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Mortaio da 81 Mod. 35

Arma collettiva di assalto a tiro curvo

 

Denominazione  
Tipo  
Nazione di origine  
Nazione utilizzatrice  
Produttore  

 

L'arma è ad avancarica, ad anima liscia a tiro arcato. Consta di tre parti: bocca da fuoco, affusto a bipede, piastra di appoggio. Ha 7 cariche di lancio con il proietto normale e 5 cariche di lancio con il proietto a grande capacità.

Caratteristiche., — Arma rustica, abbastanza precisa, di facile montaggio e grande semplicità di funzionamento. Ad avancarica, con carica di lancio contenuta nel codolo della bomba. Percussione per caduta. Traiettoria molto «urva. Calibro: mm. 81. Settore di tiro: orizzontale, 150°°; verticale, da 45° a 90°. Gittata: 4.000 metri con bomba g. a. (ghisa acciaiesa); 1.500 metri con bomba a gr. e. (grande capacità) Celorità di tiro: normale, 18 colpi al ^massima, 30-35 al 1. Scomponibile in tre carichi spalleggiabili Può essere trasportata anche su autoveicoli o carrette od ™

 

Dati numerici principali

 

Calibro mm. 81
Velocità iniziale m/s -
Gittata (max) proietto normale: min. 150 mt. - max 3100 mt
proietto a grande capacità: 1100 mt
Settore di tiro orizzontale: 160°
verticale: da 45° a 90°
Raggio d'azione del proietto bomba normale: da 30 a 40 metri
bomba a grande capacità: da 100 a 200 mt.
Distanza di sicurezza mt. 50 (in pace mt. 100)
Distanza di protezione proietto normale: da 150 a 200 mt
proietto a grande capacità: da 250 a 300 mt.
Peso bocca da fuoco: kg. 20,400
affusto: kg. 18,000
piastra: kg. 20,000
complessivo: kg. 59,000
Lunghezza mm. 1150
Velocità di tiro1 di aggiustamento: 18 colpi al minuto
di efficacia: 30-35 colpi al minuto

1) Normalmente, non conviene superare i 10 colpi al minuto

 

Il mortaio può essere sommeggiato su un mulo (mulo porta mortaio), oppure portato a spalla. Nel primo caso il peso del basto e delle armature è kg. 28,200. Nel secondo caso il mortaio viene portato da tre uomini.

Per il munizionamento impiega:

 

Bomba normale

di ghisa acciaiosa - contenente una carica di scoppio di 540 gr. di tritolo fuso, oppure di gr. 450 di nitrato di ammonio (77%) e di xilite (23%). Peso kg. 2,365

Bomba a grande capacità

di acciaio - contenente kg. 2 di tritolo. Peso kg. 6,600

Bomba fumogena

identica al proietto normale, con diversa carica interna

Bomba illuminante

-

 

Le munizioni vengono trasportate in cassette le quali sono di due tipi:

a) piccole per il trasporto di proiettili normali (3 colpi completi)

b) grandi per il trasporto di proiettili a grande capacità (3 colpi completi)

Ogni mulo porta munizioni trasporta, mediante speciali armature, 6 cassette di proiettili normali (18 colpi), o 9 proietti a grande capacità, oppure 12 proietti normali e 3 proietti a grande capacità.

L'arma è a tiro arcato, capace quindi di agire da posizioni fortemente defilate e di battere bersagli pure fortemente defilati. Le sue spiccate caratteristiche di leggerezza, semplicità, mobilità, potenza del colpo singolo, celerità di tiro e precisione, ne fanno un'arma di accompagnamento di grandissima efficacia, potendo essere trasportata ovunque al seguito del fante. 

 

Nomenclatura.

Costituzione: mortaio, affusto piastra di appoggio e congegno di puntamento.

 

Mortaio

(di acciaio: lunghezza millimetri 1150, peso chilogrammi 20.400) tubo di lancio

anima liscia;
linea bianca (per il puntamento approssimativo);
2 linee trasversali;
anello con maglietta (per la cinghia della cuffia di volata);
piano di appoggio (per il quadrante a livello).

blocco di culatta

testa sferica con due facce piane simmetriche;
percussore, sporgente internamente di 15 millimetri.


Affusto

sostegno a bipiede

gamba destra con collare ad anello e molla di tensione con catena di apertura.

gamba sinistra

collare con gancio a coda di porco;

filettatura.

congegno correzione sbandamento

tirante;
collare ad alie;

collare scorrevole con 2 alie;

manicotto di bloccaggio;
chiocciola di manovra.

congegno di elevazione

tubo custodia;
tappo a vite;
coperchio a vite con foro a chiocciola;
vite di elevazione con chiocciola;
rocchetto conico con coperchio a vite;
volantino con perno, manovella e manubrio.

supporto per culla

2 appendici con fori;

livella per correzione sbandamento;
2 fori per le viti di fissaggio degli emboli degli ammortizzatori del rinculo.

congegno di direzione

vite di direzione;

volantino con manubrio.

culla

2 alloggiamenti pei cilindri degli ammortizzatori del rinculo;
collare di unione al tubo di lancio con piastrina di ottone portante incisa la tavola sommaria di tiro;

tirante a vite di fissaggio del collare.

ammortizzatore del rinculo

2 cilindri;
2 emboli con tappo di unione al supporto di culla;
2 aste con tappo;
2 molle;
2 tubetti corti (posteriori);
2 tubetti lunghi (anteriori).


Piastra di appoggio (1)

(di acciaio peso kg. 20)

3 alveoli con orecchiette per la testa del blocco di culatta;

2 canterelle;
1 anello;
2 vomeri a denti, rafforzati da nervature;

1 maniglia.


Congegno di puntamento

zoccolo

1 tallone con incastro a coda di rondine;

arresto a molla;
forcella;
appendice (braccio destro della forcella) con settore angoli di tiro e graduazione in gradi sessagesimali da 40° a 90°.

corpo

piatto dì sostegno del corpo, appendice con braccio porta indice della graduazione degli angoli di tiro;
perno a vite e dado a galletto;
scatola prismatica con vite tangente, moltiplicatore e indice dei millesimi della direzione;
indice degli ettogradi;
livella di elevazione;
disco azimutale con corona dentata;
piatto di direzione graduato in ettogradi da zero a 64, con perno;
piatto del parallelismo, graduato di 20°° in 20°°;
vite con dado di pressione.

testa

blocchetto prismatico con indice;
collimatore con indice e perno;

vite con testa zigrinata;

molla a spirale.


Munizioni

bomba g. a. (ghisa acciaiosa) da 81.

(Peso Kg. 3.265. Raggio d'azione 20-30 metri. È il proietto normale)

 

corpo di bomba periforme;
ingrossamento (diametro mm. 80,6) su cui sono ricavate 4 scanalature;
fondello con cavità cilindrica filettata per l'unione del codolo;
ogiva con filettatura per l'unione al tappo ogiva;
contiene la carica di scoppio (gr. 450 di nitrato d'ammonio e xilite o di tritolo fuso);
tappo ogiva filettatura per avvitatura custodia del detonatore secondario (gr. 23 di melinite);
cilindretto di acciaio con bossoletto di ottone entro cui sta la custodia del detonatore primario portato dalla spoletta;
codolo porta cartuccia alloggiamento per la cartuccia (carica fondamentale), forato per il passaggio dei gas;
tre coppie di alette.
spoletta: a percussione, funzionamento istantaneo o ritardato.
bomba gr. c. (grande capacità) da 81.
(Peso Kg. 6.865. Raggio d'azione 100-120 metri).
corpo di bomba (di acciaio): parte cilindrica, ogiva, parte conica; ingrossamento con 5 scanalature; 2 filettature; carica di scoppio (Kg. 2 tritolo);
custodia del detonatore secondario;
codolo porta carica: supporto con 4 coppie di alette; molle a torsione;
spoletta: è la stessa della bomba g. a.;
bomba per istruzione: inerte (involucro con larghi fori);
bomba fumogena
bomba fumogena incendiaria
bomba da esercitazione: è la stessa bomba g. a., senza custodia detonatore secondario, senza carica interna e con falsa spoletta;
spoletta; costituita da: corpo di spoletta; congegno di percussione; massa battente; carica di infiammazione; regolatore di spoletta; dispositivo di sicurezza; cuffia di protezione;
cartucce: calibro 12; gr. 8 di balistite;
cariche di lancio: la cartuccia costituisce la carica «zero»; le altre (4 per ciascun tipo di bomba) si ottengono unendo alla carica zero degli elementi aggiuntivi di gr. 9,5 di balistite. Le cariche 5a e 6a sono state abolite; pertanto con esse non si deve effettuare il tiro.

 

Funzionamento.

Il caricamento si effettua dalla volata lasciando scivolare nel tubo di lancio la bomba munita della cartuccia di lancio. Al termine della corsa la cassula della cartuccia batte sulla punta del percussore e provoca la deflagrazione della cartuccia, mentre, attraverso i fori del codolo, l'accensione viene comunicata alle cariche aggiuntive: i gas dell'intera carica di lancio, agendo contro la superficie posteriore della bomba, ne determinano la partenza.


Composizione e scomposizione.

Composizione:
1° postare ed assestare la piastra di appoggio;
2° posare a terra i puntali delle gambe del sostegno a bipiede e svolgere la catena;
3° liberare la culla dalla manovella di elevazione (comprimere le molle degli ammortizzatori);
4° allargare le gambe del bipiede (circa un metro) e agganciare la catena per mantenere fissa l'apertura delle
gambe stesse;
5° disporre l'affusto con la manovella di elevazione
indietro;
6° serrare fortemente il manicotto di bloccaggio dopo aver centrata approssimativamente la bolla di correzione dello sbandamento;
7° fare emergere la vite di elevazione di 10 o 15 centimetri, agendo sulla manovella di elevazione;
8° introdurre la testa sferica del blocco di culatta nell'alveolo prescelto della piastra di appoggio e far ruotare il mortaio di un quarto di giro (presentare la testa sferica del blocco di culatta davanti all'alveolo con le superfici piane in corrispondenza delle orecchiette dell'alveolo stesso);

9° aprire il collare della culla, appoggiare il mortaio sul suo alloggiamento, chiudere il collare e fissarlo col tirante a vite dopo averlo fatto scorrere lungo il tubo di lancio fino al punto giusto;
10° applicare il congegno di puntamento.
Scomposizione:
Si procede in ordine inverso, tenendo presente che per impegnare l'impugnatura della manovella di elevazione nell'alloggiamento praticato all'estremità della culla, occorre spingere energicamente gli ammortizzatori contro la manovella stessa (impugnatura in basso).


Manutenzione.

Nell'impiego dell'arma occorre:

Prima del tiro:

1° controllare che l'interno del tubo di lancio non contenga corpi estranei e non sia eccessivamente ingrassato;

2° controllare che il percussore sia completamente avvitato ed in buone condizioni;

3° esaminare ciascuna bomba e le singole cariche di lancio, scartando quelle che presentassero tracce di ruggine o comunque risultassero alterate o manomesse;

4° non avvitare la spoletta, che al momento del tiro.
Durante il tiro:

1° verificare di tanto in tanto il serraggio del chiavistello della culla e quello del manicotto-di bloccaggio del collare mobile del congegno per la correzione dello sbandamento;

2° verificare la posizione della piastra di appoggio;

3° all'atto di introdurre la bomba nella volata, assicurarsi della stabilità degli elementi aggiuntivi-delia carica nei rispettivi alloggiamenti tra le alette;

4° non sparare, di norma, più di 18 colpi al 1°;

5° pulire l'interno del tubo con molta frequenza.
Dopo il tiro: assicurarsi del raffreddamento del tubo di lancio.
Nei tiri sotto pioggia occorre:
- impiegare bombe sempre asciutte e in special modo con cariche di lancio sicuramente asciutte;
- evitare, mediante la cuffia di volata, che l'anima del tubo di lancio del mortaio si bagni prima dell'impiego,

- eseguire celermente le operazioni di caricamento; nell'intervallo tra due colpi successivi ricoprire la bocca del mortaio con la cuffia;
- impiegare le cariche minori (quella O da i migliori risultati);
- evitare il tiro al disopra di truppe amiche;

- iniziare il tiro con alzo sicuramente lungo;

- tenere conto della maggiore dispersione del tiro in relazione all'efficacia che si vuole ottenere.


Inconvenienti.

L'unico inconveniente che può verificarsi durante il tiro è il colpo mancato che può essere imputato ad una delle seguenti cause:
- presenza di fecce sul percussore o logoramento del percussore stesso;
- sporcizia od arrugginimento del tubo di lancio o della bomba;

- irregolare posizione della cartuccia;
- caduta sul fondo del tubo di lancio di elementi della carica male fissati al codolo.
Potrà accadere:

1° che la bomba raggiunga il percussore; 

2° che la bomba si soffermi in posizione più o meo profonda (anche se appena imboccata).
Nel 1° caso occorre attendere 30", indi si battono alcuni colpi col martello di cuoio sulla parte mediana del tubo. Se, malgrado ciò, il colpo non parte, attendere altri 30", dopo di che occorre procedere al rovesciamento del tubo di lancio. Disimpegnato il mortaio dalla piastra, il caricatore prende a piene mani il tubo un pò al disotto della bocca mentre il puntatore lo prende vicino alla culatta evitando di stare sul prolungamento del tubo stesso. Ciò fatto, il caricatore raccoglie la bomba con la mano destra nel momento in cui essa appare alla bocca del mortaio. Nel secondo caso: battere alcuni colpi sul tubo di lancio col martello di cuoio al fine di smuovere la bomba, ripetendo, eventualmente, la prova con qualche altro mezzo più energico, non metallico. Se ciò malgrado il colpo non parte e non si è ottenuto il completo assestamento della bomba nel fondo del mortaio, si desista da qualsiasi altra operazione, potendo darsi il caso che, durante il rovesciamento del tubo, venga a prodursi un ulteriore scorrimento della bomba e la partenza del colpo. Solo dopo essersi assicurati che entro un determinato raggio di pericolo non vi siano truppe amiche che possano essere danneggiate da un'eventuale fortuita partenza del colpo, si dovrà procedere allo scaricamento del mortaio secondo le norme sopra indicate. Tanto nel primo caso quanto nel secondo, le operazioni di scaricamento devono essere sempre dirette da un ufficiale ed eseguite da due soli serventi: il rimanente personale dovrà portarsi indietro e ripararsi.
Comunque, per evitare l'inconveniente occorre: curare in modo perfetto la pulitura del tubo di lancio (ingrassarlo leggermente con olio fluido); pulire bene prima del tiro le bombe da impiegare, sgrassandole con uno straccio, specie nel corpo e nelle scanalature a dente di sega; assicurarsi, prima di introdurre la bomba, che questa, oltre ad essere perfettamente pulita, non presenti ammaccature o protuberanze nella fascia di centramento; scovolare frequentemente il tubo di lancio durante il tiro; applicare le cariche aggiuntive nel modo prescritto; assicurarsi che le cariche stesse si impegnino con sforzo negli alloggiamenti e scartare quelle che non corrispondano a questa condizione o che presentino bordi in parte non saldati.
Estratta la bomba necessita:
1° passare lo scovolo nel tubo ed ingrassarlo leggermente;

2° pulire la punta del percussore ed assicurarsi che questo sia bene avvitato;

3° pulire la bomba, scartandola se arrugginita;

4° verificare la cartuccia di lancio (sostituirla se difettosa), controllare la sua regolare posizione e quella degli elementi aggiuntivi;

5° se il colpo mancato si ripete, cambiare la cartuccia e, perdurando l'inconveniente, cambiare il percussore.


Materiali, accessori, ricambi e bardature da basto.
Per il trasporto, l'impiego e la conservazione dei materiali e delle munizioni si adoperano cuffie, borse, tasche, scovoli, cassette, cinghie o armature per spalleggio, armature da basto e bardature da basto.
Cuffie. — Sono di due specie: di volata per il mortaio e per supporto di culla per l'affusto.
Borsa per attrezzi del puntatore. — È di cuoio e contiene il congegno di puntamento, il quadrante a livello, il regolo di direzione, cacciavi ti, spazzolini; filo a piombo, ampollini, scovoletti, quaderni e due percussori di ricambio.
Tasca per attrezzi ed accessori. — Di tela verde, contiene gli attrezzi ed accessori per garantire l'efficienza, la pulitura e la lubrificazione del mortaio.
Cassette porta munizioni. — Di due tipi: porta bombe g. a. da 81 e porta bombe gr. e. da 81. Contengono ciascuna 3 bombe, 2 astucci in lamiera porta cariche aggiuntive e porta cartucce, 3 spolette complete. La prima è di lamiera stagnata e la seconda di legno con armature di ferro.
Cinghie o armature per spalleggio. — Sono di tre tipi : per spalleggio del mortaio o dell'affusto; per spalleggio della piastra di appoggio e per spalleggio delle munizioni.
Armature da basto. — Di quattro tipi: laterale porta mortaio; laterale porta affusto; centrale porta piastra di appoggio o porta munizioni e laterale porta munizioni.
Bardatura da basta per mortaio da 81. — Si compone di 1 basito completo per mortaio da 81; 1 pettorale; 1 braca; 1 groppiera; 1 cinghia doppia; 1 briglia.


 

NOTE

1) Su roccia viene adoperata apposita piastra di appoggio piccola ed a un solo alveolo.

 

Fonte:

F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.



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