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2a Divisione di fanteria "Sforzesca"

 

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

Trae origine dalla Brigata "Umbria" costituita il 16 aprile 1861 che ha alle sue dipendenze organiche il 53° Rgt. Fanteria e il 54° Rgt. Fanteria e sciolta nel 1871. In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, che prevede la costituzione delle brigate su tre reggimenti, prende il nominativo di II Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze anche il 68° Rgt. Fanteria Palermo. Successivamente la brigata e il 17° Rgt. Artiglieria fanno parte della Divisione Militare Territoriale di Novara (2a) che nel 1934 prende nome di Divisione di Fanteria della Sforzesca (2a), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria della Sforzesca (II). Il 25 aprile 1939 la Divisione di Fanteria Sforzesca (2a) rimane formata con il 53° Rgt. Fanteria, il 54° Rgt. Fanteria ed il 17° Rgt. Artiglieria.

Guerra 1940-43

1940 - La Divisione Sforzesca è schierata all'inizio delle ostilità sul fronte occidentale fra Claviere e Cesana, con intendimenti offensivi. Il 20 giugno supera la linea di confine e si dirige verso Bois de Praria e in direzione delle munite posizioni di forte Janus. Forzate le difese sul Colle del Monginevro le avanguardie sboccano nella Conca di Briancon, ma l'azione deve essere sospesa per la violenta reazione degli avversari. Il 24 giugno la divisione viene sostituita in linea dalla Legnano e passa alle dipendenze dirette della 4a Armata, quale riserva d'armata nella zona di Ulzio.
1941 - Mobilitata per l'Albania, la Divisione inquadra anche la 30a Legione CC.NN.
Nella terza decade di gennaio la Divisione Sforzesca viene finalmente trasferita in Albania e si schiera sulla destra del fiume Vojussa nella zona di Tepeleni. Il 28 gennaio le unità della divisione, schierate sui costoni di Marizait e dello Scindeli, si contrappongono ad un avversario che tenta di superare le ultime barriere difensive naturali sulla strada per Valona. Aspri combattimenti che spesso sfociano in assalti all'arma bianca si succedono ininterrotti su posizioni che vengono prese e perdute più volte. Fino al 28 febbraio difende lo Shendeli, quando si esaurisce l'offensiva greca. Nei primi giorni di marzo la Divisione passa all'offensiva e il 9 attacca ed occupa le posizioni di Chiaf e Merzgoranit; il 4 aprile, alla ripresa dell'offensiva italiana, muove in avanti ed il 15 una colonna della Sforzesca entra in territorio greco e si spinge oltre Bregu Scesit e Mercurai puntando sul nodo stradale di Klisura che viene raggiunto due giorni dopo. Ultimate le operazioni sul fronte greco-albanese la divisione rimane in territorio di occupazione in Grecia fino alla metà di luglio, quando riceve ordine di rientrare in Italia.
1942 -
Nel mese di luglio, la Divisione riceve l'ordine di trasferimento sul fronte russo e viene inviata nel settore del XXXV C. d'A. in sostituzione della Divisione Torino, e partecipa all'azione offensiva contro le posizioni di Jwanowka. Il 14 si attesta alla periferia di Fatschewka e il 18, superate le residue resistenze nemiche, prosegue a nord di Krasnji Lutsch, completando l'occupazione della zona mineraria omonima. Ai primi di agosto dopo una lunga marcia si porta sul fiume Don a nord di Serafimovic ed assume il controllo del settore compreso fra Jejskij e il fiume Choper. In questa dislocazione, dal 20 agosto all'1° settembre, contrasta con accanimento attacchi russi col concorso di reparti della 3a Divisione Celere; nonostante i numerosi contrattacchi portati per arginare le unità nemiche, queste riescono dapprima ad aprirsi una breccia e successivamente a creare un'ampia testa di ponte. Nuovi attacchi portati a fine agosto sulle linee arretrate di Jagodnyj-Tschebotarewskij, vengono contrastati con il concorso di alcuni reparti della Divisione Celere. Dal 22 al 28 novembre, la Divisione partecipa alla battaglia del Volga diretta da forze russe contro la 3a Armata romena. In dicembre la grande unità è costretta a schierarsi su una linea più arretrata assieme ad aliquote della Divisione Pasubio ed ai resti della 3a Divisione Celere. Dal 22 dicembre fa parte del blocco Sud che si ritira verso Dnjepropetrovsk. Il 25 dicembre raggiunge Krassnojarovka dove combatte fino al 28 contro le forze russe a difesa della città. Il 30 dicembre sostiene un ulteriore combattimento prima di giungere in serata a Jessa Ulof e successivamente Bolschoj Ternow.
1943 - Il ripiegamento continua su colonne che si muovono su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla presenza di unità corazzate nemiche agenti sul tergo della divisione.
I resti della Divisione il 3 gennaio giungono a Forschstadt, sul Donez, da dove per ferrovia giungono a Rykovo il 5 gennaio, per poi raggiungere il campo base di Gomel. A Skassyrskaja, dopo quindici giorni di estenuanti marce e di continui scontri, i resti della divisione riescono a rompere l'accerchiamento e a proseguire più speditamente verso le retrovie. La divisione viene rimpatria nel mese di marzo e sciolta nel mese di aprile. La Divisione Sforzesca si ricostituisce il 1 giugno, per trasformazione della Divisione Novara, inquadrando ancora il 53° e il 54° Rgt. Fanteria e il 17° Rgt. Artiglieria. Viene dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia, Fola, Sesana, Villa del Nevoso lungo la linea di confine italo-jugoslavo. Viene Impiegata in operazioni di rastrellamento e antipartigiane, si scioglie definitivamente il 9 settembre in seguito agli eventi che determinarono l'armistizio.
 

Unità maggiori

La 2a Divisione di Fanteria era così composta:

 

1940

53° Rgt. fanteria "Umbria"

    1a Cp. fanteria

    2a Cp. fanteria

    3a Cp. fanteria

    1 Cp. mortai

    1 Cp. cannoni (65/17)
54° Rgt. fanteria
"Umbria"

    1a Cp. fanteria

    2a Cp. fanteria

    3a Cp. fanteria

    1 Cp. mortai

    1 Cp. cannoni (65/17)

II Btg. mortai

17° Rgt. artiglieria

    1° Gr. Art. leggera

      3 Btr. da 75/18

    2° Gr. Art. leggera

      3 Btr. da 75/18

    3° Gr. Art. pesante

      3 Btr. da 100/17

53a Btr. art. contraerea (8 pz. da 20 mm)

302a Btr. art. contraerea (8 pz. da 20 mm)

1 Btg. cannoni controcarro

    2a Cp. (4 pz. da 47/32)

    121a Cp. (4 pz. da 47/32)

1 Btg. mortai da 81

16a Cp. Genio

2a Cp. mista telegrafisti/marconisti

8° Pl. fotoelettricisti

2a Cp. panettieri

1a Cp. sussistenza

124a Colonna leggera sussistenza (mot.)

192a Colonna leggera sussistenza (mot.)

11a Cp. minuto mantenimento

6a Sez. Sanità

    5° Ospedale da campo

    6° Ospedale da campo

    7° Ospedale da campo

    24° Ospedale da campo

    250° Ospedale da campo

    251° Ospedale da campo

    311° Ospedale da campo

    805° Ospedale da campo

    27° Ospedale chirurgico

4a Sez. CC. RR.

5a Sez. CC. RR.

69° Ufficio Posta Militare

 

1942

53° Rgt. fanteria "Umbria"

    1a Cp. fanteria

    2a Cp. fanteria

    3a Cp. fanteria

    1 Cp. mortai

    1 Cp. cannoni (65/17)
54° Rgt. fanteria
"Umbria"

    1a Cp. fanteria

    2a Cp. fanteria

    3a Cp. fanteria

    1 Cp. mortai

    1 Cp. cannoni (65/17)

17° Rgt. artiglieria

    1° Gr. Art. leggera

      3 Btr. da 75/18

    2° Gr. Art. leggera

      3 Btr. da 75/18

    3° Gr. Art. leggera

      3 Btr. da 105/28

53a Btr. art. contraerea (8 pz. da 20 mm)

302a Btr. art. contraerea (8 pz. da 20 mm)

1 Btg. cannoni controcarro

    2a Cp. (4 pz. da 47/32)

    121a Cp. (4 pz. da 47/32)

    70a Cp. (6 pz. da 75/39)

II Btg. divisionale mortai da 81

16a Cp. Genio

2a Cp. mista telegrafisti/marconisti

1a Cp. sussistenza

2a Autosezione

2° Comando unità di trasporto

4a Sez. mista CC. RR.

5a Sez. motorizzata CC. RR.

569° Ufficio Posta Militare

 

1943

53° Rgt. fanteria "Umbria"
54° Rgt. fanteria
"Umbria"

17° Rgt. artiglieria

53a Btr. art. contraerea (8 pz. da 20 mm)

CLVII Btg. mitraglieri

CLVII Rgt. misto Genio

 

Campagne di guerra (1940-1943)

Data
Gr. d'Armata
Armata
C.d'A.
Area di operazioni
1940      

Fronte alpino occidentale, Francia

1941      

Fronte greco-albanese

1942-43  

8a

II

Russia

 

Comandanti (1934-1943)

Gen. Alessandro Pino

Gen. D. Fidenzio Dall'Ora

Gen. D. Luigi Mentasti

Gen. D. Alfonso Ollearo (1940)

Gen. D. Carlo Pellegrini (1940-43)

Gen. B. Michele Vaccaro (1943)

Gen. B. Nicola Ruffo (int.)

 

Sede

Novara

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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