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9a Divisione di fanteria "Pasubio"

 

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

Trae origine dalla Brigata "Roma" costituita il 1° novembre 1884 che ha alle sue dipendenze organiche il 79° Rgt. Fanteria e l'80° Rgt. Fanteria. In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, che prevede la costituzione delle brigate su tre reggimenti, il 20 dicembre dello stesso anno assume il nominativo di IX Brigata di Fanteria, perde l'80° Rgt. Fanteria e riceve alle dipendenze il 49° Rgt. Fanteria e il 57° Rgt. Fanteria rispettivamente delle disciolte Brigate Parma e Abruzzi. La brigata e l'8° Rgt. Artiglieria entrano a far parte successivamente della Divisione Militare Territoriale di Verona. Tale grande unità nel 1934 diviene Divisione di Fanteria del Pasubio (9a), nominativo che si estende anche alla brigata. Nel 1939 si forma una grande unità binaria e prende nominativo di Divisione di Fanteria Pasubio (9a) con il 79° Rgt. Fanteria, l'80° Rgt. Fanteria Roma e l'8° Rgt. Artiglieria.

Guerra 1940-43
1940 - La Divisione risulta dislocata nel veronese fino all'aprile del 1941.

1941 - Nel mese di aprile la Divisione Pasubio è schierata alla frontiera orientale a difesa degli sbarramenti di San Pietro del Carso e di Sembien; il 16, superata la fascia fortificata di confine, occupa Monte Trinità ed entra in Dalmazia dirigendosi verso Sussak, Otocac. Al termine del conflitto la Divisione rimane nella zona di Sebenico-Spalato, impegnata in operazioni di rastrellamento, fino al 28 maggio, allorché rientra in patria. Destinata al fronte russo, all'inizio del mese di luglio viene inquadrata nel Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) e comincia il movimento di trasferimento il 10 luglio da Verona; tra le grandi unità italiane la Divisione Pasubio è la prima a raggiungere la zona d'operazioni a Jampol, sul fiume Dnjestr il 6 agosto. Le necessità tattiche, portano la Divisione a spingersi verso sud-est dove prende contatto con il nemico il 10 agosto a Wosnessensk sul Bug e proseguendo lungo la riva destra del fiume raggiunge dopo due giorni Poljana. Dal 18 settembre la divisione partecipa alla battaglia del Dnjepr concorrendo alla costituzione di una testa di ponte oltre il fiume e resistendo ai contrattacchi sovietici fino al 26 settembre; ripresa l'avanzata prosegue prima verso Petrikowka, poi verso Dnjepropetrowsk, Pawlograd e Ulianowka. In ottobre partecipa alle operazioni per la conquista del bacino del Donez. Il 1° novembre la divisione investe il centro industriale e minerario di Gorlowka e lo occupa dopo accaniti combattimenti nell'interno della città. Continuando nell'azione si dirige verso Nikitowka dove riesce ad aver ragione della resistenza nemica per l'intervento della Divisione Celere. Concorre ancora all'azione contro Chazopetowka e Bulawin. Alla fine di dicembre partecipa alla battaglia difensiva.
1942 -
Nel mese di gennaio la Divisione Pasubio prende parte, con un gruppo tattico, alle operazioni di contenimento del nemico incuneatesi nella zona di Izyum nel settore controllato dalle unità germaniche. Nello stesso periodo i rimanenti reparti della divisione subiscono un violento attacco nella zona di Nowaja Orlowka, ma il nemico viene respinto. In luglio avanza ancora verso est e superata Krasnijlutsch si sposta sul Don dove si attesta nella zona di Jejskoi. Il 20 agosto i russi danno inizio alla prima grande offensiva sul Don e attaccano le posizioni sul fianco destro della divisione. La pressione nemica si esaurisce in pochi giorni ma riprende più accanita l'11 dicembre con attacchi di forti unità corazzate; il 16 le unità della divisione riescono a portare un riuscito contrattacco e a respingere il nemico sulle posizioni di partenza. Nei giorni seguenti, coinvolta da sfavorevoli avvenimenti, pur non avendo subito la rottura del fronte inizia il ripiegamento che avviene parte con le unità della Divisione Torino e parte con le unità della Sforzesca. Il movimento viene effettuato in un primo tempo mantenendo un largo fronte di marcia e contrastando l'avanzata nemica, successivamente in colonne che muovono su uno o più itinerari. Durante la ritirata, dal 22 dicembre, parte dei resti della Divisione, con forza complessiva di 600 uomini, fanno parte del Blocco Sud. Il 25 dicembre raggiunge Krassnojarovka dove combatte fino al 28 contro le forze russe a difesa della città. Il 30 dicembre un ulteriore combattimento prima di giungere in serata a Tessa Ulof. Un'altra aliquota della Divisione fa parte del Blocco Nord. La ritirata si svolge tra continui combattimenti. Dal 23 dicembre, asseragliati nel caposaldo di Tcertkovo, il Blocco Nord, formato da italiani e tedeschi, resiste a ripetuti attacchi russi. 
1943 - L'estenuante marcia, per evitare l'accerchiamento che si profila minaccioso, continua nei primi giorni di gennaio.
La sera del 15 gennaio si tenta di rompere l'accerchiamento. I resti della Pasubio, ridotti a 2.000 uomini, il 17 gennaio raggiungevano Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo. Sempre nel mese di gennaio, i resti della Divisione raggiungono il Donez a Forschfadt e proseguono poi per ferrovia fino alle lontane retrovie. I superstiti rientrano in patria nel mese di aprile; la ricostituita divisione in maggio, viene trasferita in Campania e schierata fino all'8 settembre nella zona di Avena, Grazzanise, Sparanise, Santa Maria Capua Vetere, quale unità di manovra del XIX Corpo d'Armata operante in difesa costiera. Si scioglie l'8 settembre in conseguenza dei fatti che determinarono l'armistizio.
 

Unità maggiori

La 9a Divisione di Fanteria era così composta:

 

1940

79° Rgt. fanteria "Roma"

    1° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    2° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    3° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    1 Cp. mortai da 81

    1 Btr. art. di supporto da  65/17 (4 pz.)
80° Rgt. fanteria "Roma"

    1° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    2° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    3° Btg. fanteria

       3 Cp. di fanteria

       1 Cp. di supporto (mitr. pesanti e mortai da 81)

    1 Cp. mortai da 81

    1 Btr. art. di supporto da  65/17 (4 pz.)

1a Legione CC.NN.

8° Rgt. artiglieria "Pasubio"

    1° Gr. artiglieria

       1a Btr. art. da 100/17 Mod. 1914 (4 pz.)

       2a Btr. art. da 100/17 Mod. 1914 (4 pz.)

       3a Btr. art. da 100/17 Mod. 1914 (4 pz.)

    2° Gr. artiglieria

       1a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

       2a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

       3a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

    3° Gr. artiglieria

       1a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

       2a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

       3a Btr. art. da 75/27 Mod. 1911 (4 pz.)

85a Btr. art. contraerei da 20 mm (8 pz.)

309a Btr. art. contraerei da 20 mm (8 pz.)

5° Btg mortai da 81

    1a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

    2a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

    3a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

9° Btg mortai da 81

    1a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

    2a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

    3a Cp. mortai da 81 (9 pz.)

9a Cp. cannoni controcarro da 47/32

141a Cp. cannoni controcarro da 47/32

30a Cp. Genio

9a Cp. mista telegrafisti/marconisti

95a Sez. fotoelettricisti

5a Sez. Sanità

    25a Sez. chirurgica

    825° Ospedale da campo

    826° Ospedale da campo

    836° Ospedale da campo

    874° Ospedale da campo

11a Sez. Sussistenza

26a Sez. panettieri

9a Unità di soccorso stradale

8a Unità di movimento stradale

91a Sez. rifornimenti

9° Pl. automobili

25a Sez. motorizzata CC.RR.

26a Sez. motorizzata CC.RR.

83° Ufficio Posta Militare

 

1943

79° Rgt. fanteria "Roma"

80° Rgt. fanteria "Roma"

8° Rgt. artiglieria "Pasubio"

    1° Gr. artiglieria

    2° Gr. artiglieria

    3° Gr. artiglieria

13a Btr. art. contraerei da 20 mm

18a Btr. art. contraerei da 20 mm

85a Btr. art. contraerei da 20 mm

9° Btg mortai da 81

    5a Cp. mortai da 81

    9a Cp. mortai da 81

9a Btg. cannoni controcarro da 47/32

    9a Cp. cannoni controcarro da 47/32

    30a Cp. cannoni controcarro da 47/32

73a Cp. cannoni controcarro pesante da 75/39

30a Cp. Genio

9a Cp. mista telegrafisti/marconisti

5a Sez. Sanità

    238° Ospedale da campo

11a Autosezione pesante

10a Cp. sommeggiata

25a Sez. motorizzata CC.RR.

26a Sez. motorizzata CC.RR.

83° Ufficio Posta Militare

 

Campagne di guerra (1940-1943)

Data
Gr. d'Armata
Armata
C.d'A.
Area di operazioni
1940       Territorio metropolitano
1941       Jugoslavia, Russia
1942-43       Russia

 

Comandanti (1939-1944)

Gen. D. Vittorio Giovanelli (1940)

Gen. B. Roberto Olmi (int.)

Gen. D. Guido Boselli (1942)

Gen. B. Cesare Gandini (int.)

Ten. Col. Luigi filippo Cangini (int.)

Gen. B. Carlo Biglino (1943)

 

Sede

Verona

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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