Regio Esercito
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Reggimento "Cavalleggeri di
Palermo" 30°
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motto: "Mora
Mora"
Origini e vicende organiche
Nel gennaio 1915 veniva stabilito che al
Gruppo costituito nel 1914, per R.D. n. 584, con elementi tratti dai
reggimenti
«Nizza»,
«Savoia»,
«Genova»,
«Novara»,
«Guide»,
«Catania»
presso il già esistente Deposito speciale di Cavalleria in Palermo, composto
di tre squadroni, si aggiungesse un secondo Gruppo, formato dagli squadroni
6° e 7°, che il reggimento
«Cavalleggeri
di Lucca»
aveva in più dell'organico dopo la guerra di Libia - avendo assorbito anche
elementi dei
«Cavalleggeri
di Lodi»
- e, con Decreto legge n. 436 in data 28 aprile 1915, questi cinque
squadroni venivano a costituire, il 1° maggio, il reggimento
«Cavalleggeri
di Palermo».
Per effetto della riduzione dell'Arma, in
virtù del R.D. 2143,
«Palermo»
viene sciolto, come reggimento, il 21 novembre 1919.
Il 1° luglio 1920 i ricordi storici del reggimento, con il glorioso
Stendardo, vengono custoditi dal reggimento cavalleggeri di «Firenze». Lo
Stendardo è, ora, custodito nel Sacrario del Vittoriano, in Roma.
Campagna d'Africa:
Nel 1935, a Caltanissetta, viene costituito, in giugno, un Gruppo squadroni
«Cavalleggeri di Palermo», autocarrato, per esigenze Africa Orientale.
Nel 1936, in Palermo, viene costituito lo squadrone «Cavalleggeri di
Sicilia», in gran parte con elementi dei «Cavalleggeri di Sardegna», che
assume le tradizioni ed i colori dei «Cavalleggeri di Palermo»: lo
squadrone, nel 1938, verrà incorporato nel ricostituito reggimento «Lancieri
di Milano».
Nel 1938 viene costituito il XV Gruppo squadroni autonomo, costiero
«Cavalleggeri di Palermo»: in seguito trasferito a Caltanissetta e adibito
alla difesa dell'isola. Vi furono destinati il ten. col. Ettore Pisani, il
maggiore principe Giuseppe d'Aquino di Caramanico, il capitano marchese
Filippo Notarbartolo di Montallegro.
Guerra 1940-45:
1943 - Il Gruppo squadroni faceva parte di un «Gruppo tattico»,
dislocato a Campobello di Licata e Ravanusa, insieme al XVII battaglione
camice nere. Alle 5 del mattino del 10 luglio, non appena segnalato lo
sbarco nella zona di Licata della 3a divisione degli Stati Uniti
d'America, il comandante della 207a Divisione Costiera ordinò al
Gruppo tattico di portarsi in zona Santa Oliva, a nord ovest di Licata. Il
Gruppo, giunto a contatto con elementi avanzati americani corazzati, era
troppo debole per impegnarsi, e ripiegò su Caltanissetta. Il Gruppo
squadroni di
«Palermo»
effettuò azioni di pattuglia e di protezione
della colonna, che da Caltanissetta ripiegò verso nord, sostenendo scontri
con elementi esploranti americani; il Gruppo non fu poi impiegato nella
piana di Catania. Il 16 luglio il Gruppo di cavalleria partecipa alle azioni
di Portella Recattiva; l'8 agosto alla difesa della piazza di Reggio
Calabria. Viene sciolto nel 1943.
Unità maggiori
Il Reggimento era così composto:
1940-1943
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XV Gr. cost. Cavalleggeri di Palermo
LX Gr. cost. Cavalleggeri di Palermo
XXII Gr. app. Cavalleggeri di Palermo
XXIII Gr. app. Cavalleggeri di Palermo
XXX Gr. app. Cavalleggeri di Palermo |
Campagne di guerra (1940-1943)
Data
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Divisione |
Corpo
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Armata
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Gruppo
d'Armata |
Area
di operazioni |
1941-43 |
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Territorio metropolitano |
Comandanti (1939-1943)
Ten. Col. Ugo De Luca
Magg. Giovanni Grasso
Sede
Palermo
FONTE
Gen. Edmondo Zavattari, "I nostri reggimenti",
in "Rivista di Cavalleria", annate 1968-1976, su gentile concessione
dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".
Scuole di Applicazione d'Arma, "L'Arma di
Cavalleria - Cenni storici", 1964 2a Edizione,
su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano
"Savoia Cavalleria".
Dell'Uomo F.-Puletti R., "L'Esercito
italiano verso il 2000", vol. I, USSME, Roma, 1998.
Dell'Uomo F.-Di Rosa R., "L'Esercito
italiano verso il 2000", vol. II, USSME, Roma, 2001.
Per gli stemmi di Cavalleria si ringrazia
www.cavalleriaitaliana.it per
la gentile concessione.
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