Di quel modello di camionetta desertica, realizzato con
poche modifiche su carrozzeria dell'autocarro sahariano
37, esistono due o tre foto: si tratta però sempre dello
stesso esemplare, e le foto sono state evidentemente
prese nella stessa occasione.
Il ché non è, ovviamente, una prova che non sia stata
usata in combattimento, ma neanche dà la certezza che
tale utilizzo sia avvenuto.
Alla data dell'8 settembre c'erano diversi reparti
italiani equipaggiati con camionette: vado a memoria, ma
mi risultano almeno la PAI, le tre compagnie arditi
camionettisti del X reggimento arditi, il 323°
battaglione complementi carri M.
Tutti (o parte di) questi reparti presero parte a
scontri contro i tedeschi; il fatto è che nella
memorialistica non è precisato quale modello di
camionetta avessero in dotazione, se la 42 sahariana
derivata dal telaio della AB41, quella della foto o
l'altra, anch'essa derivata dall'autocarro s.37, ma con
maggiori modifiche alla carrozzeria.
Ciò che mi fa dubitare della effettiva produzione, anche
in piccola serie, di quel modello di camionetta, è la
circostanza che non se ne trovi traccia nei documenti
post 8 settembre di provenienza tedesca.
Se ne fosse stato prodotto un certo quantitativo, di
certo, i tedeschi, dopo l'armistizio, le avrebbero
incamerate, come tutto ciò di italiano su cui riuscirono
a mettere le mani, ameno che non fossero rimaste in
possesso di truppe italiane collaborazioniste o
tollerate (come la PAI).
Ma anche di questo non v'è traccia, mentre v'è traccia
delle AS 42 del X regg.to arditi (che seguirono la I
Div. parac. fino in Russia) e della PAI (ancora a Roma
dopo la liberazione) così come vi sono molte foto
dell'altro tipo di camionetta derivata dall'AS 37, sia
in mani tedesche sia presso reparti RSI, benché le fonti
riferiscano essere di produzione post 8 settembre.
(Andrea Sansoni)
La Camionetta Desertica mod. 43 era una elaborazione
dell'autocarro sahariano AS37, che era stato modificato
in alcuni mezzi sul campo dalle officine campali in A.S..
In una relazione del Gen. Gigliotti ne venivano citate
le buone prestazioni generali, con la richiesta di un
mezzo ad hoc.
Ne vennero costruite 18, date in dotazione a 3 plotoni
(6 per ognuno) delle "Frecce Rosse", un Reparto
destinato a combattere in A.S..
Dato che oramai quel teatro era finito, il Reparto
rimase acquartierato a Roma e partecipò alla difesa dopo
l'8 settembre, perdendo un plotone e 12 uomini.
Tutti gli uomini erano dotati di MAB ed avevano
l'elmetto giallo sabbia con macchie verde mimetico.
(Carlo Cucut)