Arma individuale di difesa

Funzionamento.
S'impugna l'arma con la destra tenendo
l'indice disteso parallelamente alla culatta e con la
sinistra s'introduce il caricatore spingendolo fino a che
sia trattenuto dal gancio di arresto. Disposto quindi il
braccio del chiavistello di sicurezza sulla lettera 8, si
afferra la culatta-otturatore per la parte zigrinata, la si
tira vivacemente indietro e la si abbandona d'un tratto.
L'arma è carica e pronta per lo sparo.
Premendo allora sulla coda del grilletto, questo spinge
indietro la sua leva che, contrastando con la parte
inferiore della piastrina di scatto, obbliga detta piastrina
a ruotare e a spingere in avanti la leva di scatto. Il cane,
che col suo dente era impegnato nella leva di scatto, viene
ad essere libero e, sollecitato dall'asta avente la molla
compressa, ruota in avanti battendo violentemente sul
percussore e determinando lo sparo dell'arma.
Avvenuto lo sparo, la pressione dei gas, agendo sul fondello
del bossolo, obbliga questo e la culatta-otturatore a
retrocedere; però l'inerzia della massa rinculante,
l'opposizione del cane, la resistenza della molla
recuperatrice e gli attriti vari sono tali che il movimento
di rinculo si inizia soltanto dopo che la pallottola è
uscita dalla bocca dell'arma.
Durante il movimento di rinculo, oltre all'estrazione ed espulsione
del bossolo, si determina la compressione della molla
ricuperatrice. Contemporaneamente il cane è obbligato a
ruotare indietro e ad impegnarsi col suo dente sulla leva di
scatto, rimanendo armato. Ultimato il rinculo, l'azione
della molla ricuperatrice riporta in avanti la
culatta-otturatore che sfila una cartuccia dal caricatore e
l'introduce nella camera.
Inoltre, durante la retrocessione della culatta-otturatore,
la leva del grilletto, obbligata ad abbassarsi dalla costola
della culatta, sfugge all'azione della piastrina di scatto
che torna nella sua posizione normale. Resta così impedito
lo sparo continuo anche se il tiratore conserva
inavvertitamente la pressione sul grilletto.
Appena abbandonato il grilletto, la sua leva, sollevandosi,
va nuovamente a contrastare con il dente della piastrina di
scatto: l'arma è nuovamente pronta per lo sparo.
Cessando o rinnovando la pressione sul grilletto si ripetono
tutte le operazioni ed i movimenti anzidetti fino
all'esaurimento delle cartucce contenute nel caricatore.
Partito l'ultimo colpo, la culatta-otturatore, contrastando
contro l'elevatore del caricatore, resta indietro dando
avviso di caricatore vuoto. Per chiudere l'arma occorre
abbassare o sfilare il caricatore.
Funzionamento della sicurezza a mano ed automatica. —
Portando indietro il braccio del chiavistello di sicurezza a
mano (lettera F coperta), l'arma è in sicura perché la parte
non sfaccettata del perno del chiavistello stesso,
contrastando col risalto superiore del grilletto,
immobilizza quest'ultimo.
La leva del grilletto, col braccio superiore, ha anche
funzione di sicurezza automatica, in quanto viene a
contrastare con la piastrina di scatto soltanto quando
l'arma va in chiusura.
Scomposizione e ricomposizione.
Scomposizione:
1° armare
il cane;
2° girare il chiavistello di sicurezza a mano così
da coprire la lettera F;
3° tirare indietro la
culatta-otturatore fino ad impegnarla col dente del braccio
del chiavistello di sicurezza;
4° spingere indietro la canna
e sfilarla;
5° riportare il braccio del chiavistello di
sicurezza in posizione ordinaria e sfilare la
culatta-otturatore, accompagnandola con la mano;
6° togliere
la molla ricuperatrice con la sua asta-guida;
7° togliere il
chiavistello di sicurezza a mano.
Ricomposizione.
Eseguire in senso inverso le operazioni
indicate per la scomposizione.
Scomposizione e ricomposizione del percussore.
Per
scomporlo:
- togliere l'estrattore (levare il perno che lo
fissa) il cui ingrossamento fa da ritegno del percussore;
- sfilare poscia il percussore.
Per ricomporlo:
- tenere in pressione il percussore (incavo in
alto) ed applicare l'estrattore fissandolo alla culatta con
il perno.
Scomporre e ricomporre il congegno di scatto.
Per scomporlo:
1° togliere le guance (svitare le viti);
2° togliere la
piastrina di scatto (svitare la vite);
3° togliere il perno
per cane e il perno per leva di scatto. In tal modo il
congegno di scatto rimane libero.
La molla del cane si smonta e si regola svitando od
avvitando il relativo dado.
Per ricomporlo:
procedere in senso inverso.
Tutti i perni si levano da destra verso sinistra riferendosi
all'arma tenuta in direziono di sparo.
Manutenzione.
Le principali regole da osservarsi sono:
1°
ispezionare, prima del tiro, l'interno della canna e
verificare il funzionamento dei vari congegni;
2° badare che
il caricatore non sia deformato e che la molla funzioni regolarmente;
3° se avviene un inconveniente qualsiasi,
cessare il fuoco, e regolarsi come è detto in appresso
(vedi Inconvenienti);
4° a tiro ultimato, ispezionare l'arma
e pulirla.
Inconvenienti.
I principali sono:
1) Scatto a vuoto. -
Può verificarsi per deformazione o rottura della punta del
percussore, per indebolimento della molla del cane, per
difetto di cartuccia, per olio disseccato o polvere od altro
che ostacolino lo scorrimento del percussore: riarmare il cane e ripetere la percussione. Se l'inconveniente si ripete,
anche dopo aver cambiato la cartuccia, verificare le parti
indicate, pulirle e sostituire quelle deformate, logore o rotte.
2)
Incompleta chiusura. - Può verificarsi per indebolimento o
rottura della molla ricuperatrice o per olio disseccato, o
polvere, od altro interpostosi nelle scanalature di
scorrimento della culatta-otturatore: scaricare l'arma,
verificare la molla, e, se del caso, cambiarla; se occorre,
pulire le scanalature predette.
3) Mancata alimentazione. -
Si ha quando la molla di elevatore è indebolita o deformata,
ovvero per deformazione dell'astuccio del caricatore o per
funzionamento difettoso del gancio di arresto del
caricatore: cambiare la molla o il caricatore; verificare
e sostituire, se del caso, il gancio di arresto.
4)
Inceppamento del bossolo. - Può essere causato da cattiva
espulsione per irregolare funzionamento dell'espulsore o
dell'estrattore e della sua molla o per incompleta retrocessione della
culatta-otturatore dovuta ad interposizione di materie
estranee tra le scanalature di scorrimento: togliere il
caricatore, tirare indietro la culatta e far cadere il
bossolo; verificare quindi l'espulsore e la sua molla e
cambiarli se difettosi; pulire, all'occorrenza, le
scanalature predette.
5) Inceppamento di cartuccia. - Togliere la cartuccia inceppata. Se
l'inconveniente si ripete, assicurarsi che la molla di
caricatore non sia indebolita e che le labbra del caricatore
non siano contorte; cambiare, se del caso, la molla o il
caricatore. Esaminare anche il gancio di arresto del
caricatore.
6) Mancato avviso di caricatore vuoto. - Cambiare, se del caso, la
molla di elevatore. Esaminare anche il gancio di arresto del
caricatore.
Fonte:
Stato Maggiore del Regio
Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per
i Corsi Allievi Ufficiali di complemento", Edizioni
de «Le Forze Armate», Roma, 1942.