di operazione alla colonna principale (1a Divisione Eritrea) alle 5 del 3 ottobre, con il III Btg. in avanguardia, il Gruppo passa il confine forzando il Belesa ed occupa le alture di Scibà. Con una marcia di 42 chilometri faticosamente condotta per 14 ore, raggiunge gli obiettivi assegnati (Guzat - q. 1.922 - torrente Inqurquar). Nei giorni successivi il Gruppo Battaglioni prosegue l'avanzata attraverso l'Enticciò. Il 6 ottobre occupa la linea Saurià-Adi Caraes-Adi Tzalcà. L'11 occupa a difesa il fronte: est di Zattà-pendici del Semaiata, con tre battaglioni in primo scaglione ed uno in secondo. Intanto le CC.NN. vengono utilizzate  per trasformare i sentieri in strade percorribili, lavorando febbrilmente.

Il 26 ottobre, come riserva della divisione "23 Marzo", il Gruppo si raccoglie nella conca di Zattà. Il 28 occupa Gual Hatzei e Amba Ton. Il 2 novembre due battaglioni sono ad Enda Micael Zattà. L'8 novembre i Btgg. II e IV avanzano su Hauzien a protezione del fianco destro dello schieramento di Macallè. Il 9 occupano Hauzien dopo aver percorso in due giorni 61 chilometri tra gravi asperità di terreno e penose sofferenze per la mancanza d'acqua. Il 23 viene occupata Gheraltà. Il 29 Addi Zubahà, nel Tembien. Proseguendo nell'avanzata tra le asperità del Tembien, il 5 dicembre il Gruppo occupa la capitale del Tembien, Abbì Addì. II 17 il gruppo è così dislocato: 2 battaglioni ai roccioni di Daran; degli altri due, uno presidia Passo Abarò, l'altro Passo Uarieu.

I1 18 dicembre, al primo scontro sui roccioni del Debra Ambà, vi partecipano:

  • il II Btg. CC.NN., al fortino del Sicomoro;

  • una cp. del IV Btg.;

  • una cp. del XII Btg. eritreo;

  • tre carri veloci del R.E.

Nello scontro il nemico subisce serie perdite; successivamente sopraggiunge la I Brigata eritrea. Il 22 dicembre, i Btgg. II e IV e la cp. armi pesanti del Gruppo combattono contro 13.000 abissini che dall'Amba Tzellerè cercano di sfociare in pianura; il nemico, battuto nettamente, ha perdite calcolate sui 1.000 morti e 2.000 feriti. La nostra linea di resistenza viene stabilita a Passo Uarieu, e il Gruppo passa, coi Btgg. II e IV e la cp. armi pesanti, alle dipendenze della sopraggiunta 2a Divisione CC.NN. «28 Ottobre». Il 20 gennaio, su ordine del comando Divisione, il Gen. Diamanti assume il comando di una colonna costituita dai Btgg. II e IV del Gruppo CC.NN. d'Eritrea, da una cp. del Btg. mitraglieri divisionale (in tutto 48 ufficiali e 1.480 uomini) per effettuare una azione dimostrativa in direzione di Abbì Addì. La colonna avanza nella piana per 3 km; senza reazione da parte del nemico e rientra nei fortini del Passo alle 22.

Il 21 la colonna, nella stessa formazione ma rinforzata da una batteria del gruppo cannoni della «28 Ottobre», ripete il movimento. Alle 10,45 riceve ordine di occupare i roccioni di Daran (Debra Ambà) che, dopo accanito combattimento, vengono conquistati alle 14. Ricevuto quindi l'ordine di rientrare a Passo Uarieu, la colonna viene assalita dal nemico, inebriato alla vista del ripiegamento. Gli abissini sbucano da ogni parte tentando continuamente di accerchiare i reparti. La massa nemica è in continuo aumento; nella piana del Mai Beles si svolgono feroci combattimenti: le CC.NN. si difendono eroicamente contrattaccando alla baionetta, ma subiscono perdite ingenti.

In breve tempo i comandanti di compagnia sono tutti caduti, la truppa si apre il passo all'arma bianca per evitare l'accerchiamento. Intervengono tutte le batterie della «28 Ottobre» seminando la strage tra gli assalitori, ma per ogni nemico che cade ne sbucano dieci. E' una lotta senza quartiere, muore valorosamente il Comandante del II Btg. ed il cappellano del gruppo, Padre Reginaldo Giuliani, è ucciso barbaramente mentre soccorre i caduti ed i feriti. Interviene anche il Btg. mitraglieri della 2a Divisione CC.NN. e con due compagnie guarnisce gli estremi del passo lasciando un varco perché possano defluirvi le truppe ripieganti. I mitraglieri falciano gli abissini e li trattengono sacrificandosi fino ad essere abbattuti sulle armi fumanti. Finalmente i due battaglioni riescono a sganciarsi e a rientrare nei fortini.

Durante il combattimento cadono: 15 ufficiali e 156 CC.NN. rimangono feriti: 9 ufficiali e 154 CC.NN.

Passo Uarieu ed il presidio vengono circondati e racchiusi in un cerchio di fuoco dal nemico imbaldanzito, che sarà sconfitto dopo 3 giorni di dura lotta. (Vedi pagine sulla Divisione «28 Ottobre»).

Il 27 febbraio il Gruppo partecipa alla seconda battaglia del Tembien. Il I Btg. si trasferisce da Monte Pellegrino a Passo Uarieu in avanguardia del Btg. granatieri (gruppo battaglioni nazionali al Comando del Colonnello Gotti - uno di granatieri e uno di alpini). Un nucleo di rocciatori volontari al comando del Capomanipolo Reale raggiunge il plotone di alpini incaricato di conquistare la cima sud dell'Uork Ambà; alle 7,45 la 1a cp. del I Btg. raggiunge il VII Btg. alpini duramente impegnato nell'azione sulle pendici sud dell'Amba; il centurione Di Fazio interviene in linea con una parte della sua compagnia seguito alle 8,45 da tutto il battaglione a rinforzo degli alpini. Vari ufficiali sono feriti; ne cadono due tra cui il Centurione Di Fazio al quale verrà assegnata la medaglia d'oro. Finalmente alle ore 15 il nemico è battuto. Intanto il plotone rocciatori ed il plotone alpini che puntavano sulla cima sud hanno incontrato forte resistenza e non hanno raggiunto l'obiettivo; ricevono in rinforzo un altro plotone CC.NN. e potranno raggiungere la cima all'alba del 28 febbraio.

Perdite del I Btg. il 27 febbraio: Caduti Ufficiali 2 - Truppa 7.

Il 29, a conclusione della battaglia del Tembien (2a), il generale Diamanti al comando di una colonna costituita da: il III Btg. del gruppo, l’XI Btg. complementi alpini, un plotone mitraglieri del Btg. divisionale «28 Ottobre» , la batteria someggiata da 65/17 (della «28 Ottobre») ed una batteria da 77/28, raggiunge i roccioni del Debra Ambà e rastrella la zona superando ogni resistenza avversaria. Le perdite del I Gruppo CC.NN. nella campagna furono:

Ufficiali: caduti 16 – feriti: 13

CC.NN. caduti 169 – feriti: 166.

In seguito, il 1° Gruppo Btgg. CC.NN. d’Eritrea si trasferirà dal Tembien a Macallè. Dislocato sulla direttrice Amba Alagi-Passo Mecan-Lago Ascianghi, verrà impiegato in lavori stradali importanti. Poi passerà nella piana di Cobbòe e in un secondo tempo a Socotà.

 

 

 

 

 

 


 

NOTE

 

 

FONTI

La Stampa, Anno 71 n. 26, sabato 30 gennaio 1937-Anno XV

Altri riferimenti: vedi la pagina contenente la bibliografia




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