Storia delle Unità

4° Reggimento Bersaglieri

 

 

 

 

motto: "Vis, animus, impetus"

 

 

Origini e vicende organiche

 

Il 4° Reggimento Bersaglieri viene costituito 13 novembre 1870. Partecipa alla campagna di Libia del 1911 e alla prima guerra mondiale. Per effetto della circolare ministeriale n° 3.760 del 7 luglio 1924 viene tutto trasformato in ciclisti e con il battaglione quadro soppressoL'11 marzo 1926, con la legge n° 396, il Reggimento viene costituito su Comando, Deposito e due Battaglioni, il XXVI e XXIX di Deposito. Il XXXI Battaglione è nuovamente in vita il 29 marzo 1939. Il 3 marzo 1941 riceve l'LXXXIV Battaglione complementi. l'8 settembre 1943, in seguito agli eventi determinati dall'armistizio, il 4° Reggimento Bersaglieri è sciolto in Jugoslavia nella zona di Spalato. Il 1° febbraio 1944, il 4 Reggimento Bersaglieri viene ricostituito in territorio nazionale con i battaglioni XXIX (che è riuscito s rientrare dalla Jugoslavia) e XXXIII (dell'11° Reggimento Bersaglieri, proveniente dalla Sardegna, dove era distaccato presso il VII Corpo d'Armata) ed è impiegato nel corso della guerra di liberazione, prima con il I Raggruppamento Motorizzato, successivamente con il Corpo Italiano di Liberazione. In seguito alla trasformazione del C.I.L., il Reggimento si scioglie il 24 settembre 1944.

 

Eritrea 1887-1888

Partecipa con la 10a compagnia

 

Eritrea 1895-1896

Concorre alla formazione dei Battaglioni I, II, IV e V con 13 ufficiali e 509 soldati. Il I e II Battaglione partecipano alla battaglia di Adua.

 

Campagna d'Etiopia 1935-36

Partecipa alla campagna d'Etiopia del 1935 con l'invio di Complementi che fornisce a reparti vari (19 ufficiali e 99 soldati) e con la costituzione di una Compagnia motociclisti.

 

Guerra 1940-43

1940 All'inizio del conflitto, il 4° Reggimento è impegnato  nella breve campagna contro la Francia, nelle zone di Bar-Censia e Gran Croce, nella valle dell'Are. Nel mese di novembre, il reggimento viene inviato sul fronte greco-albanese dove si distingue nelle operazioni di Erzeke e Korcia.

1941 - Fino al mese di marzo il 4° Reggimento mantiene l'importante caposaldo di M. Kalase, con grandissime perdite. Dal 1° aprile il reggimento si trasferisce a Qaf Than sul fronte Jugoslavo, ove combatte sui cippi di confine, sulle alture di Radoliste, a Struga, a Ocrida, contro i Serbi. Il 12 aprile fa ritorno sul fronte greco per l'ultima offensiva e si lancia lungo la direttrice Koritza, Erzeke, Barova, Ponte Perati. Il 18 aprile, davanti all'abitato di Barova, il Reggimento fu bloccato da un mirato fuoco di artiglieria e mortai. Il 20 aprile sostiene l'ultimo combattimento a Ponte Perati, là dove costrinse l'avversario ad alzare bandiera bianca. Ultimata la campagna vittoriosa contro la Grecia, viene trasferito in Bosnia, dove sostiene la controguerriglia contro le bande partigiane, fino all'Armistizio. A settembre, al termine dell'impegno organico intrapreso in Bosnia e contro la Grecia e Jugoslavia, il Reggimento ripiegò attraverso la Croazia per presidiare il territorio occupato.

1942 - Continua il suo operato di presidio e controguerriglia nei Balcani.

1943 - Il XXXI Battaglione, operando alle dipendenze della "Sassari", mantiene in alta Bosnia il territorio assegnategli, a fronte dei numerosi attacchi portati alle sue posizioni. Scompare poi nello sbandamento generale conseguente all'8 settembre. Il 12 settembre 1943 avviene lo scioglimento in seguito all'armistizio, con il comandante colonnello Ugo Verdi e altri ufficiali uccisi nel "massacro di Treglia" e la diversa sorte dei tre battaglioni. Dei due battaglioni dislocati a Spalato, il XXVI e il XXIX, solo il secondo raggiunge la cittadina dalmata e, su mezzi di fortuna, rimpatria.

1944 - «Per meglio comprendere lo svolgimento della campagna italiana del 1944, che vede il 4° Reggimento bersaglieri prima nel I Raggruppamento motorizzato e poi nel Corpo Italiano di Liberazione, abbiamo suddiviso in tre periodi il suo impegno con riferimento specifico alle zone di operazioni:
1) febbraio - 30 maggio 1944: Settore centrale, parco nazionale d'Abruzzo;
2) 1° giugno - 30 giugno 1944: Settore adriatico, dal Sangro al Chienti;
3) 1° luglio - 30 settembre 1944: Settore adriatico, attacco alla linea Edith: battaglia per Ancona.
In tutto l'arco delle operazioni, per otto lunghi mesi, i reparti italiani superate le diffidenze e le difficoltà frapposte dai Comandi alleati combatterono con slancio e coraggio sì che, pian piano, la stima e l'apprezzamento manifestati dopo i combattimenti di Montelungo, si confermarono e si consolidarono contribuendo a quella svolta che, con la costituzione dei Gruppi di Combattimento (vere e proprie divisioni), portò le nostre FF. AA. al fianco degli Alleati, come cobelligeranti ufficialmente riconosciuti, ad un livello numerico importante e con compiti che nella battaglia finale per l'assalto alla Linea Gotica, furono determinanti.

Dopo l'azione di MonteLungo il comando di raggruppamento aveva ottenuto di ritirare temporaneamente l'unità dalla prima linea perché impossibilitata a partecipare ad altra operazione in seguito alle perdite subite ed al notevole abbassamento del morale dei combattenti; però aveva nello stesso tempo assicurato che, con l'arrivo dei complementi in affluenza dalle Puglie, l'avrebbe riorganizzata in breve tempo. Il 17 gennaio il Ministero della Guerra aveva disposto che a far luogo dal 9 gennaio, il generale Umberto Utili assumesse il comando del raggruppamento in sostituzione del generale Vincenzo Dapino. Il 31 giunse a Bucciano dalla Puglia il XXIX battaglione bersaglieri che vi si accantonò, mentre il LI battaglione bersaglieri si trasferì nella zona Cantano-Campoli. Un ordine del comando di raggruppamento prescrisse che il XXIX battaglione cedesse la compagnia reclute, costituita da volontari, e militari ,di leva pugliesi, al LI battaglione il quale, in cambio, avrebbe dato la sua 3a compagnia completata nell'organico con uomini e materiali delle altre compagnie.
A fine gennaio fu inoltre disposta dallo Stato Maggiore dell'Esercito, la costituzione del 4° Reggimento bersaglieri. In ottemperanza a quanto disposto dallo S.M.R.E. con foglio 1451 Ord. del 24-1-1944 sotto la data del 1-2-44 si costituisce il 4° Reggimento Bersaglieri (per il 1° R;ggruppamento Motorizzato) con la seguente formazione:
Compagnia Comando di Reggimento, XXIX Battaglione Bersaglieri (5
a - 6a - 7a Compagnia moschettieri; 8a Compagnia Armi Accompagnamento, Compagnia Comando di Battaglione); XXXIII Battaglione Bersaglieri (9a - 10a - 11a Compagnia moschettieri; 12a Compagnia Armi Accompagnamento, Compagnia Comando di Battaglione)»(1).

N.B. Il XXXIII Battaglione, che era dislocato in Corsica, resiste a forze tedesche di gran lunga superiori, a Ponte di Pinzalone, Vezzari. Libera Bastia e prende a far parte, con i bersaglieri rientrati dalla Croazia, del Corpo Italiano di Liberazione, prendendo parte al combattimento di Monte Mare, occupato dal XXXIII Battaglione, che si distingue anche a Monte Morrone. Successivamente il Reggimento partecipa con il C.I.L. sino alla linea Gotica, come battaglione "Goito" nel reggimento Speciale del Gruppo di Combattimento "Legnano".


 

Unità maggiori

Il 4° Reggimento Bersaglieri era così composto:

 

1940-1943 (2)

Compagnia comando di reggimento

XXVI battaglione 

Compagnia comando di battaglione

1a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

4a compagnia mitraglieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

XXIX battaglione

 

Compagnia comando di battaglione

 

5a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

6a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

7a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

8a compagnia mitraglieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

 

XXXI battaglione

 

Compagnia comando di battaglione

9a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

10a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

11a compagnia fucilieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

12a compagnia mitraglieri

1° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

2° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

3° plotone (1a squadra – 2a squadra – 3a squadra)

 

Compagnia motociclisti

(1) Cfr. Tenente Sergio Quaglino, Con il 4° bersaglieri nella seconda guerra mondiale: appunti, scritti, documenti e testimonianze, i decorati al valor militare, 1985, pag. 182-183.

(2) Per l'organigramma della composizione del Reggimento si ringrazia Alberto Schiavi, il cui padre faceva parte della Compagnia motociclisti.

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data

Divisione

Corpo d'A.

Armata

Gruppo d'Armata

Area di operazioni

1940

-

Raggr.to Celere

4a

 

Fronte alpino occidentale

1941

-

 

 

 

Fronte greco-albanese, fronte jugoslavo

1942-43

 

 

 

 

Penisola balcanica

 

Comandanti (1939-1943)

Col. Guglielmo Scognamiglio (1941)

Ten. Col. Arturo Zunini (int.)

Col. Oreste Moricca

Col. Nicola Straziota

Ten. Col. Ugo Verdi (fine 1942)

Col. Ugo Verdi (dall'1/1/1943)

Mag. Ferdinando Borrelli (int.)

 

Sede

Torino