Arma collettiva di assalto
Denominazione |
Fucile mitragliatore
Breda 37 |
Tipo |
Arma offensiva |
Nazione di origine |
Italia |
Nazione utilizzatrice |
Italia |
Produttore |
Breda |
L'arma è leggera e
maneggevole, rustica. Il raffreddamento è ad aria (rondelle
di acciaio). Il funzionamento è a utilizzazione diretta del
rinculo. Lubrificazione automatica delle cartucce. Nel
movimento retrogrado, canna e otturatore compiono una corsa
disuguale. L'alimentazione è con serbatoio di 20 cartucce,
alimentato con caricatore a lastrina.
Dati numerici principali
Calibro |
mm.
8 |
Velocità iniziale |
m/s
- |
Rigatura |
elicoidale destrorsa, righe: 4 |
Ginocchiello |
da
400 mm. a 550 mm. |
Alzo |
a ritto
con cursore: graduato da 3 a 30 ettometri |
Peso |
kg.
19,400 |
Lunghezza |
mm. 1.270 |
Velocità di tiro |
teorico: 450 colpi al minuto |
pratico: 200 colpi al minuto |
|
|
Il fucile mitragliatore Breda
mod. 30 impiega cartucce a pallottola per armi mod. 91 e per
mitragliatrici. Le cartucce sono assicurate in caricatori di
20 cartucce, i quali sono custoditi in apposite cassette
(ciascuna cassetta contiene 15 caricatori, con un totale di
300 cartucce).
Il trasporto è a spalla o
sommeggiato.
Dello stesso calibro del
fucile, è un'arma automatica portatile, di piccola mole e
rappresenta un fuoco di fucileria concentrato e rapidissimo.
Fa parte della squadra fucilieri, delle quali rappresenta la
punta infuocata incaricata di aprire la strada. Va
all'assalto con la squadra.
E' l'arma più efficace e più
micidiale del combattimento ravvicinato.
Di norma non si impiega a
distanze superiori ai 400 metri. In difensiva, i fucili
mitragliatori costituiscono i centri di fuoco avanzati, e
predispongono l'incrocio del loro tiro davanti alla linea di
resistenza, formando una fitta rete di fuoco automatico
radente.
Caratteristiche.
Arma a sottrazione di gas.
Canna fissa. Caricamento con caricatore a piastrina capace
di 20 cartucce. Bossolo che viene riportato nel caricatore.
Raffreddamento ad aria. Rigatura della canna a passo
costante-Calibro: mm. 8. Celerità teorica di tiro: 450 colpi
al minuto primo; pratica: poco meno. Gittata massima: 5600
m. Velocità iniziale m/s. 780. Settore di direzione: 700°°
(oltre 150°° dati dal congegno per i piccoli spostamenti in
direzione} settore di elevazione completo con i limitatori
di elevazione: 736°° (da —435°° a + 301°°).
Peso dell'arma senza la canna: kg. 11,300; della canna:: kg.
8,100; del treppiede: kg. 18,800.
Nomenclatura.
Costituzione: arma e
treppiede.
Arma
Canna; |
Castello; |
Meccanismi. |
Canna
camera di
cartuccia; |
4 righe destrorse
a passo costante; |
filetti a vite per
l'unione al castello; |
incavo per
l'estrattore; |
incastro per il
dente dell'estrattore a mano; |
intaglio per il
dente del tassello di fissaggio della carina; |
piano di appoggio
per il livello; |
foro per la presa
di gas; |
mirino; |
incavo per il
fissaggio del reticolo mirino per tiri
contraerei; |
filettatura per il
coprifiamma; |
coprifiamma; |
ricuperatore a gas |
manicotto |
oro presa dei gas;
vite di chiusura;
molla a lamina di
ritegno della valvola; |
valvola
|
testa con incastri
e graduazioni;
corpo con
avvitatura e scanalature;
parte tronco
conica con 3 finestre; |
cilindro |
fori di sfuggita
dei gas;
camera di
espansione dei gas;
dente di
contrasto; |
asta del
ricuperatore |
Castello
Scatola |
foro di alloggio della canna
con filetti a vite e appoggio dell'astuccio dell'estrattore;
foro per il passaggio dell'asta del ricuperatore;,
dente di contrasto;
incastri per l'unione della testata;
foro per il chiavistello di fermo della testata;.
due orecchioni forati;
finestra (alloggio blocco dell'otturatore);
piastrina di appoggio del blocco;
apertura di caricamento con scanalature;
cartella dell'apertura inferiore;
due guide con zoccoli per l'unione al treppiede;
incavo per l'alloggio del
chiavistello di fissaggio al treppiede;
spacco longitudinale (per il passaggio del dente del
carrello d'armamento) e due scanalature guida;
risalto di contrasto del ritegno del carrello d'armamento;
incastro per il supporto del cerchio di direzione;
foro per il piolo del perno del coperchio;
incastro per l'appoggio di spalla nel tiro contraerei;
finestra per il dente della leva di arresto dell'otturatore
aperto a cartucce esaurite;
due scanalature guida all'astuccio dell'estrattore e
all'otturatore;
due tasselli a doppia inclinazione. |
Testata
impugnatura |
2 scanalature verticali per
l'unione al castello;
chiavistello;
incavo, per il passaggio della ghiera dell'ammortizzatore;
alloggio dell'estremità posteriore della leva di scatto e
del suo piolo con molla;
risalto di appoggio
all'ammortizzatore;
perno di unione della leva di
scatto alla testata;
incastro per il braccio della
leva di sparo;
foro trasversale;
2 impugnature con manopole e
perni a vite.
|
Coperchio |
perno con bottone, piolo a
molla e chiavetta con dente a copiglia;
chiavistello centrale di
chiusura con maniglia e copiglia e sfera di ritegno;
chiavistello posteriore di
chiusura con 2 molle e copiglia;
alzo a ritto con cursore
graduato da 3 a 30 hm. (ritto abbattuto hm. 2), tacca di
mira mobile e bottone di svincolo; |
Mensole (di destra
e di sinistra) |
sportelli di protezione con
perno;
molle a lamina;
due guide per il caricatore;
piano di invito e dente di guida della punta della
pallottola (mensola di sinistra);
leva di arresto dell'
otturatore aperto a cartucce esaurite (mensola di sinistra).
|
I meccanismi sono:
Congegno di chiusura e
percussione
otturatore |
massa battente |
alloggio tubo esterno guida
molla del ricuperatore;
tallone dell'otturatore con
risalti a piani inclinati;
chiavetta con molla a piolo;
dente di battuta contro il
percussore;
2 piani inclinati interrotti;
due risalti (di destra e di
sinistra); |
blocco
dell'otturatore |
alloggiamento del
percussore;
percussore con testa e molla di richiamo;
risalto (la parte anteriore serve a spingere la
cartuccia in camera);
due scanalature per l'astuccio dell'estrattore;
alette con guide per il blocco;
grano del percussore |
ricuperatore a
molla |
molla elicoidale;
tubi guida molla (interno ed esterno) con tirante di unione;
molla ammortizzatrice
(investita su di una ghiera). |
carrello
d'armamento |
asta con manubrio;
ritegno elastico e dente.
|
Congegno di sparo
leva di sparo (due
bracci; bottone di sparo; piolo con molla di
richiamo; due denti); |
leva di scatto
(due bracci con dente; incastro piolo con
molla). |
Congegno di estrazione
estrattore con
unghia e due sporgenze; |
astuccio dell'estrattore; |
molla dell'estrattore; |
copiglia di ritegno; |
due tasselli a
doppia inclinazione (sono nell'interno del
castello). |
Congegno di sicurezza a mano
nottolino di
sicurezza; |
sfera di ritegno
con molla. |
Congegno di alimentazione
piastra di alimentazione |
scanalatura a Z;
finestra;
piano di invito
per la chiavetta di presa dell'otturatore;
linea di fede
(facilita il montaggio); |
spostatore |
dente prismatico;
risalto;
leva a due bracci (ogni braccio è a doppio dente) con molla
di torsione e perno di unione;
linea di fede (facilita il
montaggio); |
leva di arresto |
due bracci
(superiori) di arresto del caricatore;
un braccio (inferiore) di contrasto;
appendice per lo svincolo a mano del caricatore;
molla; |
leva di ritegno |
dente di ritegno
del caricatore;
molla |
Congegno di arresto dell'otturatore aperto a cartucce
esaurite
braccio superiore; |
braccio inferiore
con dente; |
braccio posteriore
per il comando a mano; |
piolo con. molla; |
perno di unione
alla mensola di sinistra. |
Treppiede
piattaforma |
piano di appoggio
con arco del settore di elevazione, lastrina
graduata di direzione e due cursori con molla;
piastra di direzione con settore dentato,
congegno piccoli spostamenti in direzione e
forcella di sostegno;
piastra porta arma con chiavistello
semicilindrico e vite di pressione; |
congegno di
puntamento |
congegno di
direzione |
piastra di direzione;
lastrina di direzione;
cursori settore di falciamento;
congegno per i piccoli
spostamenti di direzione; |
congegno di
elevazione |
arco settore di elevazione con
limitatori di elevazione;
congegno per i piccoli
spostamenti di elevazione; |
gambe anteriori |
tubo esterno con testa per
l'unione alla gamba posteriore;
tubo interno con arpione;
manicotto con chiavistello a galletto e guida per impedire
la rotazione;
tirante con dente di arresto,
molla e occhiello; |
gamba posteriore |
tubo esterno con
denti per fissare i tiranti delle gambe
anteriori;
tubo interno con arpione;
manicotto;
maniglia di bloccaggio;
finestra per l'arco dentato;
chiavistello con vite e maniglia;
mozzo. |
Caricatore
20 finestre; |
20 denti centrali; |
serie di denti
doppi laterali; |
cestola anteriore
e costola posteriore; |
lamina elastica
con 20 risalti; |
20 pareti di
alveolo. |
Funzionamento.
Caricamento. Per mezzo
del carrello d'armamento si tira indietro l'otturatore
finché resti agganciato dalla leva di scatto e
successivamente dalla leva., di arresto dell'otturatore
aperto a cartucce esaurite la leva di scatto ha un lieve
anticipo sulla leva di arresto. In tal modo l'otturatore
abbassa il blocco, lo trascina indietro e comprime la molla
del ricuperatore. Si riporta in avanti il carrello
d'armamento. Si introduce un caricatore nell'apertura di
caricamento sino a far contrastare i denti delle due file
esterne del caricatore contro i denti della leva di arresto
del congegno di alimentazione. Durante questa operazione, la
costola posteriore del caricatore abbassa il braccio
superiore del congegno di arresto dell'otturatore aperto a
cartucce esaurite, sganciando l'otturatore; quest'ultimo
avanza per breve tratto sino ad agganciarsi ai denti della
leva di scatto.
Si mette il nottolino di sicurezza sulla lettera « P » e
l'arma è pronta per lo sparo.
Sparo. — Si preme il bottone di sparo; l'otturatore,
liberato dalla leva di scatto, è spinto in avanti dalla
molla di ricupero. Durante tale avanzata, avviene:
nel primo tratto, lo sfilamento di una cartuccia dal
caricatore (risalto superiore del blocco); il sollevamento
dell'estrattore (azione della sua molla) non appena questo
abbia oltrepassato i due tasselli del castello, e l'impegno
dell'unghia nella scanalatura del fondello del bossolo;
nel secondo tratto, l'astuccio dell'estrattore giunge contro
il suo punto di appoggio e si ferma, la cartuccia è
penetrata completamente nella camera; la massa battente,
spinta dalla molla di ricupero, prosegue la corsa mentre il
bloctìcT è obbligato a sollevarsi ed a incastrarsi nella
finestra del castello (bloccaggio relativo);
nell'ultimo tratto la massa battente avanza per altri 11 mm.
(bloccaggio assoluto), cioè per la lunghezza dei suoi
gradini piani; negli ultimi 3 mm. circa di corsa, urta col
suo dente di battuta contro la testa del percussore, il
quale va a percuotere la capsula della cartuccia facendo
partire il colpo.
Funzionamento automatico. — Un'aliquota dei gas che
spingono il proiettile viene sottratta attraverso il foro
della canna non appena il proiettile lo abbia oltrepassato,
giungendo nella camera di espansione dove agisce sulla testa
dell'asta del ricuperatore, obbligandola a retrocedere
unitamente all'otturatore. Durante tale retrocessione
avviene: nel primo tratto di mm. 11, la massa battente
retrocede e libera dai suoi gradini il blocco (sbloccaggio
relativo), mentre il percussore si ritrae per l'azione della
molla di richiamo;
nel secondo tratto, la massa battente obbliga il blocco ad
abbassarsi (sbloccaggio assoluto); il bossolo è ancora nella
camera della canna;
nell'ultimo tratto, la massa battente trascina indietro
blocco ed estrattore; quest'ultimo, sempre impegnato con
l'unghia nella scanalatura del fondello, estrae il bossolo
dalla camera riportandolo nell'alveolo del caricatore,
abbassandosi subito dopo per effetto dei due tasselli.
L'otturatore prosegue la corsa retrograta sin contro
l'ammortizzatore. Quivi, cessata l'azione dei gas,
l'otturatore torna ad avanzare perché sollecitato dalla
molla del ricuperatore, introducendo nella camera una
seconda cartuccia. Se il tiratore non desiste dal premere
sul bottone di sparo, si ripetono tutti i movimenti e le
operazioni sopradescritte fino ad esaurimento delle cartucce
contenute nel caricatore. Se invece il tiratore desiste dal
premere sul bottone di sparo, la leva di scatto si abbassa
ed aggancia l'otturatore in posizione arretrata (otturatore
aperto); per riprendere il tiro basta ripetere la pressione
sul bottone di sparo.
Lo spostamento del caricatore ha luogo tra la fine della
corsa retrograda dell'otturatore e l'inizio del successivo
movimento di avanzata. Appena viene introdotta nella camera
l'ultima cartuccia del caricatore, il dente del congegno di
arresto dell'otturatore a cartucce esaurite sporge entro la
finestra del castello perché la cestola posteriore del
caricatore ha oltrepassato il braccio superiore del congegno
stesso; l'otturatore viene così agganciato e mantenuto in
posizione di aperto anche se il tiratore continua a premere
sul bottone di sparo.
Per riprendere il tiro è sufficiente introdurre un nuovo
caricatore. È possibile ottenere la continuità del tiro di
più caricatori consecutivi, immettendoli in immediata
successione l'uno dell'altro e tenendo sempre premuto il
bottone di sparo; in tal modo il braccio superiore della
leva di arresto dell'otturatore aperto a cartucce esaurite
rimane sempre premuto in basso dalla cestola posteriore del
caricatore.
Scomposizione e ricomposizione.
Scomposizione. Togliere
la canna:
1° armare, a mano,
l'otturatore;
2° sbloccare la canna (far
ruotare il perno del coperchio del castello);
3° far ruotare la canna di 1/6
di giro verso destra e sfilarla (usare l'apposita chiave).
Togliere i congegni contenuti
nel castello:
1° aprire e ribaltare il
coperchio del castello, dopo aver fatto scattare l'arma;
2° togliere la testata (tenere
leggermente compressa la molla del ricuperatore);
3° togliere il ricuperatore a
molla, l'otturatore (agire al carrello d'armamento) e il
carrello stesso (sfilarlo all'infuori); 4° scomporre
l'otturatore in massa battente e blocco, e togliere
l'estrattore con l'astuccio;
5° togliere il percussore
(copiglia, percussore e molla);
6° togliere l'estrattore
(copiglia, estrattore, molla e guida molla);
7° togliere la chiavetta di
presa della piastra di alimentazione e la molla (abbassare
prima la chiavetta e sfilare il ritegno);
8° togliere il congegno dì
alimentazione;
9° togliere le mensole dal
castello.
Ricomposizione. Si ricompongono e si mettono a sito
le varie parti, procedendo nell'ordine inverso a quello
indicato per la scomposizione, con le seguenti avvertenze:
- le copiglie del percussore e dell'estrattore devono
risultare perfettamente a sito;
- la canna deve essere unita al castello ad otturatore
aperto;
- per introdurre l'otturatore nel castello necessita che il
dente della leva di arresto dell'otturatore aperto a
cartucce esaurite, sia ritirato nell'interno del castello
(agire a mano sul braccio della leva stessa);
- per mettere la piastra di alimentazione infilare la
piastra nel coperchio del castello e spostare lo spostatore
in modo che la sua linea di fede coincida con quella della
piastra;
- per montare il congegno di alimentazione, procedere nel
seguente ordine: leva di arresto del caricatore; spostatore
(abbassare la leva di ritegno per permettere allo spostatore
di avanzare e impegnare il suo risalto sotto la leva di
arresto) ; leva di ritegno; piastra di alimentazione;
- per montare la mensola di sinistra: tenere premuto il
congegno di arresto dell'otturatore aperto a cartucce
esaurite sino a quando, a montaggio completo, il dente di
arresto dell'otturatore non pervenga a penetrare
nell'apposita finestra del castello.
Manutenzione.
Il regolare funzionamento
dell'arma e assicurato da leggera lubrificazione dei vari
congegni. Eccezionalmente l'arma può essere adoperata al
tiro anche asciutta. In tal caso è conveniente chiudere la
valvola del ricuperatore a gas di una graduazione in meno di
quella normale (ossia portare la valvola a una graduazione
minore) onde evitare deficienti rinculi.
Prima del tiro: verificare lo stato d'uso delle varie
parti; specialmente: il percussore e la sua molla; la molla
e l'unghia dell'estrattore; la molla della chiave di presa
della piastra di alimentazione; la chiusura del coperchio
del castello;
la graduazione della valvola del ricuperatore; i caricatori
e l'esatta sistemazione in essi delle cartucce.
Durante il tiro:
1° eseguire i movimenti con
decisione, specie quello per introdurre il caricatore;
2° regolare la maggiore o
minore apertura della valvola del ricuperatore, per evitare
deficienti rinculi (valvola troppo aperta) ovvero eccessivo
tormento all'arma (valvola troppo chiusa).
Dopo il tiro: ispezionare e pulire l'arma.
Di massima, l'arma da garanzia di regolare funzionamento,
anche se non viene pulita, fino ad un massimo di 4.000
colpi.
Tenere presente che durante il combattimento, qualunque sia
il regime di fuoco adottato, data la resistenza del
materiale non occorre, di massima, operare il cambio della
canna. Quando eccezionalmente necessario, il cambio della
canna viene eseguito nelle pause del tiro e, possibilmente,
non sulla linea di fuoco.
Per il cambio della canna si procede nel seguente modo:
1° Introdurre completamente la
parte posteriore della canna nel corrispondente foro del
castello, e cioè fino a quando ' la faccia posteriore della
flangia portante l'intaglio per il dente del tassello di
bloccaggio, combaci con il piano anteriore del castello.
2° Ruotare quindi la canna a mezzo dell'apposita chiave di
1/6 di giro verso destra fino a che, girando il perno del
coperchio del castello, il dente del tassello possa
agevolmente allogarsi nell'intaglio della canna.
3° Assicurarsi, infine, che il dente del tassello si sia
completamente allogato nel corrispondente intaglio della
flangia della canna, impedendo qualsiasi movimento di
rotazione della canna stessa.
Inconvenienti.
1) Scatto a vuoto.
Armare a mano l'otturatore e riprendere immediatamente il
tiro. Se l'inconveniente si ripete, armare nuovamente
l'otturatore, aprire il coperchio del castello e se la
cartuccia non sparata è rimasta in camera (caso
eccezionale), estrarla con l'estrattore a mano; spingere
quindi a mano il caricatore e riprendere il tiro.
Ripetendosi ancora lo scatto a ruoto, controllare la punta
del percussore e l'estrattore. Nel caso eccezionalissimo di
un fuoco continuo di 900-1000 colpi, verificandosi lo scatto
a vuoto, si deve attendere un minuto prima di aprire
l'otturatore per evitare la deflagrazione spontanea della
carica.
2) Mancata alimentazione:
a) se dipende da mancato
spostamento del caricatore originato da deficiente rinculo;
da rottura o logorio della molla dello spostatore; da
logorio dei denti del caricatore; da pallottola sporgente
dal caricatore, si rimedia, rispettivamente, chiudendo
opportunamente la valvola del ricuperatore a gas; cambiando
la molla della leva dello spostatore (armare in ogni caso, a
mano l'otturatore), infine mettendo a posto la cartuccia;
b) se per non avvenuto
collegamento tra la piastra di alimentazione e la chiavetta
dell'otturatore, dovuto a logorio o rottura della molla
della chiavetta, cambiare la molla ed armare a mano
l'otturatore, spingendo contemporaneamente il caricatore
nell'apertura di caricamento. Può anche darsi che la piastra
di alimentazione sia stata posta a mano, più indietro della
chiavetta di presa; in tal caso il caricatore, quando viene
introdotto nell'arma, non è fermato dai denti della leva di
arresto del congegno di alimentazione: senza togliere il
caricatore, eseguire lo scatto e trarre poi completamente
indietro a mano l'otturatore (comprimendo quindi anche la
molla ammortizzatrice);
c) se per movimento poco
deciso nell'introdurre il caricatore, quando il tiratore
prema di già sul bottone di sparo, e quindi l'otturatore
vada in chiusura a vuoto o si fermi a contrasto contro il
caricatore non ancora completamente introdotto, trarre
indietro a mano l'otturatore e spingere decisamente avanti
il caricatore.
3) Mancata estrazione del
bossolo. Armare a mano l'otturatore, aprire il coperchio
del castello, togliere il caricatore ed il bossolo rimasto
in camera; se l'inconveniente si ripete, sostituire
l'estrattore completo.
4) Incompleta estrazione
del bossolo. Armare a mano l'otturatore, aprire il
coperchio del castello, togliere il bossolo caduto e
riprendere il tiro. Se l'inconveniente si ripete,
'sostituire l'estrattore completo od il caricatore
(deformato, alveoli troppo stretti).
5) Imperfetta presentazione
della cartuccia. (Caricatori molto logori); aprire il
coperchio del castello, togliere la cartuccia e riprendere
il tiro.
6) Irregolare funzionamento
del congegno di arresto dell'otturatore aperto a cartucce
esaurite. Può avvenire che il dente di arresto, all'atto
dell'introduzione del caricatore, non sganci l'otturatore
(braccio superiore del congegno logoro). Si rimedia
provvisoriamente svincolando a mano l'otturatore agendo sul
braccio posteriore della leva; occorre, poi, verificare e,
all'occorrenza, cambiare il congegno. Se, per contro, il
congegno anticipasse il suo funzionamento (otturatore
arrestato dopo la 19a cartuccia anziché dopo la
20a, si svincola a mano l'otturatore, ottenendo
l'introduzione in camera della 20a cartuccia.
L'inconveniente può essere originato da logorio della molla
del congegno o da fecce depositate nella sede della molla
stessa o da ritmo di tiro troppo celere. Verificare
nell'ordine e rimediare.
7) Deficiente rinculo.
Si rimedia, provvisoriamente, armando a mano l'otturatore;
occorre, poscia, chiudere opportunamente la valvola del
ricuperatore.
8) Incompleta chiusura.
Se per
a) deformazione della
cartuccia: armare a mano l'otturatore e riprendere il tiro;
b) logorio della molla del
ricuperatore: cambiare il ricuperatore a molla;
c) frammenti metallici
frapposti tra le parti a contrasto dell'otturatore o
dell'estrattore ed il castello (fermano l'otturatore):
aprire il coperchio del castello e trarre indietro
l'otturatore, battendo opportunamente col martello di rame
sul tallone della massa battente.
Avvertenza. — La
maggior parte degli inconvenienti è prontamente eliminabile
armando a mano l'otturatore e riprendendo poi il tiro; tener
presente che, per il normale funzionamento dell'arma si deve
mantenere un ritmo di tiro mai superiore a quello normale
(circa 450 colpi al minuto primo),
Materiali, accessori e ricambi.
Per il trasporto e l'uso dei
materiali vari e delle munzioni, si adoperano cassette a
zaino, cassette per macchine carica caricatori, cuffie per
canne di ricambio; armature.
Cassette a zaino. — Sono di tre specie: per
caricatori (contengono 15 caricatori, pari a 300 colpi); per
accessori e ricambi (contengono gli accessori e ricambi- in
dotazione a ciascuna arma); per lubrificanti ed attrezzi da
armaiolo (contengono gli accessori e ricambi assegnati agli
armaioli).
Cassetta per macchina carica caricatori. — Contiene
la macchina per togliere i bossoli e introdurre le cartucce
nel caricatore ed alcuni attrezzi per eseguire piccole
riparazioni ai caricatori. È, di norma, sempre someggiata o
carreggiata e rimane, per l'uso, al posto munizioni di
battaglione.
La macchina per caricare i caricatori, fissata al coperchio,
ribaltabile, della cassetta, comprende:
- la tramoggia di caricamento, nella quale vengono
introdotte le cartucce;
- il piano di scorrimento del caricatore;
- i meccanismi (stantuffo, asta di alimentazione, asta di
espulsione).
Cuffia per trasporto canna di ricambio. — È di tela
olona, foderata internamente di amianto, con cinghia per il
trasporto a spalla e due camerelle per il someggio.
Armature. — Sono: armature a spallacci porta arma;
armatura a spallacci porta treppiede (servono entrambe per
lo spalleggio ed il someggio); armatura laterale tipo
universale, mod. 37 per il someggio delle cassette varie).
Materiali per tiro contraerei.
Per eseguire il tiro
contraerei, l'arma viene incavalcata sul treppiede per tiri
terrestri munito di alcune parti aggiuntive: una doppia
gamba e un affustino.
La doppia gamba è aggiunta al treppiede sprovvisto della
piattaforma ed è fissata al mozzo della gamba posteriore.
L'affustino aderisce inferiormente all'arpione della gamba
alla quale è fissato per mezzo di una piastrina con vite a
galletto; ha superiormente la piastra d appoggio dell'arma,
girevole su di un perno a snodo che consente il movimento
nei due settori orizzontale e verticale.
Durante il tiro, l'arma è munita di un appoggio di spalla
(calciolo) per migliorarne la stabilità. Esso è unito
all'arma mediante l'apposito incastro esistente sulla
sinistra del castello.
Il congegno di puntamento è costituito da un reticolo mirino
e da una mira. Il reticolo mirino Sviene fissato sulla canna
nell'apposita sede e la mira sul coperchio del castello.
Fonte:
F. Grandi, "Le armi e le
artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.
Stato Maggiore del Regio
Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per
i Corsi Allievi Ufficiali di complemento", Edizioni
de «Le Forze Armate», Roma, 1942.