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Documenti Etiopia 1935-1936

Direttive di Badoglio (2/2)

 

 

DIRETTIVE impartite da Macallè il 21 febbraio, per le operazioni nello Scirè (battaglia dello Scirè)*

N. 2189 Op.

21 febbraio 1936 ‑ XIV

 

OGGETTO: Operazioni nello Scirè.

(carta 1:100.000 ‑ edizione I8 febbraio 1936‑XIV)

 

ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL II e IV C. A. A. O.

AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

Al SIG. INTENDENTE A. O.

 

I ‑ La battaglia dell'Endertà, che noi abbiamo impostato a1 nemico a vinta, ha costretto la massa di ras Mulughietà, che fronteggiava la nostra occupazione di Macallè, a ripiegare in disordine, dopo aver subito ingenti perdite, verso sud a sud‑ovest, inseguita dalla nostra aviazione. La successiva avanzata del III C. A. sulle comunicazioni tra il Tembien e Socotà ci ha consentito di porre in critica situazione le forte di ras Cassa a di ras Sejum. Ho la sensazione che il nemico, in seguito al poderoso colpo infertogli, stia traballando a perciò intendo colpirlo, nuovamente, al più presto, nel settore dello Scirè‑Adi Abò per affrettarne la caduta.

II ‑ Il 28 febbraio p. v. sarà iniziata l'avanzata, con il II a IV C. A. A. O., contro le forte nemiche comandate da ras Immirù per batterle.

III ‑ Il II C. A., nella sua attuale formazione, si riunirà il z8 febbraio p. v. tra Arum a la selletta di q. 2.140, per poi procedere il giorno successivo 29 febbraio in direzione di Selaclacà a Coietzà.

Lascierà nelle piazze di Axum a di Adua a lungo la sua linea di rifornimento le forte strettamente indispensabili per assicurarne la difesa.

IV ‑ Il IV C. A. completerà la sua adunata tra Debri Mariam ed il Mareb nella giornata del z8 a il giorno successivo 29 febbraio muoverà su Az Nebrid

Lascierà un presidio di convenienti forze a Tucul.

V ‑ I successivi movimenti dei C. A. saranno da me regolati a seconda della situazione ed in relazione alla dislocazione dells massa nemica the costituisce l'obiettivo da raggiungere.

VI ‑ Il comando superiore aeronautica sorveglierà le mosse del nemico, pronto a colpirlo con il bombardamento.

VII ‑ Il comando superiore genio provvederà a collegare il mio posto di Comando di Adi Qualà con i comandi dei corpi d'armata a di bassopiano, con il campo di aviazione di Axum a con il posto di Comando di Enda ,Jesus.

VIII‑ L'intendenza provvederà all'assegnazione dei mezzi richiesti dai comandi di C. A., secondo gli ordini già impartitile.

IX ‑ Io sarò alle ore 12 del giorno 27 febbraio p. v. al posto di Comando di Adi Qualà.

Segnare ricevuta 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

 (*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 236-237.

 

DIRETTIVE impartite da Macallè il giorno 23 febbraio, per l’occupazione di amba Bircutan*

N. 2301 Op.

23 febbraio 1936 XIV

 

OGGETTO: Occupazione di amba Bircutan.

 

AL GENERALE COMM. COUTURE ‑ COMANDANTE ZONA BASSA OCC.

e per conoscenza:

AL GENERALE COMM. DALL'ORA ‑ INTENDENTE A. O.

 

Come Le avevo annunciato nel mio foglio N. 1772 Op. dell'8 corrente, ho dato battaglia, ho battuto a disperso le forze di ras Mulughietà, mi sono rivolto poi subito, con un intero corpo d'armata, alle spalle del Tembien dove ras Cassa a ras Sejum, costrettivi, hanno iniziato il ripiegamento the sono in condizione di contrastare.

Anche questa seconda massa sarà quindi presto dispersa.

Sto ora preparando un'azione col II a IV C. A. nello Scirè per battere ras Immirù Tale azione avrà inizio il 28 corrente.

In concomitanza con tale azione dovranno agire le truppe di V. S.

L'attuale disponibilità di forze in codesta zona non consente di effettuare le operazioni per l'occupazione contemporanea di Bircutan‑Caftà‑Noggara. Mi limito quindi per ora alla prima delle dette occupazioni, mentre dispongo per la riunione in codesta zona di altre truppe the mi consentiranno, verso la metà del mese prossimo, di completare le progettate occupazioni.

Dai contatti che avrà avuto con S. E. Gasparini, V. S. è certo perfettamente orientata su codesta situazione politica.

L'occupazione di Bircutan impedirà al nemico che si ritira dallo Scirè di precederci, essa forse potrà avvenire pacificamente: S. E. Gasparini è autorizzato, qualora lo ritenga, di accompagnarsi alla spedizione.

La spedizione sarà eseguita dalle seguenti forze:

-  comando raggruppamento celere (col. Gastinelli)

-  XXVIII battaglione eritreo

-  banda a cavallo

-  banda cammellata

-  batteria cammellata

-  una stazione r. t. di codesta sezione r. t.

-  aliquota di servizi.

 

Una volta effettuata l'occupazione, costituite le scorte a organizzata o per lo meno iniziata la organizzazione delle bande, il XXVIII battaglione eritreo rimarrà a presidio di Bircutan mentre il comando del raggruppamento celere e le rimanenti forze rientreranno a nord del Setit per prepararsi alle nuove occupazioni.

Sulla base di quanto sopra V. S., mettendosi, a ponendo in stretto contatto con S. E. Gasparini anche il col. Gastinelli, dia subito gli ordini di Sua competenza tenendo presente the il Setit dovrà essere passato dal guado di Biacundi il 1° marzo p. v.

 

Prego assicurazione telegrafica.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 238-239.

 

DIRETTIVE impartite da Macallè il 24 febbraio, per le operazioni nel Tembien (seconda battaglia del Tembien)*

 

N. 2367 Op. 

24 febbraio 1936 ‑ XIV

OGGETTO: Operazioni nel Tembien.

(carte 1:100.000 ‑ edizione I4 febbraio I9;6‑XIV)

 

A S. E. IL COMANDANTE DEL III C. A.

A S. E. IL COMANDANTE DEL C A. E.

e per conoscenza:

AI COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

ALL'INTENDENTE A. O.

 

I ‑ Il nemico ha iniziato il ripiegamento dal Tembien; parte degli armati di ras Cassa pare siano giunti già ad amba Ambarà con direzione di ritirata la confluenza Ghevà‑Tacazzè. Pare invece che gli armati di ras Sejum siano ancore in zone Abbi Addi e che il ras possa essere intenzionato a resistere: le sue forze non possono essere che limitate. Enda Mariam Quorar risulterebbe pressoché sgombra.

II ‑ In tale situazione intendo stringere il cerchio che serra il Tembien per ostacolare la ritirata delle forze nemiche a battere quelle che si attardassero.

Nel contempo il I C. A. provvederà alla occupazione dei passi di Alagi ed io col II a IV C. A. darò battaglia a ras Immirù nello Scirè.

III ‑ L'azione sarà svolta dal III C. A. a dal C. A. E., secondo le seguenti direttive:

a) ‑ Il III C. A. ed il C. A. E. dovranno mantenere salde le loro attuali occupazioni a avere speciale riguardo ai fianchi, esposti alle possibili reazioni del nemico così gravemente minacciato dalla nostra azione. Particolare importanza deve essere attribuita alle posizioni di partenza: la rive sinistra del Ghevà a le posizioni del C. A. E., segnatamente Uarieu‑Uotc Amba, debbono rimanere presidiate.

b) ‑ L'azione si svolgerà per tempi in tre giorni successivi:

giorno X: il C. A. E. si impadronisce di sorpresa di Uorc Amba; il III C. A. spinge un suo distaccamento di forza adeguata fino a Debuc the occupa.

giorno X + 1: Il C. A. E. procede fino ai roccioni di amba Debra Amba; Il III C. A. procede fino alla testate del Mai Bararus in condizione da fronteggiare l'amba Tzellerè.

giorno X + 2: il C. A. E. ed il III C. A. si riuniscono in zona Abbi Addi.

c) ‑ S. E. il generale Pirzio Biroli mantenendosi in stretto contatto col comando del II C. A., col quale saranno scambiate tutte le informazioni sul nemico, da raccogliere con grande assiduità, regolerà lo svolgimento dell'operazione, la quale deve essere improntata alla massima decisione.

d) ‑ Il comando del III C. A. porterà al seguito almeno tre giornate di viveri.

Il C. A. E. rifornirà in zona Abbi Addi il III C. A. a partire dal giorno X + 3. L'intendenza aderirà alle richieste di rinforzi di mezzi au­tomobilistici che, in misura per quanto possibile ristretta, le rivolgerà il C. A. E.

IV ‑ A operazione compiuta S. E. il Comandante del C. A. E. disporrà perché la linea del Ghevà (amba Tzellerè, Enda Mariam Quorar) venga oc­cupata a subito saldamente sistemata a difesa da pane delle sue truppe, tenendo l'attuale linea (passo Uarieu‑passo Abarò) come seconda linea. Disporrà quindi per il ritorno alla sua base di partenza del III C. A.

V ‑ Il C. A. E. ed il III C. A. disporranno della loro aviazione da ricognizione tattica. Azioni di bombardamento pesante dovranno essere richieste al comando avanzato di aeronautica di Adi Qualà.

VI ‑ Il comando superiore genio invierà una stazione radiotelefonica al C. A. E. per il collegamento col III C. A.

VII ‑ II giorno X è uguale al 27 corrente. Dallo stesso giorno (ore 12 il mio posto di Comando sarà ad Adi Qualà. Segnare ricevuta citando il numero del presente ordine.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 240-241.

 

Direttive impartite da Macallè il 25 febbraio, per l'occupazione dei valichi di Alagi*

 

N. 2392 Op. 

25 febbraio 1936 ‑ XIV 

 

OGGETTO: Occupazione dei valichi di Alagi.

 

A S. E. IL COMANDANTE I C. A. A. O.

e per conoscenza:

AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA‑GENIO‑AERONAUTICA

AL SIG. INTENDENTE A. O.

I ‑ Data la situazione del nemico, intendo al più presto dare battaglia alle forze di ras Immirù nello Scirè, stringere il cerchio che già serra l'avversario nel Tembien a procedere, nello stesso tempo, all'occupazione di passo Alagi a dei valichi ad esso laterali.

II ‑ Quest'ultima azione è affidata a V. E. secondo le seguenti direttive:

a) - L'azione si svolgerà per tempi:

giorno 28: le truppe muoveranno dalla lines di partenza sino ad adatto obiettivo intermedio;

giorno 29: sarà raggiunta la displuviale, caratterizzata dai colli di Falagà ‑ passo Alagi, Chessad Togorà ed occupati i valichi.

 

b) ‑ Sarà convenientemente presidiata la linea di partenza dell'attacco e guardato il fianco destro sin tanto che il III C. A., ultimata l'operazione del Tembien, potrà muovere a sud verso Samrè ‑ Fenaroà: per tale guardia del fianco destro si varrà della divisione "Sila".

c) ‑ Occupati i valichi con le forte necessarie per il loro pronto a progressivo rafforzamento, le unità disponibili saranno subito ritratte indietro e impiegate per i lavori stradali tra Celecot a le posizioni stesse.

III ‑ Forte a disposizione:

- divisione "Sabauda"

- 4a divisione CC.NN. "3 Gennaio"

- divisione "Sila" o (meno un reggimento a un gruppo)

- 5a divisione alpina  "Pusteria"

- 6° gruppo battaglioni CC.NN.

- 8° gruppo battaglioni eritrei (due battaglioni)

- V gruppo squadroni carri veloci (tre squadroni)

- due gruppi obici 100/17 a un gruppo cannoni 105/28

- unità del genio del I C. A.

- squadriglia libica R. T.

IV ‑ Eventuali azioni di bombardamento saranno richieste al posto avanzato di comando aeronautica a Adi Qualà.

V ‑ Io sarò al posto di Comando di Adi Qualà dalle ore 12 del 27 febbraio p. v.

Pregasi segnare ricevuta citando il numero del presente ordine.

II Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 242-243.

 

DIRETTIVE impartite da Macallè il 28 marzo per l'avanzata su Quoram (battaglia del lago Ascianghi)*

 

N. 3150 Op. 

28 marzo 1936 ‑ XIV

 

OGGETTO: Avanzata su Quoram.

 

A S. E. IL COMANDANTE DEL I C. A. A. O.

A S. E. IL COMANDANTE DEL C. A. E.

AI SIGG. COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

AL SIGNOR INTENDENTE A. O.

e per conoscenza: 

ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL II‑III‑VI C. A. A. O.

I ‑ Le truppe nemiche segnalate a nord del lago Ascianghi pare rappresentino le ultime forze con le quali il negus, the ne ha il comando diretto intende tentare la fortuna delle armi o per attaccarci o, caso molto più probabile, per opporsi ad un nostro nuovo attacco. E’ anche da considerarsi la possibilità the il negus voglia conservare tali forze in sua mano, sottraendole ad un nostro attacco, per farle a momento opportuno pesare.

II ‑ La dislocazione assunta dal nemico si può individuare con la linea: M. Addi Assel Ghertì ‑ passo Agumbertà ‑sponda destra del torrente omonimo, alla quale danno profondità le posizioni corrispondenti alle testate degli impluvi the attraverso la piana di Golgolò discendono al lago Ascianghi, queue di Endebò e a nord di Adi Abba Mussa. Elementi avanzati si spingerebbero, senza carattere di stabile permanenza, fino ad Aià. Armati del degiac Averrà Tellà, con intenzioni non bene definite, sarebbero dislocati sul nostro fianco destro fra Uagg a Borà.

III ‑ In tale situazione è mio intendimento:

‑ perfezionare schieramento a preparazione logistics per poter sferrare nelle più vantaggiose condizioni, l'attacco the produca l'annientamento del nemico. Intanto mettermi in condizioni di respingere qualsiasi tentativo offensivo nemico sulla fronte, sui fianchi a lungo la lines di operazione a tenermi pronto ad avanzare in qualsiasi momento per volgere in rotta qualunque tentativo di ripiegamento the il nemico iniziasse.

IV ‑ L'azione sarà svolta dal I C. A. a dal C. A. E.

Limiti di settore tra i due corpi d'armata la linea immaginaria Mai Ciò ‑ Aià, località assegnate al I C. A. A. O:

V ‑ Il I C. A. dovrà procedere all'attacco del nemico con azione metodica, atta a sviluppare la maggiore quantità di fuoco di fucileria, mitraglia­trici a artiglierie con la quale investire a battere il nemico, accompa­gnare in ogni momento l'avanzata delle nostre fanterie a proteggere le soste.

Pertanto, partendo da uno schieramento decisamente offensivo, dovrà effettuare successivi brevi sbalzi, susseguiti da pronto nuovo schieramento, fino a raggiungere da presso le posizioni nemiche che saranno attaccate dopo intensa azione di tutte le artiglierie. Particolare riguardo dovrà avere ai propri fianchi, segnatamente al fianco destro. Tali fianchi dovranno di preferenza essere assicurati mediante robusti capisaldi costituiti da fanteria a artiglieria.

VI ‑ Il C. A. E. sulla sinistra del I C. A. dovrà:

‑ assicurare il fianco sinistro del I C. A. marciando con una delle sue divisioni in prossimità del ciglione the scende dall'altopiano;

‑ procedere a sbalzi seguendo l'avanzata del I C. A., pronto ad intervenire nella battaglia, agendo di preferenza sul fianco a tergo del nemico;

- tenersi pronto a manovrare a largo raggio sulle retrovie del nemico per sfruttare il successo mediante l'inseguimento spinto a fondo e il più lontano possibile.

Il C. A. E. disporrà delle bande azebò galla organizzate dall'ufficio politico di Corbettà, da impiegarsi a momento opportuno, con la massima decisione ed indipendenza, conformemente alla tradizione a all'indole di quelle popolazioni.

Il C. A. E. costituirà anche mia riserva; muoverà secondo ordini the mi riservo date in armonia al procedere dell'azione a di qualsiasi situazione the si sviluppasse a all’infuori delle eventualità sopra elencate.

VII ‑ Il comando superiore artiglieria studierà la possibilità di fare avanzare carrellata, qualche batteria da 100/17.

Prenderà a tale proposito accordi a riceverà ordini, per quanto riguarda movimento a schieramento, dal comando del I C. A. a disposizione del quale saranno poste le batterie the sarà possibile far avanzare.

VIII ‑ I1 comando superiore aeronautica orienterà la sua azione per agire di preferenza a tergo delle posizioni nemiche. Si terrà pronto, a terrà perciò apparecchi appositamente in potenza, per l'inseguimento a fondo non appena si delineerà la ritirata del nemico.

IX ‑ Lo schieramento delle truppe a la preparazione logistica dovranno  essere compiuti per il giorno 5 aprile p.v. 

Il mattino del giorno 6 avrà inizio l'offensiva. 

Le LL. EE. i Comandanti di C. A. mi invieranno il loro ordine di operazione entro il giorno 2 aprile.

X ‑ I1 mio posto avanzato di Comando si stabilirà a Belagò, ove funzionerà dalle ore 20 del giorno 4.

Segnare ricevuta.

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 244-246.

 

DIRETTIVE TELEGRAFICHE impartite da Macallè il 5 aprile, per l'inseguimento del nemico sino a Dessiè a per la successiva avanzata su Addis Abeba*

 

TELEGRAMMA

5 aprile 1936 ‑ XIV

 

COMANDO PRIMO CORPO

COMANDO CORPO ARMATA ERITREO

COMANDO SUPERIORE ARTIGLIERIA

COMANDO SUPERIORS GENIO

DELEGAZIONE INTENDENZA

e, per conoscenza:

INTENDENZA A. O. 

344 CSAO /./ Corpo armata eritreo cessa dipendenze primo corpo et torna mia disposizione diretta /./ Suo compito inseguire nemico raggiungendo Dessiè mentre primo corpo si stabilirà inizialmente et temporaneamente fra Mai Ciò et Quoram /./ Santini assume direzione et organizzazione linea comunicazione anche per quanto riguarda rifornimenti C. A. E. secondo seguenti concetti /./ Primo /,/ stabilire nel più breve tempo et a qualunque costo collegamenta automobilistico Enda Corcos Mai Ciò et Mai Ciò Quoram /./ Tale collegamento dovrà farsi primo tempo con autocarrette indipendentemente tracciato permanente et solo scopo giungere al più presto /./ Secondo /,/ stabilire base at Quoram onde rifornire corpo eritreo et in secondo tempo aliquota truppe primo corpo pari massimo una divisione the dovrà proseguire Dessiè /./ Comando superiore genio et delegazione intendenza si metteranno disposizione con tutte Toro possibilità del primo corpo al fine raggiungere predetto programma stradale et costituzione depositi /./At disposizione primo corpo saranno anche tutti mezzi utilizzabili delle artiglierie autotrainate /./ Est mio intendimento procedere su Addis Abeba con distaccamento misto nazionali et eritrei partendo verso venti‑venticinque corrente da Dessiè /./

Segnare ricevuta /./

                                                                                                                                BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 247.

 

DIRETTIVE impartite da Dessiè il z3 aprile, per l'avanzata su Addis Abeba (marcia su Addis Abeba)*

 

N. 572 Op.                        

Dessiè, 23 aprile 1936 ‑ XIV

 

OGGETTO: Avanzata su Addis Abeba.

 

AL COMANDO DELLA DIVISIONE «SABAUDA»

AL COMANDO DELLA I BRIGATA ERITREA

AL COMANDO GRUPPO DI FORMAZIONE BATTAGLIONI ERITREI

AI COMANDI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

e per conoscenza:

A S. E. IL GENERALE SANTINI

A S. E. IL GENERALE PIRZIO BIROLI

ALL'INTENDENZA A. O.

AL COMANDO CARABINIERI REALI DEL C. S. A. O.

 

I ‑ Intendo procedere al più presto all'occupazione di Addis Abeba con le seguenti truppe, ai miei ordini diretti:

  ‑ colonna autoportata, agli ordini del comandante della divisione « Sabauda », nella formazione prevista dal foglio n° 3575 Op. del  7 corrente;

  ‑ I brigata eritrea, rinforzata dal gruppo squadroni;

  ‑ gruppo di formazione battaglioni eritrei, rinforzato dal gruppo ar­tiglieria someggiata dells II brigata eritrea.

II ‑ Il movimento sarà effettuato su tre colonne:

1a ‑ I brigata eritrea, lungo l'itinerario Uorro ‑ Ailù ‑ Leghedadi: muo­verà il mattino del 25 corrente a regolerà le sue tappe in misura di poter giungere ad Addis Abeba il mattino del 4 maggio p. v.

2a ‑ Gruppo di formazione battaglioni eritrei, lungo l'itinerario Macfud ‑ Debra Brehan: muoverà il mattino del 24 corr. e regolerà le sue tappe in misura di poter giungere ad Addis Abeba entro il 5 maggio p. v.

Sarà scavalcato lungo l'itinerario suddetto dalla colonna. autoportata, presumibilmente nei giorni z8 a z9 aprile: dovrà pertanto, durante tali giorni, lasciare sgombra la rotabile.

3a ‑ Colonna autoportata, lungo l'itinerario Macfud ‑ Debra Brehan. Inizierà il movimento il mattino del giorno z6 p. v. su di una, unica colonna, ripartita in tre scaglioni:

‑ avanguardia: II brigata eritrea, rinforzata dallo squadrone carri veloci, da elementi zappatoti a pontieri del battaglione genio speciale;

 ‑ grosso;

 ‑ retroguardia: un reggimento di fanteria.

Ad avvenuto scavalcamento del gruppo di formazione battaglioni eri­trei farà precedere l'avanguardia da un reparto esplorante, dotato di automezzi the consentano più celere movimento.

Di massima, il movimento degli scaglioni dovrà essere giornalmente iniziato alle ore G e ininterrottamente proseguito sino alle ore 19. Distanza tra gli scaglioni: 3 ‑ 4 chilometri; tra le vetture: la minima con­sentita dalle condizioni della rotabile.

III ‑ L'occupazione dell'abitato di Addis Abeba, da pane delle colonne, sarà da me disposta con successivo ordine.

IV ‑ Aviazione: ordine a parte.

V ‑ Collegamenti: vedere schema allegato del comando superiore genio.

VI ‑ Oltre alle comunicazioni di carattere urgente, i comandanti di colonna dovranno trasmettermi giornalmente notizie sul movimento a mezzo radio in chiaro alle ore 5 e alle ore 20.

VII ‑ Io seguirò la colonna autoportata muovendo da Dessiè il 28 mattina. Il comandante della divisione "Sabauda" lascierà una compagnia del reggimento di retroguardia, su autocarri leggeri, a disposizione del mio Comando.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 248-249.

 

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