Storia operativa in A.O.
(*)
Il
Reparto Mobile Stampa e Propaganda della Milizia in A.O., fu
costituito nell'ottobre del 1935, agli ordini del
Luogotenente Generale Auro D'Alba, in considerazione della
necessità di porre in rilievo il contributo delle Unità
della Milizia in A.O. non soltanto come applicazione della
tecnica militare, ma anche come rivelazione dello spirito
espresso dalla massa dei legionari. esso ha assolto
efficacemente il compito affidatogli svolgendo una attività
larga e proficua raccogliendo materiale documentario
prezioso agli effetti della ricostruzione storica della vita
delle Unità mobilitate e del loro contributo al successo
della Campagna. (1)
Il Reparto ha partecipato alle
azioni di Macallé, Endertà, Amba Alagi, Sciré, Lago
Ascianghi. Operazione per le quali il Maresciallo Graziani,
Viceré d'Etiopia, ha decretato al Reparto Mobile Stampa e
Propaganda l'encomio solenne sul campo. Su cinque ufficiali
uno è caduto sulla via di Gondar; tre hanno riportato
lesioni o malattie per causa di servizio e tre sono stati
decorati al V.M. sul campo. Un sottufficiale e nove militi
sono stati ricoverati per ferite, lesioni e malattie
contratte er servizio o a causa di servizio.
Il Reparto ha provveduto alla
pubblicazione di numerosi articoli su riviste e quotidiani
italiani e stranieri, alla raccolta di cimeli, prede
belliche e dati statistici sui caduti e decorati della
Milizia; all'effettuazione dall'A.O. di undici
radiotrasmissioni in collegamento con tutte le stazioni
dell'Eiar; alla costituzione di una emeroteca e di una
preziosa fototeca documentaria; alla ripresa di circa 1.200
metri di pellicola cinematografica durante le operazioni
belliche; alla distribuzione di libri, giornali e materiale
vario di propaganda alle Camicie Nere mobilitate. Il Reparto
ha inoltre svolto una utilissima opera di assistenza alle
famiglie dei caduti.
Sono stati percorsi durante le
offensive su tutti i fronti 15.000 chilometri con mezzi
ordinari e 3.000 chilometri in volo.
NOTE
(1) E' chiaro che questo compito è stato assolto anche
nell'ottica dell'esaltazione del regime per i traguardi raggiunti. Lo scopo
militare della conquista dell'Impero veniva costantemente portato avanti con la
necessità di portare la civiltà, progresso e lavoro. Per far questo basta
leggere sia le varie dichiarazioni diplomatiche intercorse in quel periodo con
gli altri Stati, sia la larga fioritura letteraria di opere dedicate all'impresa
da parte dei massimi gradi militari (come De Bono, Graziani e Badoglio), dei
numerosi letterati di regime, ma anche dai racconti scritti da parte dei
corrispondenti di guerra di una stampa compiacente).
FONTI
Da "MVSN - La Milizia per l'Impero", a cura di G. Scalia per il
Comando Generale della Milizia, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1937, pagg.
131-132.
Altri
riferimenti: vedi la pagina contenente la bibliografia