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Regio Esercito

 


6a Divisione di fanteria "Cuneo"

 

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

Trae origini dalla Brigata "Cuneo" costituita il 25 ottobre 1831 che ha alle sue dipendenze organiche il 1° e il 2° Rgt. Fanteria. In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, che prevede la costituzione delle brigate su tre reggimenti e stabilisce l'abolizione dei nomi delle brigate, il 1° novembre assume l'ordinativo di VI Brigata di Fanteria e inquadra il 7° Rgt. Fanteria, l'8° Rgt. Fanteria e il 67° Rgt. Fanteria Palermo. Successivamente la VI Brigata e il 27° Rgt. Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Milano (6a) e, nel 1934, con il nominativo di Brigata di Fanteria Legnano (VI) da vita ad altra G. U. A seguito riordinamento dell'Esercito del 1938, il 24 maggio 1939 costituisce la Divisione di Fanteria Cuneo (6a) con i vecchi reggimenti della Brigata Cuneo, il 7° e 8° Rgt. Fanteria, e con il 27° Rgt. Artiglieria.

Guerra 1940-43

1940 - Il 10 giugno la Divisione risulta schierata lungo l'arco alpino occidentale su posizioni difensive in Val Vermenagna, fra Limonetto-Limone Piemonte-Robilante, quale riserva di C.d'A. Il 20 giugno, in vista di un'azione offensiva contro la Francia, si dispone in seconda schiera prima nella zona di Santa Maria Maddalena-Valle Cortesino-Fontanalba-Conca di Vievole e il 21 in posizione più avanzata sull'allineamento Briga Marittima-Tenda- San Dalmazzo di Tenda, alle spalle della Divisione Ravenna. Non prende parte alle operazioni di guerra per il sopraggiungere dell'armistizio del 24 giugno. Nell'ultima decade di dicembre le unità della divisione iniziano il trasferimento in Albania e dal 28 dello stesso mese, mano a mano che sbarcano a Valona, vengono inviate isolate sulla linea del fronte anche alle dipendenze di altre grandi unità, per fronteggiare una delicata situazione che si veniva delineando sulla linea di combattimento. Per tale motivo il 7° Reggimento Fanteria raggiunge Valle Shushitza e viene posto alle dipendenze della Divisione Alpina Speciale e l'8° Rgt. si porta a Berat a disposizione dell'VIII Corpo d'Armata. Solo nel mese di febbraio dell'anno successivo rientrano nei ranghi della Divisione. Contemporaneamente il comando con altre forze che vengono poste a sua disposizione assume il controllo delle unità schierate nella zona di Vunoj, su un settore di andamento nord-sud, tra Monte Messimerit e Cipi i Leres sul mare. Inizia dal 28 dicembre al 31 gennaio la dura battaglia di arresto sull'ultima difesa naturale: il passo Llogora ultimo baluardo che impedisce ai greci di giungere a Valona.
1941 - Il 14 gennaio il nemico, continuando la pressione lungo l'asse stradale del litorale Himara-Vunoj-Ducati-Valona, attacca le posizioni a sud di Vunoj ma viene respinto e il giorno successivo contrattaccato. Gli stessi tentativi vengono effettuati nei giorni successivi fino al 24. Il 25 gennaio forti formazioni nemiche provenienti da Vranishta, sull'estremo limite nord del settore della divisione, attaccano con violenza le posizioni di Qafa e Gurt e di Monte Messimerit e costringono le deboli forze che le presidiano a ripiegare nella zona di Allonaqit e su Cima Kumbulles. Procedendo nella spinta offensiva cadono nelle mani dei greci anche le testate delle mulattiere che portano a Dermi e a Palasa. Nella stessa giornata del 25 azioni di alleggerimento vengono portate da nostre formazioni a sud-est di Vunoj. Altra più decisa azione viene iniziata il 26 contro le posizioni di Kumbulles e delle quote vicine riuscendo a riconquistare alcuni importanti obiettivi e a consolidarsi su di essi malgrado la immediata e violenta reazione nemica sviluppatasi nei giorni 27 e 28. Il 30 e 31 gennaio attacchi e contrattacchi si alternano accaniti e senza sosta intorno alle posizioni di Qafa e Gurt e sulle pendici del Messimerit. Una violenta tormenta di neve e di vento si abbatte negli ultimi giorni di gennaio su Monte Messimerit e sulle quote vicine, tanto da provocare notevoli perdite anche per assideramento e congelamento. Ma ormai la battaglia di arresto è vinta dagli attacchi continui e cerca di consolidarsi sulle posizioni raggiunte. Nei primi giorni di febbraio rientrano alle dipendenze operative della divisione le unità organiche. Attacchi e contrattacchi il 7 febbraio nella zona di Monte Messimerit e il 16 nell'ambito del settore sud nella zona di Skatarà. Il 14 aprile le unità della divisione passano all'offensiva impegnando il nemico su tutto i! settore divisionale. Dopo una accanita lotta durata due giorni viene scardinata la linea difensiva nemica sia lungo il tratto montano sia più a sud verso il litorale. Malgrado i rabbiosi contrattacchi nemici, nella notte sul 16 vengono occupate importanti posizioni ad est di Messimerit di Monte Mblerezes e sulla rotabile Vunoj-Himara. Il 17 viene fatta cadere tutta la difesa costiera, aggirandola dalla rotabile, dopo aver occupato Himara, Spilea e Porto Palermo. Il 19 aprile la colonna sud procede veloce nell'avanzata e s'impadronisce di Piqerasi e subito dopo, vinta la difesa di San Basilio, raggiunge Santi Quaranta. Contemporaneamente altre unità della divisione raggiungono lo stesso porto di Santi Quaranta trasportate via mare da unità della Marina Militare. Il 23 aprile elementi avanzati della divisione, superate le difese sul torrente Bistrize, raggiungono Konispoli e poi la riva destra del fiume Kalamas. Ultimate le operazioni di guerra i reparti della divisione vengono dislocati prima nell'Epiro a Igumenitza-Paramithia e poi, in giugno, a Missolungi-Wasiliki. Nei primi giorni di luglio passa alle dipendenze del Comando FF.AA. Egeo e viene dislocata nelle isole Cicladi di Samo, Nasso, Nicaria. Il comando ha sede a Samo.
1942 -
La Divisione, in territorio d'occupazione nelle isole Cicladi, viene impiegata in attività di difesa costiera e del territorio.
1943 - La divisione continua nell'attività di difesa costiera e del territorio fino all'8 settembre. Dal 9 settembre alla fine di novembre partecipa alle operazioni per la difesa delle isole
dalle forze tedesche anche col concorso di reparti inglesi. Dal 21 novembre, dopo il ritiro delle unità inglesi e greche, i resti della divisione ripiegano su Scalanova (Kusadasi) in Turchia e da li vengono avviati dagli alleati nel campo di El Burreij, vicino Ghaza, in Palestina. Alcuni elementi, tagliati fuori, che si erano dati alla guerriglia, raggiungono la grande unità anche nei mesi successivi.

 

Unità maggiori

La 6a Divisione di Fanteria era così composta:

 

1940

7° Rgt. fanteria "Cuneo"
8° Rgt. fanteria "Cuneo"

27° Rgt. artiglieria "Legnano"

6a Cp. mortai da 81

6a Cp. cannoni controcarro da 47/32

24a Cp Genio artieri

6a Cp mista telegrafisti/marconisti

 

1943

7° Rgt. fanteria "Cuneo"
8° Rgt. fanteria "Cuneo"

24a Legione CC.NN.

    XXIV Btg. CC.NN.

    XXV Btg. CC.NN.

27° Rgt. artiglieria "Legnano"

6a Cp. mortai da 81

24° Btg. Genio artieri

6a Cp. mista telegrafisti/marconisti

 

Campagne di guerra (1940-1943)

Data
Gr. d'Armata
Armata
C.d'A.
Area di operazioni
1940       Territorio metropolitano, Albania
1941       Albania, Isole dell'Egeo
1942-43       Isole dell'Egeo

 

Comandanti (1939-1944)

Gen. D. Carlo Melotti

Col. Giovanni Marioni (int.)

Gen. D. Pietro Maggiani

Gen. D. Mario Soldarelli

Col. Umberto Donadoni (int.)

Col. Giovanni Ferrari (int.)

 

Sede

Cuneo

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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