Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum

 
  Sei su Regio Esercito
 
Indice Principale

Fascismo

Il Regio Esercito

L'industria bellica

Le campagne di guerra

La R.S.I

Il Regno del Sud

I Reparti

Le Armi

I Mezzi


Indice di sezione

  Le Riforme

  L'Organizzazione

  La Struttura

  La Meccanizzazione

  Storia dei Reparti

  Ordini di battaglia

  I Personaggi

  Indietro



 


7° Reggimento Bersaglieri

 

motto: "Celeritate ac virtute"

 

 

 

 

 

 

Origini e vicende organiche

Il 7° Reggimento Bersaglieri viene costituito a Verona il 1° gennaio 1871. Partecipa alla campagna coloniale del 1895 con 26 ufficiali e 267 uomini, alla campagna di Libia del 1911 e alla prima guerra mondiale. Per effetto della circolare ministeriale n° 3.760 del 7 luglio 1924 viene tutto trasformato in ciclisti e con il battaglione quadro soppresso. L'11 marzo 1926, con la legge n° 396, il Reggimento viene costituito su Comando, Deposito e due Battaglioni, il VIII e X. Il 22 gennaio 1939 viene assegnato alla divisione motorizzata "Trento".

Guerra 1940-43

1940 - Il Reggimento, inquadrato nella Divisione Motorizzata "Trento" e articolato su un battaglione Motociclisti (VIII), due battaglioni autoportati, X e XI, e una compagnia da 47/32 con il Comando dislocato a Bolzano, all'inizio delle ostilità viene impegnato sul fronte alpino occidentale.

1941 - Nel mese di marzo viene trasferito in Africa settentrionale e si distingue nei combattimenti di Tobruk, Marsa Matruh, El Alamein Marsa, al Brega, Martela, Gafsa. Da Tripoli, il reggimento inizia una marcia di 20 giorni, nel quadro della prima controffensiva del Generale Rommel, che lo porta fino a Tobruk. Il 28 aprile vengono terminate le operazioni della cintura d'accerchiamento della piazzaforte di Tobruk. Nel mese di agosto, il Reggimento risponde per 4 mesi agli attacchi delle truppe britanniche che cercano di rompere l'assedio. Dalla fine del mese di agosto, il Reggimento si disloca nella zona di Ain Gazala per un breve periodo di riposo. A settembre, l'VIII Battaglione viene sciolto per le gravi perdite e rinforzato dai complementi. A novembre, il Reggimento sostiene violenti combattimenti per proteggere il ripiegamento della Divisione Motorizzata "Trento". Il 15 dicembre, risponde ai ripetuti attacchi britannici, ad Ain Gazala, riportando gravi perdite. Il 18 dicembre, dopo aver protetto la ritirata del XXI Corpo d'Armata, ripiega su Derna. Il 25 dicembre, respinge gli attacchi dell'avversario che è costretto a impiegare tutti i rincalzi. Il 27 dicembre, ormai decimato, il 7° Reggimento, ad Agedabia, respinge l'attacco della Guardia Reale Scozzese, infliggendole perdite rilevanti. Il 29 dicembre, ridotto al 50% delle sue forze, passa alle dirette dipendenze del XXI Corpo d'Armata.

1942 - 21 gennaio, il Reggimento, come avanguardia del XXI Corpo d'Armata, riprende l'offensiva inquadrata nell'Armata italo-tedesca, marciando verso est e ricacciando indietro l'avversario. Il 21 giugno, irrompe in Tobruk, e il 24 giugno entra a Sollum. Il 29 giugno, il Reggimento è la prima unità ad entrare in Marsa Matruh, dove fa molti prigionieri, liberando nel contempo i prigionieri italiani e tedeschi. Il 10-11 luglio, raggiunta El Alamein, il Reggimento costituisce due capisaldi di battaglione e respinge l'attacco della 9a Divisione Australiana rinforzata da carri armati, ma nell'azione si riduce a un terzo della sua forza. Il 14 settembre, il Reggimento, all'estrema sinistra delle forze italo-tedesche, viene sottoposto a bombardamenti continui di artiglieria e aerei. Il 23 ottobre, cessata l'attività di pattugliamento nell'area fino ad allora sottoposta a bombardamenti, dopo un'intensa preparazione di fuoco i britannici scatenano l'offensiva con cui ebbe inizio la battaglia di El Alamein, e q. 28 viene perduta per poi essere riconquistata perdendo nell'azione oltre 600 uomini. Il 28 ottobre, dopo sei ore di battaglia, l'XI Reggimento viene sopraffatto e i superstiti fatti prigionieri. Il 2 novembre, i resti del reggimento ricevono l'ordine di ripiegare. Sempre a novembre, il reggimento sostiene un centinaio di chilometri di marcia nel deserto e combattimenti di retroguardia per ritardare l'avanzata dell'avversario. Sciolta la divisione "Trento" il 25 novembre 1942, il Reggimento passa alle dipendenze organiche del XII corpo d'Armata, poi alla 90ª Divisione Leggera tedesca e successivamente alla Divisione "Pistoia". Il 15 dicembre il Reggimento, si raccoglie nei pressi di Tripoli e l'XI Battaglione viene ricostituito con i complementi giunti dall'Italia. Solo a quel punto prende parte alla resistenza in Tunisia.

1943 - Nella Battaglia di Mareth, dopo la ritirata in Tunisia, il Reggimento passa alle dipendenze della Divisione Corazzata "Centauro". Il 26 aprile, i superstiti passano all'8° Reggimento Bersaglieri e il 7° Reggimento viene sciolto dopo aver subito il 60% delle perdite. A maggio, il Reggimento viene sciolto in Tunisia. Il 1° agosto, è ancora ricostituito ma l'8 settembre viene sciolto definitivamente.

 

Unità maggiori

Il 7° Reggimento Bersaglieri era così composto:

 

1940-1943

Comado

Pl. comando reggimentale

VIII Btg. Bersaglieri motociclisti
X Btg.
Bersaglieri autoportato
XI Btg. Bersaglieri autoportato
7a Cp controcarri da 47/32

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data

Divisione

Corpo d'A.
Armata
Gruppo d'Armata
Area di operazioni
1940 Trento - -   Fronte alpino occidentale
1941-43 2a Div. Cel. XXI     Africa Settentrionale

 

Comandanti (1939-1943)

Col. Ugo Scirocco

Ten. Col. Emanuele Adolfato (int.)

Col. Nicola Straziota (1942)

Col. Amilcare Trillini

 

Sede

Bolzano

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum