Regio Esercito
|
3a
Divisione Celere "Principe Amedeo duca d'Aosta"
|
|
motto: "_"
Origini e vicende organiche
Idealmente erede della 3a Divisione
di Cavalleria della Lombardia, il 1° novembre 1934 si costituisce in Milano
la Divisione Celere Prìncipe Amedeo Duca d'Aosta (P.A.D.A.). Essa inquadra
la III Brigata Celere P.A.D.A. e il 3° Rgt. Artiglieria Celere P.A.D.A.. La
III Brigata Celere P.A.D.A., erede delle tradizioni della III Brigata di
Cavalleria torna in vita anch'essa il 1° novembre 1934 con alle dipendenze
il Rgt. Savoia Cavalleria, il Rgt. Lancieri di Novara, l'8° Rgt. Bersaglieri
Ciclisti e il III Gruppo Carri Leggeri San Giorgio. Il 1° febbraio 1938,
unitamente a tutti gli altri comandi di brigata indivisionati, viene
soppresso anche il Comando III Brigata Celere e, da questo momento, i
reggimenti cavalleria e bersaglieri e il gruppo carri passano alle dirette
dipendenze del Comando Divisione.
Il 27 agosto dello stesso anno la
divisione riceve il LXVII Btg. Bersaglieri Corazzato.
Rientrata decimata dal fronte russo
nell'aprile 1943, la divisione inizia la ricostituzione riassumendo la
vecchia fisionomia di unità celere e inquadra i reggimenti già alle sue
dipendenze: il Rgt. Savoia Cavalleria, il Rgt. Lancieri di Novara, il 3°
Rgt. Bersaglieri e 3° Rgt. Artiglieria Celere. La divisione viene sciolta il
15 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio, mentre
si trova nella zona di Bologna.
Guerra 1940-43
1940 - Prima dell'inizio delle ostilità, la 3a Divisione
Celere
si trova dislocata a Cividale
nel Veneto e solo
nella seconda decade di giugno
viene trasferita in Piemonte verso la
frontiera occidentale, nella zona di Borgo San Dalmazzo-Cuneo. Tenuta come
riserva d'armata non viene mai impiegata in azioni di guerra per
sopraggiunto armistizio con la Francia.
1941 -
Dal 30 marzo 1941 la divisione può disporre del solo I Gruppo Artiglieria a
Cavallo in quanto il Comando 3° Rgt. Artiglieria Celere e il II e III Gruppo
Motorizzati vengono perduti di forza sotto tale data e inviati sul fronte
dell'Africa Settentrionale. La divisione, nei primi giorni di aprile,
è dislocata al confine italo-jugoslavo, nella zona di Auremiamo, Buie del
Timavo, Poverio, Divaccia. Il 13 entra in territorio nemico e raggiunge nei
giorni successivi le località di Jelenje, Kubjak, Cakovac, Slunj. Il 20
occupa Rakovica, Drazik Grad, Bihac e, il 22, Traù, Spalato e Karlovac.
Ultimata la fase di penetrazione nel territorio jugoslavo, la divisione
sosta nella zona di Spalato, impegnata in operazioni di rastrellamento fino
al 31 maggio.
Il 23 giugno 1941 la 3a Divisione riceve dalla 1a e 2a Divisione Celere,
rispettivamente, il I e il II Gruppo Artiglieria a Cavallo e costituisce,
con quello già alle proprie dipendenze, il 3° Rgt. Artiglieria a Cavallo
P.A.D.A. Alla vigilia della partenza per il fronte russo entra a far parte
della divisione anche la 107a Compagnia Cannoni da 47/32.
Rientrata in patria il 29 giugno viene
riordinata e in luglio, inquadrata nel Corpo Italiano di Spedizione in
Russia (CSIR), si trasferisce in zona di radunata a Botosani, lungo il fiume
Moldava, nelle retrovie del fronte russo-tedesco. Le unità della divisione
giungono in zona di operazione mentre la linea del fronte si sposta
velocemente verso est per cui, dopo aver toccata Pelschana il 13 agosto,
raggiungono Dnjeprodrsinsk sul fiume Dnjepr il 6 settembre e in questa
località si schierano, sulla destra della Divisione Pasubio. L'attività
della divisione in questo periodo consiste in azioni ricognitive di
pattuglie, colpi di mano e duelli di artiglieria. Il 28 settembre,
sfruttando la riuscita azione della Divisione Pasubio, attraversa il Dnjepr
e si dirige su Warwarowka. Jelissawtowka e quindi su Petrikowka, completando
da posizione centrale la manovra di accerchiamento condotta da nord dalla
Divisione Pasubio e da sud-est dalla Divisione Torino. Rastrellata la zona e
spenti i nuclei di resistenza locali, si sposta prima nella zona di
Dnjepropetrowsk e poi, l'8 ottobre, a Ulianowk e a Jekaterino. In quest'ulama
località, situata sul fiume Woltschja, si schiera sulla destra della
Divisione Pasubio. Dal 13 ottobre partecipa alle operazioni per la conquista
del bacino del Donez e, dopo aver superate le resistenze nemiche nei
combattimenti dei giorni 14, 15 e 16, concorre all'inseguimento di esso
oltre il fiume Mokryje Jalg. Il 17 ristabilisce il contatto con le
retroguardie nemiche a Uspenowka, le impegna duramente in combattimento e le
costringe ad un ulteriore ripiegamento. Il 18 ottobre partecipa alle
operazioni contro le unità nemiche che difendono Stalino, il 20 concorre
alla conquista della località di Sofja e, successivamente, della stazione
ferroviaria di Stalino e dei centri di Roja e Mogila Pereskok. Il 1°
novembre, vinta la tenace resistenza nemica a Skotowataja-Panteleimonowka,
prende parte all'attacco del centro industriale e minerario di Rikowo che
viene occupato a seguito di una manovra avvolgente effettuata dalla
divisione. Continuando nell'azione offensiva, partecipa con la Divisione «
Pasubio » alla conquista di Gorlowka e poi, dal 7 al 12 novembre,
all'occupazione di Nikitowka. Dal 9 al 14 dicembre raggiunge Malo Orlowka,
Iwanowskij e Petro Pawlowka. Nei giorni successivi l'avanzata viene
rallentata e quindi bloccata dalla resistenza nemica che diventa sempre più
tenace. Il 25 dicembre le unità russe danno inizio in quella zona alla
cosiddetta controffensiva di Natale. Vengono attaccati con estrema violenza
i presidi di Nowo Orlowka, Iwanowskij e Petropawlowka che, completamente
accerchiati e investiti da forze preponderanti, cadono nelle mani del
nemico. Il 26 con il concorso di reparti della Divisione Pasubio, manovrante
da nord, la situazione viene parzialmente ristabilita. I risultati
favorevoli dell'operazione spingono le unità della 3a Celere a
realizzare una contromanovra a largo raggio che le porta ad occupare, nei
giorni 28, 29 e 30, Rassypnoje e Woroschilowa. La reazione nemica seguita a
questa azione viene prontamente stroncata.
Nei primi giorni di aprile la Divisione viene trasferita verso
il confine iugoslavo. Partecipa alle operazioni contro la Jugoslavia dal 13
aprile raggiungendo e occupando Jelenjch, Kubiak, Sluni, Bihač, Traù,
Spalato e Karlovac. Alla fine del conflitto sosta in territorio croato e poi
a Spalato fino al 31 maggio. Rientrata in Italia, la Divisione viene
riordinata e poi, in luglio, inquadrata nel CSIR. Il trasferimento verso la
Russia avviene con una prima sosta a Botosani (Romania). Il 6 settembre
raggiunge il fronte russo dislocandosi sul fiume Dnjepr, alla destra della
Pasubio. Dal mese di settembre al mese di dicembre, la Divisione partecipa
all'avanzata e alla occupazione di Dniepropetrovsk, Uspenovka, Stalino (Doneck)
e del centro industriale di Rikovo (Enakievo). Nel mese di dicembre
raggiunge Malo Orlowka e Petro Pawlowsk dove l'offensiva si esaurisce. Il 25
dicembre, la Divisione contrasta la controffensiva russa col concorso di
reparti della Pasubio.
1942 - Dal 13 al 25 gennaio il fronte della divisione viene
sottoposto a continui attacchi che vengono dovunque contenuti e respinti. In
gennaio-febbraio, con unità celeri inserite in un gruppo tattico, la
divisione concorre alle operazioni di contenimento di reparti nemici che
sono riusciti ad incunearsi nelle linee tenute dai germanici a Izyum e,
successivamente, partecipa, dal 17 al 31 maggio, al contrattacco per la
rescissione della sacca. In contemporanea alle azioni su Izyum, altre unità
della divisione subiscono un violento attacco nella zona di Nowaja Orlowka.
In quest'ultima azione il nemico in un primo tempo ottiene parziali
successi, ma viene costretto a desistere soprattutto per la tempestiva,
nutrita e precisa azione delle artiglierie. Il 15 marzo 1942 la divisione
subisce una radicale trasformazione e si costituisce su nuove basi:
— cede il Rgt. Savoia Cavalleria, il Rgt. Lancieri di Novara, il 3° Rgt.
Artiglieria a Cavallo e il III Gruppo Carri L San Giorgio, per la
costituzione del Raggruppamento Truppe a Cavallo;
— riceve il 6° Rgt. Bersaglieri, il 120° Rgt. Artiglieria Motorizzato, il IX
Btg. Mortai, il XIII Gruppo Semoventi da 47/32 Cavalleggeri di Alessandria.
Sotto la suddetta data, con le unità ricevute
e con il 3° Rgt. Bersaglieri già alle dipendenze, assume l'ordinamento da
Divisione Motorizzata. Ai primi di luglio, a seguito sviluppi favorevoli
dell'offensiva tedesca fra Donez e Don, la divisione, Fu luglio, attacca le
posizioni nemiche che la fronteggiano e riesce a rompere la linea difesa tra
Debalizewo e Nikitino. Nel corso di duri combattimenti svoltisi poi nei
giorni 12, 13 e 14 luglio avanza fino a Jwanowka. Nella progressione verso
est le unità della divisione occupano il 18 Kolpakowo e Krassnaja Poljana e
nei giorni 20, 21 e 22 rastrellano la zona attorno a Bokowo Platowo,
completando così l'occupazione della piana mineraria di Krasnij Lutsch. La
divisione celere, posta alle dipendenze operative della 6a Armata
germanica, raggiunge il 25 Voroschilovgrad e, attraversato il Donez, il 26
si attesta sul fronte di Millerowo. Da queste posizioni, allo scopo di
agevolare la contemporanea avanzata tedesca verso Stalingrado, tiene
impegnato il nemico effettuando una serie di attacchi contro la munita testa
di ponte di Serafimowic sulla destra del Don. La battaglia si svolge
accanita e ininterrotta dal 30 luglio al 9 agosto con alterne vicende, ma
alla fine le unità della divisione riescono ad aver ragione dell'accanita
resistenza nemica e a ricacciarlo al di là del fiume. Posta in seconda
schiera per riordinarsi, la divisione, durante la prima offensiva nemica sul
Don, il 20 agosto accorre in sostegno alla Divisione Sforzesca in difficoltà
e il 23, impegnato il nemico in un contrattacco violento, riesce a contenere
il suo progredire a ridosso della riva destra del Don. Dopo un periodo di
relativa calma, il 17 dicembre le posizioni della divisione vengono
sottoposte ad attacchi da forze preponderanti e dopo tre giorni di dura
lotta in corrispondenza di Meschoff vengono abbandonate. Il 18 dicembre, le
unità divisionali iniziano il movimento di ripiegamento tra continui
combattimenti e si schierano su una nuova linea di resistenza fra Meschoff e
Prowalskij. Dal 22 dicembre i resti dell'Unità fanno parte
del blocco Sud che si ritira verso Dnjepropetrovsk, Poltava. Il 25 dicembre
raggiunge Krassnojarovka dove combatte fino al 28 contro le forze russe a
difesa della città. Il 30 dicembre, sostiene un ulteriore combattimento
prima di giungere in serata a Jessa Ulof. Durante la ritirata una aliquota
della Divisione fa parte del blocco Nord, formato da italiani e tedeschi,
che dal 23 dicembre, asserragliati nel caposaldo di Tcertkovo, resiste a
ripetuti attacchi russi. Successivamente, la divisione, fortemente decimata,
essendo stata superata sul fianco destro da truppe russe avanzanti, continua
nelle più grandi difficoltà il ripiegamento.
1943 - Il movimento di ripiegamento continua nei giorni seguenti,
dapprima, mantenendo un largo fronte e contrastando quanto più possibile
l'avanzata delle avanguardie nemiche, successivamente, in colonne moventi su
uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla
presenza di unità corazzate nemiche agenti già sul tergo delle unità della
divisione. Dopo estenuanti marce i resti della divisione raggiungono il
Donez a Forschfadt. nella prima decade di gennaio. Ormai non più in
condizione da poter essere impiegata, rientra in Patria nell'aprile,
unitamente a tutti gli altri reparti italiani dell'8a Armata.
Riordinata viene dislocata nella zona di Imola (Bologna) dove si scioglie il
15 settembre, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio.
Unità maggiori
La Divisione era
così composta:
1940-1943
|
3° Rgt. bersaglieri
6° Rgt. bersaglieri (dal 3/42)
LXVII Btg. bersaglieri corazzato
(dal 3/42)
3° Rgt. Savoia Cavalleria
5° Rgt.
Lancieri di Novara
XIII Gr. Cavalleggeri di Alessandria
(dal 3/42)
III Gr. Corazzato San Giorgio
3° Rgt. Artiglieria celere
120a Rgt. Art. motorizzata
(dal 3/42)
99° Btg. mortai 81
103a Cp. Genio
trasmissioni
105a Cp. Genio
73a Sez. Sanità
159° Ospedale da campo
837° Ospedale da campo
20a Unità chirurgica
213a Sez. mitraglieri
874a Sez. mitraglieri
356a Sez. CC.RR.
|
Campagne di guerra (1940-1943)
Data
|
Gr.
d'Armata
|
Armata
|
C.d'A. |
Area
di operazioni |
1940 |
|
|
|
Territorio metropolitano |
1941 |
|
|
|
Jugoslavia, Russia |
1942-43 |
|
|
|
Russia |
Comandanti (1934-1943)
Gen. D. Francesco Guidi
Gen. D. Sebastiano Murari
Dalla Corte Brà
Gen. D. Mario Berti
Gen. D. Giovanni Messe
Gen. C.A. Mario Marazzani
Gen. D. Ettore de Blasio
Sede
Milano
|