Storia
Il
1936 trovava le Grandi Unità da combattimento della Milizia,
la cui preparazione era stata effettuata durante gli
ultimi mesi del 1935, in marcia verso il cuore dell'Impero
etiopico. Profilatasi la necessità di un intervento armato,
Mussolini diede disposizioni per la costituzione delle
Divisioni CC.NN. Il Comandante Generale della Milizia
costituì le G.U. facendole addestrare ed armare.
I primi tre Battaglioni CC.NN.
salparono alla volta di Massaua nel febbraio del 1935. Esse
avrebbero dovuto formare il 1° Gruppo Battaglioni CC.NN.
d'Eritrea. Furono seguiti da sei Divisioni, un secondo
Gruppo Battaglioni CC.NN., un nucleo della Milizia della
Strada, due Nuclei di Milizia Portuaria, una compagnia di
boscaioli CC.NN., un Nucleo Automitragliatrici CC.NN., una
Legione di Milizia Ferroviaria, vari Comandi ed una
Divisione CC.NN. in Cirenaica, per un totale di 3.751
ufficiali e 112.104 uomini di truppa.
Dalla mobilitazione dei primi
reparti, per l'A.O. all'annuale per l'Impero - periodo di
intenso lavoro senza precedenti - l'attività del Comando
Generale della Milizia si è sviluppata costantemente sulle
direttrici segnate dalla conquista dell'Etiopia: costituire
le G.U., seguire ed alimentare lo sforzo bellico, provvedere
infine alla loro smobilitazione e sostituzione con nuove
Unità. L'assetto militare definitivo delle nostre forze in
A.O. vide il contributo della Milizia con 9 Battaglioni
CC.NN. d'Africa e un Gruppo Battaglioni CC.NN. d'Eritrea,
oltre alle G.U. di CC.NN. La Milizia mise in campo circa
200.000 CC.NN. e inquadrò in Legioni 150.000 operai
destinati ai vari Governatorati dell'Impero. Un lavoro
immane che confermò la capacità di comando, le capacità
organizzative e l'efficienza dei ranghi.
L'adeguamento della Milizia ai
nuovi compiti scaturiti dalle possibilità del suo impiego è
stato effettuato mediante la trasformazione organica del suo
ordinamento, per cui è determinata la costituzione di nuovi
Battaglioni di Difesa Territoriale e di altre formazioni. Il
1° ottobre 1936 furono soppressi i Comandi di Raggruppamento
e di Gruppo Legioni e furono sostituiti da 14 Comandi di
Zona e da 29 Comandi Gruppo Battaglioni CC.NN.; rimasero
invariati, come numero e come dislocazione, i Comandi di
Legione, mentre invece fu sostanzialmente modificato
l'organico della Legione che rimane così costituita:
-
Comando di Legione
-
1 Btg. CC.NN.
-
1 Btg. CC.NN. Territoriale
-
1 Coorte Complementi per ogni
Btg. CC.NN.
-
1 Coorte Complementi per ogni
Btg. CC.NN. Territoriale
-
1 o più Coorti di reclutamento
Al Comando Generale si lavorò
alacremente anche nell'organizzazione e potenziamento di
tutti gli altri settori di attività: dalla guardia dei
confini, ai campi d'istruzione, dalle scuole alle palestre e
agli atenei, dalle colonie estive alla bonifica sociale e
alla difesa antiaerea e costiera, dagli approvvigionamenti
all'amministrazione, dall'inquadramento del personale
(compresi ufficiali dell'O.N.B. e dei FF. GG. CC. e dei
Corsi Preliminari) all'opera assistenziale e di propaganda.
Questa imponente mole di lavoro, pur attraverso questa
rapida sintesi, fu attuato incessantemente sia a livello
centrale che di periferia. Dimostrazione pratica di come il
regime riuscì a penetrare in fondo al tessuto sociale.
NOTE
FONTI
Da "MVSN - La Milizia per l'Impero", a cura di G. Scalia per il
Comando Generale della Milizia, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1937, pagg. 141-144.
La
Stampa, Anno 71 n. 26, sabato 30 gennaio 1937-Anno XV
Altri
riferimenti: vedi la pagina contenente la bibliografia