Arma collettiva di assalto a
tiro curvo

Denominazione |
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Tipo |
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Nazione di origine |
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Nazione utilizzatrice |
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Produttore |
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L'arma è ad avancarica, ad
anima liscia a tiro arcato. Consta di tre parti: bocca da
fuoco, affusto a bipede, piastra di appoggio. Ha 7 cariche
di lancio con il proietto normale e 5 cariche di lancio con
il proietto a grande capacità.
Caratteristiche., — Arma
rustica, abbastanza precisa, di facile montaggio e grande
semplicità di funzionamento. Ad avancarica, con carica di
lancio contenuta nel codolo della bomba. Percussione per
caduta. Traiettoria molto «urva. Calibro: mm. 81. Settore di
tiro: orizzontale, 150°°; verticale, da 45° a 90°. Gittata:
4.000 metri con bomba g. a. (ghisa acciaiesa); 1.500 metri
con bomba a gr. e. (grande capacità) Celorità di tiro:
normale, 18 colpi al ^massima, 30-35 al 1. Scomponibile in
tre carichi spalleggiabili Può essere trasportata anche su
autoveicoli o carrette od ™
Dati numerici principali
Calibro |
mm. 81 |
Velocità iniziale |
m/s
- |
Gittata (max) |
proietto normale: min. 150 mt. - max 3100 mt |
proietto a grande capacità: 1100 mt |
Settore di tiro |
orizzontale: 160° |
verticale: da 45° a 90° |
Raggio d'azione del
proietto |
bomba normale: da
30 a 40 metri |
bomba a grande capacità: da 100 a 200 mt. |
Distanza di
sicurezza |
mt.
50 (in pace mt. 100) |
Distanza di
protezione |
proietto normale: da 150 a 200 mt |
proietto a grande capacità: da 250 a 300 mt. |
Peso |
bocca da fuoco: kg. 20,400 |
affusto: kg. 18,000 |
piastra: kg. 20,000 |
complessivo: kg. 59,000 |
Lunghezza |
mm. 1150 |
Velocità di tiro1 |
di aggiustamento:
18 colpi al minuto |
di efficacia:
30-35 colpi al minuto |
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1) Normalmente, non conviene
superare i 10 colpi al minuto
Il mortaio può essere
sommeggiato su un mulo (mulo porta mortaio), oppure
portato a spalla. Nel primo caso il peso del basto e delle
armature è kg. 28,200. Nel secondo caso il mortaio viene
portato da tre uomini.
Per il munizionamento
impiega:
Bomba normale |
di ghisa acciaiosa -
contenente una carica di scoppio di 540 gr. di
tritolo fuso, oppure di gr. 450 di nitrato di
ammonio (77%) e di xilite (23%). Peso kg. 2,365 |
Bomba a grande
capacità |
di
acciaio - contenente kg. 2 di tritolo. Peso kg.
6,600 |
Bomba fumogena |
identica al proietto normale, con diversa carica
interna |
Bomba illuminante |
- |
Le munizioni vengono
trasportate in cassette le quali sono di due tipi:
a) piccole per il trasporto di
proiettili normali (3 colpi completi)
b) grandi per il trasporto di
proiettili a grande capacità (3 colpi completi)
Ogni mulo porta munizioni
trasporta, mediante speciali armature, 6 cassette di
proiettili normali (18 colpi), o 9 proietti a grande
capacità, oppure 12 proietti normali e 3 proietti a grande
capacità.
L'arma è a tiro arcato, capace
quindi di agire da posizioni fortemente defilate e di
battere bersagli pure fortemente defilati. Le sue spiccate
caratteristiche di leggerezza, semplicità, mobilità, potenza
del colpo singolo, celerità di tiro e precisione, ne fanno
un'arma di accompagnamento di grandissima efficacia, potendo
essere trasportata ovunque al seguito del fante.
Nomenclatura.
Costituzione: mortaio, affusto
piastra di appoggio e congegno di puntamento.
Mortaio
(di acciaio:
lunghezza millimetri 1150, peso chilogrammi
20.400) |
tubo di lancio |
anima liscia;
linea bianca (per il puntamento approssimativo);
2 linee trasversali;
anello con maglietta (per la cinghia della
cuffia di volata);
piano di appoggio (per il quadrante a livello). |
blocco di culatta |
testa sferica con
due facce piane simmetriche;
percussore, sporgente internamente di 15
millimetri. |
Affusto
sostegno a bipiede |
gamba destra con
collare ad anello e molla di tensione con catena
di apertura. |
gamba sinistra |
collare con gancio a coda di
porco;
filettatura.
|
congegno
correzione sbandamento |
tirante;
collare ad alie;
collare scorrevole con 2 alie;
manicotto di bloccaggio;
chiocciola di manovra. |
congegno di
elevazione |
tubo custodia;
tappo a vite;
coperchio a vite con foro a chiocciola;
vite di elevazione con chiocciola;
rocchetto conico con coperchio a vite;
volantino con perno, manovella e manubrio. |
supporto per culla |
2 appendici con fori;
livella per correzione
sbandamento;
2 fori per le viti di fissaggio degli emboli degli
ammortizzatori del rinculo. |
congegno di
direzione |
vite di direzione;
volantino con manubrio.
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culla |
2 alloggiamenti pei cilindri
degli ammortizzatori del rinculo;
collare di unione al tubo di lancio con piastrina di ottone
portante incisa la tavola sommaria di tiro;
tirante a vite di fissaggio
del collare. |
ammortizzatore del
rinculo |
2 cilindri;
2 emboli con tappo di unione al supporto di
culla;
2 aste con tappo;
2 molle;
2 tubetti corti (posteriori);
2 tubetti lunghi (anteriori). |
Piastra di appoggio (1)
(di acciaio peso
kg. 20) |
3 alveoli con orecchiette per
la testa del blocco di culatta;
2 canterelle;
1 anello;
2 vomeri a denti, rafforzati da nervature;
1 maniglia.
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Congegno di puntamento
zoccolo |
1 tallone con incastro a coda
di rondine;
arresto a molla;
forcella;
appendice (braccio destro della forcella) con settore angoli
di tiro e graduazione in gradi sessagesimali da 40° a 90°.
|
corpo |
piatto dì sostegno
del corpo, appendice con braccio porta indice
della graduazione degli angoli di tiro;
perno a vite e dado a galletto;
scatola prismatica con vite tangente,
moltiplicatore e indice dei millesimi della
direzione;
indice degli ettogradi;
livella di elevazione;
disco azimutale con corona dentata;
piatto di direzione graduato in ettogradi da
zero a 64, con perno;
piatto del parallelismo, graduato di 20°° in
20°°;
vite con dado di pressione. |
testa |
blocchetto prismatico con
indice;
collimatore con indice e perno;
vite con testa zigrinata;
molla a spirale.
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Munizioni
bomba g. a. (ghisa
acciaiosa) da 81.
(Peso Kg. 3.265.
Raggio d'azione 20-30 metri. È il proietto
normale)
|
corpo di bomba |
periforme;
ingrossamento (diametro mm. 80,6) su cui sono
ricavate 4 scanalature;
fondello con cavità cilindrica filettata per
l'unione del codolo;
ogiva con filettatura per l'unione al tappo
ogiva;
contiene la carica di scoppio (gr. 450 di
nitrato d'ammonio e xilite o di tritolo fuso); |
tappo ogiva |
filettatura per
avvitatura custodia del detonatore secondario (gr.
23 di melinite);
cilindretto di acciaio con bossoletto di ottone
entro cui sta la custodia del detonatore
primario portato dalla spoletta; |
codolo porta
cartuccia |
alloggiamento per
la cartuccia (carica fondamentale), forato per
il passaggio dei gas;
tre coppie di alette. |
spoletta: a
percussione, funzionamento istantaneo o
ritardato. |
bomba gr. c.
(grande capacità) da 81.
(Peso Kg. 6.865. Raggio d'azione 100-120 metri). |
corpo di bomba (di
acciaio): |
parte cilindrica,
ogiva, parte conica; ingrossamento con 5
scanalature; 2 filettature; carica di scoppio
(Kg. 2 tritolo); |
custodia del
detonatore secondario; |
codolo porta
carica: |
supporto con 4
coppie di alette; molle a torsione; |
spoletta: |
è la stessa della
bomba g. a.; |
bomba per
istruzione: |
inerte (involucro
con larghi fori); |
bomba fumogena |
bomba fumogena
incendiaria |
bomba da
esercitazione: |
è la stessa bomba
g. a., senza custodia detonatore secondario,
senza carica interna e con falsa spoletta; |
spoletta;
costituita da: |
corpo di spoletta;
congegno di percussione; massa battente; carica
di infiammazione; regolatore di spoletta;
dispositivo di sicurezza; cuffia di protezione; |
cartucce:
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calibro 12; gr. 8
di balistite; |
cariche di lancio:
|
la cartuccia
costituisce la carica «zero»; le altre (4 per
ciascun tipo di bomba) si ottengono unendo alla
carica zero degli elementi aggiuntivi di gr. 9,5
di balistite. Le cariche 5a e 6a
sono state abolite; pertanto con esse non si
deve effettuare il tiro. |
Funzionamento.
Il caricamento si effettua
dalla volata lasciando scivolare nel tubo di lancio la bomba
munita della cartuccia di lancio. Al termine della corsa la
cassula della cartuccia batte sulla punta del percussore e
provoca la deflagrazione della cartuccia, mentre, attraverso
i fori del codolo, l'accensione viene comunicata alle
cariche aggiuntive: i gas dell'intera carica di lancio,
agendo contro la superficie posteriore della bomba, ne
determinano la partenza.
Composizione e scomposizione.
Composizione:
1° postare ed assestare la piastra di appoggio;
2° posare a terra i puntali delle gambe del sostegno a
bipiede e svolgere la catena;
3° liberare la culla dalla manovella di elevazione
(comprimere le molle degli ammortizzatori);
4° allargare le gambe del bipiede (circa un metro) e
agganciare la catena per mantenere fissa l'apertura delle
gambe stesse;
5° disporre l'affusto con la manovella di elevazione
indietro;
6° serrare fortemente il manicotto di bloccaggio dopo aver
centrata approssimativamente la bolla di correzione dello
sbandamento;
7° fare emergere la vite di elevazione di 10 o 15
centimetri, agendo sulla manovella di elevazione;
8° introdurre la testa sferica del blocco di culatta
nell'alveolo prescelto della piastra di appoggio e far
ruotare il mortaio di un quarto di giro (presentare la testa
sferica del blocco di culatta davanti all'alveolo con le
superfici piane in corrispondenza delle orecchiette
dell'alveolo stesso);
9° aprire il collare della
culla, appoggiare il mortaio sul suo alloggiamento, chiudere
il collare e fissarlo col tirante a vite dopo averlo fatto
scorrere lungo il tubo di lancio fino al punto giusto;
10° applicare il congegno di puntamento.
Scomposizione:
Si procede in ordine inverso, tenendo presente che per
impegnare l'impugnatura della manovella di elevazione
nell'alloggiamento praticato all'estremità della culla,
occorre spingere energicamente gli ammortizzatori contro la
manovella stessa (impugnatura in basso).
Manutenzione.
Nell'impiego dell'arma
occorre:
Prima del tiro:
1° controllare che l'interno
del tubo di lancio non contenga corpi estranei e non sia
eccessivamente ingrassato;
2° controllare che il
percussore sia completamente avvitato ed in buone
condizioni;
3° esaminare ciascuna bomba e
le singole cariche di lancio, scartando quelle che
presentassero tracce di ruggine o comunque risultassero
alterate o manomesse;
4° non avvitare la spoletta,
che al momento del tiro.
Durante il tiro:
1° verificare di tanto in
tanto il serraggio del chiavistello della culla e quello del
manicotto-di bloccaggio del collare mobile del congegno per
la correzione dello sbandamento;
2° verificare la posizione
della piastra di appoggio;
3° all'atto di introdurre la
bomba nella volata, assicurarsi della stabilità degli
elementi aggiuntivi-delia carica nei rispettivi
alloggiamenti tra le alette;
4° non sparare, di norma, più
di 18 colpi al 1°;
5° pulire l'interno del tubo
con molta frequenza.
Dopo il tiro: assicurarsi del raffreddamento del tubo
di lancio.
Nei tiri sotto pioggia occorre:
- impiegare bombe sempre asciutte e in special modo con
cariche di lancio sicuramente asciutte;
- evitare, mediante la cuffia di volata, che l'anima del
tubo di lancio del mortaio si bagni prima dell'impiego,
- eseguire celermente le
operazioni di caricamento; nell'intervallo tra due colpi
successivi ricoprire la bocca del mortaio con la cuffia;
- impiegare le cariche minori (quella O da i migliori
risultati);
- evitare il tiro al disopra di truppe amiche;
- iniziare il tiro con alzo
sicuramente lungo;
- tenere conto della maggiore
dispersione del tiro in relazione all'efficacia che si vuole
ottenere.
Inconvenienti.
L'unico inconveniente che può
verificarsi durante il tiro è il colpo mancato che può
essere imputato ad una delle seguenti cause:
- presenza di fecce sul percussore o logoramento del
percussore stesso;
- sporcizia od arrugginimento del tubo di lancio o della
bomba;
- irregolare posizione della
cartuccia;
- caduta sul fondo del tubo di lancio di elementi della
carica male fissati al codolo.
Potrà accadere:
1° che la bomba raggiunga il
percussore;
2° che la bomba si soffermi in
posizione più o meo profonda (anche se appena imboccata).
Nel 1° caso occorre attendere 30", indi si battono alcuni
colpi col martello di cuoio sulla parte mediana del tubo.
Se, malgrado ciò, il colpo non parte, attendere altri 30",
dopo di che occorre procedere al rovesciamento del tubo di
lancio. Disimpegnato il mortaio dalla piastra, il caricatore
prende a piene mani il tubo un pò al disotto della bocca
mentre il puntatore lo prende vicino alla culatta evitando
di stare sul prolungamento del tubo stesso. Ciò fatto, il
caricatore raccoglie la bomba con la mano destra nel momento
in cui essa appare alla bocca del mortaio. Nel secondo caso:
battere alcuni colpi sul tubo di lancio col martello di
cuoio al fine di smuovere la bomba, ripetendo,
eventualmente, la prova con qualche altro mezzo più
energico, non metallico. Se ciò malgrado il colpo non parte
e non si è ottenuto il completo assestamento della bomba nel
fondo del mortaio, si desista da qualsiasi altra operazione,
potendo darsi il caso che, durante il rovesciamento del
tubo, venga a prodursi un ulteriore scorrimento della bomba
e la partenza del colpo. Solo dopo essersi assicurati che
entro un determinato raggio di pericolo non vi siano truppe
amiche che possano essere danneggiate da un'eventuale
fortuita partenza del colpo, si dovrà procedere allo
scaricamento del mortaio secondo le norme sopra indicate.
Tanto nel primo caso quanto nel secondo, le operazioni di
scaricamento devono essere sempre dirette da un ufficiale ed
eseguite da due soli serventi: il rimanente personale dovrà
portarsi indietro e ripararsi.
Comunque, per evitare l'inconveniente occorre: curare in
modo perfetto la pulitura del tubo di lancio (ingrassarlo
leggermente con olio fluido); pulire bene prima del tiro le
bombe da impiegare, sgrassandole con uno straccio, specie
nel corpo e nelle scanalature a dente di sega; assicurarsi,
prima di introdurre la bomba, che questa, oltre ad essere
perfettamente pulita, non presenti ammaccature o
protuberanze nella fascia di centramento; scovolare
frequentemente il tubo di lancio durante il tiro; applicare
le cariche aggiuntive nel modo prescritto; assicurarsi che
le cariche stesse si impegnino con sforzo negli
alloggiamenti e scartare quelle che non corrispondano a
questa condizione o che presentino bordi in parte non
saldati.
Estratta la bomba necessita:
1° passare lo scovolo nel tubo ed ingrassarlo leggermente;
2° pulire la punta del
percussore ed assicurarsi che questo sia bene avvitato;
3° pulire la bomba,
scartandola se arrugginita;
4° verificare la cartuccia di
lancio (sostituirla se difettosa), controllare la sua
regolare posizione e quella degli elementi aggiuntivi;
5° se il colpo mancato si
ripete, cambiare la cartuccia e, perdurando l'inconveniente,
cambiare il percussore.
Materiali, accessori, ricambi e bardature da basto.
Per il trasporto, l'impiego e la conservazione dei materiali
e delle munizioni si adoperano cuffie, borse, tasche,
scovoli, cassette, cinghie o armature per spalleggio,
armature da basto e bardature da basto.
Cuffie. — Sono di due specie: di volata per il
mortaio e per supporto di culla per l'affusto.
Borsa per attrezzi del puntatore. — È di cuoio e
contiene il congegno di puntamento, il quadrante a livello,
il regolo di direzione, cacciavi ti, spazzolini; filo a
piombo, ampollini, scovoletti, quaderni e due percussori di
ricambio.
Tasca per attrezzi ed accessori. — Di tela verde,
contiene gli attrezzi ed accessori per garantire
l'efficienza, la pulitura e la lubrificazione del mortaio.
Cassette porta munizioni. — Di due tipi: porta bombe
g. a. da 81 e porta bombe gr. e. da 81. Contengono ciascuna
3 bombe, 2 astucci in lamiera porta cariche aggiuntive e
porta cartucce, 3 spolette complete. La prima è di lamiera
stagnata e la seconda di legno con armature di ferro.
Cinghie o armature per spalleggio. — Sono di tre tipi
: per spalleggio del mortaio o dell'affusto; per spalleggio
della piastra di appoggio e per spalleggio delle munizioni.
Armature da basto. — Di quattro tipi: laterale porta
mortaio; laterale porta affusto; centrale porta piastra di
appoggio o porta munizioni e laterale porta munizioni.
Bardatura da basta per mortaio da 81. — Si compone di
1 basito completo per mortaio da 81; 1 pettorale; 1 braca; 1
groppiera; 1 cinghia doppia; 1 briglia.
NOTE
1) Su roccia viene
adoperata apposita piastra di appoggio piccola ed a un
solo alveolo.
Fonte:
F. Grandi, "Le armi e le
artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.