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Fucile controcarro da 20 «S»

Arma collettiva di assalto

 

 

 

Denominazione Fucile controcarro da 20 «S»
Tipo Arma difensiva
Nazione di origine Svizzera
Nazione utilizzatrice Italia
Produttore Solothurn

 

Arma semiautomatica a corto rinculo di canna e ad utilizzazione, diretta dei gas, con canna ed ottu-rato^re che retrocedono con percorso diverso.
L'arma è ad otturatore chiuso. L'energia di rinculo viene diminuita da un freno di bocca. L'alimentazione è fatta mediante caricatore di 10 cartucce, con avviso di serbatoio vuoto.

Per il trasporto, l'arma è montata su di un carrello che può servire anche quale cavalletto di tirò. Per il trasporto a spalla, l'arma viene scomposta in due parti: canna (Kg. 20,5); castello (Kg. 34,2).
Servizio dell'arma: 2 uomini: tiratore e caricatore (questo ultimo a sinistra dell'arma).

 

Dati numerici principali

 

Serventi 2 (tiratore e caricatore)
Calibro 20 mm
Rigatura 8 righe
Elevazione min. +5°° max +192°°
Brandeggio settore di 52°
Velocità iniziale 832 m/s
Peso totale 54,700 Kg.
Peso canna completa Kg. 20,500
Peso castello senza bipede Kg. 30,200
Peso bipede Kg. 4,000
Lunghezza totale 2,16 mt.
Lunghezza canna con freno di bocca m. 1,42
Altezza bipede min. 0,34; max. 0,42
Congegno di puntamento lunghezza linea di mira m. 0,36
graduazioni d'alzo in ettometri da 1 a 15
Congegno di puntamento ottico graduazioni d'alzo in ettometri da 1 a 12
graduazioni di scostamento ogni 5°° sino a 25°°
Velocità di tiro teorica 20 colpi al minuto
pratica 10 colpi al minuto

 

Dati riguardanti le munizioni

 

Peso cartuccia Kg. 0,337
Peso caricatore vuoto Kg. 2,500
pieno (10 colpi) Kg. 5,880
Cartucce caricate sul carrello n. 60
Cartuccia utilizzabile Perforante, scoppiante, tracciante

 

Dati numerici relativi al carrello

 

Ginocchiello min. 320 mm.
max. 660 mm.
Settore orizz. consentito dal carrello 50°
Lunghezza tot. con arma in posiz. di tiro 2.700 mm. circa
Lunghezza tot. con arma in posiz di traino 2.550 mm. circa
Diametro ruote 400 mm.
Carreggiata 800 mm.
Peso carrello senza cassette porta caricatori Kg. 30
Peso di 1 cassetta porta caricatori (piena) Kg. 20

Peso totale carrello+arma+2 cassette porta caricatori (piene)

Kg. 124,700


Nomenclatura.
Costituzione: Arma e bipiede.

 

Arma

canna con freno di bocca;
castello, contenente i vari congegni;
cartella;
testata-calcio;
caricatore;
congegno di puntamento: ottico e a linea di mira naturale;
sostegno dell'arma anteriore e posteriore;
meccanismi.


Canna

due scanalature longitudinali unite da una trasversale, per l'esatta introduzione e scorrimento nell'interno del castello;

una scanalatura longitudinale in cui va ad allogarsi il dente di ritegno della canna;
uno sguscio per l'abbassamento del dente di ritegno, all'atto dell'introduzione della canna;
tre talloni per l'innesto al blocco giunto;
un freno di bocca;
due aste trasversali (dietro il freno di bocca) per fissare l'arma alle code del carrello durante il traino e per ruotare la canna nel montaggio e smontaggio;
un manicotto a forma di campana, per impedire la penetrazione di polvere nel castello.


Castello

Parte anteriore
Internamente:

boccola di bronzo (bronzina);
dente di guida per la introduzione esatta della canna;
tre finestre (una trasversale per lo snodo del bipiede, una, anteriore longitudinale per il dente di ritegno della canna, una posteriore longitudinale per la leva di ritegno del manicotto del blocco giunto-culatta).

Esternamente:

filettatura per il fissaggio dell'anello del bipiede.

Superiormente:

mirino ribaltabile;
due orecchioni per il chiavistello di fissaggio delle due parti del castello;
uno sguscio per permettere alla leva d'armamento del percussore di assumere la posizione corrispondente al percussore non armato (posizione ordinaria).

Inferiormente:

due orecchioni per l'unione a snodo delle due parti del castello;
leva di ritegno del manicotto del blocco-giunto; intaglio ad U per il passaggio del tallone del manicotto.

Parte posteriore
Internamente:

guida prismatica a lisce per l'alloggiamento e la guida dell'otturatore;
alloggiamento tubolare per le molle di ricupero ed il loro tubo di guida;
tallone di arresto (parte interna anteriore), munito inferiormente di un dente sagomato per la manovra automatica della leva d'armamento del percussore.

Esternamente:

a destra:

finestra per la cartella con dispositivo per l'armamento a mano;

a sinistra:

bocca con sportello a molla per l'introduzione del caricatore, bocca che costituisce mensola per il congegno di puntamento, e per il congegno d'avviso di serbatoio vuoto.

Inferiormente:

appendice per aumentare la superfìcie di appoggio della testata-calcio;
articolazione per il puntalino di appoggio posteriore;

impugnatura;
ponte per il dispositivo di sparo e sicurezza a mano; scatola prismatica contenente le leve di trasporto è di lancio; appendice anteriore munita di rullo per la rotazione del blocco-giunto e di due orecchioni per l'unione della parte anteriore del castello.


Meccanismi. Sono:

 

Congegno di bloccaggio

Blocco giunto (per l'unione della canna all'otturatore) ghiera filettata: porta internamente i tre risalti d'unione alla canna e anteriormente una leva di fissaggio a molla;
manicotto posteriore a cui viene avvitata la ghiera, munito di tallone, per l'unione al sistema delle leve di ricupero;
blocco giunto propriamente detto (nell'interno del manicotto).

Presenta:

Internamente:
4 settori inclinati per l'unione all'otturatore;
1 piastra smussata per la deviazione delle branche del trasportatore.
Esternamente:
1 scanalatura sagomata con due tratti terminali rettilinei ed un tratto intermedio ad elica che serve per l'alloggiamento del rullo di guida ed arresto.


Congegno di chiusura e percussione

Otturatore Nella parte posteriore ha forma prismatica, in quella anteriore ha forma cilindrica e porta due settori filettati per l'unione al blocco giunto. Si notano: anteriormente:

grano del percussore (sostituibile); superficie di contrasto con la leva di lancio;

superiormente:

intaglio longitudinale per il passaggio de] dente sagomato sito nel castello posteriore;
leva d'armamento del percussore;
intaglio trasversale ove s'incastra l'appendice del manicotto scorrevole sul tubo di guida delle molle di ricupero;
lisce di guida per lo scorrimento nell'interno del castello.

A destra:

estrattore a lamina;
perno a chiavetta della leva d'armamento del percussore; chiavetta di fermo della molla, dell'ammortizzatore di rinculo;

2 svasature a piano inclinato per azionare lo sportello d'espulsione dei bossoli; dente di presa per l'armamento a mano dell'otturatore; perno della leva di scatto.

Inferiormente:

intaglio longitudinale per lo scorrimento dell'asta di scatto;

apertura per l'alloggiamento, in azione, delle leve di lancio e trasportatrici;

alloggiamento per la leva di scatto.

A sinistra:

trasportatore a due branche, con molla e chiavetta, per il trasporto della cartuccia nella camera di scoppio;

incavo sagomato contro cui va a contrastare la leva del congegno d'avviso di serbatoio vuoto;

scanalatura longitudinale, centrale, per il passaggio dell'espulsore;
due scanalature laterali, per il passaggio delle labbra del percussore.

Posteriormente:

tappo a baionetta del percussore;

testa cilindrica dell'asta dell'ammortizzatore.

Internamente all'otturatore sono allogati il percussore con molla e l'ammortizzatore di rinculo con molla ed asta.

Percussore

Foggiato:

anteriormente ad asta con punta;

posteriormente, a cilindro cavo per l'alloggiamento della sua molla.
Parte superiore cilindrica;
finestra sagomata per la leva di armamento.
Parte posteriore (inferiormente):
appendice per il contrasto con la leva di scatto (dente di scatto).
Ammortizzatore di rinculo:
asta a testa cilindrica;

molla investita sull'asta stessa.

 

Congegni cinematici ausiliari

Leva di ricupero

Foggiata a forchetta:
dente inferiore doppio;
snodo con due pistoncini elastici con ponticello di unione.

Leva trasportatrice

Rullo di scorrimento con appoggio sulla leva di lancio;

superficie ricurva, per l'appoggio e l'incastro nel dente doppio della leva di ricupero;

due pattini (lateralmente) muniti di tamponi per la lubrificazione della leva di lancio.

Leva di lancio

canna a superficie ricurva con scanalatura sagomata per l'alloggiamento del rullo della leva trasportatrice;
forchetta a tre branche;
due pistoncini a molla muniti di ponticello d'unione.

Molle di ricupero

Sono due, avvolte l'una in senso contrario all'altra su di un cilindro di ottone guida.
Anteriormente, ha un manicotto scorrevole sul tubo con appendice sagomata e perno di centramento; posteriormente, un anello di acciaio.


Le leve di ricupero, trasportatrici e di lancio, sono imperniate nella scatola prismatica inferiore del castello.
 

Congegno di scatto

Leva con appendice a grilletto e cerniera; sulla cerniera sono imperniate la molla di richiamo e l'asta di scatto;
leva di scatto, con molla di richiamo, costituita da due branche, una delle quali serve di appoggio all'estremità dell'asta di scatto, mentre l'altra ha funzione di sicurezza impedendo lo scatto prima che l'otturatore sia perfettamente chiuso.

Congegno di espulsione

costituito da una leva (con molla di richiamo) di cui una branca è guidata dall'apposita scanalatura sagomata dell'otturatore mentre l'altra, ruotando, spinge violentemente il bossolo fuori dell'apertura di espulsione.

Congegni di sicurezza

Ordinario (a mano): costituito da una leva la cui rotazione, mentre impedisce l'appoggio materiale delle dita sul grilletto, sposta l'asta di scatto e blocca la leva di scatto.
Automatico: costituito dalla branca inferiore della leva di scatto che impedisce lo scatto se l'otturatore non è completamente chiuso.
Costituito da una grossa leva con molle di richiamo una delle cui estremità viene spinta da una costola del caricatore in sito, obbligando l'altra estremità ad assumere una posizione di sgombero in modo da lasciare libero l'otturatore di avanzare.

Congegno di avviso di serbatoio vuoto

Costituito da una grossa leva con molle di richiamo una delle cui estremità viene spinta da una costola del caricatore in sito, obbligando l'altra estremità ad assumere una posizione di sgombero in modo da lasciare libero l'otturatore di avanzare;

A caricatore vuoto, l'elevatore del caricatore preme una seconda leva che fa scattare le molle di richiamo facendo assumere alla prima leva una posizione tale per cui trattiene l'otturatore nella posizione di fine corsa, spingendo contemporaneamente il serbatoio verso l'esterno;

Cartella con dispositivo per l'armamento a mano

È investita sull'apposita finestra del castello mediante incastro multiplo a baionetta.
Ha uno sportello a molla per l'espulsione dei bossoli (apertura comandata dal movimento dell'otturatore).
Esternamente:
manovella con impugnatura;
Internamente:
dispositivo di sicurezza che assicura il bloccaggio dell'otturatore quando la manovella, dopo aver tratto indietro l'otturatore, non è stata riportata nella primitiva posizione.

Testata calcio

Piastra di acciaio sagomata con incastro a lisce e nottolino di fermo per l'unione all'arma;
tubo di gomma a sezione quadrata per l'appoggio di spalla.

Caricatore

In lamiera stampata:

9 nervature;
elevatore con molla ad elica;
dente fisso per azionare la leva di avviso di serbatoio vuoto;
costola (mossa dall'elevatore) per il comando delle molle di richiamo;
nasello per rimperniamento nella bocca di alimentazione.

Congegno di puntamento Ottico:

tubo porta cannocchiale con boccole snodabili per l'unione all'arma;
lastrina di vetro (nell'interno del cannocchiale) con tacche di mira ed indice centrale per il puntamento.
Le tacche sono 5 da ciascuna parte (ognuna di 5°° e numerate di IO00 in IO09 a destra ed a sinistra dell'indice centrale); servono per lo scostamento;
finestra per l'illuminazione notturna del micrometro;
tamburo zigrinato per lo spostamento verticale della lastrina di vetro. Sul tamburo sono incise le distanze in hm. da 1 a 12;
ghiera mobile con prisma per la rettifica in direzione (davanti all'obiettivo);
tappi a molla ribaltabili per la protezione dalla polvere del congegno.

Con alzo a ritto:

ritto con cursore: su di esso sono segnate le tacche d'alzo da 1 a 15 hm. Al disopra del ritto vi è un bottone zigrinato che comanda lo scostamento della tacca di mira di 15°° a destra e 15°° a sinistra della posizione centrale. Lo scostamento è segnato ogni 5°° e numerato ogni 10°°;
mirino ribaltabile (applicato al castello).

Sostegno dell'arma

Bipiede con gambe a cannocchiale, regolabili a mezzo di apposita vite a galletto terminanti con piastra a vomero;
puntalino regolabile in altezza mediante astuccio zigrinato munito di filettatura a vite.


Munizioni.

Cartoccio granata perforante da 20 modello 35, con tracciatore. — È composto della granata perforante, dal bossolo in ottone, che porta sul fondello la capsula, e dalla carica di lancio.
La granata perforante consta:

a) del corpo, in acciaio;

b) della carica di scoppio;

c) del detonatore;

d) della spoletta;

e) del tracciatore formato da un cilindretto; in ottone contenente una miscela tracciante compressa.
Cartuccia da esercitazione. — Consiste in un bossolo comune vuoto ed in un corpo centrale di acciaio che nella sua parte superiore riproduce esattamente il proietto da 20.


Carrello di tiro e trasporto.

Per il trasporto, l'arma è montata su di un carrello che può servire anche quale cavalletto di tiro.
Il carrello è costituito da un assale portante due ruote a pneumatici e da due code.
Nel centro dell'assale è fissato un tubo terminante in un sistema pantografico di altri tubi che permettono di regolare, a mezzo di un manubrio, l'altezza dell'arma rispetto al terreno.


Funzionamento dell'arma.

Sia l'arma vuota e l'otturatore in chiusura.
Per sparare occorre:

- armare a mano l'otturatore;

- introdurre il caricatore.
L'armamento a mano dell'otturatore si effettua manovrando la manovella d'armamento che, mediante alcuni giri nel senso delle lancette dell'orologio, aziona la catena di galle. Quest'ultima, col suo dente terminale, aggancia l'otturatore nell'apposito risalto e lo trascina indietro fino a che non viene fissato dalla leva di avviso di serbatoio vuoto (il rumore di uno scatto avverte quando l'otturatore è arrivato nella sua giusta posizione).
Ciò fatto, occorre riportare la manovella di armamento nella sua posizione di riposo (nella quale posizione rimane fissata da un piolo, coassiale al pomo della leva); in tal modo l'otturatore viene disimpegnato dal gancio d'arresto della cartella contenente il dispositivo d'armamento e potrà poi avanzare.
L'otturatore, nella sua retrocessione:
- ha fatto retrocedere per circa 90 mm. il sistema canna-blocco giunto (al quale è unito); con tale movimento il blocco-giunto è stato obbligato a ruotare verso destra per effetto dello scorrimento, nella scanalatura sagomata ad elica, del rullo di guida imperniato sulla parte anteriore del castello. Con questa manovra si è ottenuto lo sbloccaggio del sistema rigido canna-blocco giunto-otturatore. Canna e blocco-giunto, sempre uniti, vengono fermati e tenuti in tale posizione arretrata dalla leva trasportatrice, mentre l'otturatore, per la rotazione del blocco-giunto, già svincolato da questo, è lasciato libero di proseguire nella sua corsa all'indietro.
Nella ulteriore corsa retrograda, l'otturatore:
- ha fatto ruotare la leva di lancio mediante gli appositi piani di contrasto esistenti sulla sua superficie inferiore;
- ha fatto ruotare la leva d'armamento del percussore (per contrasto con l'apposito dente sagomato del tallone di arresto, sito internamente, nella parte posteriore del castello);
- ha provocato l'apertura dello sportello d'espulsione dei bossoli;
- ha compresso le molle di ricupero e quella ammortizzatrice del rinculo.
Al termine della sua corsa all'indietro, l'otturatore viene trattenuto dall'avviso di serbatoio vuoto; il percussore (armato dalla leva di armamento) viene invece trattenuto dalla leva di scatto che contrasta col dente di scatto del percussore stesso.
Introducendo il caricatore nell'apposita bocca esistente sul lato sinistro del castello, il dente fisso portato dalla costola del caricatore sposta la leva d'avviso di serbatoio vuoto, mentre il caricatore resta fissato all'arma dall'apposito congegno.
L'otturatore, non più trattenuto indietro dalla leva di avviso di serbatoio vuoto, per effetto della distensione delle molle di ricupero, inizia la sua corsa in avanti, sfila dal caricatore e spinge in avanti, col trasportatore a due branche, la cartuccia che viene guidata nella camera di canna a mezzo della superficie di invito esistente nel blocco giunto. Successivamente, la leva di lancio, sotto l'azione delle sue molle, agisce sulle apposite superfici di contrasto dell'otturatore e da a questo una ulteriore spinta in avanti, introducendolo nel blocco giunto. Detto blocco, sotto l'azione della spinta ricevuta dall'otturatore, avanza a sua volta, e, per effetto dell'azione di scorrimento, nella sua scanalatura ad elica, sul rullo di guida sito nel castello, è costretto a ruotare verso sinistra. Tale rotazione ricostituisce il sistema rigido otturatore-blocco giunto-canna.
Contemporaneamente, detto sistema rigido riceve ulteriore impulso dalla leva di ricupero, avanzando ancora per circa 15 m/m. fino al suo completo ritorno nella posizione di sparo.
Agendo ora con due dita, sulla appendice a grilletto, si provoca il sollevamento dell'asta di scatto, la quale, alzando il braccio anteriore della leva di scatto ne fa abbassare quello posteriore, lo svincola dal dente di scatto del percussore lasciando quest'ultimo libero di avanzare; il percussore è spinto dalla sua molla fino a fuori uscire con la punta dalla testa dell'otturatore e a percuotere la cassula della cartuccia, producendo la deflagrazione della carica.
Partito il colpo, l'azione dei gas sul fondello del bossolo e quindi sulla testa dell'otturatore, provoca la retrocessione del sistema canna-blocco giunto-otturatore e si ripetono i movimenti sopra descritti.
La prima fase del rinculo del sistema è di entità tale (circa 15 m/m.) da lasciare sicuramente il tempo, al proietto, di abbandonare l'arma ed alla pressione di ridursi a zero prima che l'otturatore venga sbloccato. L'energia di rinculo è poi ridotta per effetto del freno di bocca.
L'otturatore, nella sua corsa retrograda, porta indietro, a mezzo dell'estrattore, il bossolo della cartuccia sparata che, incontrando la branca della leva di espulsione, viene violen-temente spinto in fuori ed a destra attraverso lo sportello aperto, nel frattempo, per l'azione delle svasature a piano inclinato dell'otturatore su apposito dente.
Per lo sparo di colpi successivi È NECESSARIO agire colpo per colpo sul grilletto. Mantenendo, invece, la pressione sul grilletto, l'asta di scatto non viene a trovarsi in esatta posizione per azionare la leva di scatto ed il tiro si arresta.
Ultimate le cartucce del caricatore, l'elevatore delle cartucce aziona la leva di sganciamento del caricatore e la leva di avviso di serbatoio vuoto; così, mentre quest'ultima arresta l'otturatore nella sua posizione arretrata, la prima spinge in fuori il caricatore, facendolo distaccare dall'arma.
La sicurezza automatica è data, come già detto, dalla branca posteriore della leva di scatto che, col suo braccio inferiore, non permette al braccio superiore di sganciarsi dal dente di scatto del percussore se detto braccio inferiore non viene a trovarsi in corrispondenza di un apposito alloggiamento del castello. Tale condizione si verifica solo quando l'otturatore ha completata la sua corsa in avanti ed è avvenuto il bloccaggio dell'arma.


Scomposizione e ricomposizione dell'arma.

Scomposizione. — Per la manutenzione dell'arma e per la eventuale sostituzione di parti deteriorate, vengono in appresso elencate le parti d'arma che possono essere smontate e rimontate presso il reparto, dal personale di servizio all'arma stessa.
Tutte le altre parti non elencate non possono essere smontate se non da personale specializzato (sottufficiale armaiuolo).
1) - Canna;
2) - Testata-calcio;
3) - Otturatore e molle di ricupero, percussore, ammor-tizzatore di rinculo;
4) - Blocco giunto e sue parti;
5) - Cartella con dispositivo d'armamento a mano;
6) - Sostegno a bipiede.
1. Smontaggio della canna:
- abbassare il dente di ritegno della canna;

- ruotare verso la destra dell'arma (guardando dalla culatta verso la volata) la canna di 1/10 di giro, fino a quando non ne sia consentito lo sfìlamento.
2. Smontaggio, della testata-calcio:
- controllare che l'otturatore sia in chiusura, poi ruotare lateralmente la chiavetta di fermo della testata al castello;
- spingere in basso la testata fino al suo completo sfilamento.
3. Smontaggio dell'otturatore e sue parti:
- togliere la testata calcio come sopra detto;
- armare a mano l'otturatore, agendo sulla manovella d'armamento e riportare questa in posizione di riposo;
- sfilare il tubo di guida porta molle di ricupero;
- sfilare l'otturatore.
Nota: per lo smontaggio dell'otturatore non è necessario togliere prima la canna.
Smontaggio del percussore:
- disarmare il percussore, premendo sulla branca a larga superficie della leva di scatto dell'otturatore;
- sfilare il perno a chiavetta della leva d'armamento;
- togliere la leva d'armamento;
- premere sul tappo del percussore e ruotarlo verso sinistra sino a consentire il disimpegno dall'incastro a baionetta;
- togliere la molla del percussore;
- sfilare il percussore dal suo alloggiamento nell'otturatore, tenendo abbassata la branca anteriore della leva di scatto.
In quest'ultima operazione porre attenzione a che non vada smarrita la molla di richiamo della leva di scatto, non tenuta più da alcun fermo.
Smontaggio dell'ammortizzatore di rinculo:
- sfilare il perno a chiavetta che ferma l'asta all'am-mortizzatore;
- sfilare l'asta con la sua molla.
4. Smontaggio del blocco giunto e sue parti:
- togliere la canna come sopra detto;
- sfilare il chiavistello di unione delle due parti del castello;
- ribaltare la parte anteriore del castello;
- sfilare il blocco.

Smontaggio del blocco giunto nelle sue parti:
- disimpegnare il dente elastico di ritegno della ghiera filettata:
- svitare la ghiera filettata dal manicotto;
- estrarre il blocco giunto propriamente detto dal manicotto stesso.
5. Smontaggio della cartella con dispositivo per l'armamento a mano:
- abbassare il dente elastico di ritegno della cartella; tirare indietro e poi in fuori la cartella stessa, disimpegnandola dal suo incastro multiplo a baionetta.
Nota: la cartella può essere smontata anche con l'otturatore a sito nell'arma.
6. Smontaggio del sostegno a bipiede:
- tirare in basso il piolo elastico di rotazione e contemporaneamente ruotare di 90° a destra o a sinistra tutto il bipiede;
- sfilare in basso il bipiede.
Nota: il bipiede deve essere sempre sfilato dall'arma per il montaggio dell'arma stessa sul carrello di tiro e trasporto.
Occorre tenere presente che qualora si sia effettuato lo smontaggio dell'arma senza togliere la canna, questa non può più essere svincolata dal castello, in quanto la scanalatura trasversale esistente sulla canna stessa non viene più a trovarsi in corrispondenza del dente di scorrimento esistente nell'interno del lato sinistro del castello (ciò perché, per togliere l'otturatore, la canna ha dovuto effettuare la sua corsa retrograda di 15 mm.).


Ricomposizione dell'arma.

Effettuare - in ordine inverso - le operazioni menzionate per lo smontaggio. Tenere presente però che:
- per rimettere l'otturatore è necessario armare precedentemente a mano il percussore (spingendo in avanti, mediante l'apposita chiave, la leva di armamento) e togliere a mano l'impedimento dato dalla leva di avviso di serbatoio vuoto, durante l'introduzione nel castello dell'otturatore stesso;
- per introdurre il blocco giunto nella sua sede occorre armare prima la leva di ricupero, spingendone le branche con cacciavite verso la testata calcio;
- per rimettere la canna, non occorre abbassare il relativo dente di ritegno;
- se la canna non è stata girata fino a trovarsi nel proprio alloggiamento, non è possibile introdurre l'otturatore;
- per montare il blocco giunto nelle sue parti, dovrà essere introdotto nel suo manicotto il blocco giunto propriamente detto, in modo che il piolino elastico da questo portato prenda alloggiamento nell'incavo ricavato sul manicotto stesso;
in tale posizione la freccia incisa sul blocco giunto deve coincidere con la linea di fede incisa sul manicotto al disotto dell'appendice.
Non osservando questa norma si danneggiano gravemente gli organi di chiusura dell'arma.
Il montaggio della cartella con dispositivo d'armamento a mano dovrà essere effettuato dopo che tutte le parti dell'arma saranno state rimontate e sistemate nell'interno del castello.



Fonte:

Stato Maggiore del Regio Esercito, "Nozioni di armi, tiro e materiali vari per i Corsi Allievi Ufficiali di complemento", Edizioni de «Le Forze Armate», Roma, 1942.



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