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Regio Esercito

 


11a Divisione di fanteria "Brennero"

 

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

Trae origini dalla Brigata Avellino costituita il 26 maggio 1916. In base alla legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, il 15 ottobre assume la denominazione di XI Brigata di Fanteria. L'11a Divisione di fanteria del Brennero fu costituita nel 1934 per trasformazione della 11a Divisione Militare Territoriale di Bolzano che inquadrava l'XI Brigata di fanteria (reggimenti 231° e 232° "Avellino" e 18° "Acqui") ed il 9° Rgt. artiglieria da campagna. Nel 1939 con l'ordinamento Pariani (le divisione "binarie") viene sciolto il livello brigata e la Divisione di fanteria Brennero (11a) rimane formata da 231° e 232° Rgt. fanteria "Avellino" e 9° Rgt. artiglieria per divisione di fanteria.

Guerra 1940-43

1940 - Il 4 gennaio del 1940, inquadrata nella 4a Armata (riserva), la Divisione Brennero affluisce nella zona di Pianezza e S. Maurizio al Campo. Il 10 giugno risulta dislocata sul fronte delle Alpi Occidentali. Rimane dapprima in riserva di armata poi il 19 di giugno è utilizzata (incompleta) dal comando del I Corpo d’Armata per operare uno sfondamento lungo la rotabile del Moncenisio. Partita priva delle compagnie mortai da 81mm sia divisionali che reggimentali e con solo tre battaglioni di fanteria ed il proprio 40° CCNN attacca verso sera appoggiata dal 4° battaglione del 1° reggimento di fanteria carrista, dal 3° battaglione del 64° reggimento fanteria e da due compagnie della GAF. Non otterrà molti risultati anche se (con costi elevati) riuscirà ad espugnare qualche posto di arresto francese collocato (ed ancora in piena efficienza) sulle coste del Moncenisio. Ritorna in azione il 22 di giugno sempre contro posizioni situate sul Colle del Moncenisio, senza successo. Poi ancora l’indomani ma con i medesimi risultati. Il 24 di giugno l’azione del I Corpo d’Armata, di cui ora la divisione fa parte, occupa l’abitato della cittadina di Lanslevillard e poi quello di Lanslebourg giungendo ai piedi dei tornanti del Moncenisio. All’azione partecipa anche la Brennero con il proprio 232° reggimento di fanteria (rinforzato) che aggira le posizioni francesi agevolando la manovra italiana. E’ in pratica l’ultima azione a fuoco della campagna. Al termine delle ostilità la divisione avrà perduto un totale di 9 uomini e avrà avuto 74 feriti oltre che a 9 congelati. Ultimata la campagna la divisione è posta in stato di smobilitazione (circolare 006200 del 15/10/1940) e insieme ad altre 22 divisioni sarà destinata a portarsi ad organici di pace e più precisamente con i reggimenti organizzati su tre battaglioni ridotti, un plotone mortai e una batteria da accompagnamento ridotta, una compagnia mortai da 81mm su due plotoni, una compagnia anticarro su due plotoni, un reggimento artiglieria su tre gruppi di tre batterie e una batteria da 20mm ridotta e una compagnia genio (mista) nonché autosezione pesante.

Nel mese di dicembre, la Divisione viene destinata al fronte Greco ed inizia a sbarcare in Albania (Valona) il 24 del mese. Affluisce in zona di impiego tra il 30 dicembre 1940 e l’8 di gennaio 1941 venendo inquadrata nel XXV Corpo d’Armata (11a Armata). La Divisione viene impiegata nel settore di Tepeleni, dove il 31 dicembre sul Kurvelesh, sostiene i primi combattimenti.  Apparentemente l’organico rimane lo stesso della campagna 1940 contro la Francia con l’unica differenza che i gruppi di artiglieria da 75/13 risultano carrellati anziché someggiati e che il battaglione mortai divisionale è su due sole compagnie da 81mm. Il 31/12 entra in combattimento con il solo 231° Reggimento di fanteria.
1941 -
Il 2 gennaio la Divisione ha in linea oltre che il 231° anche la Legione CC.NN (su due soli battaglioni) ed il 9° reggimento artiglieria (con un solo gruppo da 75/13) ed i reparti controcarro (ridotto) e di artiglieria da accompagnamento (solo batteria del 231°). Il 10 gennaio, la Divisione è schierata in Val Salarjie con in appoggio i resti della divisione Modena (42° fanteria), il 2° battaglione del 18° fanteria della Acqui ed il battaglione alpino Bolzano. Nel quadro del riordinamento del gennaio 1941 è prevista come unità di 4° blocco insieme alla Cuneo, Legnano, Lupi di Toscana, Pinerolo e Cacciatori delle Alpi per il completamento delle quali è previsto un totale di 16 battaglioni fanteria complementi, 7 battaglioni complementi CC.NN., 7 batterie di artiglieria per un totale di 150 mitragliatrici e fucili mitragliatori, 90 mortai, 1.000 quadrupedi e 100 automezzi. Durante l'offensiva greca su Tepeleni (9-12 di febbraio) dispone del 231° e del 232° Rgt. fanteria e della 45a Legione CC.NN. Le compagnie fucilieri dei due reggimenti fanteria hanno una forza media di 50 uomini su di un organico iniziale di 150 mentre i quadrupedi non sono neanche un terzo di quelli previsti. Nel corso della battaglia dell'Epiro, dal 7 al 23 aprile, rompe le difese del Kurvelesh dopo 4 giorni di combattimenti. Terminata la campagna di Grecia rimane come forza presidiaria e inquadrato sempre nell’11a Armata (III Corpo d’Armata) inizia il duro ed estenuante compito di controguerriglia e polizia territoriale legato all’occupazione. In seguito, la G.U. viene dislocata in Grecia. Il 231° Rgt. fanteria rimane dislocato in Albania alle dipendenze della Divisione "Firenze".

1942 - All’inizio del 1942 riceve di rinforzo il 331° reggimento fanteria (costituito il 1°/11/1941 dal deposito del 231° e basato su comando, tre battaglioni di fanteria, compagnia accompagnamento da 47/32). Alla fine dell’anno 1942 inizia a trasformarsi in divisione autotrasportabile tipo AS 42. Cede pertanto l’11° battaglione mortai alla 52a Brigata Speciale Lecce, rimpatria la propria legione CC.NN. (destinata dapprima ad un’eventuale impiego in A.S. poi trattenuta sul suolo patrio) e il proprio reggimento artiglieria. Nel mese di ottobre, il 331° Rgt. fu trasferito a Rodi passando alle dipendenze della divisione "Regina". Alla data dell'11 ottobre 1942, la Divisione ha in carico 412 ufficiali e 8198 uomini fra sottufficiali e truppa. La divisione rimane in Grecia ma viene “depredata” di mezzi e armi per rinsanguare le unità combattenti prima in Africa Settentrionale e poi in Tunisia. Il 1° novembre assume un funzionamento amministrativo autonomo dipendendo direttamente dall’11a Armata. Nel corso dello stesso mese sono assegnati al 9° reggimento i gruppi 558° semovente da 75/18 e 47° contraereo da 75/46 a cui si affiancano nel mese successivo un gruppo da 75/32 TM e un gruppo da 75/27 TM. Infine nel gennaio 1943 il reggimento inquadra anche un altro gruppo da 75/32 TM . 

1943 - Nel mese di febbraio, la Divisione passa in Albania nella zona di Durazzo inquadrata nel IV Corpo d’Armata. Muta ancora organico ed inizia a trasformarsi in divisione motorizzata tipo 1943 (la data è incerta in alcuni documenti reperiti si riferisce di divisione motorizzata Brennero o addirittura di divisione Motocorazzata Brennero. Al 8/9/1943 ha comunque un organico diverso da una divisione di fanteria normale (o di linea) inquadrando oltre al comando, due reggimenti di fanteria (231° e 232°) su comando, compagnia mortai, due battaglioni fanteria e uno armi accompagnamento, un reggimento armi accompagnamento o armi controcarro (132°), 9° reggimento artiglieria su 558° gruppo semoventi da 75/18, 47° gruppo contraereo da 75/46 , due gruppi da 75/32 TM e un gruppo da 75/27 TM., 111° battaglione misto genio e servizi. La dotazione organica non è chiara ma la consistenza era sui 6.000-7.000 uomini che, alla luce dei fatti non combatterono contro i tedeschi riuscendo, dopo la consegna delle armi a reimbarcarsi per l’Italia. (Tutti tranne il 3° battaglione di stanza a Porto Edda che si imbarcò invece per l’isola di Corfù finendo per condividere le sorti di quel presidio e il 1° battaglione del 231° fanteria rinforzato da alcuni elementi divisionali che raggiunse i partigiani albanesi). Rimane di presidio in Grecia fino al mese di settembre. All’08/09/1943 Divisione di fanteria motorizzata "Brennero" inquadrata nel IV CdA della 9a Armata in Albania. Ne era comandante il Gen. Aldo Princivalle, Capo di S.M.: Ten. Col. G. Battista Calegari. La sede del Comando: Sassobianco (10 km ad est di Durazzo). La Divisione presidiava il settore di Durazzo ed inquadrava i reggimenti di fanteria 231° e 232°, il 9° reggimento artiglieria da campagna, il IX battaglione mortai, il XXVI battaglione mitraglieri, il CDLXXIX battaglione costiero, il CXI battaglione misto genio, elementi di rinforzo e unità dei servizi. Viene sciolta in conseguenza ai fatti che determinarono l'armistizio.

 

Unità maggiori

La 11a Divisione di Fanteria era così composta:

 

1940-42

231° Rgt. fanteria "Avellino"
232° Rgt. fanteria "Avellino"

331° Rgt. fanteria "Brennero" (dal 05/1942 al 10/1942)

35a Legione CC.NN.

    35° Btg. CC.NN. "Indomita"

    45° Btg. CC.NN. "Alto Adige"

9° Rgt. artiglieria "Brennero"

    588° Gr. art. semoventi da 75/18 (su scafo M14/41)

    205a Btr. art. contraerei da 20 mm 

    211a Btr. art. contraerei da 20 mm

11° Btg mortai da 81

132a Cp. cannoni controcarro da 47/32

111° Btg. Genio

    11a Cp. mista telegrafisti/marconisti

    32a Cp. Genio

38a Sez. Sanità

139a Autosezione

28a Sez. panettieri

 

1943

231° Rgt. fanteria "Avellino"
232° Rgt. fanteria "Avellino"

9° Rgt. artiglieria "Brennero"

IX Btg mortai da 81

XXVI Btg. mitraglieri

CDXXIX Btg. costiero

CXI Btg. misto Genio

258° O.C.

1 Btr. GAF (mot.) da 75/27 Mod. 12

99a Autosezione

60a Sez. sussistenza

80a Sez. ???

 

Campagne di guerra (1940-1943)

Data

Gr. d'Armata

Armata
C. d'A.
Area di operazioni
1940       Fronte occidentale come riserva della 4a Armata e poi inserita nel I Corpo d'Armata (zona Moncenisio)
dicembre 1940 - trasferita in Albania
1941       Albania, settore del Kurlevelesch e zona di Saliari
1942-43       Grecia con compiti di presidio

 

Comandanti (1939-1944)

Gen.D. Arnaldo Forgiero
Gen.D. Paolo Berardi
Gen.D. Mario Marghinotti
Gen.D. Licurgo Zannini
Gen.B. Aldo Princivalle (int.)

 

Sede

Bolzano

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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