 |
La Milizia Volontaria
Sicurezza Nazionale |
La guerra civile di Spagna
1936-1939
(*)
La battaglia di Santander
La Battaglia di Santander
A questa importante operazione
presero parte: l'intero Corpo Truppe Volontarie, ormai
riorganizzato e di nuovo forte, e la Brigata «Frecce Nere».
Ecco il quadro di battaglia
del C.T.V.:
Comandante: Generale Ettore Bastico
Vice C.te: Generale Mario Berti.
Capo di S.M.: Colonnello
Gastone Gambara
Intendente: Generale Carlo Favagrossa
Divisione «Fiamme Nere»
Comandante:
Gen. Luigi Frusci
Vice c.te: Col.
Rivolta, poi il Cons. Gen. Biscaccianti.
8° Gruppo Banderas
-
730a Bandera
-
738a Bandera
-
751a Bandera
-
Gr. da 65/17
-
Gr. Mortai
-
Sezione genio
10° Gruppo Banderas
-
824a Bandera
«Tembien»
-
835a
Bandera «Scire»
-
840a
Bandera «Carso»
-
535a
Bandera «Tempesta»
-
Gr. da 65/17
-
Gr. Mortai
-
Sez. genio
Rgp. Banderas «9 Maggio»
Rgp. di Artiglieria
Divisionale,
Divisione «XXIII Marzo»
Comandante: Cons. Gen. Enrico Francisci
Divisione d'assalto «Littorio»
Comandante: Gen. A. Bergonzoli
Raggruppamento
Artiglieria del C.T.V.
Comandante: Gen.
Manca
Raggruppamento del Genio
Comandante: Col. Lastrucci
-
un Btg. Artieri
-
due Cp. trasmissioni
-
una Cp. fotoelettrici.
L'offensiva per Santander ebbe
inizio il 14 agosto 1937. Dopo una intensa preparazione di
artiglieria, il fronte fu rotto malgrado la presenza di
carri armati francesi Renault. Immediatamente gli italiani
conquistarono il Passo dell'Escudo (Puerto del Escudo) e
proseguirono l'avanzata verso il mare; il 24 fu occupata
Torrelavega ed il 26, entravano contemporaneamente in
Santander le unità del C.T.V. e le Brigate di Navarra. Nello
stesso tempo le «Frecce Nere» avanzavano lungo la costa,
conquistando il 23 Castro Urdiales, il 25 Laredo, Colindres
e Limpias, il 26 Santoria, rastrellando successivamente
tutta la zona. Il 27, in Santander, grande sfilamento in
parata per solennizzare la conquista. Tutte le truppe del
Corpo Volontari italiani e della Brigata mista «Frecce Nere» combatterono valorosamente; fra tutti si distinsero gli
artiglieri ed i mitraglieri (cui fu innalzato un monumento
nella città di Viana). L'assalto al Puerto del Escudo fu
magnifico e i Legionari ebbero il 12% delle perdite sul
totale delle forze assaltanti.
Le perdite totali del C.T.V.
in questa operazione sono calcolate in 424 caduti (31
ufficiali) e 1.596 feriti (104 ufficiali)1.
Dopo questa grande offensiva,
il Generale Bastico fu richiamato in Italia e il comando del
C.T.V. passò al Generale Berti.

NOTE
(1)
I dati sono ricavati
da Belforte, "La
guerra civile in Spagna", Milano, 1939.
FONTI
(*) Testo tratto da: E. Lucas-G. De Vecchi, "Storia delle unità
combattenti della M.V.S.N. 1923-1943", Giovanni Volpe
Editore, Roma, 1976
A. Rovighi -F. Stefani, "La
partecipazione italiana alla guerra civile spagnola
(1936-1939)", USSME, Roma, 1992.
|