 |
La Milizia Volontaria
Sicurezza Nazionale |
Colonna Celere "Verné"

Data di costituzione |
17 aprile 1936 |
Comandante |
Luogotenente
Generale Vittorio Vernè |
Vice Comandante |
|
Motto |
|
Composizione della Colonna
Reparti |
Comandante |
Colonna "Vernè"
- Reparto misto
- Sez. quadrupedi (46)
- Sez. autoblinde (4)
- Autoreparto
|
Luogotenente
Generale Vittorio Vernè |
NB La forza totale della Colonna Vernè era di 47 Ufficiali, 2.000
fra sottufficiali e truppa ed era composta da una forza
eterogenea di
Nazionali, Eritrei, Libici e Dubat.
Storia Operativa (*)
Il
17 Aprile 1936 a Gianagobò il Luogotenente Generale Vittorio Vernè assume il comando di una
Colonna composta da: 47 Ufficiali;
2.000 Uomini di truppa;
46 quadrupedi, numerosi automezzi e 4 autoblinde.
Il primo obiettivo, Maleico, venne raggiunto rapidamente e, dopo uno scambio di fucileria con
alcuni elementi nemici di copertura, si riprese la marcia su terreno privo di
qualsiasi pista. Nei giorni successivi l’avanzata
proseguì durissima fino a Segable dove vennero compiuti alcuni lavori per la
costruzione di un campo di aviazione e per sistemare due passaggi sul fiume
Sullul. Il giorno 21 aprile
alcune pattuglie misero in fuga il nemico dopo breve combattimento e il 22
venne catturata una carovana nemica di 150 cammelli, annientando in un violento
scontro alcuni nuclei abissini. Il 23 venne occupato Dagamedò, ma il giorno successivo, all’alba, il nemico attaccò le nostre truppe
con forze valutate in un migliaio di uomini; l’attacco venne respinto,
contrattaccando alla baionetta con violenti combattimenti corpo a corpo. Nei giorni seguenti la
Colonna eseguì alcuni lavori per la preparazione di un altro campo di aviazione
e il 28 Aprile giunse l’ordine di operazione del Maresciallo Graziani per
l’azione che il reparto doveva svolgere in località Dagabur in concomitanza con
quella delle Colonne del centro e di destra.
Il 30 Aprile, ripresa
l’avanzata, la "Colonna Vernè" costituì la retroguardia della Divisione Libia. Il 5 Maggio avanzò su
Farse effettuando una durissima marcia per i frequenti impantanamenti superati
solo dalla ostinata volontà e resistenza fisica degli Ufficiali e della truppa. Il
6, ripresa l’avanzata, fu raggiunto Goaschi e quindi la marcia proseguì su strade
ove soltanto la volontà ed una profonda esperienza di comando potevano
permettere di avventurarsi.
Alle ore 24 veniva occupato Hareho posto sul bivio della strada Giggica-Harrar.
All’alba dell’ 8 la Colonna
avanza su Harrar come avanguardia della Divisione Libia che
segue a due ore di distanza e alle 10.30 la punta
dell’avanguardia giunge nei sobborghi della città.
Improvvisamente, dalle alture, dalle siepi e dalle case
inizia un violento fuoco di fucileria e mitragliatrici da
parte di tiratori nemici annidati; il combattimento viene
brillantemente risolto con nostro vantaggio e la Colonna
prosegue sulla città aprendosi la strada a colpi di bombe a
mano. Alle ore 16 Harrar era occupata.
Il 9 Maggio il Generale Vernè diramava il seguente ordine del giorno:
"Camerati, con
l’occupazione di Harrar, nella quale abbiamo l’onore di entrare per primi, la
nostra Colonna ha compiuto una fase conclusiva del suo compito e resta in
attesa di ordini.
Piccola per numero, ma fortissima per spirito e valore dei
componenti, essa ha assolto, nel quadro generale delle operazioni, una missione
di notevole importanza.
Nelle marce, nei combattimenti, nei disagi e nei pericoli è stata una continua
e nobile gara di superamento tra tutti i Reparti.
Nazionali, eritrei, libici, dubat, fusi in un solo palpito di fede, di passione
italiana e fascista, sono stati magnifici per resistenza, disciplina, slancio e
valore.
Ai miei collaboratori
del Comando, a tutti i Comandanti ed Ufficiali, ai gregari, il mio
ringraziamento fraterno, il mio più fervido elogio." (1)
Il 14 Maggio 1936 la
Colonna, che aveva percorso complessivamente 720 Km., si sciolse avendo esaurito il suo compito.
FONTI
La
Stampa, Anno 71 n. 26, sabato 30 gennaio 1937-Anno XV
Da "MVSN - La Milizia per l'Impero", a cura di G. Scalia per il
Comando Generale della Milizia, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1937, pag. 118.

|