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Mitragliatrice Schwarzlose

Arma collettiva di assalto (di preda bellica)

 

Denominazione Mitragliatrice Schwarzlose 07/12
Tipo Arma offensiva
Nazione di origine Cecoslovacchia
Nazione utilizzatrice Italia
Produttore -

 

Arma apprezzata per le sue qualità meccaniche e balistiche. Molto robusta. Utilizzazione diretta dei gas. Canna fissa.

Il caricamento si esegue con nastri della capacità di 100 e 250 cartucce. Ha un mollone d'armamento (mollone ricuperatore che agisce anche sul percussore) robustissimo.
È provvista di lubrificatore automatico. Il raffreddamento è ad acqua.

 

Dati numerici principali

 

Calibro
Rigatura
Peso
Lunghezza  
Velocità di tiro teorica
pratica

 

 



La mitragliatrice consta di due parti: arma e treppiede.
L'arma si compone delle seguenti parti principali: canna, manicotto refrigerante, castello con coperchio, testata con impugnatura e congegni di: chiusura, scatto e percussione, alimentazione, lubrificazione, espulsione, sicurezza, raffreddamento, puntamento.
Congegno di chiusura. - Si compone delle seguenti parti: otturatore, manovella di armamento e chiusura, leva di armamento a mano, leva di armamento automatico, molla ricuperatrice.
Congegno di scatto e percussione. — Comprende: leva di sparo, asta di scatto, leva di scatto, ghiera posteriore, molla ricuperatrice, ghiera anteriore con piolo a testa sferica ed appendice, percussore.
Congegno di alimentazione. - Comprende: alimentatore  con pignone, nottolino di arresto, chiavistello di sgranamento, scatola con coperchio.
Congegno di lubrificazione. - Comprende: pompa del lubrificatore con asta e stantuffo cavo, spruzzatelo, tubo valvola, serbatoio del lubrificante.
Congegno di espulsione. — Comprende: espulsore, estrattore, molla dell'estrattore.
Congegno di sicurezza. - L'arma ha due sicurezze: una esterna che si disinnesta a volontà del tiratore, l'altra interna che funziona indipendentemente dal tiratore. La sicurezza esterna consta di un asticolo di acciaio con pulsante zigrinato, molla e copiglia. La sicurezza interna è data da un dente di sicurezza ricavato nell'orecchione sinistro della leva di armamento automatica.
Congegno di raffreddamento. - Comprende: manicotto refrigerante, asta cava per valvola di scarico del vapore, valvola di scarico del vapore, camera della valvola, presa a rubinetto per scarico del vapore, rubinetto di scarico dell'acqua, bidone a pompa per l'acqua, tubo di gomma per l'acqua.
Congegno di puntamento. - Comprende: mirino con zoccolo, alzo a quadrante, punteria (due settori dentati ed un arco di falciamento).
Il treppiede si compone di: una gamba posteriore, due gambe anteriori, due tiranti, congegno di elevazione, congegno di direzione.


Funzionamento.

Caricamento. - Per caricare l'arma si procede nel seguente modo:
Si introduce l'estremità del nastro da destra verso sinistra nell'apertura della scatola del congegno di alimentazione e quindi, per tre volte successive, si gira la leva di armamento a mano dall'avanti all'indietro. In tal modo la prima cartuccia viene a trovarsi nella camera della canna, il percussore è armato, la seconda cartuccia è a contatto col dente del trasportatore, la camera è chiusa e la molla ricuperatrice compressa.
L'arma è in posizione di sicurezza e cioè: con percussore armato, asticolo di sicurezza in posizione normale.
Sparo. — Si spinge a destra Pasticcio di sicurezza e si preme contemporaneamente in avanti la testa della leva di sparo. Con tale movimento l'asta di scatto retrocede obbligando la omonima leva a sollevarsi disimpegnandosi; il percussore, libero, viene spinto in avanti e la sua punta batte sulla capsula della cartuccia provocando lo sparo. I gas agiscono con uguale intensità sia contro il fondello della pallottola, sia, per mezzo del bossolo, contro la testa dell'otturatore. Le resistenze che questo deve vincere per snodare il complesso leva di armamento automatico e manovella di armamento e chiusura determinano un ritardo nell'apertura della camera, ritardo necessario affinchè la pallottola abbia tempo di uscire dalla canna, senza di che si avrebbe l'apertura anticipata della camera con proiezione all'indietro del bossolo o dei suoi frammenti.
Mediante l'urto dello zoccolo dell'espulsore contro l'estremità posteriore della corrispondente scanalatura del castello avviene l'espulsione del bossolo.
Per effetto dello scorrimento dei denti del pignone dell'alimentatore nella scanalatura e nella nervatura elicoidali esistenti nella faccia inferiore dell'otturatore, l'alimentatore stesso compie una parziale rotazione e presenta la cartuccia successiva. In questo momento si snodano la manovella di armamento e chiusura e la leva di armamento automatico.
La leva di armamento automatico, durante il movimento retrogrado, allontana- il percussore dall'otturatore agendo con il proprio braccio di leva sullo sperone di armamento del percussore stesso.
Per effetto di tale azione il dente di arresto della leva di scatto si impegna nella corrispondente tacca dell'otturatore: si ha cosi la posizione di percussore armato.

Cessata l'azione dei gas, la molla ricuperatrice tende a distendersi spingendo per mezzo della ghiera anteriore il percussore che, a sua volta, per mezzo della leva di scatto, spinge l'otturatore.
La manovella di armamento e chiusura e la leva di armamento automatico ritornano nella primitiva posizione; la seconda cartuccia viene introdotta in camera mentre il pignone compie una parziale rotazione iniziando la presentazione di una nuova cartuccia.
Mantenendo la pressione sulla testa della leva di sparo, la leva di scatto incontrerà il piano inclinato dell'asta di scatto, sollevandosi e disarmando il percussore.
Avvenuta la partenza del colpo si ripetono automaticamente i movimenti descritti finché viene mantenuta la pressione sulla testa della leva di sparo.
Per sospendere il tiro si interrompe la pressione esercitata sulla leva di sparo. Automaticamente l'arma, non solo cessa il fuoco, ma ritorna anche in posizione di sicurezza. Con tale movimento però è rimasta nella camera una cartuccia ed il nastro è ancora trattenuto nell'alimentatore..
Manovrando la leva di armamento a mano, il tiratore estrae la cartuccia rimasta in camera e trattiene indietro la leva stessa. Contemporaneamente il servente di destra preme con la mano sinistra sul chiavistello di sgranamento dell'alimentatore, con la destra sfila il nastro e lo ripone nella cassetta.
Così abbiamo l'arma nuovamente scarica.



 

Fonte:

Stato Maggiore del Regio Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per i Corsi Allievi Ufficiali di complemento", Edizioni de «Le Forze Armate», Roma, 1942.



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