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La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale

La guerra civile di Spagna 1936-1939 (*)

Le operazioni in Aragona

 

 

 

 

 

 

Le Operazioni in Aragona

 

Nel settembre del 1937, furono fuse in una sola grande unità le due brigate miste delle «Frecce» (Nere ed Azzurre), unità che assunse il nome di Divisione «Frecce», posta al comando del Generale Roatta, prese in consegna un settore del fronte Aragonese, a San Mateo de Gàllego.

La Brigata delle «Frecce Azzurre», comandata dal Colonnello Guassardo, unità mista di italiani e spagnoli, era stata costituita a Sevilla nel febbraio su due reggimenti di fanteria (1° e 2°) ciascuno su tre battaglioni, un raggruppamento di artiglieria e una compagnia del genio. Ebbe il battesimo del fuoco il 14 aprile nel settore di Azuaga, presso Penarroja, avanzando ed occupando il Cerro (Monte) del Toro e la Sierra de Grana.

La brigata fu violentemente contrattaccata il 21 anche da carri sovietici, ma si difese efficacemente e riuscì a catturare due carri che erano stati colpiti dagli aerei. Il 10 giugno fu trasferita più a nord, autotrasportata verso Campillo de Llerena, e partecipò all'offensiva occupando alcune posizioni (Sierra de Avila, Sierra de Lazcano, Sierra de Argallen, Puerto de los Americanos) che dominano la valle del Serena. Il II battaglione del 2° Reggimento si conquistò, per la sua brillante azione il nome di battaglione «Sierra de Argallen».

Questi i precedenti delle «Frecce Azzurre», ormai formanti parte della Divisione «Frecce». Quest'ultima il 24 settembre, in Aragona, scatenò un attacco locale riuscendo in quattro giorni di lotta a penetrare nelle linee nemiche per una profondità di 10 lkm. su un fronte di 20, ottenendo così di allontanare l'avversario da Zuera ed eliminando la sua costante minaccia sulla strada.

 

 

 

 

 


 

NOTE

 

FONTI

(*) Testo tratto da: E. Lucas-G. De Vecchi, "Storia delle unità combattenti della M.V.S.N. 1923-1943", Giovanni Volpe Editore, Roma, 1976

A. Rovighi -F.  Stefani, "La partecipazione italiana alla guerra civile spagnola (1936-1939)", USSME, Roma, 1992.

 

 




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