Arma collettiva di
accompagnamento a tiro teso

Denominazione |
Mitragliatrice Fiat Mod.
35 |
Tipo |
Arma offensiva |
Nazione di origine |
Italia |
Nazione utilizzatrice |
Italia |
Produttore |
Fiat |
L'arma deriva dalla
mitragliatrice Fiat mod. 14 con le seguenti modifiche:
- Il calibro è stato portato a
8 mm;
- Il sistema di raffreddamento
ad acqua è stato sostituito con quello ad aria;
- Il sistema di alimentazione
viene effettuato a nastro metallico invece di caricatori a
cassetta.
Dati numerici principali
Calibro |
mm. 8 |
Velocità iniziale |
m/s 760 |
Rigatura |
elicoidale sinistrorsa, righe: 4 |
Gittata massima |
mt. 5200 (a metri 2000 di altitudine: mt. 6000) |
Ginocchiello |
- |
Alzo |
- |
Peso |
kg. 17 |
Peso del treppiede |
kg. 21,500 (quello della Fiat mod. 14) |
Lunghezza canna |
mm. 650 |
Velocità di tiro |
teorico: 600 colpi al minuto |
pratico: 400 colpi al minuto |
|
|
L'impiego dell'arma ha
caratteristiche simili a quello della mitragliatrice mod.
14. Il maggior calibro, però, ha consentito di migliorare
notevolmente le qualità balistiche dell'arma e di adottare
pertanto un munizionamento speciale che non si era potuto
realizzare con la mitragliatrice mod. 14. L'arma è pertanto
capace di sviluppare un potente volume di fuoco.
Come munizionamento utilizza:
- la cartuccia a pallottola
(ordinaria) carica di gr. 3,25 di nitrocellulosa
peso cartuccia |
gr. 30 |
peso proiettile |
gr. 13,40 |
- la cartuccia a pallottola
di aggiustamento (contro bersagli a terra). La
pallottola contiene, in ogiva, una piccola carica di fosforo
bianco
- la cartuccia a pallottola
tracciante (contro bersagli aerei)
- la cartuccia a pallottola
perforante (per il tiro contro carri armati e contro
piastre corazzate di mitragliatrici, cannoncini, lanciabombe
ecc.)
Caratteristiche
Utilizza la forza di rinculo.
Canna e otturatore compiono una corsa retrograda disuguale.
Caricamento a nastro metallico, normalmente di 50 elementi.
Raffreddamento ad aria.
Rigatura della canna: elicoidale destrorsa. Calibro 8. Alzo
a ritto con cursore. Ritmo di tiro: 600 colpi al minuto
primo; celerità di tiro: 3-400 colpi al minuto. Gittata
massima: metri 5.200 al livello del mare; 590 metri a 2.000
metri di quota. Velocità iniziale: m/s. 750, peso dell'arma,
kg. 17,200; del treppiede, kg. 23,00.
Nomenclatura
Costituzione: arma e
treppiede.
Arma
castello;
|
testata con impugnatura; |
canna; |
culatta mobile. |
Congegni: |
chiusura;
scatto e percussione;
alimentazione;
sicurezza;
puntamento;
estrazione ed espulsione;
arresto dell'otturatore
aperto;
graduatore di cadenza.
|
Manicotto |
Castello
anteriormente: |
finestra per alloggiamento del
martelletto;
apertura quadrata
per alloggiamento telaio e bocchette di
alimentazione;
due guide per
scorrimento telaio. |
posteriormente: |
in basso:
fori per valvola conica del
congegno graduatore di cadenza;
fori per il perno per
testata con impugnatura;
in alto:
fori per il chiavistello per testata;
finestra per
passaggio della chiavetta. |
al di sopra: |
apertura di
espulsione con sportello;
zoccolo d'alzo e
molla per il ritto d'alzo;
foro per congegno
d'arresto otturatore aperto |
al di sotto: |
due zoccoli per
l'unione dell'arma al treppiede |
a sinistra: |
due numeri
(450-225) per le posizioni dell'indice graduatore di cadenza |
a destra: |
guide longitudinali per lo
scorrimento della cartella;
foro per piolo del
bottone d'arresto della cartella |
internamente: |
due orecchioni per il perno eccentrico del
blocco di chiusura;
due orecchioni per il perno delle leve
di scatto;
supporto per il perno eccentrico per spostatore |
esternamente: |
supportino per la leva di
alimentazione;
supporto per il
tirante del blocco;
perno su cui ruota
il grilletto;
alloggiamento per
culatta mobile e asta di scatto |
Testata con impugnatura
ammortizzatore del rinculo; |
foro per alloggiamento
dell'indice di tiro; |
incastro per il dentino della
leva di sparo; |
manopole impugnatura; |
leva di
sparo. |
Canna
di acciaio al nikel cromo. |
internamente: |
camera di
cartuccia;
rigatura elicoidale destrorsa. |
esternamente: |
4 risalti per l'unione alla culatta;
nervature
circolari di raffreddamento;
ghiera con maniglia di presa;
4
alette per l'appoggio anteriore;
filettatura alla quale si
avvita il coprifiamma. |
Culatta mobile
camera cilindrica per la
rotazione dei risalti di unione della canna; |
alloggiamento per
l'otturatore; |
alloggiamento per il
martelletto; |
scanalatura longitudinale per
scorrimento costola dell'otturatore; |
sagomatura per il passaggio
del nastro; |
apertura di caricamento; |
alloggiamento a sguscio per
l'espulsione; |
finestra quadra per il
passaggio del dente del blocco; |
feritoia per il passaggio
della controleva di
alimentazione; |
spacco per il passaggio del
cane del percussore. |
Congegno di chiusura
Otturatore: |
foro per
l'alloggiamento del percussore;
spacco rettangolare per
l'avanzata del cane del percussore;
due branche per la
manovra a mano;
costola per il funzionamento della leva di
alimentazione;
alloggiamento per la leva di sicurezza
(nottolino);
alloggiamento del fondello della cartuccia;
foro per il passaggio della punta del percussore;
finestrella per il passaggio dell'estrattore;
due nervature
(fra le quali passa l'espulsore) per lo sfilamento della,
cartuccia;
incavo per il dente del blocco di chiusura;
alloggiamento dell'estrattore;
spacco longitudinale per il
passaggio della chiavetta;
risalto per l'appoggio della
rosetta d'arresto della molla del percussore (internamente);
sgusci di alleggerimento. |
Blocco di chiusura con dente,
forchetta, codetta e foro
centrale. |
Tirante del blocco: crociera,
risalto semisferico, molla, dado e rosetta. |
Perno eccentrico del blocco:
due tratti cilindrici coassiali estremi; un
tratto cilindrico intermedio, eccentrico, codetta di manovra. |
Chiavetta con testa a forma
quadrangolare, braccio, dente a molla azionato
per mezzo di una sporgenza zigrinata. |
Congegno di scatto e
percussione
leva di sparo con dentino; |
bottone di scatto (scorre
nell'interno della testata posteriore); |
asta di scatto con foro, per
l'unione del grilletto, e molla spirale; |
grilletto con appendice, parte
cilindrica forata, piolo per l'unione all'asta
di scatto; |
leva di scatto di sinistra (due elementi riuniti a snodo)
con: |
sagomatura per il contrasto con la codetta
del blocco di chiusura;
due risalti per
l'appoggio della molla a lamina;
dente per il
contrasto con il cane del percussore;
appendice sagomata
a gradino per l'appoggio della molla a lamina. |
leva di scatto di destra con: |
dente elastico di
richiamo con molla;
piolo elastico;
dente di contrasto
con il cane del percussore. |
Percussore |
testa esagonale con punta;
asta;
rosetta d'arresto;
molla di 52 spire;
tubetto;
cane con dente di
scatto. |
Congegno di alimentazione
leva di alimentazione con
perno di rotazione; |
controleva di
alimentazione con perno di rotazione, gancio e
rullo; |
molla di alimentazione con
occhielli; |
spostatore con
foro per perno eccentrico: |
un braccio con
gancio;
un braccio con
perno e rullo; |
perno
eccentrico per spostatore con braccio, dente di arresto e
molla; |
cartella di destra
con: |
finestra per uscita del
nastro e appendice; finestra per passaggio della leva di
disinnesto del nastro;
foro sagomato per l'asticolo
di richiamo del carrello; perno dentato per
fissaggio della leva di rimando;
molla a lamina di
ritegno della leva ausiliaria; |
cartella di
sinistra; |
leva di rimando per leva
di disinnesto del nastro; |
Telaio: |
due nervature di scorrimento sul castello;
finestra per il
braccio dello spostatore;
due scanalature per il becchetto
di alimentazione;
mensola con due nervature;
carrello di
alimentazione con tallone e due branche;
forcella del
congegno di alimentazione con molla elastica;
tre branche
per il trasporto del nastro;
un perno di contrasto col
braccio della leva di disinnesto del nastro;
leva di
disinnesto del nastro. |
asticolo del
carrello di alimentazione con: |
testa zigrinala,
una spina
trasversale,
un dentino,
molla di
contrasto,
rosetta; |
bocchetto di
alimentazione con: |
finestra
longitudinale, spacco per la presentazione della
cartuccia, cuneo a piano inclinato, due guide e
tre spacchi per le branche della forcella. |
Congegni di sicurezza
a mano: |
indice di tiro |
automatici: |
1° leva di scatto di sinistra;
2° nottolino e
martelletto per culatta. |
Congegni di puntamento
alzo: |
zoccolo; molla per ritto
d'alzo; ritto; cursore con tacca di mira e , bottone
elastico. |
mirino, avvitato col suo zoccolo al manicotto del castello. |
Congegni di estrazione ed
espulsione
di estrazione: |
estrattore con
molla, copiglia, testa ed unghia di presa; |
di espulsione: |
espulsore con vite di fermo. |
Congegno di arresto
dell'otturatore aperto (1)
cilindretto con dente; |
appendice
laterale; |
molla a V. |
Congegno e graduatore di cadenza
pompa: |
corpo di pompa,
molla e lamina con piolo; |
pistone: |
embolo con
guarnizione di cuoio;
molla di
espansione;
rosetta di
appoggio;
dado e controdado; |
stelo sagomato a
gancio; |
tappo a vite con 6
fori e reticella; |
valvola conica di
regolazione: |
valvola
propriamente detta con 2 incavi e 2 fori; |
perno con
copiglia; |
indice di cadenza
e freccia; |
bottone di arresto con molla a spirale cilindrica; |
bilanciere; |
molla spirale cilindrica. |
Manicotto
finestre di alleggerimento; |
filettatura per
attacco al castello; |
ghiera anteriore
di appoggio della canna; |
zoccolo con
mirino; |
sede della leva a
gancio di arresto della canna. |
Treppiede
Blocco di bronzo: |
due tronchi
anteriori con 3 linee dì fede per l'altezza del ginocchiello
e chiavistello;
tronco posteriore con 2 tronchi di cono cavi
e foro per il chiavistello di bloccaggio del settore dentato
della piattaforma; |
Gambe con arpione: |
due gambe
anteriori ripiegabili, con testa articolata munita di 3
fori;
gamba posteriore fissa. |
congegno di punteria |
congegno di direzione: |
piattaforma girevole, con ganascia mobile e ganascia fissa;
mensola per la cassetta munizioni;
congegno di bloccaggio;
manubrio;
coperchietto a vite;
chiocciola;
piattaforma con
settore dentato con piastrina graduata;
settore di falciamento;
2 cursori con bottoni e viti; |
congegno di elevazione: |
settore dentato;
alberello con vite senza fine con
volantino;
rocchetto elicoidale; |
congegno di sgranamento: |
bottone di sgranamento;
coperchietto;
gambo a vite;
molla
rocchetto;
piastrina; |
congegno di bloccaggio del settore dentato: |
chiavistello; chiocciola con molla. |
Nastro
metallico, composto di
elementi congiungentisi in numero variabile (normalmente
50). |
Funzionamento della
mitragliatrice Fiat 35.
La mitragliatrice può
funzionare a tiro rapido e a tiro lento: il tiro rapido può
essere a raffiche (normale) e continuo; quello lento a colpo
con cadenze varie.
Funzionamento a tiro rapido
Caricamento. - Si introduce il nastro nell'apertura
di sinistra del becchetto e lo si spinge verso l'interno
fino a che non si senta lo scatto prodotto dalle branche
della forcella che agganciano il primo elemento del nastro.
Si tira indietro l'otturatore, il quale, agendo con la sua cestola contro la sta della leva di alimentazione, fa
ruotare questa all'indietro: detta leva, a sua volta,
strisciando sul rullo della contro leva, fa compiere a
questa analogo movimento. Si determina così la trazione
della molla di alimentazione che fa ruotare lo spostatore
verso destra, il quale provoca un. movimento di traslazione
verso destra del carrello di alimentazione. Unitamente al
carrello si sposta anche il nastro e la prima cartuccia
viene presentata in corrispondenza della finestra
longitudinale situata nella parte superiore del becchetto.
Si abbandona l'otturatore che, spinto dalla molla del
percussore, va avanti e sfila una cartuccia dal nastro e
l'introduce in camera.
Quando l'arma è in chiusura, cartuccia in camera, la molla
di alimentazione è tornata in posizione normale; il carrello
di alimentazione, spinto dalla molla di richiamo, si sposta
verso sinistra, mentre la forcella si abbassa e scivola
sotto, il nastro andando ad allogarsi contro il lato
sinistro dell'elemento di nastro successivo.
Il dente del blocco di chiusura, richiamato avanti dal
tirante, si incastra tra la relativa finestra della culatta
e l'incavo inferiore dell'otturatore, assicurando così la
perfetta chiusura all'atto dello sparo.
Il percussore rimane armato, perché trattenuto dalla leva di
scatto di destra, il cui braccio posteriore è tenuto
sollevato dalla sua molla a lamina (o piolino).
Sparo. - Si porta l'indice di tiro alla tacca
corrispondente (rapido) e si agisce quindi sulla leva di
sparo, la quale, per mezzo del bottone e dell'asta di
scatto, fa agire il grilletto; questo, abbassando il braccio
posteriore della leva di scatto di destra lascia libero il
percussore che provoca l'accensione della carica.
Funzionamento automatico. - Appena avvenuta la
percussione, mentre la pressione dei gas fa rinculare
otturatore, culatta, mobile e canna, il nottolino di.
sicurezza torna ad interporsi tra la testa dell'otturatore e
quella del percussore.
L'otturatore continua la sua corsa retrograda, completando
il ribaltamento del blocco, sino a che viene
anch'esso-arrestato dalla compressione della molla del
percussore oppure dall'urto contro l'ammortizzatore. Nel suo
rinculo l'otturatore estrae, per mezzo dell'estrattore, il
bossolo e questo, urtando contro l'espulsore, viene
proiettato fuori dell'arma in alto. Inoltre l'otturatore,
agendo con la sua cestola contro la cresta della leva di
alimentazione, fa ruotare questa all'indietro; detta leva, a
sua volta, strisciando sul rullo della controleva, fa
compiere a questa analogo movimento.. Si determina così la
trazione della molla di alimentazione che tende a far
ruotare lo spostatore.
Al termine del rinculo, la molla del percussore, che è stata
compressa tra la testa del percussore e la chiavetta, si
ridistende e rimanda in avanti il percussore il quale spinge
avanti l'otturatore.
Appena l'otturatore arriva col suo incavo in corrispondenza
del dente del blocco, questo vi si incastra; ritornerà, così
a stabilirsi tra culatta e otturatore il sistema rigido, e
la culatta, con la canna, sarà riportata in avanti.
Quando la chiusura sarà completa, il nottolino, spinto dalla
testa del percussore, spinge il martelletto che,
disponendosi nell'apposito foro del castello, permette al
nottolino di spostarsi per lasciare libera la testa del
percussore.
Il braccio posteriore della leva di scatto di sinistra
durante tutti i movimenti è rimasto sempre sollevato, per
cui solo quando l'arma sarà in chiusura esso si abbasserà
per l'azione della codetta del blocco contro il braccio
anteriore della leva e lascerà libero il percussore di
andare avanti.
Per effetto della disposizione dell'indice di tiro nella
tacca corrispondente al tiro continuo, il dente di scatto
della leva di destra viene tenuto costantemente abbassato.
L'arma, perciò, ripeterà i suoi movimenti senza alcun
arresto.
Funzionamento a tiro lento
Volendo eseguire il tiro lento, basta, dopo che si sarà
eseguito il caricamento, disporre il braccio dell'indice di
tiro nella posizione orizzontale a sinistra (lento).
Premendo allora sulla leva di sparo, il dente del grilletto
abbassa la leva di scatto di destra e partirà un colpo solo
perché detta leva, disimpegnandosi subito dal grilletto,
oppone il suo dente dì scatto alla successiva avanzata del
percussore. Ne deriva che necessita, ad ogni colpo,
abbandonare la leva di sparo, affinchè il dente del
grilletto, comprimendo il dentino elastico della leva di
scatto di destra, ritorni in posizione normale, pronto ad
agire nuovamente sulla leva di scatto di destra, appena sarà
ripetuta la pressione sulla leva di sparo.
Scomposizione e ricomposizione.
Scomposizione. - 1° Far ruotare indietro la testata
posteriore (estrarre verso sinistra il chiavistello), quindi
togliere: 2° la canna; 3° la cartella; 4° la chiavetta; 5°
la molla di alimentazione; 6° la controleva di
alimentazione; 7° il tirante del blocco; 8° il perno ed il
blocco di chiusura; 9° l'otturatore e il percussore; 10° l'asticolo
con la molla di richiamo del carrello; 11° la cartella di
destra del congegno di alimentazione (disimpegnare prima la
leva di rimando della leva di disinnesto del nastro); 12° il
becchetto; 13° lo spostatore; 14° il telaio con carrello di
alimentazione e cartella di sinistra; 15° la culatta mobile;
16° la leva di alimentazione; 17° le leve di scatto; 18° il
grilletto; 19° l'asta di scatto e la sua molla; 20° il
congegno graduatore di cadenza (eventualmente).
Ricomposizione. - Si rimettono a posto le singole
parti in ordine inverso a quello tenuto per la
scomposizione.
Manutenzione.
Le regole da osservare sono le
seguenti:
Prima del tiro: 1° scomporre l'arma e pulire le
parti; 2° verificare lo stato d'uso delle parti (la molla
dell'estrattore abbia la voluta elasticità); 3° lubrificare
abbondantemente con olio di oliva le singole parti, quindi,
ricomposta l'arma, lubrificare ancora l'otturatore,
l'estrattore, la molla del percussore e quella di richiamo
del carrello di alimentazione; 4° asciugare, pulire e
scegliere le cartucce, lubrificandole abbondantemente prima
di introdurle nei nastri; 5° ispezionare e pulire i nastri;
6° assicurarsi della buona stabilità del treppiede; 7°
assicurarsi che il perno dello spostatore sia girato a
destra e che l'asticolo con molla di richiamo del carrello
sia nella giusta posizione.
Durante il tiro: 1° eseguire i movimenti con
decisione (lo sportello sia sempre semiaperto); 2° al minimo
inconveniente cessare il fuoco e regolarsi com'è detto in
appresso per gli inconvenienti; 3° ogni 200 colpi comunque
sparati, cambiare la canna; 4° se le condizioni del momento
lo permettono eseguire una rapida pulitura dell'arma dopo
ogni 1000 colpi; 5° tenere abbassate e ben strette le
impugnature.
Dopo il tiro: 1° ispezionare subito l'arma ed
eseguire la pulitura ordinaria; 2° se il tiro deve essere
sospeso per molti giorni, togliere le cartucce dai nastri.
Inconvenienti.
I più comuni sono:
1°) Scatto a vuoto:
verificandosi uno scatto a vuoto, occorre tirare
immediatamente indietro, e per tutta la sua corsa,
l'otturatore, tenendo contemporaneamente abbassata la leva
di rimando al fine di impedire l'avanzamento del nastro.
Agganciare quindi l'otturatore e, successivamente:
- qualora la cartuccia venga estratta (caso normale),
toglierla dall'apertura di caricamento, spingere (o trarre)
verso destra il nastro in modo che la una nuova cartuccia si
presenti davanti alla testa dell'otturatore, abbandonare
quindi l'otturatore e riprendere il tiro;
- qualora invece la cartuccia non venga estratta (caso
eccezionale) abbandonare subito l'otturatore e riprendere il
tiro In questo caso, verificandosi ancora lo scatto a vuoto,
se l'arma ha sparato una serie di colpi maggiore di 150 a
tiro continuo o a brevi raffiche rapidamente susseguentisi,
conviene attendere almeno un minuto primo, prima di riaprire
l'otturatore. Se l'inconveniente si ripete spesso,
verificare percussore e molla, sostituendo, se del caso,
l'intero percussore.
2°) Mancato caricamento:
verificato che la camera è sgombra, riprendere il tiro. Se
l'inconveniente si ripete sostituire, nel caso, il nastro o
eliminare gli elementi deformati.
3°) Incompleta chiusura:
verificandosi un'incompleta chiusura, procedere come per lo
scatto a vuoto tenendo però presente che, in questo caso, la
cartuccia non verrà normalmente estratta. Se l'inconveniente
si ripete, verificare la molla del tirante del blocco e
sostituire il tirante (molla rotta) o avvitare il bottone
(molla indebolita). Osservare infine se la molla del
percussore è rotta (cambiare in tal caso il percussore).
4°) Deficiente rinculo: si
manifesta colla mancata espulsione del bossolo o colla
deformazione della cartuccia seguente. Tolta la cartuccia,
lubrificare l'otturatore. Se l'inconveniente si ripete
spesso, regolare la posizione del perno del blocco o
cambiare la canna.
5°) Mancata espulsione:
verificato se l'espulsore è in buone condizioni, pulire e
lubrificare la camera. Se l'inconveniente si ripete, dipende
da deficiente rinculo.
6°) Ricaduta del bossolo
nell'apertura di espulsione: togliere il bossolo con
l'estrattore a mano e verificare che lo sportello sia
rimesso in posizione di semiaperto.
7°) Mancata estrazione e
mancato rinculo: estratto il bossolo sparato, pulire e
lubrificare la camera e le cartucce e quindi verificare la
elasticità della molla dell'estrattore. Se l'inconveniente
si ripete, sostituire la canna.
8°) Inchiodamento dell'otturatore e scoppio fuori
camera:
inviare l'arma al capo armaiolo.
9°) Rottura del bossolo nel
senso normale al suo asse: cambiare la canna.
10)° Instabilità nella
posizione abbassata del dente dell'asticolo del congegno di
arresto dell'otturatore aperto: accade ogni qualvolta la
leva di manovra del congegno rimane in falsa posizione e
cioè quando la si lascia a metà corsa. L'inconveniente si
evita osservando le seguenti prescrizioni:
a) la leva di manovra del congegno di cui trattasi deve
essere maneggiata con decisione: spingendola completamente
innanzi, per arrestare l'otturatore in posizione di
«aperto»; traendola completamente indietro per tutta la
corsa, per consentire all'otturatore di andare in chiusura;
b) nel compiere l'operazione di chiusura dell'otturatore che
sia stato trattenuto dal congegno, si deve prima trarre
indietro l'otturatore stesso di tanto quanto è necessario
per disimpegnarlo dal dente dell'asticolo e,
successivamente, agire alla leva di manovra nel modo
succitato. Ciò perché, qualora si azionasse la leva di
manovra a guisa di grilletto senza aver tratto prima
indietro l'otturatore, disimpegnandosi questo dal dente
dell'asticolo prima che la leva abbia compiuto completamente
tutta la sua corsa indietro, l'operatore potrebbe essere
facilmente indotto a desistere anzitempo dall'agire sulla
leva stessa, lasciando quindi questa in falsa posizione e
cioè con il dente non completamente abbassato;
c) tenere pulito e convenientemente lubrificato il congegno;
d) verifìcarne spesso il funzionamento ricorrendo all'opera
dell'armaiuolo qualora sorga il dubbio che non funzioni
regolarmente.
Materiali, accessori, ricambi
Per il trasporto e per
l'impiego dei materiali vari e delle munizioni, si
adoperano: cassette, armature a spallacci, armature da
basto.
Cassette. - Sono munite di maniglie per il trasporto
a mano e vengono assicurate sulle apposite armature per il
trasporto a spalla o a salma. Ne esistono di 4 tipi: per
caricatori, per accessori e ricambi, per lubrificanti e
attrezzi, per macchina caricanastro.
Armature a spallacci. - Sono costituite da un telaio
di lamiera, munito di cuscinetti, di spallacci, di corregge.
Vi sono: armature porta arma, porta treppiede, porta
cassette.
Armature da basto. - Vi sono: armature cuffia porta
arma; armature cuffia porta treppiede; armature centrali;
armature per cassette munizioni..
Materiali per il tiro contro aerei. - Per eseguire il
tiro contro aerei, l'arma viene incavallata sul treppiede
per tiri terrestri munito di alcune parti aggiuntive e cioè:
gamba aggiuntiva, affustino, calciolo (appoggio di spalla),
congegno di puntamento costituito da un reticolo mirino e da
una mira.
La mitragliatrice si dispone
per il tiro contro aerei nel seguente modo:
- si blocca il settore dentato
del treppiede nella posizione più bassa, si fissa la gamba
aggiuntiva sulla piattaforma girevole, si rovescia il
treppiede in modo che risulti con la gamba posteriore in
alto e, sull'estremità di questa si fissa l'affustino;
- sull'affustino si incavalca
l'arma e si uniscono a questa il reticolo (fissandolo al
manicotto presso il mirino) e la mira (fissandolo al ritto
d'alzo);
- si mette infine, a sito il
calciolo.
E tuttora in servizio il supporto a colonna per tiri contro
aerei costituito dalle seguenti parti principali:
mensola reggi arma; telaio; perno a forcella; manicotto;
tiranti.
Il supporto si applica alla piattaforma girevole del
treppiede convenientemente disposto per il tiro terrestre. I
tre tiranti ne uniscono rigidamente il manicotto alle gambe
treppiede.
NOTE
1) Nelle armi sulle quali
non è stato montato ancora il congegno-graduatore di
cadenza, il congegno di arresto dell'otturatore aperto
attraversa il castello ed è costituito da: un asticolo
con dente, una molla, una leva di manovra.
Fonte:
F. Grandi, "Le armi e le
artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.
Stato Maggiore del Regio
Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per
i Corsi Allievi Ufficiali di complemento", Edizioni
de «Le Forze Armate», Roma, 1942.