Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum

 
  Sei su Regio Esercito
 
Indice Principale

Fascismo

Il Regio Esercito

L'industria bellica

Le campagne di guerra

La R.S.I

Il Regno del Sud

I Reparti

Le Armi

I Mezzi


Indice di sezione

Colonialismo

Unità impiegate

La Campagna

Varie

Documenti

Foto

Indietro



 

Documenti Etiopia 1935-1936

Direttive di Badoglio (1/2)

  

 

Prime Direttive impartite da Roma all'atto dell'assunzione del comando da parte di Badoglio (18 novembre 1935 - XIV)*

 

Telegramma

Proveniente: Roma, li 18 novembre 1935-XIV - ore 15,48

Ricevuto: il 18 novembre 1935-XIV - ore 22

MASSIMA PRECEDENZA ASSOLUTA

                                                                                S.E. GABBA - ASMARA

 

13340 /./ Per ordine S.E. il Capo del Governo assumo oggi carica Alto Commissario A.O. /./ Ho assoluta fiducia opera V.E. et Stato Maggiore dipendente che continuerà sue funzioni /./ Concetto direttivo approvato da Capo del Governo è il seguente /./

  1. Costruire sulle attuali linee sud Macallè solida posizione fortificata che possa servire sia da sicura pedana di partenza per ulteriore avanzata verso sud /,/ sia da arresto contro tentativo nemico /,/ qualora fosse necessario cambiare direttrice operazioni /./

  2. Dare assoluta sicurezza fianco destro /./

Circa primo argomento V.E. con generale Santini determini sul posto posizioni da occupare per una forza di quattro divisioni /./ Generale Santini sarà responsabile lavori /./ V.E. provveda ad avviarvi numerosa artiglieria da posizione traendola dai forti retrostanti /./ Circa secondo argomento V.E. dia incarico generale Pirzio Biroli che con suo Corpo d'Armata deve spazzare in Gheraltà e Tembien ogni resistenza nemica /./ V.E. con generale Pirzio Biroli studi posizione da occupare nel Tembien con truppe metropolitane per dar garanzia assoluta di possesso di detta regione /./

Ciò posto V.E. disponga inoltre quanto segue:

  1. Tenendo fermo occupazione Arresa e Adua-Tacazzè faccia affluire Macallè divisioni disponibili /./

  2. Studi se non convenga costituire terzo corpo d'armata /,/ usufruendo di elementi in posto /,/ da affidare al generale Bastico /./

  3. Garavelli riunisca massimo numero batterie autotrainate da 105 da 100 da 77 e costituisca con esse Macallè raggruppamento di manovra.

  4. Intensifichi al massimo lavori per campo di aviazione di Macallè e per strada Edagà Amus-Macallè /./

  5. Intendente /,/ che da oggi passerà dirette dipendenze V.E. /,/ sposti più avanti possibile magazzini avanzati /./

  6. Prepari materiale autocarrato per un comando tattico che si possa spostare in qualunque direzione /./

Partito oggi 18 con piroscafo /./ Ogni comunicazione mi sia diretta tramite colonie /./

 

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 221.

 

Direttive di Badoglio impartite  da Adigrat il 10 dicembre, per l'orientamento degli studi e per la preparazione di una offensiva a sud di Macallè*

 

N. 113 di prot. op. CSAO

Adigrat, 18 dicembre 1935-XIV

 

ALLE LL.EE. I COMANDANTI DEI CORPI D'ARMATA: I - III - ERITREO

 

L'attuale stasi nelle operazioni dipende esclusivamente dalla assoluta necessità di organizzare una linea di comunicazione che permetta un sicuro e continuato rifornimento alle truppe raccolte nella zona di Macallè.

Approfittando di questa sosta è stata organizzata fra passo Dogheà ed Eghir Erivà una posizione difensiva che ci pone in grado di poter tranquillamente affrontare un eventuale attacco nemico.

E poiché ancora per qualche tempo dovremo restare fermi, è necessario continuamente perfezionare il nostro assetto difensivo, in modo da poter esso trarre i maggiori vantaggi.

Nel frattempo io ho provveduto ad un assetto sulle retrovie che troncherà ogni velleità di guerriglia.

Ma la mente mie e delle LL.EE. è naturalmente rivolta alle operazioni offensive che dovremo prossimamente svolgere.

Come primo balzo in avanti, noi dobbiamo proporci l'occupazione delle alture che dominano da nord la conca di Buiè.

Le LL.EE. i comandanti del I e III corpo d'armata, che saranno incaricati dell'operazione, riconoscano per ora le vie di più facile accesso, tenendo presente che l'asse Celecot-Buiè segnerà il limite d'azione e di congiunzione fra i due corpi d'armata, essendo però detto asse assegnato al III corpo. 

Il corpo d'armata eritreo dovrà invece orientare la sua azione sulla destra del nostro schieramento, tenendo come asse d'azione Debri-Cheli-Adi Colò, pronto sia a parare a minacce contro la nostra destra sia ad intervenire sul fianco dell'avversario se questi rivolgerà la sua azione contro il I e il III corpo d'armata.

La situazione del nemico è nota alle LL.EE. Possiamo già stabilire che a nord di amba Alagi si stanno concentrando dai 40 ai 60 mila abissini e che dai 20 ai 30 mila sono a sud di amba Alagi, ma in movimento verso nord.

Anzi potremo senz'altro ammettere che alla data del nostro sbalzo, dagli 80 ai 90 mila abissini saranno a nord delle strette montane - ad una o due giornate da noi.

E' perciò evidente che sbalzo in avanti vuol dire battaglia.

Nella base di partenza rimarrà la 4a divisione CC.NN. rinforzata dal gruppo di tre battaglioni nazionali.

E' perciò necessario prevedere e provvedere per una posizione più raccolta della attuale e nella quale saranno poi concentrate le batterie da posizione e i materiali vari, e che possa proteggere il campo d'aviazione.

Dò incarico a S.E. il comandante del I corpo d'armata di definire questa posizione e di farla preparare.

Da quanto sopra risulta anche la necessità di non lasciare anchilosare le truppe nelle ridotte e perciò le LL.EE. provvederanno ad effettuare ricognizioni ed esercitazioni per mettere bene alla mano degli ufficiali i rispettivi reparti.

E' evidente che un eventuale spostamento della massa nemica verso ovest ci obbligherebbe a cambiare completamente il nostro piano.

Sarà perciò necessario che le LL.EE. con l'aviazione da ricognizione sorveglino attentamente se il nemico si sposta ad occidente della linea Muggia-Debra Ailà-amba Aradam, missione questa che ho anche affidata all'aviazione strategica.

Meno probabile mi appare uno spostamento avversario verso est, data la ristrettezza dello spazio.

ma sarà pur sempre necessario sorvegliare anche da quella parte e ciò specialmente per parte del I corpo.

Dunque, non si tratta qui di un ordine di operazione, si tratta di un orientamento verso un'operazione che potremo fra non molto essere chiamati ad eseguire.

Le LL.EE. mi consegneranno poi a Macallè per il giorno 20 il risultato dei loro studi.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

                                                                                                                          

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 222-223.

 

Direttive di Badoglio impartite da Macallè il 15 gennaio, per una operazione offensiva nel Tembien (1 battaglia del Tembien)

 

N. 648 di protocollo op.

15 gennaio 1936-XIV

        

A S.E. IL COMANDANTE DEL C.A.E.

 

Il Capo di S.M. di codesto comando mi ha esposto il progetto studiato da V.E. per le operazioni da eseguire nel Tembien allo scopo di accertare e definire la situazione del nemico in tale regione.

Ritengo che l'azione da passo Uarieu su Melfa (7 btg. e 3 btr.) risulti di difficile attuazione, data la conformazione del terreno che la colonna dovrebbe percorrere, col fianco destro sempre esposto e con difficoltà di spiegamento. Non si può inoltre escludere la possibilità, da parte del nemico, di effettuare una puntata da Abbi Addi su passo Uarieu, quando da tale località fossero uscite truppe e l'occupazione ne risultasse conseguentemente indebolita.

Più facile e inquadrata in una situazione generale di maggiore sicurezza, potrebbe risultare invece l'azione di una colonna che da Mai Merettà puntasse su Melfà.

Riterrei pertanto più conveniente studiare l'azione progettata da V.E. sulle seguenti basi:

  1. Mantenendo salda e garantita l'occupazione di passo Uarieu, una colonna leggera (2 btg. e 2 btr.) punta verso Abbi Addi allo scopo di attrarre su di essa gli armati dislocati in tale zona. Si distacca da passo Uarieu tanto quanto basta per l'assolvimento del suo compito dimostrativo, ma senza correre il rischio di essere staccata dal passo.

  2. Una colonna forte (generale Vaccarisi - 2a divisione eritrea meno un gruppo di battaglioni), seguita dalla riserva di C.A. (un gruppo battaglioni eritrei e due battaglioni cc.nn.), da Mai Merettà punta decisamente su Melfà.

  3. Una colonna (un gruppo battaglioni eritrei) punta da Adi Ahà su Abba Salama, se la viabilità lo consente. Altrimenti fronteggia Abba Salama, per evitare che il nemico possa scendervi o, permettendolo l'andamento dell'azione, costituisce anch'essa riserva a disposizione di V.E.

Il gruppo battaglioni eritrei della 1a divisione, richiesto da V.E., partirà dalla zona di Macallè il mattino di domani 16 corrente mese.

Segnare ricevuta.

 

Il Maresciallo d'Italia

                                                                                                       BADOGLIO

 

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 224.

 

Direttive di Badoglio impartite da Macallè il 4 febbraio, per l'avanzata a sud di Celecot (battaglia dell'Endertà)*

 

N. 1580 di protocollo Op.

li, 4 febbraio 1936                                                                               

 

OGGETTO: Direttive per l'avanzata a sud di Celecot.

(Ril. Sped. aereofotogrammetrico ‑ Scala 1:50.000)

 

ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL I E III C. A. A. O.

AL COMANDANTE DELLA DIVISIONE "ASSIETTA"

AI COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

ALL'INTENDENTE A. O. I.

e, per conoscenza:

A S. E. IL COMANDANTE DEL C. A. E.

  1. E’ mio intendimento dare battaglia al nemico, mentre sta costituendo la massa delle sue forze a sud di amba Aradam.

  2. L'azione sarà svolta dal I e III C. A. mentre la divisione “Assietta”­ alle mie dirette dipendenze, assicurerà il possesso dei capisaldi Quihà-Egri Erivà, Macallè‑passo Dogheà a Mai Macdem (base logistica).

  3. Le forze a disposizione dei comandi I e III C. A. a del comando della divisione "Assietta" o appaiono nell'unito allegato.

  4. L'azione si svolgerà per tempi:

A) Primo tempo (giorno X‑1).

Il I C. A. si attesterà sulla posizione di partenza Auzebà‑Adi Ghermadò – q. 2.320 ‑ Adi Elchim ‑ Enda Abuna   Abiesghi ‑ alture a sud‑ovest di passo Dogheà.

Il III C. A. si raccoglierà sulle posizioni di Adi Nebrì‑sponda sinistra Calaminò‑altura di q. 2257 (albero isolato).

Le posizioni del III C. A. a il caposaldo the sarà costituito ad Auzebà a cura del I C. A., dovranno costituire due robusti appoggi di ala dello schieramento.

B) Secondo tempo (giorno X).

II I C. A. occuperà la fronte Auzebà ‑ Mere Mitì ‑ Adi Aggerarò – amba Metenè‑Taga Taga ‑ sistemerà a difesa il caposaldo di amba Metenè. Il III C. A. manterrà le sue posizioni, per opporsi al nemico che tentasse di avanzare da quella parte.

I1 comando della divisione "Assetta" si terrà in misura di intervenire, col fuoco delle proprie artiglierie, in concorso del III C. A. e sulla sinistra del I C. A., per opporsi ad ogni tentativo di avanzata del nemico.

C) Terzo tempo (giorno X+1).

Il I C. A. avanzerà sulla fronte Adi Serghem‑Adi Mai Ciaà‑Amba Aracà ‑ Adi Gul Negus ‑ Enda Gheorghis Afgol ‑ costone a nord di Enda Gaber.

Contemporaneamente il III C. A., avanzando oltre il Gabat, occuperà, sistemandosi a difesa, la costa subito ad est degli abitati di Dansà e Bet Quinat sino alle alture a nord di amba Aradam a ad est di Caborà, allo scopo di attirare forze nemiche a agevolare il compito del I C. A.

D) Nei tempi successivi l'azione si svilupperà in armonia can il delinearsi della situazione a secondo ordini che impartirò sul momento.

  1. Nelle predisposizioni the i comandi interessati dovranno prendere sarà tenuto presente:

‑ Il I C. A. farà gravitare le sue riserve verso la destra del suo schieramento.

‑ Il III C. A. durante i giorni X‑1 e X perfezionerà la sua sistemazione difensiva tenendo presente che, avanzando, dovrà mantenere le posizioni con una occupazione di mitragliatrici a artiglierie fino a tanto che, in relazione alla situazione, darò ordine di abbandonarla. Avanzando dovrà tenere una divisione in seconda schiera per meglio assicurare il suo fianco destro.

‑ Il comando della divisione "Assetta" assumerà la responsabilità del suo settore alle ore 0 del giorno X‑2.

- La riserva del C. S. A. O. sarà inizialmente dislocata:

1a divisione eritrea: zona di Dogheà;

6° gruppo battaglioni Camicie nere a ovest di Adi Seratit.

‑ Il comando superiore di artiglieria dovrà, per le ore 0 del giorno X‑1, aver schierato i gruppi della massa mobile di manovra a sua disposizione in prossimità della linea di partenza, per essere in condizione di neutralizzare le eventuali azioni provenienti dall'amba Aradam, di garantire il fianco del III C. A. ed eventualmente concorrere, prendendo accordi con i comandi interessati, all'appoggio o alla protezione delle fanterie del I e III C. A. Inoltre, in accordo col comando della divisione "Assietta" , dovrà rivedere lo schieramento del raggruppamento artiglieria da posizione dell'Endertà, tenendo essenzialmente presente la funzione della fronte difensiva forte Galliano‑passo di Dogheà a quello delle posizioni di passo di Dogheà nello sviluppo della battaglia.

  1. Il comando superiore aeronautica, coordinando l'azione della aviazione cooperante di cui l'assegnazione alle G. U. resta immutata, a di quella strategica dovrà:

a) sorvegliare attentamente durante l'avanzata le provenienze da est, da sud a da ovest sui fianchi a sulla fronte del nostro dispositivo, specie le provenienze dalla zona di Gargarà;

b) tenere l'amba Aradam dal giorno X‑1 e durante tutto il tempo dell'azione sotto il bombardamento pesante a leggero di tutti gli apparecchi disponibili susseguentisi a ondate successive,

c) intervenire nella battaglia con azioni di bombardamento leggero e mitragliamento.

  1. Il comando superiore genio dovrà collegare l'osservatorio del C. S. A. O. (amba Ghedem) con i comandi del I e III C. A., col campo di aviazione di Sciafat, con la 1a divisione eritrea, il 6° gruppo battaglioni Camicie nere a il comando della massa mobile di artiglieria di manovra. I collegamenti già esistenti fra il posto avanzato di comando del C. S. A. O. e i comandi direttamente dipendenti dovranno rimanere in atto. 

  1. Per il funzionamento dei servizi saranno trasmesse direttive a parte.

  1. L'osservatorio del C. S. A. O. sarà situato sull'amba Ghedem.

  1. I comandi dipendenti mi faranno pervenire, entro il giorno 6 febbraio p. v., i loro ordini di operazione.

Segnare ricevuta.

Il Maresciallo d'Italia

                                                                                                 BADOGLIO

 

Allegato al foglio n. 1580 del 4 febbraio 1936 ‑ XIV

RIPARTIZIONE DELLE FORZE

 

II C. A.A.O.

  • divisione di fanteria "Sabauda"

  • 5a divisione alpina "Pusteria"

  • 4a divisione CC.NN. "3 Gennaio"

  • 8° gruppo battaglioni eritrei

  • banda dell'Aibà

  • banda degli azebò galla

  • V gruppo squadroni carri veloci (4 squadroni)

  • un gruppo cannoni 77/28 autotrainato

  • un gruppo obici 100/17 autotrainato

  • una batteria da posizione (per il caposaldo di Auzebà)

  • unità del genio del I C. A. A. O.

  • squadriglia libica aeroplani R. T.

III C. A. A. O. 

  • divisione di fanteria "Sila" 

  • 1a divisione CC.NN. "23 Marzo" 

  • battaglione Regie Guardie di Finanza

  • banda dell'Endertà

  • gruppo squadroni cavalleria eritrei

  • gruppo bombarde

  • un gruppo cannoni 77/28 autotrainato

  • un gruppo obici 100/17 autotrainato

  • unità del genio del III C. A. A. O.

  • 116a squadriglia aeroplani R. T.

COMANDO DIVISIONE "ASSIETTA"

  • divisione di fanteria "Assietta" 

  • compagnia mitragliatrici controaeree 

  • raggruppamento artiglieria dell'Endettà (otto batterie da posizione e una batteria da 2o mm.)

  • truppe della piazza di Mai Macdem.

TRUPPE A DISPOSIZIONE DEL C. S. A. O.

  • 1a divisione eritrea

  • 6° gruppo battaglioni CC.NN.

  • massa artiglierie mobili di manovra (Comando a cinque gruppi)

  • unità del genio del C. S. A. O.

  • aviazione da bombardamento, da ricognizione strategica a da caccia.

 

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 225-228.

 

DIRETTIVE TELEGRAFICHE impartite dall'osservatorio di Amba Ghedem il giorno 12 febbraio, per le operazioni del 13 (battaglia dell’Endertà)*

 

TELEGRAMMA

12 febbraio 1936 - XIV

COMANDI I E III CORPO ARMATA
COMANDI SUPERIORI ARTIGLIERIA E AERONAUTICA
 

23 M CSAO /./ Direttive per il giorno x3 febbraio /./ Corpi armata dovranno garantire occupazione posizioni raggiunte /./ In particolare /./ Terzo corpo rafforzi occupazione posizioni diciannovesimo fanteria et si ponga in condizione respingere eventuali attacchi provenienti da ovest su fianco et tergo /./ Primo corpo consolidi occupazione specialmente su fronte "Sabauda" et posizioni Enda Gaber /./ Successiva avanzata sarà da me ordinata secondo situazione the verrà delineandosi
/./ Corpi armata concorrano ogni mezzo chiarire tale situazione /./ Primo corpo intanto si orienti per puntata su An­talò /./ Aviazione controlli movimenti nemici et specialmente provenienze sud et ovest /./ Si tenga pronta intervenire con bombardamento et eventuale mitragliamento /. /
 

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 229.

 

DIRETTIVE impartite dall'osservatorio di amba Ghedem il giorno 13 febbraio, per la prosecuzione dell'azione (battaglia dell'Endertà)*

 

N. 34 M. Op. 

Amba Ghedem, 13 febbraio 1936‑XIV

OGGETTO: Direttive per la prosecuzione dell'azione.

ALLE LL. EE. I COMANDANTI DEL I E III C. A. A. O.

AL COMANDANTE DELLA DIVISIONE "ASSIETTA"

AL COMANDANTE DELLA 1a DIVISIONE ERITREA

AI COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

ALL'INTENDENTE A. O.

AL COMANDANTE 6° GRUPPO BATTAGLIONI CC.NN.

 

I – E’ mio intendimento procedere all'avvolgimento da est a da ovest dell'amba Aradam per farla cadere a procedere quindi a seconda delle circostanze.

II ‑ Il I C. A. terrà occupate le posizioni di Adi SerghemAdi Mai Ciaàamba Aracà le quali, unitamente al caposaldo di Auzebà, garantiranno il fianco sinistro dello schieramento. Procederà dalla fronte Adi Gul Negus ‑ Enda Gaber su quells Belesat Antalò. A posizioni raggiunte collegherà Belesat con amba Aracà.

III ‑ Il III C. A. terrà occupate le posizioni di riva sinistra del Calaminò e il costone di Dansà. Procederà da tale costone in direzione di Adi Colò ‑ Boerà Ogazen.

IV ‑ L'inizio dell'attacco, contemporaneamente per i due corpi d'armata, alle ore 7 di sabato 15 corrente.

V ‑ Il comando della divisione "Assietta" metterà a disposizione del III C. A. il battaglione di Sciafat per sostituire il battaglione Guardie di Finanza, del quale il III C. A. potrà così disporre.

VI ‑ Il comando superiore artiglieria sposterà i gruppi a sua disposizione per mettersi in grado di appoggiare. specialmente l'azione del I C. A. Il IV gruppo cannoni 105/28 sarà specialmente a disposizione, per l'azione, del III C. A.

Le azioni di concorso saranno chieste preventivamente al comando superiore artiglieria dai corgi d'armata, sugli obiettivi the designeranno per la più intima collaborazione tra fanteria a artiglieria.

VII ‑ La 1a divisione eritrea si terrà pronta a muovere per spostarsi nella zona di Celecot. Il 6° gruppo battaglioni CC.NN. si sposterà nella zona di Merè Mitì secondo ordini che riceverà dal comando I C. A. pur restando a disposizione di questo Comando.

VIII ‑ L'aviazione si terrà pronta ad intervenire per assolvere i compiti di cui all'ordine N. 1580 del 4 febbraio u. s. facendo intervenire l'aviazione dei campi di Gura a di Asmara nel caso in cui il campo di Macallè non consentisse l'impiego dell'aviazione ivi dislocata.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 230-231.

 

DIRETTIVE impartite dall'osservatorio di amba Ghedem il giorno 16 febbraio, per il concentramento del III corpo d'armata a ovest di Gargarà (predisposizioni per la seconda battaglia del Tembien)*

 

N. 100 M. Op.

Amba Ghedem 16 febbraio 1936 ‑ XIV

OGGETTO: Concentramento del III C. A. a ovest di Gargarà.

(carta 1 :100.000 ‑ edizione 14 febbraio 1936‑XIV)

 

AL COMANDO DEL III C. A.

AL COMANDO DELLA I DIVISIONE ERITREA

 e per conoscenza:

 AL COMANDO DEL C. A. E.

 AL COMANDO DEL I C. A. A. O.

 AI COMANDI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

 ALL'INTENDENZA A. O.

 

I – E’ mio intendimento mettermi in condizioni di eseguire una puntata a tergo delle formazioni nemiche del Tembien o per lo meno contrastare la ritirata the il nemico, spinto dalla situazione creatasi in questo settore, tentasse di operare.

II ‑ La 1a divisione eritrea passa a disposizione del III C. A. il quale lascia sul settore attualmente occupato la divisione "Sila" (meno un reggimento ed un gruppo di artiglieria) rinforzata dalla banda dell'Endertà e dai gruppi di artiglieria da 77/28 a da 100/77.

III ‑ Il III C. A. sarà costituito:

- comando di C. A.

- 1a divisione CC.NN. "23 Marzo"

- 1a divisione eritrea

- un reggimento della divisione "Sila"

- un gruppo di artiglieria della divisione "Sila"

- elementi del genio a dei servizi di C. A. (che vorrà destinare il comando del III C. A.). Si riunirà nella giornata di domani 17 corrente mese nella zona attorno al paese senza nome situato circa a metà strada fra Gargarà a Edai.

 

IV ‑ Il mattino del 18 corrente il III C. A. si porterà nella zona di amba Damascal: prenderà posizione fronte a nord per sorvegliare le provenienze dal Tembien. Si terrà pronto ad intervenire sia verso i passi di Debuc, sia per incalzare il nemico the attraverso tali passi si ritirasse in direzione generale sud, agendo in piena libertà d'azione.

Scopo: battere a disperdere il nemico ovunque si presenti.

V ‑ Il comando del III C. A. provveda a tenersi al corrente della situazione del nemico e a collegarsi con questo Comando a mezzo radiotelegrafia e radiotelefonia.

 L'Ufficio Informazioni di questo Comando fornirà guide a notizie sugli itinerari.

VI ‑ L'aviazione disporrà perché la zona d'azione del C. A. sia attentamente sorvegliata e, in caso di bisogno, interverrà con intensa azione di bombardamento.;

VII ‑ La delegazione intendenza, mettendosi direttamente a contatto col comando del III C. A., agevolerà in tutti i modi l'esecuzione dei compiti affidati a detto comando.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

(*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 232-233.

 

DIRETTIVE impartite da Macallè il 28 febbraio, per l'avanzata del I corpo d'armata sulle posizioni del M. GomolòGaradsciam*

 

N. 2090 Op.                                                         

18 febbraio 1936 ‑ XIV

 

OGGETTO: Avanzata del I C. A. sulle posizioni di M. GomolòGaradsciam.

(carta I : 50.000 ‑ edizione 20 gennaio 1936‑XIV)

 

A S. E. IL COMANDANTE DEL I C. A.

AL COMANDANTE DELLA DIVISIONE ALPINA

AI COMANDANTI SUPERIORI ARTIGLIERIA ‑ GENIO ‑ AERONAUTICA

ALL'INTENDENTE A. O.

e per conoscenza:

A S. E. IL COMANDANTE DEL III C. A. A. O.

AL COMANDANTE DELLA DIVISIONE «ASSIETTA»

I ‑ Le truppe di ras Mulughietà, battute il 15 u. s., continuano a ritirarsi in direzione sud, in pieno disfacimento. Dal Tembien le truppe di ras Cassa pare abbiano iniziato la ritirata verso sud a ovest. Il III C. A. in giornata giungerà nella zona di amba Damascal, in condizioni di poter puntare alle spalle delle masse nemiche del Tembien o di impedire la ritirata verso sud.

II ‑ Intendo occupare senza indugio le posizioni di Enda Debra Ailà (ovest di Enda Debra Ailà; nord di Enda Micael), di Monte Gomolò, di Monte Garadsciam, donde procedere, a seconda delle circostanze, verso i passi di Alagi.

III ‑ Affido l'esecuzione dell'operazione al I C. A. il quale disporrà delle seguenti truppe:

- divisione "Sabauda"

- 4a divisione CC.NN. "3 Gennaio"

- divisione "Sila" (meno un reggimento ed un gruppo di artiglieria)

- 6° gruppo battaglioni cc. nn.

- V gruppo squadroni c. v. (su quattro squadroni)

- 8 gruppo battaglioni eritrei

- banda dell'Aibà

- I gruppo da 100/17

- III gruppo da 100/17

- una batteria bombarde (assegnata alla divisione "Sila")

- unità del genio del I C. A.

- squadriglia libica R. T.

IV ‑ Il I C. A., lasciando occupati a difesa del fianco sinistro i capisaldi di Auzebà a di Quanquà, marcerà:

- con la divisione "Sila" su Enda Debra Ailà, lasciando un reggimento a Boerà Ogazen;

- con una divisione su Aderat (diruta);

- con una divisione su Hednò.

Terrà le divisioni raccolte a massa attorno alle dette località; provvederà alla sicurezza con sistemi di avamposti sulla linea: Monte GomolòEnda Micael Aderat‑testata Mai Mesghi‑Monte GaradsciamSerghien. Invierà in esplorazione reparti leggeri a celeri (eritrei e bande) verso il passo di amba Alagi, la stretta di Meyda Merra a il passo di Togorà.

V ‑ Il comando superiore artiglieria, d'accordo col comando del I C. A., farà avanzare, non appena possibile, un gruppo da 105/28 in zona di Aderat. Terrà i rimanenti gruppi della massa mobile di manovra nelle attuali posizioni.

VI ‑ Il comando del I C. A. provvederà con massima urgenza a prolungare la pista CelecotBuiè fino alle posizioni the deve occupare.

VII ‑ Il comando superiore aeronautica provvederà all'osservazione lontana sulla fronte a sui fianchi del I C. A. a si terrà in condizione di intervenire eventualmente con il bombardamento.

VIII ‑ Il comando superiore genio provvederà a collegare l'osservatorio di questo Comando con i comandi del I e III C. A., con il campo di aviazione di Sciafat a con il posto avanzato di comando di Enda Jesus.

IX ‑ La divisione alpina nella sua attuale dislocazione (zona Antalò) rimarrà a mia disposizione, continuando con un battaglione il rastrellamento dell'amba Aradam a la raccolta del materiale the l'intendenza provvederà a far ritirare, secondo gli ordini già impartiti.

X ‑ L'intendenza A. O. metterà a disposizione del I C. A. entro il 19 p. v. un gruppo salmerie.

XI ‑ L'avanzata sarà iniziata alle prime luci del 20 c. m.

XII ‑ Osservatorio di questo Comando, dalle 7 del giorno 20 ad Adi Gul Negus.

 

Il Maresciallo d'Italia

BADOGLIO

 (*) Documento proveniente da Pietro Badoglio, La guerra d'Etiopia, A. Mondadori, Milano, 1936-XIV, pag. 234-235.

 

Pagina 1/2 

 

   




Pagina Principale | Mappa del sitoInformazioni | Forum