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Semovente 47/32

 

 

 

Foto Semovente 47/32 su scafo L40 gentilmente concessa da Corrado ©

 

 

 

Origini e sviluppo

L'esigenza di conferire ai pezzi da 47/32 mod. 35 a traino meccanico maggiore mobilità e protezione, portò all'installazione di detto pezzo sullo scafo L40. Il semovente L40 da 47/32 venne impiegato dal Regio Esercito e poi, dopo l'armistizio, da quello tedesco negli esemplari che riuscì a catturare; si trattava di una trasformazione del carro leggero L6/40 al fine di potervi installare il cannone controcarro da 47 mm prodotto su licenza dalla Böhler.
Il prototipo prevedeva l'eliminazione della torretta girevole, l'installazione del pezzo da 47/32 e di una mitragliatrice da Breda da 8mm sullo scudo frontale della casamatta e la chiusura del cielo del vano di combattimento.
A seguito delle esperienze effettuate sul prototipo così concepito, il problema principale che si manifestò, fu quello legato alla ridotta cadenza di tiro possibile dato che il cannoniere agiva anche come servente del pezzo. La soluzione, poi adottata sui modelli di produzione, fu quella dell'estensione dell'equipaggio a tre uomini con l'aggiunta, appunto, del servente. Dati gli angusti spazi disponibili all'interno del veicolo, l'ampliamento dell'equipaggio portò all'eliminazione del cielo della camera di combattimento sostituendolo da un telone scorrevole.
Così agendo si risolsero sì i problemi della protezione e della mobilità del pezzo rispetto alla soluzione a traino meccanico, ma rimasero in essere tutti i problemi di autonomia, fragilità e maneggevolezza che affliggevano il mezzo da cui derivava.
Dall'eliminazione della torretta girevole non conseguirono vantaggi a nè a livello di prestazioni nè a livello di manovrabilità, in quanto il peso rimase praticamente invariato a seguito del potenziamento dell'armamento e dell'accresciuto peso delle munizioni.
La produzione iniziò nel 1941, per raggiungere un totale di meno di 200 esemplari (secondo alcune fonti 300) a fronte dei 460 totali ordinati. Rimase in produzione certamente fino al 1943.

Comunque, il numero, esiguo come per qualunque altro veicolo da combattimento prodotto in Italia, non permise mai un utilizzo estensivo del mezzo e le sue qualità tecniche, che comunque esistevano nonostante la limitata corazzatura ed il motore poco potente, non poterono essere valorizzate dall'impiego massiccio sui vari fronti di guerra.

Armamento

Come si è visto, l'armamento era costituito dal pezzo anticarro da 47 mm posto in una casamatta con pareti verticali, in quanto la esigua larghezza del mezzo non consentiva la possibilità di inclinare le piastre, fatto che riduce decisamente la capacità di penetrazione dei proietti a parità di spessore.
Varianti
Le varianti di produzione del semovente da 47/32 su scafo L40 furono le seguenti:

- carro comando di plotone semoventi

- carro comando di squadrone/compagnia semoventi
Impiego
La vita operativa dei semoventi da 47/32, così come per l'L6/40, fu relativamente breve e si concentrò nel periodo di maggiore sforzo bellico italiano fra la fine del 1941 ed il 1942. Furono tipicamente assegnati ai battaglioni controcarri ed ai Raggruppamenti Esploranti Corazzati (R.E.Co.).
A differenza dell'L6/40 l'armamento del semovente alle brevi distanze (la velocità iniziale del proietto perforante era di 630 m/sec.) era abbastanza efficace. Anche il semovente soffriva di seri problemi legati alla insufficiente larghezza dei cingoli che rendeva frequenti gli sprofondamenti in terreni soffici o sabbiosi o lo scingolamento su terreni molto duri o fangosi.

 

 

 

 

 

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