GALLERIA
FOTOGRAFICA MODELLISMO
Ansaldo-FIAT CV33/35 - A.O.I. 1941 - 1/72 -
di Giulio Gobbi

Ansaldo -Fiat CV33. Vista posteriore
Brevi cenni storici
Il Carro Veloce (CV)33, poi CV35
e CV38 conosciuto anche come L3/33 - 35 - 38, era nato da un ciclo di
collaudi ed esperienze su vari prototipi durato per tre anni a partire
dal 1929, ed era chiaramente ispirato al similare Carden Lloyd inglese.
La produzione cominciò nel 1933 e terminò nel1938 per un totale di
circa duemila pezzi.
Non sono assolutamente in grado di tracciare esattamente la storia e le
caratteristiche di tutte le versioni e sottoversioni, anche se conosco
la storia di questo piccolo carro, voluto come mezzo blindato veloce con
con la possibilità di poter operare sui sentieri di montagna, per
poterlo utilizzare nelle zone di confine.
Un "carro da montagna" dunque, ma che finì per ritrovarsi coinvolto in
tutti gli eventi bellici a cui partecipò il Regio Esercito dal 1935 al
1945, giocoforza utilizzato per compiti e missioni non appropriati, da
cui forse discende la fama, non certo brillante, di questo carro. L'uso
cui era destinato era di accompagnamento alle unità esploranti e avrebbe
dovuto fare unicamente affidamento sulla velocità e non su potenza di
fuoco e blindatura, per la sua protezione. Gli esemplari sopravvissuti
alla guerra terminarono la loro carriera nel Esercito Italiano e nella
Pubblica Sicurezza
La tecnica
Stavolta è
stato facile, grazie sopratutto ad un articolo apparso svariati anni fa
(1973) su un notizario dell'IPMS, adesso disponibile in una splendida
raccolta su 2 CD, che trattava proprio dell'autocostruzione in 1/35 di
questo carro. Armato di fotocopiatrice, ho ridotto i disegni delle parti
principali dello scafo in 1/72 ed ho ottenuto la base su cui lavorare.
Il resto è venuto da sé, il treno di rotolamento è stato ottenuto con
una fustellatrice, lamina di rame e tanta pazienza, i cingoli sono stati
realizzati incollando tante striscioline di plasticard da 4mm x 1mm su
una striscia di carta. Data la scala l'effetto finale è discreto. I
rivetti li ho ottenuti bucherellando una lastrina di rame e poi
premendoci contro una matarozza di sprue scaldato. Ho poi tagliato i
rivetti ottenuti e li ho incollati sul mezzo. Ci sono diversi
particolari abbastanza "tirati via", ma io faccio i modelli per
divertirmi e viste le dimensioni di quello che avrei dovuto riprodurre
ho deciso di non diventare pazzo, considerate che nelle foto il mezzo è
circa tre volte più grande di quello che è. I figurini sono due vecchi
ESCI in plastica morbida in 1/72 modificati nella posa. La colorazione è
tutta in acrilico, l'erba è un brevetto di
Ottaviano Randi, dico
solo che è stata ottenuta con del comunissimo spago, il terreno è ....
terra del parco vicino casa.
Sono sicuro
che la mimetica che ho scelto lascerà molti dubbiosi, ma ci sono
arrivato per deduzione. Ho deciso di ambientare il mezzo dopo la resa in
A.O.I. nel 1941, quindi ho presunto che si trovasse li da almeno sette
anni. Ho considerato che i CV33 arrivarono in Etipia con una mimetica
nocciola scuro a chiazze verdi, considerata l'inclemenza del clima
Africano, per le verniciature del mezzo non si deve essere andati troppo
per il sottile, ecco perché la scelta di quel marrone tinta unita. Mi
sono ispirato ad una foto abbastanza nota che ritrae due soldati inglesi
che si aggirano incuriositi in un "cimitero" di CV35. I carri appaiono
allineati e tutti più o meno danneggiati, solo quello in primo piano si
presenta abbastanza intatto. E' curioso notare che tutti e tre i CV
visibili nella foto presentano mimetiche diverse
Al solito,
l'elenco dei ringraziamenti.
Vito Zita , Riccardo La Barbera e Claudio Cioffi per la enorme mole di
documentazione di carattere storico che mi hanno fornito, una delle
parti della costruzione di ogni modello che prediligo è proprio leggere
tutto quello che trovo sul periodo e luogo in questione.Silvano
Mussone e
Ottaviano Randi
per le costruttive discussioni telefoniche e via mail sul solito tema
:"..come faccio a fare questo?" e tutto il forum di
Mezzi Militari.
Scheda
Tecnica (riferita al CV 33 primo tipo)
Peso |
Kg. 3100 |
Dimensioni |
Lunghezza 3,15 m. - Larghezza 1,40 m. - Altezza
1,28 m. |
Motore |
1 FIAT 4 cilindri in linea da 2746 cc.
|
Velocità |
42 Kmh su strada - 10/12 Kmh fuori strada
|
Autonomia |
140 Km. su strada o circa 5 ore di
funzionamento continuo |
Pendenza superabile |
45 gradi |
Armamento |
1 mitragliatrice Fiat mod.14 cal 6,5, con 76
caricatori da 50 colpi. |
Blindatura |
Anteriore mm 13,5 - Posteriore mm 13,5 -
Laterale mm 8,5 |
Superiore mm 6 - Inferore mm 6
|
Equipaggio |
2 Uomini, pilota e mitragliere
|
Le varianti
principali
CV33 II Tipo (L3/33) o Mod.1934
|
Armamento di due mitragliatrici FIAT cal.8 e
modifiche alla ruota tendicingolo. |
CV35 I Tipo (L3/35) |
Piastre di corazzatura imbullonate.
|
CV 35 II Tipo (L3/35) |
armamento 2 mitragliatrici Breda cal.8,
installazione retroattiva agli esemplerari già costruiti.
|
CV 38 (L3/38) |
La sostanziale differenza con la serie 33/35
sta nella completa riprogettazione del sistema di rotolamento,
troppo facile alla rottura. Dal 1939 mano mano che i 33/35
venivano inviati in officina si provvedeva quando possibile
all'adeguamento allo standard del 38 |
BIBLIOGRAFIA
-
Notiziario IPMS 03/1973 e 02/1992,
-
Enciclopedia Mezzi Corazzati F. Fabbri,
-
per le foto: internet, e alcune foto concesse
dal sito
Regio Esercito
-
alcuni disegni tecnici
Copyright © Giulio Gobbi, 2002
http://digilander.libero.it/vespa21/
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foto 2 - |
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foto 3 - |
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foto 4 - |
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foto 5 -
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foto 8 -
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foto 9 -
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