Regio Esercito
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49a
Divisione di fanteria "Parma"
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motto: "_"
Origini e vicende organiche
Trae origine dalla Brigata "Parma"
incorporata nell'esercito Sarda il 1° gennaio 1860
che ha alle sue dipendenze organiche il
49°
e il 50° Rgt.
Fanteria e sciolta nel 1871.
In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, che
prevede la costituzione delle brigate su tre reggimenti, il 31 dicembre la
brigata si scioglie e i due reggimenti vengono assegnati, il 49°, alla IX
Brigata e. il 50°, alla VII Brigata. Il 12 settembre 1939 si ricostituisce
in Macerata come Divisione di fanteria Parma (49a) e assume alle dipendenze,
il 49°
Rgt. Fanteria e il 50° Rgt. Fanteria
della vecchia brigata e il 49° Rgt. Artiglieria per Divisione di fanteria.
Guerra 1940-43
1940 -
Il 10 giugno, la Divisione fa parte del VI Corpo d'Armata ed ha sede a
Macerata.
Riceve ordine di trasferimento in Albania nel
mese di settembre e il 28
ottobre all'inizio delle operazioni, la divisione è schierata lungo il
confine greco-albanese, a sud del Lago di Presba, a difesa del settore Monte
Kallogjerit-abitato di Dobran sul fiume Devoli-abitato di Nicolika.
Pressata da forze
nemiche nella zona come conseguenza di operazioni nettamente offensive, e il
30 ottobre
abbandona
le posizioni di confine di Gijnkove e
l'alta valle del Devoli.
Altre località di confine, quali Bitinka, Trevi e Verniku, cadono nelle mani
nemiche il 31 ottobre e il 1° e 2 novembre, mentre si riesce a contenere una
pericolosa puntata verso Poncari e, più a sud, un tentativo di aggiramento
di Monte Eidos. Ma la pressione nemica continua e il 3, mentre Poncari viene
evacuata nel settore sud, anche Monte Kallogjerit viene abbandonato al
nemico che si affaccia così sulla piana di Cerja e sull'alta valle del
Devoli.
Dal 6 novembre, la Divisione è sottoposta a
forti pressioni da parte delle truppe greche su tutto il fronte
della divisione e sulle sue posizioni successive, il 6 febbraio a Bilishki,
il 14 a Mengulasi a Monte Malit e a Koshica, il 15 a Gjolet, il 16 a
Prokomat, il 17 a Drenova. il 19 sulla sella di Boboshtices che viene
perduta e riconquistata più volte. Il 21 novembre i reparti della divisione,
a causa delle forti perdite subite in oltre tre settimane di accaniti
combattimenti, vengono sostituiti in linea dalla Divisione Alpina
Tridentina. Il 12 dicembre riordinata rientra in linea e assume la difesa
nel settore di Val Tomorreza, tra Monte Mietes-abitato di Rehove-Milove-Mali
Kulmake. Il 15, in conseguenza di sfavorevoli combattimenti svoltisi a
Milove e a Suhajat nei giorni 12, 13 e 14, le unità della divisione si
attestano su una linea più arretrata ma più facilmente difendibile sempre in
Val Tomorreza. Il 30 e 31 dicembre ancora violenti attacchi nemici su tutta
la linea e lo sbarramento di Val Tomorreza viene ulteriormente arretrato su
Bregu Beshenik-Lemsushi-Monte Tomori.
1941 - Dopo aver raggiunto le posizioni in Val Tomorreza, lungo le
pendici del Monte Tomori, la situazione si stabilizza e tutti gli attacchi
nemici s'infrangono contro la tenace resistenza della divisione. Anzi
l'iniziativa da questo momento passa nelle mani della divisione che il 24
gennaio porta un deciso attacco contro le posizioni di Dobres che vengono
occupate e tenute, malgrado violenti contrattacchi portati il giorno
successivo. Nella stessa giornata del 24 viene portato l'attacco contro le
posizioni dei rilievi di B. Saliut dove l'offensiva si sviluppa con maggiore
lentezza a causa della tenace resistenza nemica e delle posizioni dominanti
da esso occupate. Il 14 aprile
la Divisione prende parte all'offensiva
finale
italiana
avanzando su Q. Kulmakes; il 15 occupa Panarit su fondo valle Ossum per
prendere alle spalle il nemico in ritirata. Il 19 aprile s'impadronisce
della rotabile Korca-Erseke e dopo aver superate le ultime resistenze sulle
alture di Borova e Ikinas raggiunge Ponte Perati dove viene raggiunta
dall'armistizio. Terminate le operazioni militari
rimane in territorio albanese.
1942/43 -
Per tutto il 1942 e fino a settembre 1943,
le unità della Divisione rimangono dislocate
in territorio albanese a presidio del quadrilatero compreso fra
Tepeleni, Argirocastro, Himara, Valona, e viene impiegata in azioni di controguerriglia
e difesa costiera. L'8 settembre termina ogni attività nella zona di Valona
e viene considerata sciolta
come conseguenza dei fatti che determinarono l'armistizio.
Unità maggiori
La 49a Divisione di Fanteria era
così composta:
1940
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49° Rgt. fanteria "Parma"
50° Rgt. fanteria "Parma"
109a Legione CC.NN. (dal 1941)
109° Btg. CC.NN. "F.
Corridoni"
49° Rgt. artiglieria
1° Gr .
artiglieria
2°
Gr.
artiglieria
3°
Gr.
artiglieria
49° Btg. mortai da 81
49 a
Cp. cannoni controcarro da 47/32
49 a
Cp. Genio
49 a
Cp. mista telegrafisti/marconisti
62 a
Sez. Sanità
85 a
Sez. Sussistenza
74 a
Sez. panettieri |
1943
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49° Rgt. fanteria "Parma"
50° Rgt. fanteria "Parma"
109a Legione CC.NN.
109° Btg. CC.NN. "F.
Corridoni"
49° Rgt. artiglieria
1 °
Gr.
artiglieria
2°
Gr.
artiglieria
3°
Gr.
artiglieria
II Rgt. "Cacciatori
d'Albania" |
Campagne di guerra (1939-1943)
Data
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Gr.
d'Armata
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Armata
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C.d'A. |
Area
di operazioni |
1940 |
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Territorio metropolitano, Albania |
1941-43 |
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Albania |
Comandanti (1939-1943)
Gen. D. Attilio Grattarola
Gen. B. Emilio Battisti
Gen. B. Ugo Adami
Gen. B. Paolo Micheletti
Gen. B. Luigi Podio
Gen. B. Enrico Lugli
Sede
Macerata
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