Regio Esercito
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225°
Reggimento di fanteria "Arezzo"
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motto: "Ubi nos ibi victoria"
Origini e vicende organiche
Trae origini dal 225° Reggimento costituito il
18 maggio 1916 a Castelfranco Veneto con il concorso di più depositi
reggimentali: 7°, 42°, 68° e 77° Fanteria. E'
servito per dare vita alla Brigata "Arezzo" insieme al
226° Reggimento.
Con l'applicazione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, prende il nome di
225°
Reggimento Fanteria "Arezzo"
ed a seguito della formazione delle Brigate su
tre reggimenti viene assegnato alla XXIV Brigata di Fanteria unitamente
al 13° e 14° Reggimento Fanteria "Pinerolo".
Campagna d'Africa 1935-36
Partecipa alla campagna in Africa Orientale
inquadrato nella Divisione di Fanteria "Gran Sasso" operando nella zona
dello Scirè nel febbraio-marzo 1936.
A partire dal 1° marzo 1937 viene assegnato
alla Divisione motorizzata "Cirene" dislocata in Cirenaica. Dal 1° marzo
1938 è trasformato in 158° Reggimento Fanteria "Liguria" con aliquote di
personale del 53° Reggimento Fanteria e del deposito dello stesso 225°
Reggimento Fanteria.
Con la formazione delle divisioni binarie nel 1939, viene inquadrato
nella Divisione di Fanteria "Arezzo" (53a) con il
226° Reggimento Fanteria e il 53° Reggimento Artiglieria
per d.f.
Ascoli Piceno, 1938. Il 225° Rgt. Fanteria
viene presentato al Col. Lugli della Divisione "Arezzo"
Foto courtesy: Archivio famiglia Giachery.
Nel 1939 il Reggimento segue la Divisione
"Arezzo" e viene inviata in Albania.
Valona, 11/11/1939. La bandiera di
combattimento del 225° Rgt. Fanteria.
Foto courtesy: Archivio famiglia Giachery.
Guerra 1940-43
1940/41 -
Il 10 giugno 1940 il reggimento ha in organico: comando e compagnia comando,
tre battaglioni fucilieri, compagnia mortai da 81, batteria armi di
accompagnamento da 65/17.
Opera sul fronte greco-albanese e combatte nella zona di Monte Ivanit, Guri
Kamias, Pleu i Kieve, Alta Valle Skumini.
Dal 29 novembre al 3 dicembre, il II
Battaglione viene coinvolto nei fatti d'arme nella zona di Guri Regianit.
(1) Mentre il Btg. si trovava in secondo scaglione a breve distanza dalla
linea, ebbe l'ordine di sostituire i reparti già provati dal fuoco.
Verso le ore 22 del 28/11, dopo una breve
sosta al terzo cantiere per rifornimento di bombe a mano, il Btg. ascende le
posizioni ove assume formazione di combattimento.
La 7a cp. di sinistra. si schiera a
cavallo della rotabile, la 5 a
cp. alla sua destra, occupa il fianco della montagna fino a mezzacosta; la 6a
cp., a destra, fino alla vetta ove una selletta divide le nostre posizioni
da quelle nemiche.
L8a cp. decentra i suoi plotoni come segue:
- alla 6 a
cp.: un pl. mitra e un pl. mortai;
- alla 7 a
cp.: un pl. mitra e un pl. mortai;
- il Comando di Btg. dietro la 5 a
cp.
Alle ore 1,30 del 29/11 il Btg. è
completamente schierato. Le armi sono in postazione e gli uomini ai loro
posti.
Verso le ore 9,
pattuglie
nemiche sondano il nostro schieramento per conoscere
l'entità delle forze che hanno di fronte.
Durante il resto della giornata non si hanno a
segnalare che azioni di pattuglie da ambo le parti senza conseguenze.
Alle ore 8,30 circa del giorno dopo, 30
novembre, profittando di una densa nebbia che ha accompagnato una discreta
nevicata della notte, pattuglie nemiche tentano, ma inutilmente, di
impadronirsi di sorpresa di nostri elementi avanzati.
Verso le ore 11,30 il nemico, con violenta
azione di artiglieria di medio calibro e di mortai, prepara l'attacco che
sferrerà alle ore 12.
Assalti e contrassalti si susseguono per 4 o 5
volte su tutto il fronte del Btg. e in particolare nel settore della 6 a
cp. la quale, inoltre, è fatta bersaglio dei tiri dei mortai che causano al
reparto lievi perdite.
Verso sera il nemico ripiega sulle sue
posizioni lasciando sul terreno un notevole numero di morti e feriti.
Il giorno 1° dicembre l'avversario, verso le
ore 11 e verso le ore 17, ripete nuovi e più violenti attacchi preceduti e
accompagnati da intenso tiro di mortai che causano ai reparti lievi perdite.
Ma nonostante il rimarchevole sacrificio di uomini, gli attacchi nemici non
approdono ad alcun successo perchè vengono inesorabilmente stroncati dal
valore dei nostri soldati.
Il giorno 2 il nemico insiste nell'attaccare
le nostre posizioni, cercando di forzare la selletta occupata da elementi
della 6 a
cp.; attacchi preceduti e accompagnati dal consueto ed efficace tiro dei
mortai.
Anche in questo caso è nettamente respinto e
costretto a ripiegare sulle posizioni di partenza.
Nuovi ma meno efficaci attacchi su tutto il
fronte del Btg. verso le ore 14.
Circa le ore 21 loro pattuglie riescono, col
favore della notte e della nebbia, ad avvicinarsi ad un plotone avanzato
della 5 a
cp. che immediatamente va al contrassalto e costringe il nemico a darsi
precipitosamente alla fuga.
Le nostre perdite della giornata sono
sensibili.
Alle prime luci del giorno 3 dicembre hanno
inizio azioni di pattuglie nemiche che preludono ad un nuovo attacco.
Infatti, verso le ore 10, i mortai nemici
iniziano la loro preparazione e non la cessano che verso le ore 12,30, ora
in cui il nemico si slancia con nuovo ardimento verso le nostre posizioni.
Malgrado che i reparti del Btg. abbiano subito
gravissime perdite durante la preparazione, continuano a respingere il
nemico che tenta senza posa di travolgere le nostre linee, con forze
infinitamente superiori a quelle dei giorni precedenti.
Tre assalti consecutivi che prolungano i
combattimenti sino alle ore 16 circa, vengono stroncati dall'indomito valore
e dallo spirito di sacrificio delle nostre truppe.
Durante questo periodo il Btg., superando
notevoli difficoltà , disagi e di avverse condizioni atmossferiche, con
encomiabile valore ed eroismo è riuscito a contenere lo slancio del nemico
infinitamente superiore per numero e per mezzi, scrivendo una nuova e
bellissima pagina di gloria nella storia dei "Diavoli Gialli".
Comandava il Btg. il maggiore Giachery Cav.
Vincenzo.
225° Reggimento Fanteria da montagna
"Arezzo"
- Comando distaccamento II Battaglione -
Specchio numerico delle perdite giornaliere
avute dal 29/11 al 3/12/1940
Giorni |
Ufficiali |
Sottufficiali |
Truppa |
Totali |
m |
f |
d |
c |
m |
f |
d |
c |
m |
f |
d |
c |
|
29/11/40 |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
1 |
= |
= |
1 |
30/11/40 |
= |
1 |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
1 |
2 |
= |
= |
4 |
1/12/40 |
= |
= |
= |
1 |
= |
= |
= |
= |
4 |
32 |
= |
1 |
38 |
2/12/40 |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
= |
3 |
29 |
= |
9 |
41 |
3/12/40 |
= |
5 |
2 |
2 |
= |
3 |
1 |
1 |
3 |
66 |
34 |
21 |
138 |
Totale |
= |
6 |
2 |
3 |
= |
3 |
1 |
1 |
11 |
130 |
34 |
31 |
222 |
Legenda: m = morti - f = feriti - d = dispersi
- c = congelati
1942/43 -
Al termine della campagna balcanica, il
Reggimento rimane in Albania assolvendo a compiti di presidio e controguerriglia
e viene sciolto il 12 settembre a seguito
degli eventi che determinarono l'armistizio.
Unità maggiori
Il 225° Reggimento era
così composto:
1940-1942
|
Comando
Compagnia
comando,
3 battaglioni fucilieri,
Compagnia
mortai da 81,
Batteria
armi di accompagnamento da 65/17 |
Campagne di guerra (1940-1943)
Data
|
Divisione |
Corpo
d'A.
|
Armata
|
Gruppo
d'Armata |
Area
di operazioni |
1940-41 |
Arezzo |
|
|
|
Fronte
greco-albanese |
1942-43 |
Arezzo |
|
|
|
Albania |
Comandanti (1938-1943)
Col. Bertolotto Nic colò
(1 Ottobre 1937 - 1 Marzo 1938)
Col. guido Terracina
Col. Enrico Lugli
Col. Pietro Tantillo
Ten. Col. Giuseppe Morici (int)
Col. Oliviero Prumas
Ten. Col. Luigi D'Andrea (int)
Ten. Col. Alberto Bianco Crista
Col. Alfredo Sguazzini
Sede
Ascoli Piceno (1926-43)
NOTE
1) Questo documento, dal titolo "Relazione sui
fatti d'arme avvenuti dal 29 novembre al 3 dicembre 1940 nella zona di Guri
Regianit", proviene dall'archivio privato della famiglia Giachery che
ringraziamo sentitamente per il contributo fornito.
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