Origini e sviluppo
Il
carro M11/39 era un carro medio
utilizzato dal
Regio Esercito agli inizi della
seconda guerra mondiale, e
precisamente dal
1939 al
1940. Dopo il dicembre 1940 fu
sostituito nei reparti carristi dal
carro
M 13/40. La progettazione di un carro
di rottura iniziò nel
1932 con un veicolo dal peso di 8
tonnellate per evolversi poi nel
prototipo definitivo presentato
dall'Ansaldo nel 1937 con M11/39.
L'armamento era composto da un
cannone da 37mm in casamatta e
da due mitragliatrici
Breda 8mm in torretta.
La corazzatura andava da un minimo
di 7mm, fondo dello scafo e sommità
della torretta ad un massimo di 30
mm per i lati della torretta stessa.
I fianchi ed il fronte dello scafo
avevano una corazzatura di 14 mm.
Nell'impiego bellico sia l'armamento
che la corazzatura si rivelarono
insufficienti per l'utilizzo
previsto.
Lo scafo di questo carro armato fu
utilizzato come base per i
successivi carri armati medi
italiani come l'M13/40,
M14/41,
M15/42.
Caratteristiche tecniche
Lo
scafo del carro era costituito da
lamiere saldate e imbullonate, ed
era sormontato da una torretta
girevole per 360 gradi armata con
due mitragliatrici da 8 mm.
L'armamento principale, costituito
da un cannone da 37/40 era invece
installato in casamatta nella parte
anteriore destra dello scafo, cosa
che si rivelò ben presto un
handicap.
Lo scafo era sostenuto da otto ruote
portanti per fiancata, raggruppate
in carrelli di quattro, con
sospensioni a balestra e leve di
raccordo semiellittiche. Le ruote
motrici erano poste anteriormente ed
avevano una dentatura a 18 elementi
doppi, collegate ad un doppio gruppo
epicicloidale. Sempre per ogni
fiancata esistevano tre rulli di
rinvio, mentre i tendicingolo erano
installati posteriormente. I cingoli
avevano 84 maglie collegate mediante
spinotti. Il motore, un diesel SPA
8T a otto cilindri, sviluppava una
potenza di 105 CV ed era installato
posteriormente, separato dal vano di
combattimento da una paratia
metallica. Caratteristica la
posizione della torretta, spostata
sulla sinistra rispetto alla
mezzeria longitudinale del carro,
conseguenza della postazione in
casamatta dell'arma principale.
Impiego operativo
Il carro
M11/39 iniziò ad essere
consegnato ai reparti nel 1939
-
Africa Orientale Italiana:
24 carri 11/39 vennero impiegati
nelle operazioni in Africa
Orientale, 12 dislocati in
Eritrea e 12 in
Etiopia. L'esiguità di tali
numeri non permise mai l'impiego
massiccio di questi carri
e la mancanza di pezzi di
ricambio mise ben presto fuori
uso i mezzi.
- Nord Africa:
nel luglio del
1940 due battaglioni del 32°
Reggimento corazzato della Divisione
"Ariete" disponevano di 73 carri M11/39 in
Libia. Anche in questo
scenario la maggior parte
dell'impiego degli M11/39 furono
azioni di pochi mezzi tese a
bloccare puntate
offensive inglesi. Alcuni carri
M11/39 presero parte
all'occupazione di
Sidi el Barrani. Durante la
controffensiva inglese (inverno
1940/1941),
operazione Compass, 23
M11/39, inquadrati nel
Raggruppamento Maletti si
trovarono ad affrontare, a
Nibeiwa, una forza 47 carri
inglesi
Matilda, la cui corazzatura
si rivelo impenetrabile da parte
dei piccoli cannoni da 37 mm
degli M11/39, circostanza che
causò la distruzione del
contingente corazzato italiano.
Alcuni esemplari di M11/39
catturati dalle truppe
australiane durante l'operazione
Compass furono usati da questi
nelle operazioni con
Tobruk nel
1941
-
Italia RSI: l’ultimo M11/39 fu
utilizzato in Piemonte durante la
guerra di liberazione come unità
dell’esercito repubblicano