Regio Esercito
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26a
Divisione di fanteria "Assietta"
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motto: "_"
Origini e vicende organiche
Trae origini dalla Brigata "Pisa". In esecuzione della legge 11 marzo 1926
sull'ordinamento dell'esercito, che prevede la costituzione delle brigate su
tre reggimenti e anche l'abolizione dei nomi delle brigate, assume il
nominativo di XXVI Brigata di Fanteria ed inquadra il 29°, il 30° e il 63°
Rgt. Fanteria. L'8 febbraio 1934 assume il nominativo di Divisione Militare
dell'Assietta (26a) ed inquadra il 25° Rgt. Artiglieria. Il 1°
aprile 1934 perde il 30° Rgt. Fanteria ed assume alle sue dipendenze il 38°
Rgt. Fanteria. Il 6 agosto 1935 la divisione territoriale si costituisce in
grande unità operativa con il nominativo di Divisione di Fanteria Assietta
(26a) con il 38° e 63° Rgt.
Fanteria e il 25° Rgt. Artiglieria viene inviata nelle colonie italiane di
Africa, prima in Libia nel settembre 1935, poi in Eritrea nel marzo 1936.
Nel corso della permanenza in Libia della divisione, il 25° Artiglieria
rientra nella sua sede di pace e viene sostituito dal 49° Rgt. Artiglieria
Divisionale. Al momento della partenza per l'Eritrea, viene costituita e
inviata in Libia una Divisione di Fanteria Assietta II (126a) che
inquadra il 62° e l'81° Rgt. Fanteria nonché il 25° Rgt. Artiglieria per
Divisione di fanteria; tale grande unità viene sciolta nel 1937.
Africa Orientale
1936: in gennaio giunge a Massaua e viene subito dislocata in zona
Edaga Robò-Enticciò-Decamerè. Si sposta poi a Macallè a presidio dei
capisaldi Sciafat-Dogheà e Quihà-Egri Harivà. In febbraio respinge tentativi
di attacco nella zona dell'Amba Aradam, assicurando il possesso dei
capisaldi Dogheà e Quihà e del campo trincerato di Macallè. Alcuni reparti
della divisione il 27 febbraio rinforzano il fianco sinistro del settore
dell'Endertà tenuto dalla Divisione Sila. Il 2 marzo nella zona di Enda
Marian Quarar le unità della divisione occupano gli sbocchi tra Garzarà ed
Edai per impedire al nemico ormai in fuga di sfuggire attraverso Enda
Selassiè. In marzo-aprile continua nella sua attività di protezione delle
retrovie e delle vie di comunicazione delle unità in avanzata verso Addis
Abeba, spostandosi verso l'Amba Alagi prima e ad Aderat poi. Si schiera
infine lungo la vallata del torrente Aibà a sbarramento delle provenienze
ovest delle valli Atzalà ed Aibà. Ultimate le operazioni di guerra le unità
della divisione vengono impegnate in operazioni di rastrellamento, in
giugno, nel Gondar a sud del Lago Ascianghi, in luglio nella regione
Uollo-Seggiù e in settembre nella zona di Dessiè. Il 2 febbraio inizia il
rientro in patria.
Al rientro dall'A.O.I.
la divisione, nel marzo 1937, si ricostituisce con il 29°, 38° e 63° Rgt.
Fanteria e 25° Rgt. Artiglieria. Agli inizi del 1937 viene costituita
nell'area di Littoria (attuale Latina) la 26a Brigata mista
Assietta, formata dal 38° bis Rgt. Fanteria e dal 63° bis Rgt. Fanteria
e nonché dal 504° Btg. Mitraglieri, destinata a sostituire la
Divisione di fanteria Assietta I in Africa Orientale. A fine gennaio la
grande unità viene trasformata in 1a Divisione di Fanteria
Volontari del Littorio: le unità dipendenti assumono rispettivamente la
denominazione di 1° e 2° Rgt. fanteria e I btg. mitraglieri Volontari del
Littorio; ad esse sì unisce anche un 1° Rgt. Artiglieria con eguale nome. Il
5 aprile 1939, per effetto della trasformazione organica delle divisioni di
fanteria, la Divisione Assietta diventa binaria e risulta costituita dal 29°
e 30° Rgt. Fanteria e dal 25° Rgt. Artiglieria.
Guerra 1940-43
1940 - Il 10 giugno la divisione è
schierata al confine italo-francese, fra Punta Rochers Charniers e il Gr.
Queyron lungo i settori dello Chaberton, del Monginevro e a sbarramento
delle vallate di Thuras e Ripa. Il 18 giugno occupa di sorpresa Monte Gimon
e il 18 svolge una offensiva contro la conca di Arbies. Il 20, unità della
divisione oltrepassano il confine su un ampio settore e attaccano le
posizioni di Lac Noir e Rav des Routtettes. Il 22 e il 23 viene occupata la
zona fortificata di Monte Chenaillet-Sommet des Anges e viene approntato il
dispositivo per l'attacco della conca di Edafon allorché sopraggiunge
l'armistizio.
1941 - In aprile è dislocata nel Veneto nella zona di Aidussina. Il 6
aprile viene schierata da Monte Lepre a Monte Giavornico a presidio del
secondo sistema difensivo al confine italo-jugoslavo. Dal 20 aprile è
dislocata in zona di occupazione a Delnice e viene impiegata in operazioni
di rastrellamento nella zona di Gerovo-Karlovac-Lokve. Il 6 maggio si
trasferisce a Villa del Nevoso e il 15 maggio rientra nella sede di pace.
Nella prima quindicina di agosto viene trasferita in Sicilia alle dipendenze
del XII C. A. e dislocata nella parte occidentale dell'isola.
1942 - Ancora in Sicilia nella zona di
Caltanissetta con il compito di costituire massa di manovra a disposizione
del XII Corpo d'Armata e di assumere la responsabilità del settore costiero
da Porto Empedocle a Gela e a Licata.
1943 - Sempre nella zona occidentale dell'isola, il 10 luglio è
dislocata fra Santa Ninfa e Partanna. Dopo lo sbarco delle truppe alleate
nella zona di Gela-Licata, le unità della divisione si costituiscono in
caposaldo a Roccapalumbo, Lercara Friddi e Frizzi. Il 15 luglio, per
contenere la pressione nemica in avanzata verso nord e nord-ovest, vengono
costituiti tre gruppi mobili che dalle posizioni di Bisaquino, Frizzi,
Lercara sbarrano le principali direttrici che da Agrigento portano a
Palermo. La difesa però deve essere abbandonata perché il ripiegamento su
altre zone del fronte costringe la divisione il 16 luglio a schierarsi in
posizione più arretrata sulla linea Cerda-Chiusa-Sclafani. Il contatto con
il nemico viene però sempre mantenuto da unità di retroguardia e la sua
avanzata verso nord viene continuamente contrastata da puntate
controffensive. Il 22 la pressione nemica si fa sentire con particolare
violenza anche su questo nuovo allineamento per cui, dopo una strenua
resistenza durata per oltre 24 ore, nella notte sul 23 ripiega su Santo
Stefano di Camastro-Mistretta e il 29 sulla linea San Fratello-Monte
Pelata-Traina. Dopo una sosta di qualche giorno il 6 agosto riprende
violento l'attacco delle unità americane. Notevoli forze corazzate si
dirigono verso il costone di San Fratello e Pizzo degli Angeli e in primo
tempo l'azione viene contenuta sia pure con gravi sacrifici, ma persistendo
nella forte pressione anche il giorno successivo il nemico costringe la
divisione a rompere il contatto e a ripiegare sulla linea del torrente
Tortorici, soprattutto perché attaccata anche alle spalle da truppe nemiche
sbarcate sul tergo della divisione alla foce del torrente Rosmarino. Ma
ormai la divisione ridotta di efficienza a causa delle gravi perdite subite
in uomini e mezzi, provata da più giorni di lotta accanita e senza respiro,
non ha più la consistenza per potersi opporre alle manovre delle ben più
robuste forze attaccanti, oltretutto padrone assolute del ciclo della
battaglia, e perciò viene ancora arretrata prima verso lo stretto di Messina
e poi traghettata sulle coste calabre. Dall'11 al 14 agosto, ridotta di
efficienza per le perdite subite e ostacolata da intensi bombardamenti aerei
e navali, i resti della divisione si dislocano nella zona di Messina a
sud-est di Scilla, nella zona di Fondaco Melia. Da li vengono trasferiti
nella zona di Asti dove l'8 settembre viene sciolta in conseguenza dei fatti
che determinarono l'armistizio.
Unità maggiori
La 26a Divisione di Fanteria era
così composta:
1940-1943
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29° Rgt. fanteria "Pisa"
30° Rgt. fanteria "Pisa"
17a Legione CC.NN.
17° Btg. CC.NN.
"Cremona"
18° Btg. CC.NN. "Costantissima"
25° Rgt. artiglieria "Assietta"
5 Btr. artiglieria
10a Btr.
art. contraerea da 20 mm
326a
Btr. art. contraerea da 20 mm
26° Btg mortai da 81 (dalla 52a Div.)
126° Btg. mortai da 81
126a Cp. cannoni controcarro da 47/32
64a Cp. Genio
26a Cp. mista telegrafisti/marconisti
16a Sez. Sanità
9° Ospedale da campo
10° Ospedale da campo
151° Ospedale da campo
468° Ospedale da campo
18a Sez. Sussistenza
31a Sez. panettieri
262a Autosezione pesante
51a Sez. sommeggiata |
Campagne di guerra (1940-1943)
Data
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Gr.
d'Armata
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Armata
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C.d'A |
Area
di operazioni |
1940 |
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Alpi Occidentali, Francia |
1941-43 |
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Territorio metropolitano |
Comandanti (1935-1943)
Gen. D. Enrico Riccardi
Gen. D. Enrico Boscardi
Gen. D. Camillo Mercalli
Gen. D. Stefano Pegiani
Col. Guido Piacenza (int.)
Gen. D. Emanuele Girlando
Gen. D. Giulio Perugi
Gen. D. Pietro Zaglio
Gen. B. Mario Vece
Gen. B. Ottorino Schreiber
Sede
Asti
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