Documenti Etiopia 1935-1936
Direttive di Badoglio (2/2)
DIRETTIVE impartite da Macallè il
21 febbraio, per le operazioni nello Scirè (battaglia dello Scirè)*
N. 2189 Op.
21 febbraio 1936 ‑ XIV
OGGETTO: Operazioni nello
Scirè.
(carta 1:100.000 ‑ edizione I8
febbraio 1936‑XIV)
ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL
II e IV C. A. A. O.
AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI
ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA
Al SIG. INTENDENTE A. O.
I ‑ La battaglia dell'Endertà, che noi abbiamo impostato a1 nemico a
vinta, ha costretto la massa di ras Mulughietà, che fronteggiava la
nostra occupazione di Macallè, a ripiegare in disordine, dopo aver
subito ingenti perdite, verso sud a sud‑ovest, inseguita dalla nostra
aviazione. La successiva avanzata del III C. A. sulle comunicazioni tra
il Tembien e Socotà ci ha consentito di porre in critica situazione le
forte di ras Cassa a di ras Sejum. Ho la sensazione che il nemico, in
seguito al poderoso colpo infertogli, stia traballando a perciò intendo
colpirlo, nuovamente, al più presto, nel settore dello Scirè‑Adi Abò per
affrettarne la caduta.
II ‑ Il 28 febbraio p. v. sarà iniziata l'avanzata, con il II a IV C. A.
A. O., contro le forte nemiche comandate da ras Immirù per batterle.
III ‑ Il II C. A., nella sua attuale formazione, si riunirà il z8
febbraio p. v. tra Arum a la selletta di q. 2.140, per poi procedere il
giorno successivo 29 febbraio in direzione di Selaclacà a Coietzà.
Lascierà nelle piazze di Axum a di Adua a lungo la sua
linea di
rifornimento le forte strettamente indispensabili per assicurarne la
difesa.
IV ‑ Il IV C. A. completerà la sua adunata tra Debri Mariam ed il Mareb
nella giornata del z8 a il giorno successivo 29 febbraio muoverà su Az
Nebrid
Lascierà un presidio di convenienti forze a Tucul.
V ‑ I successivi movimenti dei C. A. saranno da me regolati a
seconda della situazione ed in relazione alla dislocazione dells massa nemica
the costituisce l'obiettivo da raggiungere.
VI ‑ Il comando superiore aeronautica sorveglierà le mosse del nemico,
pronto a colpirlo con il bombardamento.
VII ‑ Il comando superiore genio provvederà a collegare il mio posto di
Comando di Adi Qualà con i comandi dei corpi d'armata a di bassopiano,
con il campo di aviazione di Axum a con il posto di Comando di Enda ,Jesus.
VIII‑ L'intendenza provvederà all'assegnazione dei mezzi richiesti dai
comandi di C. A., secondo gli ordini già impartitile.
IX ‑ Io sarò alle ore 12 del giorno 27 febbraio p. v. al posto di
Comando di Adi Qualà.
Segnare ricevuta
Il Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*)
Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 236-237.
DIRETTIVE impartite da Macallè il giorno 23 febbraio, per
l’occupazione di amba Bircutan*
N. 2301 Op.
23 febbraio 1936 XIV
OGGETTO: Occupazione di amba Bircutan.
AL GENERALE COMM. COUTURE ‑ COMANDANTE ZONA BASSA
OCC.
e per conoscenza:
AL GENERALE COMM. DALL'ORA ‑ INTENDENTE A.
O.
Come Le avevo annunciato nel mio foglio N.
1772 Op. dell'8 corrente, ho dato battaglia, ho battuto a disperso le
forze di ras Mulughietà, mi sono rivolto poi subito, con un intero corpo
d'armata, alle spalle del Tembien dove ras Cassa a ras Sejum,
costrettivi, hanno iniziato il ripiegamento the sono in condizione di
contrastare.
Anche questa seconda massa sarà quindi
presto dispersa.
Sto ora preparando un'azione col II a IV
C. A. nello Scirè per battere ras Immirù Tale azione avrà inizio il 28
corrente.
In concomitanza con tale azione dovranno
agire le truppe di V. S.
L'attuale disponibilità di forze in
codesta zona non consente di effettuare le operazioni per l'occupazione
contemporanea di Bircutan‑Caftà‑Noggara. Mi limito quindi per ora alla
prima delle dette occupazioni, mentre dispongo per la riunione in
codesta zona di altre truppe the mi consentiranno, verso la metà del
mese prossimo, di completare le progettate occupazioni.
Dai contatti che avrà avuto con S. E.
Gasparini, V. S. è certo perfettamente orientata su codesta situazione
politica.
L'occupazione di Bircutan impedirà al
nemico che si ritira dallo Scirè di precederci, essa forse potrà
avvenire pacificamente: S. E. Gasparini è autorizzato, qualora lo
ritenga, di accompagnarsi alla spedizione.
La spedizione sarà eseguita dalle seguenti
forze:
- comando
raggruppamento celere (col. Gastinelli)
- XXVIII
battaglione eritreo
- banda
a cavallo
- banda
cammellata
- batteria
cammellata
- una
stazione r. t. di codesta sezione r. t.
- aliquota
di servizi.
Una volta effettuata l'occupazione,
costituite le scorte a organizzata o per lo meno iniziata la
organizzazione delle bande, il XXVIII battaglione eritreo rimarrà a
presidio di Bircutan mentre il comando del raggruppamento celere e le
rimanenti forze rientreranno a nord del Setit per prepararsi alle nuove
occupazioni.
Sulla base di quanto sopra V. S.,
mettendosi, a ponendo in stretto contatto con S. E. Gasparini anche il
col. Gastinelli, dia subito gli ordini di Sua competenza tenendo
presente the il Setit dovrà essere passato dal guado di Biacundi il 1°
marzo p. v.
Prego assicurazione telegrafica.
Il Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*) Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 238-239.
DIRETTIVE impartite da Macallè il
24 febbraio, per le operazioni nel Tembien (seconda battaglia del
Tembien)*
N. 2367 Op.
24 febbraio 1936 ‑ XIV
OGGETTO: Operazioni nel Tembien.
(carte 1:100.000 ‑ edizione I4 febbraio
I9;6‑XIV)
A S. E. IL COMANDANTE DEL III C. A.
A S. E. IL COMANDANTE DEL C A. E.
e per conoscenza:
AI COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA
ALL'INTENDENTE A. O.
I ‑ Il nemico ha iniziato il ripiegamento
dal Tembien; parte degli armati di ras Cassa pare siano giunti già ad
amba Ambarà con direzione di ritirata la confluenza Ghevà‑Tacazzè. Pare
invece che gli armati di ras Sejum siano ancore in zone Abbi Addi e che
il ras possa essere intenzionato a resistere: le sue forze non possono
essere che limitate. Enda Mariam Quorar risulterebbe pressoché sgombra.
II ‑ In tale situazione intendo stringere
il cerchio che serra il Tembien per ostacolare la ritirata delle forze
nemiche a battere quelle che si attardassero.
Nel contempo il I C. A. provvederà alla
occupazione dei passi di Alagi ed io col II a IV C. A. darò battaglia a
ras Immirù nello Scirè.
III ‑ L'azione sarà svolta dal III C. A. a
dal C. A. E., secondo le seguenti direttive:
a) ‑ Il III C. A. ed il C. A. E. dovranno
mantenere salde le loro attuali occupazioni a avere speciale riguardo ai
fianchi, esposti alle possibili reazioni del nemico così gravemente
minacciato dalla nostra azione. Particolare importanza deve essere
attribuita alle posizioni di partenza: la rive sinistra del Ghevà a le
posizioni del C. A. E., segnatamente Uarieu‑Uotc Amba, debbono rimanere
presidiate.
b) ‑ L'azione si svolgerà per tempi in tre
giorni successivi:
giorno X:
il C. A. E. si impadronisce di sorpresa di Uorc Amba; il III C. A.
spinge un suo distaccamento di forza adeguata fino a Debuc the occupa.
giorno X + 1: Il C. A. E. procede
fino ai roccioni di amba Debra Amba; Il III C. A. procede fino alla
testate del Mai Bararus in condizione da fronteggiare l'amba Tzellerè.
giorno X + 2: il C. A. E. ed il III
C. A. si riuniscono in zona Abbi Addi.
c) ‑ S. E. il generale Pirzio Biroli
mantenendosi in stretto contatto col comando del II C. A., col quale
saranno scambiate tutte le informazioni sul nemico, da raccogliere con
grande assiduità, regolerà lo svolgimento dell'operazione, la quale deve
essere improntata alla massima decisione.
d) ‑ Il comando del III C. A. porterà al
seguito almeno tre giornate di viveri.
Il C. A. E. rifornirà in zona Abbi Addi il
III C. A. a partire dal giorno X + 3. L'intendenza aderirà alle
richieste di rinforzi di mezzi automobilistici che, in misura per
quanto possibile ristretta, le rivolgerà il C. A. E.
IV ‑ A operazione compiuta S. E. il
Comandante del C. A. E. disporrà perché la linea del Ghevà (amba
Tzellerè, Enda Mariam Quorar) venga occupata a subito saldamente
sistemata a difesa da pane delle sue truppe, tenendo l'attuale linea
(passo Uarieu‑passo Abarò) come seconda linea. Disporrà quindi per il
ritorno alla sua base di partenza del III C. A.
V ‑ Il C. A. E. ed il III C. A.
disporranno della loro aviazione da ricognizione tattica. Azioni di
bombardamento pesante dovranno essere richieste al comando avanzato di
aeronautica di Adi Qualà.
VI ‑ Il comando superiore genio invierà
una stazione radiotelefonica al C. A. E. per il collegamento col III C.
A.
VII ‑ II giorno X è uguale al 27
corrente. Dallo stesso giorno (ore 12 il mio posto di Comando sarà ad
Adi Qualà. Segnare ricevuta citando il numero del presente ordine.
Il Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*) Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 240-241.
Direttive impartite da Macallè il
25 febbraio, per l'occupazione dei valichi di Alagi*
N. 2392 Op.
25 febbraio 1936 ‑ XIV
OGGETTO: Occupazione dei valichi di Alagi.
A S. E. IL COMANDANTE I C. A. A. O.
e per conoscenza:
AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI
ARTIGLIERIA‑GENIO‑AERONAUTICA
AL SIG. INTENDENTE A. O.
I ‑ Data la situazione del nemico, intendo
al più presto dare battaglia alle forze di ras Immirù nello Scirè,
stringere il cerchio che già serra l'avversario nel Tembien a procedere,
nello stesso tempo, all'occupazione di passo Alagi a dei valichi ad esso
laterali.
II ‑ Quest'ultima azione è affidata a V.
E. secondo le seguenti direttive:
a) -
L'azione si svolgerà per tempi:
giorno 28: le truppe muoveranno
dalla lines di partenza sino ad adatto obiettivo intermedio;
giorno 29: sarà raggiunta la
displuviale, caratterizzata dai colli di Falagà ‑ passo Alagi, Chessad
Togorà ed occupati i valichi.
b) ‑
Sarà convenientemente presidiata la linea di partenza dell'attacco e
guardato il fianco destro sin tanto che il III C. A., ultimata l'operazione
del Tembien, potrà muovere a sud verso Samrè ‑ Fenaroà: per tale guardia
del fianco destro si varrà della divisione "Sila".
c) ‑
Occupati i valichi con le forte necessarie per il loro pronto a
progressivo rafforzamento, le unità disponibili saranno subito ritratte
indietro e impiegate per i lavori stradali tra Celecot a le posizioni
stesse.
III ‑ Forte a disposizione:
-
divisione "Sabauda"
-
4a divisione CC.NN.
"3
Gennaio"
-
divisione "Sila" o (meno un reggimento a un gruppo)
-
5a divisione
alpina "Pusteria"
-
6° gruppo battaglioni CC.NN.
-
8° gruppo battaglioni
eritrei (due battaglioni)
-
V gruppo squadroni carri
veloci (tre squadroni)
-
due gruppi obici 100/17 a un
gruppo cannoni 105/28
-
unità del genio del I C. A.
-
squadriglia libica R. T.
IV ‑ Eventuali azioni di bombardamento
saranno richieste al posto avanzato di comando aeronautica a Adi Qualà.
V ‑ Io sarò al posto di Comando di Adi
Qualà dalle ore 12 del 27 febbraio p. v.
Pregasi segnare ricevuta citando il numero
del presente ordine.
II Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*) Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 242-243.
DIRETTIVE impartite da Macallè il
28 marzo per l'avanzata su Quoram (battaglia del lago Ascianghi)*
N. 3150 Op.
28 marzo 1936 ‑ XIV
OGGETTO: Avanzata su Quoram.
A S. E. IL COMANDANTE DEL I C. A. A. O.
A S. E. IL COMANDANTE DEL C. A. E.
AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA‑
GENIO ‑ AERONAUTICA
AL SIGNOR INTENDENTE A. O.
e per conoscenza:
ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL II‑III‑VI C.
A. A. O.
I ‑ Le truppe nemiche segnalate a nord del
lago Ascianghi pare rappresentino le ultime forze con le quali il negus,
the ne ha il comando diretto intende tentare la fortuna delle armi o per
attaccarci o, caso molto più probabile, per opporsi ad un nostro nuovo
attacco. E’ anche da considerarsi la possibilità the il negus voglia
conservare tali forze in sua mano, sottraendole ad un nostro attacco,
per farle a momento opportuno pesare.
II ‑ La dislocazione assunta dal nemico si
può individuare con la linea: M. Addi Assel Ghertì ‑ passo Agumbertà
‑sponda destra del torrente omonimo, alla quale danno profondità le
posizioni corrispondenti alle testate degli impluvi the attraverso la
piana di Golgolò discendono al lago Ascianghi, queue di Endebò e a nord
di Adi Abba Mussa. Elementi avanzati si spingerebbero, senza carattere
di stabile permanenza, fino ad Aià. Armati del degiac Averrà Tellà, con
intenzioni non bene definite, sarebbero dislocati sul nostro fianco
destro fra Uagg a Borà.
III ‑ In tale situazione è mio
intendimento:
‑ perfezionare schieramento a preparazione
logistics per poter sferrare nelle più vantaggiose condizioni, l'attacco
the produca l'annientamento del nemico. Intanto mettermi in condizioni
di respingere qualsiasi tentativo offensivo nemico sulla fronte, sui
fianchi a lungo la lines di operazione a tenermi pronto ad avanzare in
qualsiasi momento per volgere in rotta qualunque tentativo di
ripiegamento the il nemico iniziasse.
IV ‑ L'azione sarà svolta dal I C. A. a
dal C. A. E.
Limiti di settore tra i due corpi d'armata
la linea immaginaria Mai Ciò ‑ Aià, località assegnate al I C. A. A. O:
V ‑ Il I C. A. dovrà procedere all'attacco
del nemico con azione metodica, atta a sviluppare la maggiore quantità
di fuoco di fucileria, mitragliatrici a artiglierie con la quale
investire a battere il nemico, accompagnare in ogni momento l'avanzata
delle nostre fanterie a proteggere le soste.
Pertanto, partendo da uno schieramento
decisamente offensivo, dovrà effettuare successivi brevi sbalzi,
susseguiti da pronto nuovo schieramento, fino a raggiungere da presso le
posizioni nemiche che saranno attaccate dopo intensa azione di tutte le
artiglierie. Particolare riguardo dovrà avere ai propri fianchi,
segnatamente al fianco destro. Tali fianchi dovranno di preferenza
essere assicurati mediante robusti capisaldi costituiti da fanteria a
artiglieria.
VI ‑ Il C. A. E. sulla sinistra del I C.
A. dovrà:
‑ assicurare il fianco sinistro del I C.
A. marciando con una delle sue divisioni in prossimità del ciglione the
scende dall'altopiano;
‑ procedere a sbalzi seguendo l'avanzata
del I C. A., pronto ad intervenire nella battaglia, agendo di preferenza
sul fianco a tergo del nemico;
- tenersi pronto a manovrare a largo
raggio sulle retrovie del nemico per sfruttare il successo mediante
l'inseguimento spinto a fondo e il più lontano possibile.
Il C. A. E. disporrà delle bande azebò
galla organizzate dall'ufficio politico di Corbettà, da impiegarsi a
momento opportuno, con la massima decisione ed indipendenza,
conformemente alla tradizione a all'indole di quelle popolazioni.
Il C. A. E. costituirà anche mia riserva;
muoverà secondo ordini the mi riservo date in armonia al procedere
dell'azione a di qualsiasi situazione the si sviluppasse a all’infuori
delle eventualità sopra elencate.
VII ‑ Il comando superiore artiglieria
studierà la possibilità di fare avanzare carrellata, qualche batteria da
100/17.
Prenderà a tale proposito accordi a
riceverà ordini, per quanto riguarda movimento a schieramento, dal
comando del I C. A. a disposizione del quale saranno poste le batterie
the sarà possibile far avanzare.
VIII ‑ I1 comando superiore aeronautica
orienterà la sua azione per agire di preferenza a tergo delle posizioni
nemiche. Si terrà pronto, a terrà perciò apparecchi appositamente in
potenza, per l'inseguimento a fondo non appena si delineerà la ritirata
del nemico.
IX ‑ Lo schieramento delle truppe a la
preparazione logistica dovranno essere compiuti per il giorno 5 aprile
p.v.
Il mattino del giorno 6 avrà inizio
l'offensiva.
Le LL. EE. i Comandanti di C. A. mi
invieranno il loro ordine di operazione entro il giorno 2 aprile.
X ‑ I1 mio posto avanzato di Comando si
stabilirà a Belagò, ove funzionerà dalle ore 20 del giorno 4.
Segnare ricevuta.
Il Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*) Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 244-246.
DIRETTIVE TELEGRAFICHE impartite da
Macallè il 5 aprile, per l'inseguimento del nemico sino a Dessiè a per la
successiva avanzata su Addis Abeba*
TELEGRAMMA
5 aprile 1936 ‑ XIV
COMANDO PRIMO CORPO
COMANDO CORPO ARMATA ERITREO
COMANDO SUPERIORE ARTIGLIERIA
COMANDO SUPERIORS GENIO
DELEGAZIONE INTENDENZA
e, per conoscenza:
INTENDENZA A. O.
344 CSAO /./ Corpo armata eritreo cessa
dipendenze primo corpo et torna mia disposizione diretta /./ Suo compito
inseguire nemico raggiungendo Dessiè mentre primo corpo si stabilirà
inizialmente et temporaneamente fra Mai Ciò et Quoram /./ Santini assume
direzione et organizzazione linea comunicazione anche per quanto
riguarda rifornimenti C. A. E. secondo seguenti concetti /./ Primo /,/
stabilire nel più breve tempo et a qualunque costo collegamenta
automobilistico Enda Corcos Mai Ciò et Mai Ciò Quoram /./ Tale
collegamento dovrà farsi primo tempo con autocarrette indipendentemente
tracciato permanente et solo scopo giungere al più presto /./ Secondo
/,/ stabilire base at Quoram onde rifornire corpo eritreo et in secondo
tempo aliquota truppe primo corpo pari massimo una divisione the dovrà
proseguire Dessiè /./ Comando superiore genio et delegazione intendenza
si metteranno disposizione con tutte Toro possibilità del primo corpo al
fine raggiungere predetto programma stradale et costituzione depositi
/./At disposizione primo corpo saranno anche tutti mezzi utilizzabili
delle artiglierie autotrainate /./ Est mio intendimento procedere su
Addis Abeba con distaccamento misto nazionali et eritrei partendo verso
venti‑venticinque corrente da Dessiè /./
Segnare ricevuta /./
BADOGLIO
(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 247.
DIRETTIVE impartite da Dessiè il z3
aprile, per l'avanzata su Addis Abeba (marcia su Addis Abeba)*
N. 572 Op.
Dessiè, 23 aprile 1936 ‑ XIV
OGGETTO: Avanzata su Addis Abeba.
AL COMANDO DELLA DIVISIONE «SABAUDA»
AL COMANDO DELLA I BRIGATA ERITREA
AL COMANDO GRUPPO DI FORMAZIONE BATTAGLIONI ERITREI
AI COMANDI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA
e per conoscenza:
A S. E. IL GENERALE SANTINI
A S. E. IL GENERALE PIRZIO BIROLI
ALL'INTENDENZA A. O.
AL COMANDO CARABINIERI REALI DEL C. S. A. O.
I ‑ Intendo procedere al più presto
all'occupazione di Addis Abeba con le seguenti truppe, ai miei ordini
diretti:
‑ colonna autoportata, agli ordini del
comandante della divisione « Sabauda », nella formazione prevista dal
foglio n° 3575 Op. del 7 corrente;
‑ I brigata eritrea, rinforzata dal
gruppo squadroni;
‑ gruppo di formazione battaglioni
eritrei, rinforzato dal gruppo artiglieria someggiata dells II brigata
eritrea.
II ‑ Il movimento sarà effettuato su tre
colonne:
1a ‑ I brigata eritrea, lungo l'itinerario Uorro ‑ Ailù ‑ Leghedadi: muoverà il mattino del 25 corrente a regolerà
le sue tappe in misura di poter giungere ad Addis Abeba il mattino del 4
maggio p. v.
2a ‑ Gruppo di formazione battaglioni
eritrei, lungo l'itinerario Macfud ‑ Debra Brehan: muoverà il mattino
del 24 corr. e regolerà le sue tappe in misura di poter giungere ad
Addis Abeba entro il 5 maggio p. v.
Sarà scavalcato lungo l'itinerario
suddetto dalla colonna. autoportata, presumibilmente nei giorni z8 a z9
aprile: dovrà pertanto, durante tali giorni, lasciare sgombra la
rotabile.
3a ‑ Colonna autoportata, lungo
l'itinerario Macfud ‑ Debra Brehan. Inizierà il movimento il mattino del
giorno z6 p. v. su di una, unica colonna, ripartita in tre scaglioni:
‑ avanguardia: II brigata eritrea,
rinforzata dallo squadrone carri veloci, da elementi zappatoti a
pontieri del battaglione genio speciale;
‑ grosso;
‑ retroguardia: un reggimento di
fanteria.
Ad avvenuto scavalcamento del gruppo di
formazione battaglioni eritrei farà precedere l'avanguardia da un
reparto esplorante, dotato di automezzi the consentano più celere
movimento.
Di massima, il movimento degli scaglioni
dovrà essere giornalmente iniziato alle ore G e ininterrottamente
proseguito sino alle ore 19. Distanza tra gli scaglioni: 3 ‑ 4
chilometri; tra le vetture: la minima consentita dalle condizioni della
rotabile.
III ‑ L'occupazione dell'abitato di Addis
Abeba, da pane delle colonne, sarà da me disposta con successivo ordine.
IV ‑ Aviazione: ordine a parte.
V ‑ Collegamenti: vedere schema allegato
del comando superiore genio.
VI ‑ Oltre alle comunicazioni di carattere
urgente, i comandanti di colonna dovranno trasmettermi giornalmente
notizie sul movimento a mezzo radio in chiaro alle ore 5 e alle ore 20.
VII ‑ Io seguirò la colonna autoportata
muovendo da Dessiè il 28 mattina. Il comandante della divisione "Sabauda" lascierà una compagnia del reggimento di retroguardia, su
autocarri leggeri, a disposizione del mio Comando.
Il Maresciallo d'Italia
BADOGLIO
(*) Documento
proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori,
Milano, 1936-XIV, pag. 248-249.
Pagina 2/2

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